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1933
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115 Argilla bleuastra e conglomerato. Il livello statico deli acqua di questo pozzo rimase a —21 m.; la portata idrica, col pompaggio, è di 75 litri al 1’’. Non ne ebbi in esame i campioni, ma la trivellazione pare sia entrata, colla sua parte inferiore, nel Pliocene marino. Nella località di Magreta, nel Comune di Formigine (Modena), la Soc. An. Massarenti eseguì, nel 1928, un’altra trivellazione
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stratigrafica, attribuibile al Pliocene marino (essenzialmente Piacenziano superiore), collo strate-rello calcarifero di fondo, ed ,un getto continuo, naturale, (indicante una pressione di 18-19 atm.) da parecchi mesi, di 30-33 litri al 1”. 6—16 16—16,50 16,50—55 55—84 84—84,20 84,20—85
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1933
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alla aovracitata,. pozzi tubulari assai profondi nelle seguenti località di Venezia. Presso il Molino del Gr. Uff. C. Stacchi, sino alla profondità di m. 297. Negli Stabilimenti di Porta Slargherà, nell’isola di Sacca Séssola, sino a —305 m. Nell'isola di S. Servolo, sino alla profondità di 303 m. Presso l’Ospizio marino di Lido, sino a —312 m. Nella Laguna presso il Ponte Nuovo, sino a —287 m. In generale
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, dello spessore di una sessantina di metri, finché a —180 m. si entra nella tipica formazione marina fossilifera del Piacenziano. La natura prevalentemente sabbiosa del Pliocene marino, c}ie presenta persino strati ghiaioso-ciottolosi a 238 m. di profondità, (in pieno Piacenziano) deriva dalla poca distanza dal margine alpino donde sfociavano correnti fluviali talvolta impetuose; ciò che si verifica
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1928
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, come 3° fase., II S., della Biblioth. de VInstitut Français de Florence, Paris, Champion, 1912, pp. 15. 1383. Jean Bonfiglio: Les Sources Littéraires de VAstrêe. (h'Arcadia 'del Sannazzaro; VA minta; il Pastor fido). Torino, Paravia ; 1931), pp. 104. 1384. Arturo Graf: il fenomeno del secentismo: N A . 1° ott. 1905, p. 353-82. 1385. Enrico Canevari: Lo stile del Marino nell’Adone ossia analisi
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1903
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non teneantur accipere in custodia. » Così (1) Calcare mettere le stoppe nelle commessure del bustini.'nto (Guglielmotti, Vocabolario Marino e Militare).
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1933
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banchi di sabbie ed argille, che potrebbero essere viUafranchiane, entrò dopo i 50 m. di profondità, in sabbie fini con resti di Bivalvi e Gasteropodi oltre ad Ostracodi, Foraminiferi, ecc., che indicano il Pliocene marino, forse VAstiano passante in basso al Piacenziano superiore, quantunque il frantumio del materiale (però dovuto in parte al modo di estrazione) possa lasciare qualche dubbio
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1933
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al Pliocene marino, come indicherebbero le Conchiglie incontrate a —70 m., ma non le ebbi in esame. Nella frazione Chiozzola del Comune di S. Lazzaro Parmense la Soc. An. Massarenti eseguì, nel 1929, una trivellazione che attraversò la seguente serie di terreni: 0—18 Argilla chiara sabbiosa. 18—36,93 Argilla scura. 36,93—38 Ghiaia e sabbia con acqua. 38—54 Argilla chiara. 54—108 Argilla sabbiosa, chiara
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1933
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acquìfera. 103,40—118 Argilla. 118—127 Argilla e sabbia. 127—132 Ghiaia; zona acquifera. Il pozzo fu giustamente arrestato prima di giungere al Pliocene marino; la sua acqua si livella a m. —47,50, dando, col pompaggio, una portata di 42 litri al 1”. A Triuggio in Provincia di Milano, la Ditta «Alfa Romeo» eseguì, nel 1932, pel Municipio, una trivellazione che, approfondatasi nel pozzo preesistente
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1933
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m.s.l.m.), dopo di che si entra nel Pliocene, di tipo fluvio-lacustre, villafranchiano; resta però il dubbio che la parte inferiore della serie possa già riferirsi a deposito maremmano o marino; ma la mancanza di fossili impedisce ogni affermazione. Gli elementi minerali indicano che i depositi esaminati sono in prevalenza di provenienza valsesiana. Certe differenze litologiche esistenti nelle due serie sono dovute
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1933
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al 1”, con temperatura di 14». La serie attraversata, sotto circa 5 metri di alluvione, appartiene evidentemente al Pliocene superiore maremmano marino, (Astiano) passante, verso i 50 metri di profondità, al Pliocene inferiore (Piaceri-ziano). (Vedi Tav. Ili, fig. 4). Alla Cfi Ospedale presso Mottalciata (Valle S. Maria), una trivellazione fatta dall’lng. Bodo mostrò la seguente serie di depositi: 0—2,20 Terreno
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1933
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— 264 — loso-sabbiosi ; a —25 m. furono incontrate le sabbie giallastre del- l’Astiano ed a —31 m. le argille azzurrognole del Piacenziano. Notisi che il terreno pliocenico marino si affonda rapidamente tanto da non essere più raggiunto dagli altri pozzi. Infatti a 8. ¡lario d’Enza il Pliocene sabbioso fu raggiunto a —110 metri di profondità. Poco a valle, in località Pìlastrello (93
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1933
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trivellazioni, esaminate dal Prof. E. Mariani nelle sue «Osservazioni geologiche su tre profonde trivellazioni e sul Pliocene marino nel sottosuolo di Milano» (Atli Soc. Ital. Se. Nat., Voi. LXVI, 1927), di essi ebbi i campioni (per gentile invio del Prof. Mariani) pel pozzo più profondo (Parco), conservati ora (in numero di 41) nel Museo geologico del Politecnico di Torino col N.° d’Inv. 39.180. I dati
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1933
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- 126 - 82,35—90 Sabbia finissima con lenti lignitiche. 90—104,22 Argilla compatta con Conchiglie e frustoli lignitici. 104,22—138 Argilla grigia, tenera con poche Conchiglie. 138—148 Argilla sabbiosa, grigia. 148—150,60 Arenaria grigia. 150,60—187 Argilla limacciosa grigia, finissima. 187—196 Argilla grigia, compatta. 196—202 Argilla azzurrastra, compattissima. 202—206 Argilla sabbiosa, grigia. 206—212 Argilla grigia, compatta, conchiglifera. 212—254 Argilla limacciosa, finissima. A — 243 m. si incontra un po' d’acqua, saliente a m. 1,20 sopra il suolo. Questa trivellazione attraversò essenzialmente il Pliocene marino-littoraneo, colle solite intercalazioni ciottolose, àe\V Astiamo, finché* verso i —75 metri entrò nel Piacenziano. A. Gifflenga furono traforati diversi pozzi; di uno trivellato dall'Ing. Bodo, per conto del sig. Maravino, il Museo geologico del Politecnico di Torino (N.® d’Inv. 39.230) possiede un campione preso a — 72 m., dove tra le sabbie, con ghiaie argillose, sonvi concrezioni svariate, pseudoramose, brunastre e resti di frutti di Noce lignitizzati. Le acque delle falde inferiori risalgono anche a metri 1,50 sopra il suolo, con una portata complessiva anche di 50 e più litri al 1”, coma ifn qualche trivellazione tra Mottalciata e Gifflenga. Nelle falde acquee di questa regione tra Gifflenga e Buronzo è assai sentito l’aumento di portata nel periodo estivo, ciò che del resto è abbastanza frequente nelle acque sotterranee delle regioni site a sinistra del Po; fatto connesso essenzialmente coll’irrigazione. Un pozzo tubolare costruito dalla Ditta Bertone per conto dei Sigg. Fratelli Morello di Gifflenga iVercelli) nell’aprile 1932, attraversò la seguente serie di terreni: 0—1,50 Terreno vegetale argilloso. 1,50—17,50 Ghiaia media in principio. Diventa piccola in basso fino a diventare sabbiosa. Il livello dell’acqua è a metri 3 sotto il piano di campagna. 17,50—38 Argilla grigia azzurrastra leggermente sabbiosa. Dalla profondità di metri 27 in giù il livello dell'acqua si è innalzato a centim. 50 sul suolo. 38—41 Sabbia grossolana con acqua che si livella a metri 1,50 sul suolo. Al piano di campagna il pozzo produce 80 litri dì acqua per 1’.
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1933
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(falda acquea scarsa ed inquinata). 12—58 Argilla azzurrastra. 58—60 Zona di sabbia fine (falda d’acqua scarsa e salata, saliente, con portala di quasi 2 Mr0 ! ”)• Questa trivellazione, attraversata l’alluvione olocenica del Belbo, alla cui base esiste la falda freatica inquinata, entrò nel terreno pliocenico marino col risultato idrico quasi negativo, che avevo predetto. Ad Aosta presso la Staziona
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1933
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, che raggiunse forse il Pliocene marino, l’acqua scarsissima si livellò a —28 metri e non diede l’effetto desiderato A S. Polo d’Enza (52 m. s. 1. m.) la Ditta Piana eseguì nel 1925 per la Società elettrica Adamello una trivellazione che incontrò la seguente serie strati grafica: 0---14 Terreno rimaneggiato con ciottoloni. 14---21,50 Terreno rimaneggiato con ciottolini. 21,50---23 Argilla grigiastra, mista
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1899
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480 RAGUSA. In den letzteren greift die See mittelst eines 24 Meter hohen, 38 Meter breiten und 64 Meter langen Schachtes ein, der zu den Naturmerkwürdigkeiten Dalmatiens zählt und schon vor alters dem Ragusaner Mathematiker Marino Ghetaldi zu allerlei Versuchen über die Strahlenbrechung Veranlassung gab. Von diesem Aufenthalte des „Magiers“ stammt der Name der Grotte (Grotte des Magiers Bete
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1899
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Pendant zu den Republiken Andorra und San Marino bildete.
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1933
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in questo pozzo rimane a m. 3,40 sotto il piano di campagna; la portata ìdrica, col pompaggio, è di 45 litri al 1”. Dalle indicazioni datemi si può pensare che la trivellazione raggiunse il Pliocene marino ad una cinquantina di metri di profondità, ciò che è interessante. Nella località di Barco, nel Comune di Bibbiano (Reggio E.) !a Soc. An. Massarenti eseguì nel 1928 un’altra trivellazione che attraversò
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1933
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— ‘21 - del sig. Marino) un pozzo che secondo quanto mi riferì detto trivellatore (1), avrebbe presentato la seguente serie: 0—44 Sabbie, ghiaie e ciottoli. Zona abbondantemente acquifera da metri 8 in giù; l’acqua sale a circa 2 m. sotto il suolo. 44—44,20 Strato compatto, arenaceo, grigio. 44,20—55 Argilla marnoso-sabbiosa, grigia. j Acqua scarsa che 55—60 Marna argillosa, talora interstrati
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