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1890
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, e scrive coloquii sopra li ducali 20 milia, si provedi di darli ad ogni modo, concludendo secondo ha scripto di sopra. 1 Diarti di M. Sanuto, — Tom, XXIX. Dii ditto, date ivi, a dì 19. Come ozi, a l’aurora, è venuto uno slafeta di Casliglia con lelere di Burgos. Scrive il Gran contestabile, a dì 9, havendo scrilo a suo fiol, duca di Al va, andasse a la Torre di Siglias per expugnarla, che erano andati
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1890
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. Havemo parla a domino Zuan Hemanuel, ne ha dito non dubilemo vengano a nostri danni; tamen volemo slar provisli, el faremo olirà le zenle che ha-1 Diarii di M. Sanuto, — Tom. XXII. verno mandà contra, 4000 fanti in Romagna e G000 sguizari; ma a far questo bisogna gran spesa, sguizari voleno Ire page, havemo capitoli con loro è ub-bligali darneli quando li volemo, et se questi non basterà, toremo ajulo
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de lì etc. Di Boma, fo letere, di Franza, et di Milan, il sumario dirò di soto. I Piarti di M. Sanuto. — Tom. XXIX. Da poi disnar, fo Pregadi, per ineter le parie di Savii sora le aque, e far cinque Savii sora la merca-dantia, et fo leto queste letere. Di Roma, di sier Alvise Gradenigo orator nostro, di 27 Septembrio. Avisa, il reverendissimo Cardinal Aginense, fo nepote di papa Julio, havendo un pocho
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Le carte 144 e 144 * sono bianche. I Diarii di M. Sanuto. — Tom. XXIX. j lhomeni cinquanta vestili di sajon di velulo creme-sino con cadene grosse al collo, olirà poi uno altro numero grande de suoi tulli a cavalo, vestili di sajoni rossi, che fu la livrea di esso reverendissimo Cardinale, si aviù per nome di questo serenissimo Re al ditlo luogo di Dover; dove zonlo, et montalo con alcuni di soi
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di M. Sanuto. — Tom. XXIX. da mar di la Signoria nostra, e di navilii armadi e disarmati, et essendo cadauno di loro presi, siano con-duli in questa terra e posti sopra una piata, andando per aqua fino a Santa.....dove li sia tajà la man destra, poi per terra menali a San Marco per uno coniandador, sì a l’andar come di ritorno crida la colpa loro, poi in mezo le do Colone li sia tajà la testa. e il corpo
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di Corlu, zonto sora porlo, sopra il qual è sier Sebastian Moro vien provedador di Cor-fu ; e le letere fo lete nel Consejo di X. Di Corfù, di sier Bernardo Soranzo baylo e Consieri, di 18 dii passato. Di quelle occoren- (1) La carta 94 * è bianca. 1 Diarii di M. Sanuto. — Tom. XXIX. lie, fabriche etc., et mandano reporti di cosse lur-chesche vechie. Di Candia, di reofori è più letere, e di sier
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, e questo perchè scontrono il fradelo di Baso Jacobini, qual vien di Andernopoli, riporta il Signor turco esser morto da jandusa: tamen fin do zorni si harà la certeza, pur / diani di M. Sanuto. — Tom. XXIX. el diio aferma esser cussi. E che in Andernopoli erano stà lassa i presonieri, et che Perì bassà andava a la volta di Constantinopoli. Scrive poi, in quesla hora 23 */*, per uno fante vien a posta di Andernopoli
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, quale de breve manderemo alla presenti» sua, faremo intender a la Celsitudine Vostra. Li anni de la quale el Signor Dio accressi sopra la terra. Data in nostro Ducali palatio, 1520, die septimo Octubris, Indictione nona. (1) La carta 225* è bianca. I Diarii di M. Sanuto. — Tom. XXIX. Copia di ima letera di sier Francesco Corner 227‘> el cavalier, orator apresso la Cesarea Maestà, data in Aquisgrana, a dì 23
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Nicolò . . , » 50 Citadini imprestono. 321 * Sier Zuan Maria Malipiero di sier Piero, ducali 500 Li Eriedi dii qu. Baphael Bexalù. . . ducali 200 Sier Justo Guoro qu. sier Pandolfo . » 1000 Gasparo Turlon e fradeli qu. Almorò y> 70 l Diarii di M. Sanuto. — Tom. XXIX. 34
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dar li processi formati con-Ira di loro, e li mandino de qui, né fazino innovar alcuna cossa, nè lassi far execution alcuna senza or-dene nostro. Fo scrito ai rectori di Verona, dagino danari di quella Camera per spese a sier Valerio Marzelo savio a Terra ferma, vien in Colognese a far le mostre de le zenle d’arme, qual si farà Mercore a dì primo Avosloa Cologna. I Diarii di M, Sanuto.— Tom. XXIX. Et a dì 24
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qui per far riverentia a quesla Maestà, et aziò scrivi al re Christianissimo non dagi favor a la sua parie contraria, come fin hora ha fato zercha il suo episcopato di Syon e altri benefici!. L’orator dii Papa è stato dal Re, qual ha auto lelere di 28 di Roma, in risposta zercha investitura I Marti di M. Sanuto. — Tom. XXIX. dii reame di Napoli e di Sicilia etc., sichè si trata questa materia, il qual nontio è lutto
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el protojero soprascrito di capizi, ad far intender che l’era tempo de la audientia del Signor ; et andato avanti el presente, portando un janizaro un cavezo di seda o de pano cum la mostra discoperta, ordinatamente un driedo 1’ altro, li magnifici bassà introduxeno lo ambassa- I Diani di M. Sanuto. — Toni. V. dor da la excellentia sua. Intrali ne la porta è in capo de la corte sudetta, se trova
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1881
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do o tre done zo-vene che erano slà mandate fra terra. Item, ha inleso le dite fuste è disarmale, e li coriedi erano slà I Diarii di M Sanuto. — Tutu. V. posti in magazen; e per causa di le*ditle tutta quella marina era in gran remor, e per la sua venuta esser respirati alquanto. Item, cri si levò di Otranto, e la 24ii sera zonse lì a Brandizo, dove el zorno avanli orano partite le tre galie veronese
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1881
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la raxon, et voy il re perseverar in l’alianza etc. In l’altra lettera, che vedi saper dii te, zercha queste terre, il voler di soa majestà, e li dichi non poi romper l’alianza, per li capitoli, che dice : exceptuando el pontitìce moderno etc. e non altri. Item, si ’l vedesse il re ne volesse romper, ne I Diarii dì M Sanuto — Tutti. V. avisi subito, e allre cosse, lettere molto longe, ut in eis, in hac
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, a qua regibus et maximis quibuscumque prin-cipibùs vinci gloriosum fit. Faciam igilur quod unum superest ad ostendendam animi mei gratitudinem. Agnoscam debitum obnoxium me illi esse confìte-bor, personamque et res facultatesque meas omnes promptissime illi offeram, habiturus loco singularis benellcii quotiens illis ufi prò arbitrio suo libuerit ; l Diarii di M. Sanuto — Tum. V. 493* 494
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antedicta in Rogatis. Remansit Dominus Hironimus foroliviensfs, doctor. Dii mexe di desembrio 1503. A dì primo. In Colegio. Introe tre capi di 40 novi, sier Nicolò Memo qu. sier Francesco, sier Au-gustin Valier e sier Domenego Griti, et fo butado consier, in loco di sier Marco Sanuto era amalato, sier Domenego Griti. Etiam vene li capi di X, sier Andrea Venier, sier Stefano Contarini e sier Alvixe
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1881
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di quel consiglio, 54, 88, 171, 299, 388, 421, 433. 438, 654, 871. » Taddeo, di Andrea procuratore di S. Marco (non provveditore), senatore de’ pregadi, provveditore alle pompe (cioè al lusso), 88, 187, 379, 398, 434, 530, 653, 694, 703, 731, 788, 816. » Taddeo di Nicolò, 441. » Zaccaria cavaliere savio a terra ferma, 24, 94, 109, 158, 207, 229, 277, 280, 297, l Diarii di M. Sanuto. - Tom. V. 307, 325, 433, 438
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, fo terminato, poi ledo le querele di homini di Casal Mazor, di scriver a sier Lucha Trun I Diarii di M. Sanuto. — Tom. V. l’avogador, eh’è a Brexa, vadi li el usi l’oficio suo eie. Vene l’orator di Franza con alcuni milanesi merchadanti, dolendosi esser asaltà uno merchadante milanese di qua di Brexa da tre, apresso certa hostaria. Or tolta la instrutione di questo, fo scritto a Brexa. In questa matina intrò
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di comun. qu. sier Zuan procurator. E noto fo tolto sier Lucha Zivran fo consier, qual era morto eie. Item, poi rimaso il prelato sier Antonio Zusli- I Diariì di M. Sanuto. — Tom. V. gnan, fu posto parte per li consieri, atenlo el sia a Roma a li nostri servizi senza salario, che li sia reser-và de intrar 3 zorni da poi el sarà zonto in questa terra; el fu presa. Bave 124 di no, 1203 di sì. A dì 22
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; e poi lui dimandò li fosse I Diarii di M Sanuto.. — Tom. V dato la conduta e le tanse. Poi il principe li disse di foraussiti di Rimino per le confìscation ; e sopra questo fo parlato assai, dicendo lui per parte di Pregadi esserli stà promesso le siano ferme. Vene l’orator di Ferara ; ma non intrò, perchè sier Zacaria Contarini el cavalier savio a terra ferma li andò a parlar, e fo per li danari di li cavali

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