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1933
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. 173,70—188,20 Argille arenose e ghiaie calcaree. Falda d’acqua che si eleva sino a —135 m. 188,20—190,75 Conglomerato (Messiniano). 190,75— ? Conglomerato. La trivellazione, dopo attraversati i depositi olocenici, si affondò sino a —101,65 in depositi diluvio-glaciali, quindi sino a —158 in terreni diluviali (plistooenici), incontrando allora il Pliocene marino (Piacenziano) che attraversò sino
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1933
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bleuastra con Conchiglie. Questo pozzo raggiunse il Pliocene marino; l’acqua vi presenta il livello statico a m. 20,40 e quello dinamico a m. 26,40 sotto il suolo, con portata, al pompaggio, dì 40 litri al 1”. Nella località di Grazzano Visconti nel Comune di Podenzano (Piacenza), la Soc. An. Massarenti eseguì, nel 1929, una trivellazione che attraversò la seguente serie di terreni: 0—12 (Avampozzo). 12
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1933
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— 446 - livello marino (essendo il piano di campagna della golena a circa 10 'm.s. 1. m.) essa risultò oscillante (dal dicembre 1932 al giugno 1933) all’incirca tra 12°,3 e 16», mentre contemporaneamente la temperatura del vicino Adige oscillava tra 6° e 16°,8; ma con notevoli varianti tra pozzo e pozzo. Vicino al Fabbricato scolastico, nel Comune di Gavello (Rovigo) (3 m.s. 1.m.), la ditta
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1933
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commisti ad argilla con interstraterelli sabbiosi e filtrazione d'acqua, che si livella a — 13 m. Marna compatta grigio-azzurrastra (Piacenziano?). Le falde acquifera sono in generale povere. La trivellazione pare sia entrata, per la sua parte inferiore, nel terreno pliocenico marino. Per Imola Vedi anche Voi. (1924), pag. 102. (1912), pag. 162, 174 e Vol. II Per le regioni dell’Imolese Vedi
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1933
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parrebbe indicare un deposito lacustre del Villafraschiano; ma nella parte inferiore della serie appaiono terreni che sembrano già riferibili al Pliocene marino (forse Piacenziano). Per Santhià Vedi: Voi. I (1912), pag. 86 e Voi. Il (1924), p. 41. Pel Comune di Santhià nel 1929, la Ditta Piana trivellò, nella piazza del paese (183 m. s.l.m.) un pozzo che attraversò i seguenti terreni : 0—12 Terreno
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1933
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— 300 — 85—86 Argilla bleuastra. 86—86,50 Ghiaia. 86,50—90 Conglomerato. 90—94 Ghiaia, acquifera. 94—95 Argilla sabbiosa. Il livello statico dell’acqua in questo pozzo è a —18 metri; la portata idrica è di 20 litri al 1”, col pompaggio. I dati consegnatimi parrebbero indicare che le due trivellazioni attraversarono, dopo una sessantina di metri, il Pliocene marino. Nella frazione Codemondo
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1933
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—70 Argille grigie, micacee. 70—110 Argille grigie con Conchiglie marine. In basso appare una falda d'acqua saliente 3-4 m. sopra il suolo. La serie attraversata è riferibile, per i primi 43 m., al fluvio-glaciale, poi dai —43 a —70 m. al Diluviale plistocenico, sotto i —70 m. al Pliocene marino (Piacenziano). A Borgo S. Giacomo (Prov. di Brescia), un pozzo trivellato dalla Ditta Bonariva
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1933
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il Pliocene marino verso i 50-60 m. di profondità. A Montepelato (92 m. s. l.m.) nel 1925, in proprietà Borrini, facendosi mia trivellazione si incontrò un 'acqua salso-bromo-jodioa attraversando, secondo il Prof. Anelli, la seguente serie: 0—22 Alternanza di sabbie, ghiaie ed argille. A —22 m. falda d’acqua che si livella a —3 m. 22—29 Argilla. 29—32 Conglomerato. 32—36,50 Argilla. 36,50—39,90
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1933
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la Città di Torino posa sopra il Pliocene marino fossilifero, probabilmente Piacenziano. A Torino nel Magazzino dello Stabilimento Lancia (via Mongi-nevro, 99) fu eseguito un pozzo attraverso il terreno alluvionale sino a — 25, dove il pozzo fu arrestato avendo incontrato una roccia
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1933
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a m. 8,50 sotto il suolo. Il Museo geologico del Politecnico di Torino possiede (N.® d’inventario 28.271) un campione di arenaria con Ostriche, Balanidi, ecc., tratto dalla profondità di 80 m. sotto Brescia indicandoci che vi esiste il Pliocene marino. Per l’impianto idrico municipale di Brescia fu eseguita, a Sud della Città, verso i 127 rn. s. 1. m., una trivellazione che attraversò, secondo dati
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1933
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sull’Olona, presso Corteolona si incontrò, sotto la solita alluvione recente, un terreno grigio compatto, detto volgarmente tufo, che non ebbi in esame ma che potrebbe essere pliocenico. Inoltre non dobbiamo dimenticare la Collina di S. Colombano che emerge dalla pianura del basso Lodigiano e che è appunto costituita di terreno miocenico e pliocenico marino coperto da un manto plistoeenico. Devesi
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1932
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65 XIX. (Sigg. Capitani Reggenti della Repubblica di San Marino). I. e R. Governo Civile di Livorno, Eccellenze, Il Ministero dell’ Interno con dispaccio del 14 stante mi ha significato « Che non si oppone al transito pel Granducato dei « diversi Refugiati già facenti parte delle Bande Garibaldine, e « che attualmente si trovano nel Territorio della Repubblica di « Sammarino, sempre che non siavi
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1932
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ex deputato, di Pasquale Trif-foni di Monte Alboddo e di altri. Inoltre si conservano raccolte di lettere, presso alcune famiglie distinte, di profughi rifugiati in San Marino nel 1849. Importante è la raccolta Beizoppi ora in possesso degli eredi. Per citare alcuni esempi, ho notate alcune lettere di Savino Savini bolognese giureconsulto e scrittore arguto, deputato alla Costituente, riparato nel ’49 a San
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1932
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il fieno. Riducendo quindi a razioni tali somministrazioni si ha che sarebbe stato dato — Fieno pei Cavalli e pei Buoi razioni N. 560 — Paglia pel bivacco della Truppa N. 24000. Calcolate le razioni del fieno allo stesso prezzo della fornitura limitrofa allo Stato di San Marino, cioè a baj. l0/10 la razione si ha un ammontare di scudi 56 : 36 — Valutata la paglia a baj. 15 il °/0 prezzo
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1932
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in quel di Fiorentino, a circa due miglia dalla Città di San Marino per comunicargli la proposta mediazione. Era respinta : ma si dichiarava al Parlamentario che le truppe tedesche non avrebbero attaccato i Garibaldini sul suolo della Repubblica se non erano esse prima attaccate. La missione del Segretario di Stato Bonelli al Generale De Hanne a Rimini fu un po’ più fortunata. Questi si mostrò meno avverso
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1936
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224 Parallelo tra Danzica e Fiume parte, isolata, aH’infuori del confine naturale; ma se si considera che Fiume ha da molti secoli una storia ed una libertà proprie, si deve affermare che Fiume costituisce una singolare e notevole eccezione, allo stesso modo che la tradizione darebbe a San Marino il diritto all’autodecisione. Ma, a parte ciò, vi è la questione economica. Vi è il precedente
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1937
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del Re e quello di Venezia la redine di sinistra. Ma in quel giorno, essendo in numero prevalente i Veneziani per la presenza nel porto di varie loro galere da traffico, fu il Console veneziano Marino Malipiero che s’impadronì della redine di destra. Ciò causò il risentimento del Console genovese Paganino Doria che protestò con energia. Ne nacque un tafferuglio e le redini del cavallo vennero prese ambedue da Cipriotti
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1926
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, Vittorio Errico tenente, Vitrani Angelo. Croce al valore : Arbore Francesco soldato, Cannone Salvatore maresciallo, Corcelli Antonio soldato, D’ Aprile Luigi sergente, Delle Noci Angelo sergente, Dell’Aquila Luigi tenente, Di Pilato Sergio soldato, Grillo Giuseppe tenente, La Sala Giuseppe soldato, Marino Carmelo aspirante ufficiale, Montenero Ruggiero maresciallo, Piazzolla Cosimo carabiniere, Racioppi
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1926
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f. - m. 30 ott, 15 « rinaldo di G., sol. 36 f. - m. Flandar, 28-5-17 marino Nicola di Carmin., sol. 63 fant. - ni. Gorizia, 1917 mariano Giuseppe di Nicola, soldato 12 fanteria - morto marzocca rug. fu C,, sol. 134 f. - m. Trentino, 14 ag. 16 mastrangelo lorenzo dì Lor., sol. 138 f. - m. in Verona
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1937
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Vallares-so, Pietro Zeno, Pietro Bembo e Marino Dandolo oltre a 2400 uomini. Il Pisani riuscì a salvarsi a Parenzo con 7 galere. Anche i Genovesi ebbero notevoli perdite di uomini e la più dolorosa fu la morte dello stesso Luciano Doria mentre attaccava all'abbordaggio la galera di Donato Zeno. Temendo che la notizia della morte del Doria potesse esser di pregiudizio alla vittoria il fratello
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