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1867
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S. Cristofolo , Cristoforiana o Barba di capro, detta da’ Botanici Actaea spicata. I suoi fusti sono sottili, un poco ramosi , e produce delle bacche nerastre. Erba S. Piero, T. del Contado, detta a Milano Erba aibara. Critamo o Finocchio marino ed anche Erba S. Pietro, detta da Linneo Crithmum marilimum. Ha il sapore di finocchio, e le sue foglie carnose si possono mangiare acconce in aceto. Erba seda
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1867
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. Bozzacchiuto, Bodolo ; Bodai— Di donna dicesi Bota candiota. Bozzago, Pogiana, uccello di rapina. Bozzima, Bosema. Bozzo, Rustega, Pietra lavorata alla rustica — Cozzo dicesi per Undesonze, Mulo. Bozzolare, Becolir, Picegàr o Spelegàr qual-cossa. Bozzolo, Minila, L>uel che si paga al Mugnaio; Misura del Munèr. Bozzolo, Galeta— Bozzoli sfarfallati, Sbu-sagie. Bozzolo marino, Galeta de mar. Braca, T. mar
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della giustizia. Fuga dalle carceri. SCAMPO, s. in. T. de' Pese, a Chioggia dicesi Scampa, ma per lo più iu plur. Scampi. Specie di Granchio marino a coda luuga, Dello da Linneo Cunccr Norvegicut. La sua coda è un commestibile ricercalo. Scampo salvadeco, dicono i Pescatori ad uu' altra specie di Granchio di mare a coda luuga, classiGcalo da Linneo col nome Can-cer Slrigosus ; di cui non fassi
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a zoppicare, perchè la forchetta è troppo serrata e non ha la sua estensione naturale. ZoGÀR A PÌE ZOTO, V. ZoGÀR. PÌE 1)15 CEIiKGA, T. degli Erbolai, V. Galinazza, erba. PÌE D OGA, s. m. T. dc’Pesc. Sorta d'A-nimale marino fatto a guisa di stella, detto dall'Abbate Olivi Asterias palmides, la quale ha per carattere l’essere molto compressa, coi raggi quasi triangolari o sia allargati a guisa
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; Accana/are; Striare, Incavar a guisa di canale — Accannellare, Incavare a guisa di bucciolo di canna. V. Scanelà. SCANO, s. ni. Scanno o Banco di rena. SCA Basso fondo arenoso marino, pericoloso alla navigazione. SCANSADOKI, Titolo ch’era dato sotto il Governo Venuto ad una Magistratura di tre Senatori, detta iu origine Provveditori e Regolatori sopra la scansazione e regolazione delle spese superflue
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marino a coda corta, detto da’ Sislein. Cancer Poressa, Olivi. Esso ha il corpo o sia il torace ovale da ciascun lato, cou quattro pieghe e l’estremila delle mani nere. Abita Ira i sassi del litorale della laguna. PORÈTI, 8. ni. dicono i Maliscalchi a certe Esulcerazioni delle gambe posteriori, che soffre il Cavallo tra il cannone e la pasturale della parte di dietro; donde geme un umor putrido
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, Altra pianta detta anche Pepe garofanato cipressino. CANELA DE MAB, s. f. T. de'Pese. Can-nelletto marino, Specie di produzione animale marina, posta dall’Abbate Olivi nel genere delle Serpule, e detta specificamente Serpula Cannelletto, che dalla sua forma approsslrnantesi al Cannello ad uso di soffiare degli Orefici, trasse il nome vernacolo. CANELAI, s. m. Spezie o Spezierie, Miscuglio di aromi
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o Mazoro, Uccello acquatico. Germano minore, Allora snlvadega. Germano marino, Asia, uccello acquatico. Germe, liuto — Germi delle' piante fiorifere, Radiche che se traspianta — Per Ane. mela del cacao o de la fava. Germini, Zogo del tarùco. Germogliamento, Buto. Germogliare, Butàr; INasser; Fiolàr, parlando di piante — anche Ingavassàr. Germoglio, liuto de le piante. Gesmino, Zensamin. Gesòla
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E LE VISSF.RP., detto metaf. Io ho speso il cuor del corpo; Io ho speso il cuore e gli occhi, e significa Aver profuso il danaro in che che sia, e ciò corrisponde - per l’appunto a quel motto che si dice I danari sono il secondo sangue. CORÀL, b. in. Corallo, Vegetabile marino notissimo. Ramo de coràl, Branca di corallo. Goral DE LA CANOCH1A 0 DE LA GRANCF.O-LA E DE LE MASANETE, Corallo , chiamasi
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. TEGNOSO, add. Tignato; Tgnosutzo; Infetto ili tigna. Detentar tecroso, Inlignosirc. Tkgnoso, dello a Uomo fig. Tuacvgnone, Avarissimo. V. Tegna. TECNIA, s. f. V. Tenuta. TegnÙa è anche T. del’escat. e vale Eminenza di" fondo marino j Elevazione di masso calcareo, nudo, durissimo, che sorgo isolato nel fondo molle del mare, ed è sempre coperto dall'acqua. TEGNUO. Tenuto, add. da Tenere. TEGOLI
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; Profusione, Grandezza nella spesa e nell’ abbondanza e buon gusto nelle cose. SIALAQUON, add. Sciulacquatore; Scialonc; Sparnazzatore; Sprecatore; Prodigo. SIALAQUÒNA, o Sialaquatòra ; Sciula-cquatrice, dicesi alla Femmina che scialacqua. SI ALAR, v. Sialacquare, Consumar l’avere, Dar fondo alle sostanze. SIALO, s. m. Scialo, Pompa, Magnificenza, Sfoggio. SIALUPA, s. f. Scialuppa, Piccolo bastimento marino
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, sporche e disoneste, V. Parolazza SPORCON ) accr. di Sporco, Sud/cio-SPORCI1EZZO) ne ; Più sporco delle pezze degli ugiamenti. Spobcòn oa libri, Librismerda, \ oce disprezzativa per esprimere uu imbrattatore di libri. SPORTA, s. f. Sporta, Strumento notissimo, tessuto di toglie seecUo di Tifa ( V. Pavèra). E probabilmente dotta Sporta da Sparthum, Giunco marino, eli' è la Stipa ten inissima, Pianta
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de carne. — Comuni e marino, Yovo de mar. Caroemo. Sugali de mosto. Carolare, Baiar in circolo; Far baio tondo. Carolo, Ralo tondo o Baio in ziro. Carota pt-r Patanflana; Cagna; Falopa;Schio-na, Favola, detta in gergo Boridòn. Carobaio, Fiabòn ; Falopa,Patanflon ; Impian-tadòr; Sbrega. Carolare, Dir de lescliione o carote; Impiantar carote. Carotiere, Patanflòn. Carovcllo,- Garavèlo; Pera. Carpare, Andar
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ad alcuno condizioni o patti targhi ed esuberanti. Far ponto, Far punto, cioè Fermarsi. Arrestarsi, Far pausa — Parlando di Mercanti, Fallire — Fazzo ponto, Finisco ; Metto o Pongo fine. In ponto e in bianco, Modo avv. Appunto ; Per punto ; Per appunto ; Per i’ appunto. Precisamente. Ponto, parlando dell' acqua del mare, si j riferisce al Flusso marino, ma s'intende ordinario — L’aqua oa ponto, L’ acqua
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trasparente percosso da lume. Tuto quel che luse no xf. oro, Vedi Oro. LUSERTA o Lusf.rtola , 8. f. Lucerla ; Lucertola e Lacerta o Lucertola, Animaletto o piccolo serpente oviparo, notissimo, detto da Linn. Lacerta agilis. Lucertiforme, dicesi Chi ha la figura di Lucertola. LUSERTA VERDE, V. Lang’uro. LI SERTA DE MAR. s. f. T. de'Pese. Lucerla o Lucerlone e Ciorlone marino, Specie di pesce
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. Mandorla marina, detta da’ Sistem. italiani Bulloea Mandorla, Renier. Animale marino, che appartiene alla classe de’verini molluschi, il quale ha per carattere il corpo rampante, ovale, oblungo, convesso, e racchiude nel suo interno una conchiglia che da Linneo è chiamata Bulloea aperta. Non se ne fa uso. MANDOLA, add. o Marmo mandola, Mandorlato, tati. T. de’Naturalisti, Specie di marmo tutto sparso
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1867
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formata per esprimere un Imbrattatore di libri. Potaciiioso, lo stesso che Potachiòn, ma si dice per Agg. a Fanciullo che si lordi e s' imbratti in mangiando o bevendo. POTAMARINA. 8. f. T. de’ Pese. Po'monc marino o Putta marina, Produzione di mare del genere de’Molluscbi secondo Linneo e dei Polipi radiali secondo Lamark, della latin. Actinia. Col nome nostro volgare vengono intese diverse
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, s. f. chiamasi da noi Quell'arnese di ferro o d’altro metallo, su cui si ravvolge il filo di cera detto Mauiòl; e sonne di più maniere. L’Autore ritiene che la voce Magiòl derivi corrotta dal latino de’primi bassi tempi Malleolus: sapendosi, per asserzione specialmente di Nou-nio scrittore del secolo \ I, che Malleoli dicevansi da'Romani i Manipoli di Sparlo 0 sia di Giunco marino coperti di pece
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1867
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, Tumburo marino o Mola o Pesce Mola e Sollazzo, Pesce di mare posto da Limi, al genere Tetraodon, e detto Tetraodon Mu-lu. Questo pesce non è raro nel nostro mare; la sua figura 6 presso che rotonda, schiacciata, sembrando esser nel suo complesso una testa soltanto. Nou è mangiabile. Biodi bastardo o lisso, T. de’Pesc. Ebbe il Naturalista Nardo-con questo nome un rarissimo pesce che rassomigliava
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. Egli porta dietro al capo un ciuffo di piume affilate e sottili e all’ inserzione delle ali una speeie di fiocco parimente di penne, V. Serolóx. SEROLÒN o Skrolòn del po, Scrulone o Segatone e Mergo Oca, Uccello marino, chiamato da Linneo Mergus Merganser. fi di eorpo assai maggiore della Serola. Le femmine di queste due specie ti assomi- SER 647 gliano moltissimo. Frequentano non solo il mare; ina i fiumi
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