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Page 889
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1933
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Documenti inediti e comunicazioni di archivi. X. 17. 845 22. Voltane dalla parte del Constantino indorato Uli nuovo. 23. Voltone sotto il campanile ornato di stucchi e indorato. 24. Opera del Carlo Magno, per la quale è stabilito il modello in piccolo e avanzato il modello in grande, come pure staccato il marino dalla montagna di Carrara. 25. Lastricati i cornicioni della facciata con tavole
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1763
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Gradenigo Doge ( c ) , e (c) Marino nel dì 14. di Giugno fcoppiò quello incendio. Vi fu gran combat- ^anat0 ¡ftor. timento , ma in fine dopo la morte di molti rellò fconfitto Baia- R^hàlic' monte, il quale fcampò colla fuga . Simili fedizioni le abbiam vedute familiari in altre Città ^ fu quella confiderata come llrava-gante cofa in V enezia, e ne dura quivi anche oggidì con orrore la memoria
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1763
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; e intanto per atteftato del Summonte (d.) , il cru- (¿)Summont. deli/fimo Re con dìyerfità di morti levò.di vita tutti quegl’ wife- W- N-’P' lici Baroni, a’quali aggiunfe ancora Marino Marcano Duca di Setta. Si credette pofcia di poter giuftificare ne gli occhi del Z 2 j&on-
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1847
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. Evangelista, e nella parte superiore l1 Arcangelo Michele, e nel-P inferiore da lontano la città di Venezia. Del medesimo ad Alvise Contarini, podestà a Bassano, del i55o, con in fronte una miniatura assai bella che mostra san Luigi vescovo di Tolosa, figura pienissima di espressione, ed ai suoi piedi in ginocchio il Contarini. Del doge Marino Grimani ad Andrea Sanu-do consigliere di Cannaregio, del 1598
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1847
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le preziosità d’ arte, come i vasi, le croci, i candelabri, gli smalti, la rosa d' oro, il pastorale, ec., ed alla sinistra conduce nel sacrario, in cui stan riposte le sacrate reliquie. Nel vestíbulo, oltre alla notata inscrizione, vedesi sopra la medesima un basso-rilievo in tre pezzi di marino spriraenle la Vergine col divino suo Figlio, ed ai lati i santi Pietro, Marco, Caterina ed Orsola
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1931
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ad castrum Novum, ubi eum hospitari fecit, et ipsa regina accessit ad haibitandum in Castro Capuane. (7) I Libri Commemoriali della Repubblica di Venezia, Regesti, t. II, 1. IV. Venezia, 1878, p. 124-125. N. 56. Marino Sanudo, Vitae ducum Venetorum ; Muratori, XXII, col. 773-Vedi Hodgson, Venice in thè thirteenih and fourteenth centuries. London, 1910, p. 364.
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Page 118
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1764
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o fia Cailello forte full’ Adige , che mirabilmente fervi loro in quella guerra. Riufcì e-ziandio a i medefimi un colpo, che fece grande ilrepito per Italia. Se re ilava Francesco Marchefe di Mantova nell’ Ifola della Scala con poche truppe, dimentico della vigilanza e delle precauzioni, che ogni accorto Capitano dee prendere in tempo di guerra . Di ciòavvifato da i Villani Carlo Marino Provveditor di Lignago
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1847
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alla patria da Marino Zeno, primo podestà di Costantinopoli. È poi fallo che essa immagine lia stata dipinta da i. I.uca. Quelli era medico, e non pittore, come {ottengono il Ijiiiì ed il Manni. sebbene noi, nella Storia della pittura veneziana ( p. \\, fol. ), provammo non ben dedotte le loro ricerche. Però nessuno storico bisantino parla della ancona da noi posseduta come lavoro di quel Santo
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1923
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dell’Arch. di Stato, Sanità-Necrologio 1570. (4) Mesuae Opera quae extant omnia... adiectae sunt etiam nunc recens Andreae Marini annolaliones in Simplicia cum itnaginibus desideratis. Quae omnia maxima diligentia ab eodem Marino e velustissimis exemplaribus sunt castigata. Venetiis, apud Vicentium Valgrisium. MDLXII, f.°
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1926
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con un amico, che parimenti nutriva interesse sconfinato per queste cose, con Marino Sañudo, autore della grande compilazione dei diarii, che costituiscono una miniera veramente inesauribile per la storia di quel tempo. Giovio meditava una storia grandiosa, abbracciante il mondo intero, la quale doveva narrare in latino gli avvenimenti mondiali avveratisi dalla venuta di Carlo VITI in Italia
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Page 381
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1932
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,l»t Kmilo Buccabelli; Marco Romano detto Asclepjade; Marino to detto Glauco; Petreio, probabilmente Pietro Demetrio da l.n i*a; Pantagato (Giov. Battista Capranica); Paolo Marso (Pao- lo ¡a Pescinai;.Agostino Campano ed altri.2 Si può concedere che quest’uso di nomi pagani non fosse al-,r" he un gioco; esso trova infatti un riscontro nella moda allora F,r' aleute d’imporre nel battesimo nomi
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1932
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che agire sinistramente su lui: a iiiko Marino, di lassarebbe i-l mio figliuolo ». Gkegobovuts VII* >4 è ali-istanza leale da rilevare questa circostanza in nota; tuttavia anch’egli come Ranke (Piipaté 1“, 31) ha accolto le parole nel testo, mentre Reumont III 183 non ne fa alcuna menzione. Anche Schmaksow 254 riferisce le parole cella madre, ma, come confessa il Creighton (III, 99
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1932
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giugno.2 Pochi giorni dopo proibì agii Svizzeri di partecipare alla guerra contro Francesismo e miti francesismo in due porti del quattrocento in Rassegna Emiliana I. I'ii quadro completo sarà solo possìbile dopo la pubblicazione della preziosa raccolta poetica di Marino Sanudo, che conservasi nella Biblioteca di S. Marco a Venezia [it. IX, 363). Pregevoli estratti se ne hanno nello scritto
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Page 459
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1932
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. Archivio di Stato in Milano. Di questo tempo Benedetto [Capilupi] riferisce a Mantova in data di ,Milano 23 luglio ,1494 una frase da millantatore di Lodovico il Moro : * « E1 s. L[odovico] in pre^entia mia non essendoli se non quelli de la camera sua usò queste parole verso M. Marino, secretano, ymo lo core de Acanio, venuto qua novamente: E1 patrono vostro non si voi far papa : suo damno
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1929
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. Come fossero necessari tali provvedimenti, lo dimostra il caso avvenuto nel febbraio 1573 presso Noto. Cfr. Salomone Marino, Una ’('aia di pirateria in Sicilia in Arch. star. Sicil. XXII (1897). r' Cfr. Serbano, Liga II, 327.
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1929
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tutti, risplendette come eroe della cristiana carità Carlo Borromeo. 4 6. Un anno dopo il giubileo il grande canonista spagnuolo Marino Azpilcueta“ sentenziava che fra tutte le città che egli aveva visto in Spagna, in Francia e in Italia, Roma più di tutte dava 1 Sala 45, 5. Una riproduzione molto impiccolita del foglio, di cui un esemplare è nel British Museum a Londra, in Thurston 201. Il contrapposto
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Page 34
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1931
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. Kirche in Irland van der Einführung des Christentums bis auf die Gegenwart. Voi. II Mainz 1890. Belluzzi, G. B., detta il Sam marino. Diario autobiogr., ed. P. Egidi, Napoli 1907. Bembi, Opera, ed. Segtiezzi. 4 voll. Venetiis 1729. Bembo, P., Opere. Voll. III : Le lettere volgari. Venezia 1729. Benigni, U., Die Getreideipolitik der Päpste Ins Deutsche übertragen von R. Birne», herausgeg. von G. Ruhland
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Page 290
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1929
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ad ora sconosciuta ce l’ha fatta ugualmente conoscere Serrano (Liga, I. 363). 2 Maneroni, Lega XVI, 427 s., XVII, 23 s. e Marino, 513 s. Cfr. anche Man- i-boni, Don Giovanni d’Austria e Giacomo Contarmi. Città di Castello 1903. in cui-questi ritira le sue precedenti opinioni. Gli avvenimenti di allora, giudica un critico (7?ir. Stor. 1905, 227). non sono sinora affatto chiari. Recentemente Serrano (Liga
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Page 66
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1930
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1605 XV Kal. maii. L’originale nell’ Archivio di Stato in Venezia, Bolle. 1 Cfr. Lettere ined. di P. Caimo, Venezia 1863, 10. 6 II Tebro festante nella elezione di Leone XI; v. Borzelli, Marino 12. 8 Vedi * Vita del cardinale di Firenze che fu P. Leone XI scritta da un suo famigliare insino al tempo che fu mandato in Francia da Clemente Vili, Cod. 4201 della Biblioteca Casanatense in Roma
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Page 96
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1930
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, Venetia 1664; Bozzelli, Marino 74. L’Aldobrandini tenne quattro sinodi diocesani (1607, 1609, 1613, 1617); v. Synodns dioec. Havennat., a. 1790, Romae 1791, xxvn. La nuova erezione del seminario sacerdotale a Ravenna seguì il 12 ottobre 1609; l’istituto venne affidato ai Somaschi; v. * Atti 32, p. 385, Archivio are iv e scovile di Ravenna. In Prot. 51, p. 366 la prima * Pastorale del card. Aldobrandini
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