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1859
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. Vicino alla sagrestia è il Deposito che il ricordato Vittoria scolpì a se medesimo: è un monumento fra’più illustri che vanti Venezia. Belli sono pure que’ del senatore Marco Sanuto, e dell’amba scialo-re Giovanni Cappello. Sull’ altare della sagrestia il Cristo in Croce è dipinto del Farinaio. Nel 1.° aliare in chiesa è de’ più sublimi dipinti di Gio. Bellino, la tavola di Maria Vergine con 4 Santi
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1859
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, i posseduti da Zaccaria Salamone, Nicolò Soriano, Giambattista Quiiini, Caterina Zen, Luigi Pasqualigo, Fabio Canal , Pietro Civrano e altri. Nè mancarono studi e raccolte di musica, sia per opere e sia per strumenti, 1’ uneegli altri eccellenti, essendo in rinomanza quelli del cav. Sanuto, della mentovata Caterina Zen, Luigi Balbi, Agostino Amadi, ed altri, ritenendosi che la musica avea la sua propria
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1859
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celebranti nella medesima. 5. S. Antonino prete e martire, fonduta nel secolo VII : è una delle chiese erette dalla pia e munifica famiglia Badoaro, a decoro della (piale vi fu trasportato da Costantinopoli l’incorrotto corpo dell’ illustre s. Sabba abbate, da Pietro liarbolano detto Centranico poi nel 1026 doge, essendovi discrepanza d’epoca tra’ racconti del Dandolo e del Sanuto, il quale narra
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1897
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ma ancora spagnoli et italiani che venivano da Pioltelo, pur egli gli diede dentro, pensando che non fossero se non quelli 50 atamani; ma trovò grossissimo contrasto 11 signor veggiendo gli nostri archibu-sieri impegnati in una casa, carigò dall’ altro canto con li cavali; tuttavia non puotè far niente, per avere già loro messe alcune bolle sulla strada. Diarii di M. Sanuto. — Tom. XLVII. Anzi in quello carigare
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1897
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, et si è non so che altro signor con lui che lo aiuta a far. Et non ho podesto intender a che via (i) La caria 37' & bianca. J Diarii di M. Sanuto, — Tom. XI VII. sono per andare. Item, lo loro signore se ha dato licentia a uno mercadante che possa menar 20 milia veriini de biava dentro in le terre de la no- 38* sira Serenissima Signoria, ma lo paese vicino de qua non la vote lassar passare pefthé voleno
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1897
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81 MDXXVIII, MARZO. 82 Boemo, perchè non hanno fallo Io camin loro per Viena, ma per la volta de Pet&via ; tamen per diverse et più persone che vengono da le parte supe-rior se intende che Sua Maestà si è venula a Vienna. 50 Die 13 Marcii 1528. In Rogatis. Ser Aloysius Mocenicus, eques, Consiliarius. Ser Ruzerius Contareno, Ser Joannes Sanuto, Ser Jacobus Pixcini, Provisores sanitatis. Ser
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1897
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a quella volta, ltem, seri-veno . ..........* . . . . 284 La Udene, di sier Zuan Basadona dotor, I Di arti di M. Sanuto. — Tm> XLVII. luogotenente, di ... . Manda questi do avisi qui sotto descripli : Copia di lettere di la comunità di Venzon a lui Loco tenente, di 9 Mazo. Magnifico et clarissimo Signor nostro etc. In questa hora è zonto de qui uno mercadanle savoiese, qual dice Luni proximo preterito esser
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1897
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el fratello, vien in Pregadi, et fioli .... » 100 Sier Francesco Morexini et fioli, qu. sier Antonio, vien in Pregadi .........» 50 Sier Silvestro Morexini, vien in Pregadi .........» 150 Sier Domenego Bembo, vien in Pregadi, qu. sier Toma .... » 20 I Diarii di M. Sanuto. — Tom- XZVlI. Sier Marco Antonio Barbarigo qu, sier Francesco, vien in Pregadi. ducati 20 Sier Alvixe Barozi, è ai X Savi . . » 30 Sier
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1897
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inconvenienti. In questa notte azonse in Cavrino mis-siér Piero da Longena cum tutte le gente, et hanno abandonalo el Portone, loco forte dove stasevano a far la sua residenlia le gente d’arme et avanti verso Bergamo. Noi siamo li ultimi dal campo et più I Diarii di M. Sanuto. — Tom. XLVII, propinqui a li inimizi. Tutte le gente del paese sono fuzite ; li inimizi vanno verso Lecco per soccorerlo
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1897
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di M, Sanuto, — Tom, Cum prior pars non habuerit duo tertia ballotarwn, iterum ipsacum non et non since-rae, sive scontro, iusta formam legis balotata fuit. De parte 121 De non 51 Non sincere 29 Pendetpro, quia nonhabuit duo tertia bai-lotarum. Die 27 dicto. Si<#rascripti duo, posuerunt secundo par-tem suam suprascriptam, quod detur possessio episcopatus Civitatis Bclluni reverendo domi-no Joanni Barocio
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1897
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di cavalli leggieri al servizio dei veneziani, 36, 38. I Diarii di M. Sanuto. — Tom XLVU. Alberti (Alberto), casa patrizia di Venezia. »> Antonio, qu. Giacomo, 57. » Francesco, de’ Pregadi, qu. Antonio, 566. Alberti (di) Girolamo, segretario ducale veneziano, 426. Alberto signor, v. Pio Alberto. Aldobrandini (Aldovrandino) Pietro Msria, di Ravenna, contestabile al servizio dei veneziani, 182, 472, 474
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1897
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a Monza ; ma non sono più c^e fanti 300.11 disegno suo è pur di soccorer Leco, ancora gli sia gran difficultà, facendo li soldati il debito suo, et è forza che inimici fazino effetto da doman a l’altro altramente non la pono durare et Diarii di M. Sanuto. — Tom. XLYII. non trovano il modo de viver. De quà da la Chiusa è passata la compagnia del Martinengo e del Vaylà et di Cosco
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1897
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li piantono l’arlel-laria grossa et Venere da malina comenzò a tirar, di sorte che a hora de disnar fu preso per forza. Circa a quelli che erano venuti a Piantello col si-I Diarii di M. Sanuto, — Tom. XLVII. gnor Antonio da Leva, heri se levorono et veneno verso Melzo; fu ditto peralozar, tamen se tornono la sera a Piontelo. I nostri «cavalli legieri tutti ha cavalcato, maxime il signor conte di Caiazo
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1897
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in lor, fin sia fati li conli. Fo dito non si poi revocar la parte, et fo trova questo expedienle; che desseno in scritura et la meteriano ozi in Conseio di X con la Zonta. / Diariì di M. Sanuto. — Tom, XLVII, Fu fato scrivan a la Camera d’imprestidi in Collegio, aziò sier Nicolò Querini electo ofizial a ditta Camera al Monte di subsidio possi inlrar; et rimase Andrea Dolze qu. Alvise
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1897
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la cosa nel Conseio di X semplice, et posta pur per il Serenissimo, qual mollo si scaldoe su questo per esser beneficio di la povertà di padoana. Et fu presa. 105 Die 30 Martii 1528. In Bogatis. Ser Marinus de Molino, Ser Joannes Emiliano, Ser Daniel Eainerius, Ser Marcus Minio, Ser Aloisius Mocenico eques, Ser Franciscus Donato eques, Consiliarii. Ser Joannes Franciscus Emiliano, l Diarii di M. Sanuto. — Tom
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1927
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suum, stando hic quantum stete-« rint alii de consilio de X. « Electi capita consilii de X . prò mense aprilis futuro « Ser Thomas Sanuto Inquisitores prò dicto mense « ser Johannes Marcello ser Lucas de Lege « ser Michaletus Delphino ser Petrus de Musto o « die . viij Aprilis « Capta « Quod auctoritate huius consilij isti quinque, qui occasione huius rumoris et enormitatis presencialiter
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1867
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, T. de'Tintori, Caichia; Manga-nèlo. Caviglio, lo stesso che Caviglia. Caule, Fusto o Gamba de Perba. Cavo, Incavo; Stampo; Forme de le figuro de gesso — Cao per Corda della nave. Cavo piano, T. mar. Caopiàn. Cavulino, Verzeta. Cavolo fiore, Caolo o Caorlo — Cavolo capitalo, Caolo de cima — Cavolo broccolo , Brocoli — Cavolo broccolullo, Brocolo coi buti — Cavolo cappuccio, Capuzzo. Cavolo marino, Stelaro
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1890
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agli ordini, di Nicolò, da s. Moisè, 203, 395, 530. » Francesco, fu de’ Pregadi, qu. Girolamo cavaliere, 217, 220. » Francesco, fu podestà a Serravalle, qu. Andrea, qu. Paolo, 72. » Giovanni Maria, qu. Roberto, da s. Salvatore, 171, 383. » Marino podestà di Padova, qu. Bernardo, 28, 29, 268, 313, 348, 467, 533, 640. » Natale, di Stefano, 44. » Nicolò, capitano a Brescia, qu. Bernardo, da s. Moisè, 65, 171
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1890
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, oratore della comunità di Verona a Venezia, 397, 462. » Girolamo, segretario del capitano delle galee bastarde, 506, 518. Alberto signor, v. Sommaripa. Alberto (o Alberti), casa patrizia di Venezia. » Antonio, qu. Giacomo, di Marino, 71, 502. » Matteo, ufficiale alle Ragioni vecchie, 397. Albin (d’) Giacomo, qu. Francesco, cittadino veneziano, 43. Albret (Libret) (d’) Amaneo, cardinale diacono
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1937
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ulje; (pi.) -i, prtenina, platno. linòleum, m. (feltro di iuta) zasti-raC od linoleuma, linoleum, linotipo, ni. (tip.) linotip (sprava za li(je)vanje i slaganje (slova). lìnteo, ag. lanen. || to. (eccl.) laneno platno. liocòrno, to. (mit.) jednorog (bas-noslovna zivotìnja s konjskim tijelom i jednim rogom); — marino, jednorozac, narval. liofante, to. (pop.) slon. lioncèllo, to. (poèt.) lavié. lione

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