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1883
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dei Zuccolo, registrati nel presente libro per ordine dei consiglieri Paolo Bellegno, Francesco Loredano, Marino Morosini, Bar-tolameo Querini, Giovanni Gradenigo e Pantaleone Barbo juniore. 198. — (1364). — c. 41 (37). — Carlo IV imperatore si congratula con Venezia per la sottomissione dei ribelli di Candia. Data a Praga, a. 10 dell’impero. V. Fl. Cornelii, Creta sacra, II, 337. 199. — 1365, Marzo
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Page 93
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1939
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d’Oriente; il fratello Marino aveva sposato una figlia del doge Giovanni Dandolo ; la moglie era Tommasina Morosini, figlia di Giovanni nipote di Tommasina regina d’Ungheria, dalla quale ebbe Anna, che sposò Giacomo Da'Carrara signore di Padova, Paolo, Bertucci, marito di Beatrice Loredan, Giacomo, Marco e Nicolò. La casata a cui apparteneva è una delle più illustri di Venezia del gruppo
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1883
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, ad Alessio gran primicerio signore di Cristopoli (v. n. 710). — Con bolla d’oro. 722. — 1373, ind. XII, Gennaio 24 (m. v.). — c. 183 (178). — Privilegio simile al n. 665, per Marino Menori da Fermo banditore. 723. — 1373, ind. XII, Gennaio 24 (m. v.). — c. 183 (178). — Privilegio simile al n. 541, per Bartolomeo di Bonaventura da Dulcigno fornaio (pancogolus).
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1883
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, in ri-cognizione di detta grazia, alla Signoria veneta 4000 bisanti bianchi all’anno, da contarsi al bailo veneto in Nicosia sulla gabella delle porte di quella città, fino a che i veneziani pagheranno le imposizioni mentovate. Fatto nella casa di Filippo de Morpho conte di Rohais in Nicosia. — Testimoni : Giovanni del fu Marino Michele, Biagio del fu Lorenzo Delfino, Benedetto del fu Pietro Capozola, prete
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1883
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dei Crociferi (v. n. 41), dichiara di avere ricevuto da Marino Buono, Lodovico Muazzo e Giovanni Civrano ufficiali alle rason, ducati 328, gr. 3, picc. 1, rata di Gennaio della corrisponsione mentovata nel n. 9. Fatto ed atti come al n. 9. — Testimoni: Giovanni di Montalbano scrivano dei provveditori alle biade, Francesco del fu Nicolò de Federico ed altri. 48. — (1378), ind. I, Febbraio 1. — c. 22 (25
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Page 208
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1883
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(133). — Giorgio Strazimir signore di Zenta guarentisce sicurezza e libertà di commercio ai veneziani in Dulcigno e negli altri suoi domini fino a Dagno. Data a Dulcigno. — Scritta da Elia Marino (in dialetto). V. Ljubió, op. cit., IV, doc. CCCLI. 278. — 1388, Marzo 2. — c. 129 (132). — Il doge di Genova ed il suo consiglio, rispondono al doge di Venezia. Il primo di Maggio salperanno da Genova
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1939
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nella cappella di S. Pio V, la seconda a sinistra guardando la maggiore, per dar luogo al monumento del doge Vendramin, tolto dalla chiesa demolita dei Servi. Fu collocata molto in alto al di sopra del monumento del senatore Marino Cavalli. Nel prospetto al centro si vede in una piccola nicchia scolpito a rilievo Gesù Cristo in trono sotto un padiglione, le cui estremità sono rette da due angeli
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1883
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pace e buona amicizia col castellano di Raspo, col podestà di Capodistria e col comune di Venezia, nè molesteranno in guisa alcuna i veneziani e loro dipendenti sotto pena di ducati 1000 (v. n. 102). 102. — (1398), ind. VI, Aprile 19. — c. 43. — Marino Storiato capitano dei Paisanatici e di Raspo e Pietro Arimondo podestà e capitano a Capodistria al doge. In obbedienza agli ordini avuti aprirono
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1939
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Priuli a San Salvatore, di Alvise I Mocenigo e di Sebastiano Venier ai Ss. Giovanni e Paolo, di Pasquale Cicogna a S. Maria Assunta dei Gesuiti, di Marino Grimani a S. Giuseppe di Castello, di Leonardo Dona e Marcantonio Memmo a S. Giorgio Maggiore, di Francesco Erizzo a S. Martino, di Carlo Contarini a S. Vitale, di Giovanni Pesaro ai Frari, di Francesco Morosini a S. Stefano, di Silvestro e Bertucci
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1883
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al doge e al comune di Venezia. Credenziale a favore di Stefano detto Gzicher segretario e protonotario regio (v. n. 111). Data a Dyosgyòr. V. Ljubió, op. cit,, doc. CCLIV. — Mon. Hung. ìiist., Acta ext., 11, doc. 224. 119. — (1382), ind. V, Gennaio 8. — c. 45 (47). — Marino Memmo podestà e capitano a Capodistria, al doge. Vergerio Vergerio, Giovanni de’ Bratti, Tolfo di Alessio, Nicolò Guerra, Giovanni
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Page 26
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1883
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8 COMMEMORIALI, LIBRO VII. Giovanni di Cresio da Zara e carico di doghe e formaggio, eh’ era stato trattenuto a Venezia. Fatto nella residenza dei suddetti uffiziali. — Testimoni : Domenico Marona not. due., e Marino e Nicolò Catanio. — Atti Raffaino de’ Caresini. V. Liubió, op. cit., IV, doc. LXXXVIII. 21. — 1362, ind. XV, Settembre 18. — c. 11 (7). — Andrea de Oltedo (v. n. 19) chiede
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Page 238
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1883
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di andar limosinando sui piati (barche). Data nel palazzo ducale di Venezia. 396. — s. d. (1393). — c. 167 (169) t.° — Desiderato Lucio dichiara: che ritornando Giovanni Contarini e Marino Malipiero (dei quali era scrivano) dalla loro ambascieria al re d’Aragona, e trovandosi cinque anni addietro, nel Febbraio, in Avignone, chiesero al visconte di Rodés il pagamento di certo debito che teneva verso
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1883
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fino alla morte del di lei fratello Filippo principe di Taranto (v. n. 12). Data come il n. 11. V. Lonzi, op. cit., pag. 81. 14. — 1376, ind. XIV, Luglio 19. — c. 9 (10). — Giovanna regina di Napoli al balio del principato d’Acaia. Ordinò altra volta a Francesco di Sanseverino, già bailo in Acaia, di restituire al veneziano Marino Bertario detto Lombardo, od ai suoi agenti in Chiarenza, tre pezze di panno
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1901
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di uniformarsi a quanto fu cosi pattuito, ad ogni richiesta del doge o de’ suoi rappresentanti (v. n. 110). Data a Innsbruck. 109. — 1465, Giugno 28. — c. 94 t.° — Giovanni vescovo di Cinquechiese e Giovanni de Rozgon, oratori del re di Ungheria, dichiarano di avere ricevuto per conto di questo dalla Signoria di Venezia, rappresentata da Marino Garzoni camerlengo del comune, 15000 ducati (v. n. 101 e 112
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Page 70
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1914
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I). Gli si fanno congratulazioni per la presa di Assach contro i turchi, augurandogli nuove vittorie. Si gradisce l’invito, fatto con lettere 30 luglio, di unirsi a lui e all’ imperatore in lega, ed all’ uopo furono già trasmesse le necessarie facoltà all'ambasciatore Ruzzini a Vienna (v. n. 99 e 100). Sottoscritta da Marino Angelo Negri segretario. 1696, Ottobre 7. — V. n. 113. 1696, Ottobre 10. — V. n. 104, 116. 169
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Page 281
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1933
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in questo pozzo è a —8 m.; la portata idrica, malgrado il pompaggio, è di appena 8 litri al 1”. E’ interessante che la trivellazione incontrò il Pliocene marino fossilifero (Piacenziano") poco sotto 50 m. di depositi quaternari; si può dubitare che il Pliocene (forse Astiano) incominci anche assai prima, come indicherebbero certe zone e la scarsità dell’acqua, ma non avendo potuto esaminare i campioni
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Page 484
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1933
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Terreno agrario. 1,51—2,20 Fango marino. 2,20—3,50 Fango marino con Conchiglie. 3.50—6,50 Sabbia argillosa con Conchiglie. 6.50—8,90 Argilla grigia con Conchiglie. 8,90—10,80 Argilla gialla, compatta. 10.80—18,70 Argilla grigia. 1S.70—27,60 Argilla grigia con straterelli di torba e gas. 27.60—2S Torba. 28—30,60 Argilla grigia. 30.60—30,90 Torba. 30,90—35,15 Argilla grigia con straterelli di torba. 35,15
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Page 413
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1933
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, per una novantina di metri, appartenga al Quaternario (l’Olocene colla falda freatica e poi il Plistooene sin verso i —90 m.); poi si entrerebbe nel Pliocene forse Villafranchiano, finché si giunge (verso —150 m., fors’anche prima) al Pliocene marino fossilifero. Nelle nuove trivellazioni di S. Vittore (Monza) si trovarono le seguenti zone acquifere: 52—63 Sabbie fini con intercalazioni di straterelli
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Page 316
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1933
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di metri ; poi ci sarebbe una ottantina di metri che potrebbero forse riferirsi al Villafmnchiano, al quale succederebbe il Pliocene marino per circa 150 metri finché si giunge al Miopliocene. Nella Piazza Comunale di Poviglio (Reggio E.) la Soc. An. Massarenti eseguì, nel 1926, una trivellazione che attraversò la seguente serie di terreni: 0—38,50 38.50—41 41—75 75—76,50 76.50—104 104—108 108—115
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Page 274
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1933
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a m. 0,70 sul piano della sonda. 68—74 Argilla sabbiosa. 74—88 Ghiaia con sabbia. 88—125 Marna sabbiosa con Conchiglie. 125— Sabbia argillosa con fossili. Non avendo avuto in esame i campioni, resto incerto sulla determinazione cronologica della serie; parrebbe si tratti di depositi quaternari sino a — 88 m., dopo di che comincierebbe il Pliocene marino. Analogamente può dirsi per le altre trivellazioni
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