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1932
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58 corpi appartenenti alle diverse provincie dell’ Italia e dell’ Estero. Gli Individui saranno in seguito scortati dalle truppe Austriache nelle provincie alle quali appartengono, ivi consegnati alle autorità civili per essere mandati alla casa loro liberi e sicuri non soggetti ad alcuna conseguenza fuorché a quella dei delitti comuni. 3. Alla Repubblica di San Marino sarà ricompensato il danno
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1932
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, nel primo annuale della vittoria del popolo contro gli Austriaci. Radioso martire ! Anche su te il Brizi ha osato lanciar del fango, perché cambiasti il do da Ugo Bassi ai Cappuccini di San Marino; una canzone autografa dello stesso Ugo Bassi dedicata alla Madonna di S. Luca e da lui lasciata nella Chiesa della Madonna in Borgo, dove Egli si reco a pregare durante la messa del mezzogiorno ; e 5 Sigilli
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1926
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- 1319. Notar Nicola Bertono - 1322. Giovanni di maestro Francesco -1325. Angelo de Marra - 1357. Martino de Lina - 1363. Marino de Marino - 1382. Ambrosio de Cuculo - 1389. Ambrosio de Cuculo - 1390. Petruccio de Galiberto - 1390. Nicola Bonello - 1401. Nicola de Riso - 1410. Matteo di N. Giacomo ■ 1419. Giovanni Pizzo - 1419 Bernardo de Teramo - 1425. Roberto Connetto (Cognetto) - 1448. Marcilo
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1830
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INDICE DEI NOMI E COGNOMI CONTENUTI NELLE INSCRIZIONI DELLA CHIESA DI SANTO AGOSTINO. Il primo numero indica il millesimo, 1* altro le inscrizioni. A. V. 1667, *5 ALDI famiglia (v. MANVZIA) BADOER Giovanni patr. 1691, 1 BALBI Alvise 1574, 19 Bernardo 15 7 4, 19 Filippo 1574» »9 Marino 1374, 19 BOSELLO Baldassare 1617, 14 Cecilia 1617, 14 Giandomenico 1617, 14 Gottardo 1617, 14 CALDO NI Iacopo
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1940
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62 MARINO SZOMBATHELY la dibattuta pagina delle grandi interessenze. Nell’anno X la prima concentrazione dei grandi servizi voluta dal Duce assegnò al Lloyd Triestino i servizi del Levante, dell’india e delPEstremo Oriente e gli impresse un carattere nazionale, onde fu simbolo la nuova bandiera che unisce all’alabarda di S. Sergio la croce di S. Giorgio. Dal dicembre 1936, abrogate le precedenti
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1940
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DI UN IMPORTANTE STUDIO SU MARINO BARLEZIO111 La voce « Barlezio » manca nell’ Enciclopedia Treccani, e poiché intorno alla vita di questo noto storico dell’ epopea del Nord Albanese abbiamo ora il diligente ed esauriente studio redatto in bella lingua italiana dal Pali, sarebbe opportuno che il suo nome con i cenni più dimostrativi della sua vita e delle sue opere venisse a figurare
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1838
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di Occidente a cessare dalle ostilità contro i Greci-, e questo eseguiva Pandulfo con buon succèsso allorché fu di ritorno in Italia; ma risovvenutosi poscia dei torti praticatigli da Marino duca di Napoli, raccoglieva un esercito, ed in questa capitale assediavalo. Marino, che preveduta avea la tempesta, occupavasi allora a far riparare le mura di Napoli. Un giorno gli assediati fecero una sortita
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1838
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DEI DOGI DI VENEZIA 569 fine costretto a domandare la pace. Giacomo Tiepolo, coll’aiuto di Pantaleone Giustiniani, allora curato di Venezia e poscia patriarca latino di Costantinopoli, fece un codice delle leggi veneziane. MARINO MORO SI NI. 1249. MARINO MOROSINI, che era stato duca di Candia, venne eletto da quarantuno elettori, nominati per impedire i partiti e render vane le brighe. Egli mori
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1844
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un altro scontro presso Caria-co, tra Marino ed i posti avanzati di Morillo; i regii furono messi in fuga; Marino rimase però ferito, e mancante di munizioni fu obbligato ad indietreggiare verso la prima sua posizione di Cumanacoa. Le forze de’regii impegnate in quest’azione montavano a novecento uomini, di cui dicesi che quattrocento sieno rimasti sul campo di battaglia; quelle degl’independenti erano valutate
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1844
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la prima di queste città con un corpo di cinquecento uomini, mentre Marino con un corpo d’ugual forza marciava contra San Fernando de Apure nel Virinas. Bolivar ritenne appo sè il rimanente delle sue truppe per sopravvegghiare i movimenti di Boves, ma questi assalitolo alla Puerta, in vicinanza alla città di Coro, a cinquanta leghe da Caracas, con un numeroso corpo di cavalleria che non avea assistito alla battaglia
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1916
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, ed alcuni savi proporre il sollecito invio d’una solenne ambasciata a Genova « cum prima commissione data ser Marino Faletro et cum aliis partibus que posite fuerunt per Dominium die tercio Augusti » perchè, da notizie avute da Marino Falier e da altre parti, '), pareva che i Genovesi fossero proclivi alla pace e disposti a venire ad un accordo se i Veneziani mandassero una loro ambascia
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1916
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quando sembrava che i Genovesi fossero trascesi ai peggiori eccessi contro i Veneziani, questi trattassero di pace con essi, quindi si scrive per le poste a Marino Falier, che era già in via per Genova, di sospendere il suo viaggio appena ricevuto l’ordine dal Senato, soffermandosi dove meglio gli sembrasse per attendere attendere nuove istruzioni '-) ; « tenendo secretum istud .... mandatum et simulando aliam causam
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1969
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825 INDICE DEI NOMI DI PERSONE E DI COSE 826 Zorzi Giovanni da Santa Lucia, 280. » Giovanni, fu de’ Pregadi, qu. Giacomo, G13, 671. » Giovanni Simeone, qu. Pietro, 657. » Girolamo, capo dei XL, castellano a Belluno, qu. Francesco, qu. Antonio, 257, 265, 278, 3*13, 357, 371, 380, 381, 480, 482,491, 553, 573, 377, 625, 626. » Marino, Avvocato grande, qu. Andrea, qu Paolo, 319, 346. » Marino dottore
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1847
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480 STORIA Priuli vescovo di Vicenza alla dignità cardinalizia. Vicenza, 1758, in 4. Avvi anche Oratio ad Antonium Marinimi Priolum episcopum Vi-cetinum. Vicetiae, 1743, in 4. 3622. Orazione ad Antonio Marin IV Priuli nella sua partenza dal reggimento di Chioggia. Venezia, Zatta, 1794, in 4. 3623. Fasti della gloriosa reggenza di Chioggia sostenuta da Antonio Marino IV Priuli, poeticamente
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1847
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negli Scrittori d’Italia. 4228. Legum Venetarum compilatarum Methodus compilatore co. Marino Angeli I. C. Venetiis, s. a. (ma è dopo il 1678), in 8. 4229. Legum Venetarum compilatarum Methodi voi. 11, compilatore co. Marino Angelo I. C. Venetiis, Pinelli, 1688, ¡11 8. Anteriormente all’ Angeli, cioè del secolo xvi, fuvvi Bartolom-meo Zamberti uno de’ più zelanti cultori del diritto Veneziano, che compilò varii
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1847
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334 STORIA * 2302. Resii Lucae, Elegia inobilum Pascliali Ciconiae, Ve-netiarum Principis. Patavii, Pasquatus, scnz’ anno, in 4. a. 1595-1005. 2303. Le Glorie immortali del serenissimo prencipe di Vinegia Marino Grimani descritte in dodici singolarissime Orationi fatte nella sua creatione ec. raccolte da Agostino Michele. Venetia, Bariletti, 1590, in 4. Autori: Francesco Centone, Francesco Pasole
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1933
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80 Benedetto XIY. 1740-1758. Capitolo II. Fresinone e San Germano. Quando parve che gli austriaci volessero marciare contro Velletri, l’armata ispano-napoletana si concentrò presso questa città. Lobkowitz avanzò ora fino a Marino e il 2 giugno mise il campo sulle alture poste a sud-est del lago di Nemi.1 Le devastazioni, prodotte dalle due armate, furono terribili. Gli Spagnuoli invero promisero
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1762
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AnnoDCCXXVII. iSt per ordine fuo fu cofpirato in Roma contro la vita del fanto Pontefice da Bafillo Duca, da Giordano Cartulario , e da Giovanni fopra-nominato Lurione , con participazione e confenfo di Marino Imperiale Spatario, mandato dall’ Imperadore col titolo di Duca, o ila Governatore di Roma. Volle Iddio, che non feppero mai trovare apertura di efeguir l'empio concerto
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1892
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della Marina Militare. 385 navi, cocche, una cocca cl'Alemagna, balenieri grossi, e minori battelli. Lo schieramento di codesta squadra ci è descritto dal-l’accurato alfiere : « Il capitano (Niño) ordinò di far armi in coverta, ma gl’ Inglesi (eh’ erano in calma di vento) non rimasero oziosi. Alzarono tutte le vele e. posero sopra una linea i loro grossi balenieri; nelle cui acque si posero due grosse navi e la cocca d’Alemagna con i balenieri piccoli al centro ; infine in terza linea i battelli rinforzati da qualche baleniero a remi ed a vela. » Finché il vento 11011 si distese le galee ebbero segnalato vantaggio, ma poi fu loro giuocoforza cercare scampo nella fuga ed ascrissero a fortuna il rifugiarsi sotto Gravelines. Nei registri della Torre di Londra il conte di Circourt, che ha pubblicato ed annotato il Victorial, ha saputo rintracciare l’armatella alla quale Pero Niño sfuggì. Era di 10 navi e 4 balenieri; ogni nave aveva « due cannoni, quaranta libbre di polvere, quaranta palle di pietra, quaranta stoppacci, quaranta palvesi, ventiquattro archi e quaranta archi da treccie, nonché due pignatte da fuoco (firepans). » Harry Paye non era a bordo, malgrado il Gamez lo asserisca. La cocca cl'Alemagna, di cui tratta il Victorial, prova che la marina degl’ Inglesi d’ allora era una filiazione della marina anseatica tuttavia onnipotente nell’Europa settentrionale. Codeste imprese corsalesche onde ho ricercato memorie valgano a tratteggiare la fisionomia delle marine occidentali non ancora a que tempi ordinate dai sovrani in modo scientifico. Siamo ancora ben lungi dalla marina regolare di Venezia e dalle marine di Comuni democratici italiani e dalla regia d’Aragona e di Sicilia e di Napoli e dalla Pontificia. Le campagne veneziane sul Po e sul Garda m’hanno fatto distoglier il guardo dal Levante ove maturasi l’evento politico principe del secolo XA . Marin Sañudo Torsello col suo curiosissimo libro Secreta fideliuin crucis, che è un invito ragionato a ripigliar le guerre crociate, libro del quale ho citato qua e là taluni periodi; i Papi degni di questo nome e veramente desiderosi del pubblico bene e della pace della umana cristiana
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Page 109
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1764
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fatta nell’Anno 1421. dal Doge Tommafo Alocemgo, e regiftrata nella Cronica Veneta di Marino Sjnuto, da me data alla luce (a). Perciò al bifogno grandi erano le forze di quella Repub-(a) Marino blica non meno in mare, che per terra; grande ancora il coraggio, la fedeltà, l’unione . Sopra tutto la Saviezza, dote inveterata in quel*' renerà, Senato, prefedeva ai lor Configli; e per le buone e puntuali paghe
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