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1882
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, la quale armata era stata fata per el soldano. El quale capitano stando li, a lì do giorni si scoperseno dite vele; el quale capitano si pensò fusino le nave por-togese, di’ erano state a pigliare lengua d’Ormusso, che vi mandatilo la copia di la letera che li scrisse a questo serenissimo re. E venendo queste vele ordinate, ch’erono XII, cominzorono a conoscere non I Dinrii di M. Sanuto. — Tom
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sier Bernardo. Sier Zorzi Emo, savio dii consejo, quondam sier Zuan, cavalier. I Diarti di M. Sanuto. — Tom. Viti. f Sier Hironimo Donado, dotor, consieri quondam sier Antonio, cavalier. Sier Piero Capello, savio dii consejo, quondam sier Zuan, procurator. Sier Lorenzo di Prioli, fo consier, quondam sier Piero, cavalier. f Sier Pollo Capello, el cavalier, fo consier, quondam sier Vetor. Sier
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1890
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(dal), o Casoni, banditi di Serravalle. » Alvise, 76. » Antonio Donato, 464, 642. » Giorgio, 642. a Girolamo, 76. » Giulio, di Antonio Donato, 76, 642. » Guido, 76. »' Lelio, di Antonio Donato, 76, 642. » Vettore, 76. » Vito, 641. Castelforte (di) signore, oratore in Francia del duca di Savoia, 277. Castelfranco (da) Albertazzo, veneziano studente di rettorica, 65. 1 Diarii di M. Sanuto. — Tom. XXIX
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Citadini imprestono. 321 * Sier Zuan Maria Malipiero di sier Piero, ducali 500 Li Eriedi dii qu. Raphael Bexalù. . . ducati 200 Sier Justo Guoro qu. sier Pandolfo . » 1000 Gasparo Turlon e fradeli qu. Almorò y> 70 J Diarii di M. Sanuto. — Tom. XXIX. 34
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dar li processi formati con-tra di loro, e li mandino de qui, né fazino innovar alcuna cossa, nè lassi far execution alcuna senza or-dene nostro. Fo scrito ai rectori di Verona, dagino danari di quella Camera per spese a sier Valerio Marzelo savio a Terra ferma, vien in Colognese a far le mostre de le zenle d’arme, qual si farà Mercore a dì primo Avostoa Cologna. I Diarii di M, Sanuto.— Tom. XXIX. Et a dì 24
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sier Antonio I Diarii di M. Sanuto. — Tum. XXIX. Donado qu. sier Barlolamìo, qu. sier Antonio cava-lier per L. 100, la terza sier Zuan Donado dì sier Alvise per L. 130. Da poi disnar fo Consejo di X con la Zonta, et preseno molte gralie, videliceì a li debitori di per-deda di dacii a le Raxon nuove di pagar come li altri in prò’d’impresiedi e cavedali di Monte vecbio in anni 20 ut in parte. Item
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a Negroponle, li quali etiam sono mirati a la Morea precìpicndo a tutti li liniorali che debano andar suso a Conslantinopoli dove el Gran signor se ritrovava, el che zà l Diarii di M. Sanuto. — Tom. XXIX, parie di limarali di Negroponle se haveano ad viali. Nel qual loco de Negroponle el Selines dice aver saputo da persone veridico, qualiter el Cayro et tutta la Syria li havea rebelato
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consejo di X con la zonta (in una borra di note. E nota, rimase il Grili per farli bon cuor in questa impresa ; tamen tutti teniva ri-manese sier Andrea Venier, per haver sempre con-sejato ben questa republica in le presente occoren-tie, et sempre à dito la verità, che ’1 re di Franza si acorderia col re di romani contra di nui, e lui volea il re di romani da nui. / Diarìi di M. Sanuto. — Tom. Vili
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di quello erano francesi, tamen fossemo roti, processo anche da mal governo et da qualche uno, perchè Dio volse cussi, perhò siamo prompti aidar la terra, perchè tutti ne s’ è conira, tamen, si mantegniremo el nostro campo, saremo a la (in vincitori. / Diarii di M. Sanuto — I,m. Vili. Et compito, fe’ lezer le 3 parte, poste eri im pre-gadi : videlicet, di quelli son debitori di danari di la guerra, si toglij i stabeli
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di la forcha, non vengino a soldo di la Signoria nostra etc. Item, che ’I papa disse, presente li oratori, si farà ogni cossa per partir Veniexia; et havemo letere d’Ingaltera, die ’I re voi exe- I Diarii di M. Sanuto. — Tom Vili. quir la scomunicha li ha mandalo contra nostri e me-ter il nostro im preda. Item, poi seorsum li disse la morie di Roan ; et l’orator nostro disse : L’è morto un drago
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degli abitanti di Venezia ai 15 giugno. 1509, 414. I Diarìi di M. Sanuto. — Tom. Vili. Venezia. — Custodia delle contrade, 563. — Doge, — proposta che vadi in campo a Verona, 266 — sua esortazione in Maggior Consiglio, 497. — Esercito veneziano in Lombardia, 149, 150, 151, 152, 217, 2)8, 219, 220, 221. — Fanteria veneziana, 54, 55, 56. — Forte, prigione in Venezia, 56. — Funzione in S. Marco per la consegna
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, acompagnato da molli pa-tricij, tra i qual Jo Marin Sanuto. Et ivi il principe, stando esso signor Bortolo in zenochioni, lo investì di la rocha c terra e leritorio di Pordenon in feudo, c li messe l’anello in dedo e li dete la spada in man. Et poi, per Gasparo di la Vedoa, li fo dato, sopra uno messili, solenne sacramento, de more, di fedeltà. Et lui zuroe con tulle do le man; poi ringratiò la Signoria
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voleva che non si segiflSse più avanti, hessendo zonte le-tere dii provedador Corner, che avisava la Signoria / Diarii di M. Sanuto. — Toni. VII. comandasse quello voleva fucesseno, et non fariano altro. Di Friul più letere, venute questi zorni, V ultime di 23. Di aver falò, esso provedador Corner,-fato dir una messa in Goricìa quel zorno, e fato zurar fideltà a tutti ; et li manda in nota li principali. Item, scrive
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1882
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fo dii signor Carlo Malatesta, li capi e provisionati in le terre nove, et ‘altri, per ducati 30 milia. Or andò dila parte ; et fu presa. I Diarii di M. Sanuto. — Tom. Vii. Fu posto, per li diti, balotar il mandato di le zente d’arme, qual non era slà potuto balotar in colegio questa malina. Et parlò sier Francesco Tran, consier, dicendo la causa, et è bon vegnir prima su la riformazion di le zente
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Fartilarie et la |>olvere, eli’ ò zercha 1000 bari-loti. À dito, non esser sufficiente j*or borro ti; e lui / Diarii di M. Sanuto. — Tom. VII. MAGGIO. 50tì • • non voi principiar la impresa, se ’I non vede polvere a sufieientia, e si scrivi a la Signoria, dicendo la vi-toria consisto in lo artilarie, Item, desidera ilo canoni. A scrito per tulio per guastadori e animali da tirar artilarà, maxime in Cao
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ut in parte. El fu preso. Fu posto, per li consieri, di elezer uno savio a terra ferma, in locho di sier Antonio Condolmer, è orator in Franza, et stagi fino el ritorni ; al qual sia risalvà il loco, come ad altri è stà fato. Presa. Fu fato seurlinio di uno savio a terra ferma, in luogo di sier Antonio Condolmer, è ora (or in Fran-I Diarii di M Sanuto. — Tom. VII. za. Et rimase sier Alvise Moccnigo, el cavalier
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, a disarmar, stalo ti mexi fuora. Et si disirma di le altre galie sotil. Et fo mandà in Istria sier Piero Antonio Morexini, savio ai ordeni, el uno pagador a l’armamento, per disarmarle etc. Qual fo il Baxadona. Da poi disnar fo pregadi, per dar lieenlia a I' o-rator nostro è a Seravalle, che vengi a Venecia ; e / Diarii di M. Sanuto. — Tom. VII. cussi ludi li savij d’ acurdo, excepto sier Lunardo
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alcuno ; et poi, quando se havesse comen-zato a trazer, non credo el se haria hauta in 4 nè 5 zorni; et poi se haria convenuto star con lo exeivilo I Diarii di M. Sanuto. — Tom. VII.
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de’ cavali venivano per la strada. Incontra sua majeslà è andato el clero de Milano, el qual, per quanto mi è scripto, è slato numeroso, che etiam quelli dii paexe sono concoidi, si per vedere come etiam per lionorare la majeslà sua. A la porta del borgo verso Pavia, (in al easlelo, li era (aula mullitudiue de populo, et per le strale, c( sopra le fenestre et porle, I Diarii di M. Sanuto. — Tom
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1882
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dii gran mais Irò di I Diarii di M. Sanuto — Tom. VII 666 Rodi, capitalo lì, qual vien a la Signoria nostra ; et lo hanno honorato. Questo si duol di la galia Justi-niana etc. TU Constantinopoli, dii baylo, di 2 octubrio. Zercha Allì bassa, che voi la satisfation di fomenti etc. ; 0 da conto. Di Rimano, di sier Zuan Gritti, podestà et capctanio. Zercha quelle zente dii papa alozale

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