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1853
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de Gabriel Giulilo de Ferraris y sus Hermanos, en el anno del S. MDLVI. 8.vo con dedicazione di Alonso de Ulloa al patrizio veneto Giovanni Cavalli figlio del darissimo Marino de Cavalli, in dala de Venecia primiero de Enero MDLVI. È osservabile la data, che sul frontispicio e appiedi della dedica al Cavalli apparisce 1556, e infine dell’Opera e segnata 1553; e quest’anno 4553 è anche, come si è 115
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1853
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9). È facile che 1’Erizzo abbia fatto erigere tale Statua anche iu memoria che un Andrea q. Piero, q. Bortolo Nuvugero morendo nel 1679 lasciò la sua entrala a casa Erizzo, cqme dalla continuazione alle Genealogie di Marco Barbaro. Nè è a tacere che il Senato ordinò che in onore del Navagero fosse formato un busto in marino da essere collocato in Padova sopra sito cospicuo ed illustre. Cotesta notizia ci vien conservata
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1853
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390 S. GIOVANNI BATTISTA DI MURANO. tale cognome o di tale famiglia, avvi ricordo di un Andrea Bigaglia che iu uno del Consiglio de’XXX radunato nel 1302 a’20 di novembre per confermare lo Statuto di Murano riformato sotto la podeslaria di Gabriele Veniero ( Codice membranaceo appo di me num. 678. a p. 22) —r Marino Bigaglia era socio d' onore cd Eltore Bigaglia Consigliere nell’ Accademia
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1853
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. Maniago (de) Pietro. Oliva Pietro. Tomo V. 757. Partenio famiglia 423. Zucco Guarnerio Sarorgnan Antonio 244. Savorgnani famiglia 31. Scala Giovanni. Venturini Leonardo. TonioV. 757. Zuanmaria terrazzer. e vedi udinesi. FUSORI IN BRONZO e in altri metalli. Bazo Bernardo 923. Bonaccorso de Marino 937. Bosello Pietro 831. Canciani da Venezia 130. Castelli (de) Giovanni Andrea 686. Cavino Giovanni 302
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1853
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pur Veneziano era contrada abitavano (Cornaro II. 4 59). Gl’in- del 1379 Auditore di Rota. La cosa è atte-dividui della loro famiglia facevan già parte stata dal Fantoni-Castrucci nella Istoria del-de’consigli annuali della Repubblica; e del la Citta di Avignone e del Contado Vinesino. 1297 rimasero del Gran Consiglio. Fino dal Venezia. Hertz 1678. 4. T. I. pag. 256, il 1252 un Marino Gallina da San Simon
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1842
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» et Vallerio Zuccato in tempo del Rdo P. » Marino de Caris ' della chiesa di San Gio-» vanni Novo et Prior della detta nostra »Fraterna, incominciata (cioè la Palla) 1’ » anno 1558. 6 ottobre in tempo del Rdo P. » Pietro Salainon Prior come sopra della detta » nostra fraterna, la quale costò docati cen-» to da lire sei e soldi quatro per ducalo ; » appar instromento fatto per resto è saldo » delli
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1853
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—. Enrico EHis Voi. VI. pag. 668. nella nota. E invalsa l’opinione che non fosse stata mai collocata la immagine di Marino Faliero fra quelle degli altri dogi. Ma Samuele Romania scoperse che nel libro VI. de’ Misti a p. 46 adi 16 marzo 1366, ordinossi che "venisse cancellata la sua effigie di mezzo a quelle degli altri dogi. Ciò certamente pro- ( ò corroso assai dalla umidità
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1842
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„ co in quelli che non fossero guardati dalli no-„ stri soldati .... Si deliberò per Senato che si eleggessero due Savj ( furono Marino Grinzumi, e Francesco Barbaro) l’uno del Consiglio, 1’ altro di Terraferma per trattare col vescovo Abioso agente di Toscana per l’acco- >ELLA CROCE. 5oo modamento del negozio delle Galere ed anco per la restituzione delle robbe... Solto il dì 25 luglio, si legge: » Il negotio di Fiorenza an-» dava
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1842
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a penna negli inediti Diarii di Marino Sanut-o ( Voi. IX. XII. XIV. ec. ) è assai interessante per le notizie delle cose di Ungheria, delle Turchesche, della guerra mossa in Italia contro la Repubblica da’principi confederati, e anche per li documenti inseriti fra Dispacci. Lunga fatica sarebbe il darne un minuto ragguaglio ; nondimeno segnerò alcuni passi, e indicherò in fine le lettere altrui
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1853
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no; sicché ve-desi che l’opera era approntata fino dal 1779, ma pubblicata colle spiegazioni soltanto nel 1786. Voi VI. pag. 466. col 2 linea 10. dopo 1567 — aggiungi — dall’acclamato Andrea Palladio , Voi VI. pag. 466. col 2. lin. 17. chiesa — correggi — città Voi VI. p. 466. col. 2. linea 17. dopo architetto — aggiungi — al terminar Voi VI. pag. 467. Tanto di Angelo Berverio, quanto di Marino
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1853
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. Piacentini (<Je) Giovanni 377. Rossi Vitrurio 663. PATRIARCHI di ALESSANDRIA. Delfino Leonardo 74. PATRIARCHI di AQVILEIA. Rarbaro Daniele 54D, 690. Rarbaro Ermolao 361. Delfino Giovanni 61Ó. Gradenigo Agostino 362. ip- Marco 504. Grimani Antonio 361. ' Giovanni 360, 618, 021, 62-4, 628, 730, 741, T43, 791, 794. Marco 787. — Marino 794. Marquardo 95, 96, 606. Nicolò YÓ4. Torre (della) Lodovico 94
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1853
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cioè cinque nel 4 385, ed altri cinque dopo il 4388; il che non consta dalla Storia. I nomi de’ primi cinque ripetuti dal Moroni (Volume XXVIII. p. 306. GENOVA) sono: «Gentile de San-» grò ss Lodovico Donati di Venezia ss Bar-» tolomeo Cocurno o Cogorno ( altri Co-» turno ) arcivescovo di Genova ss Giovanni » Doria arcivescovo di Corfù ss Marino del » Giudice ss ( il Doria non sembra che fosse » cardinale)» ss
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1853
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Pietro. Erizzo Antonio. — Nicolò. Ferro Girolamo. Foscari Francesco. Foscarini Antonio. — Jacopo. — Lodovico. — Marco. Giorgio Fantino. Giustiniani Bernardo. — Francesco. — Michele. — Orsato. — Sebastiano. Gradenigo Vincenzo. Grimani Marino, Landò Alvise. — Pietro. Lippomano Girolamo. Memmo Andrea. Mezzo (de) Jacopo. Michiel Giovanni. — Melchiorre. — Pantaleone. Mocenigo Alvise.' — Giovanni
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1853
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scrisse il valente inglese dimorante in Venezia Rawdon Brown a p. 99, 400 e 217 del T. 1. de’Ragguagli su Marino Saijuto (Ven. -i857, 8.). (84) Dispaccio da Toledo 21 settembre 1825. v (85) Cesare è di pochi: parole e di naltira mollo modesta; non si eleva motto nelle cose prospere nè si deprime nelle avverse ; vero è che più sente la tristizia che l'allegrezza giusta la qualità della natura
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1824
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) non è negli alberi patrizii Barbaro 0 Cappellari. Essa nonostante può appartenere alla famiglia che vedemmo al numero 59; nè è maravigliarsi se negli alberi manca , essendo un difetto quasi comune in essi l’ommettere il nome delle donne, special- mente dal secolo XVI indietro, tanto se nubili, quanto se maritate o monacate, come ho osservato nella prefazione. Questa lapida di fino marino bianco, larga men
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1824
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." V. EX.... | MDCIIII. KAL. AVG. Samo q. Gaspare q. Alvise Moro ebbe nel i565 a moglie Elisabetta di Giovan Girolamo Valiero q. Ottaviano, e nel i585 Elisabetta Querini q. Vincenzo, la quale è ricordata nella epigrafe . Ciò si ricava dalle genealogie patrizie del Barbaro e del Cappellari . Non è a confondere il nostro Santo Moro col contemporaneo Santo Moro f di Marino, che nel i58^ fu provveditore a Cerigo
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1824
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Donalo Tommaso Fgnazio Batista Ferro Marco Franceschi Girolamo Cradenigo Anselmo Grandi» (de) Cesare Gratarolo Antonio Gratarolo Pierantonio Grazia (de) Nicolò Grimani Domenico Gi i mani Marino Grimani Calergi Vettore Gussoni Andrea Landò Antonio Landò Giovanni Landò Girolamo Lion Domenico Lurano Francesco Massa Antonio M assa Nicolò Moro Sunto Morosini Paolo Natali Pietro Norinannini Costanzo Ottobon
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1824
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. essendo. 3 PETRV4 GRIMANVS PRIOR VNGARLAE. Pietro Grimani fu figliuolo di Antonio doge ( non fratello come scrisse il Sansovino ) q. Marino da santa Maria Formosa (Alberi Barbaro'). Del 1484 era egli del Maggior Consiglio. Il nome suo come cavaliere di s. Giovanni stassi registrato a p. 76 sotto 1’ anno i5o6 nell’ Italia nobile delC Araldi. Venezia 1722. 12. Fu benemerito per lo ristauro di questa chiesa
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1830
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eh’ è nella Venezia del Martinioni. entrarsi devono assoggettarsi alla prova. Ma perchè può ap?'irsi un negozio di vendita delle „ indicate pelli anche da chi non professa ilme- stiere dell' acconcia, si ammettono degl’indi- MARINO CONTENTI | ET I ANTONI A E DF vidtti senza la prova con la sola beninirata di RVBEIS CVM SORORI5 BENEVENTA | NEC 86 ducati, e col debito di valersi pei lavori NON I BERNARDO
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Page 561
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1830
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Baldissera Querini Marco Guillion Alberto Soperchi Valerio Ingegneri M. Ani. Lasso Orlando MORTI PER MANO DI Lazzari Michele GIVSTIZIA Lorena Giustina Radoer Badoer Lupachino Bocconio Marino Marcello Alessandro Manfredi Fulgenzio Marenzio Luca Valier Gasparo Massaino Tilurzio Monte (de) Filippo MVSAICISTI Nasco Giovanni Zuccati fratelli Ortolani Teresa Padoano Annibaie MVSEI Palastrina (da) Giovanni
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