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1686
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,& alllmpe-ll CortL ratore,il Cardinale Marino CaraccioIi,pur’afìine di perfuaderli. Ad una pace vniuerfale Chrifliana ; ad una guerra contra gli Infedeli , & alla celebrai ione difun Concilio. Ma non giouano i rimedi; , per fanar’i mali, già diuenuti incurabili . Niun buon frutto partorirono, nè le diligenze, nègliot- ; fkij del Pontefice. Cefire, già partito da Genoua , & andato in t0%wl-
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1924
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decimo. Mense Octubris undecime die eiusdem quintedecime Indieionis apud Barolum. Nos franciscus de Argenteria dictus piccardus et Sibilla mulier f. qd. siri Bernabe vir et uxor Barolitani cives coram Marino de Bartholomeo regali Baroli iudice. Iohanne Angeli iudicis philippi puplico eiusdem terre notarius necnon et testibus subnotatis lictera-tis de eadem terra ad hoc specialiter vocatis et rogatis
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1924
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BREVI NOTIZIE D’INTRODUZIONE XI ritti fendali sulla città e sui cittadini ed avevano alla propria dipendenza anche il Castrimi Cayrani e il Castrum Petre Palombe, di cui nel 1290 comparisce Signore un Bar-tholomeus Bellonasius di Napoli. Di almeno altri cinque Vescovi, come dai documenti qui elencati sino al 1309, si accresce il catalogo già pubblicato dall’ Ughelli. Essi sono: Episcopus Bomishono (1206), Episcopus Iohannes (1236), Episcopus Petrus (1245), Episcopus Matheus (1261), Episcopus C. (1306). E il documento n. 41 mette in evidenza i seguenti Signori di Monteverde : Guillelmus Galardus, Petrus de Hugot e la signora Marina, i quali pur essendo i Signori della città riconobbero nei Vescovi di Monteverde il diritto di feudatari. Altra cosa che rende interessante il Codice è la lista degli Arcipreti di Barletta. Si riporta cosi come venne pubblicata nel libro: 11 Simbolismo della Cattedrale di Barletta; perchè quella lista ci è sembrata la più completa. Eccone i nomi. 1147 — Leo, archipresbiter. 1163 — Mundo, archipresbiter. 1174 — Peregrinus Episcopatus B. Marie semper Virginis. 1219 — laquintus, archipresbiter. 1220 — Stephanus » 1247 — Salomon, archipresbiter. 1267 — Paulus, » 1278 — Senioritius de Santa Crue.e. 1291 — Johannes de Roma. 1313 — Pascalis de Palmerio. 1321 — Franciscus de Marra. 1328 — Guillelmus Ruffensis. 1348 — Nicolaus de Valva. 1350 — Antonius de Aloysia. 1357 — Abbas Marcus Musset o Mussectulus de Ravello. 1357 — Frandscus Senensis o de Senis. 1372 — Antonius de, Lilla. 1384 — Nicolaus Faresius. 1093 — Antonius de Lillà. 1411 — lacobus de Salpis 1454 — Andreocta Mus ca. 1466 — Laurentius ) eran , > chiamati 1467 — Martinas Pellay \ chiriti 1497 — Rentius de Ri.m. 1504 — Antonius Bonellus (Protho-notarius Apostolicus). 1544 — Jacobus Acconzaiocus. 1565 — Jacobus de Valentinis. 1580 — Johannes Antonius Bonellus. 1589 — Tarquinius Brunus. 1603 — Franciscus Antonius de la Zecca o de la Ceccha. 1613 — Scipione Sparano. 1615 — Giovan Lorenzo Vulpone.
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di Bergomo, gli fi yAnco,Ber- eraanch’ella vilmente refà, con la prigionia di Marino Georgio, ^Marinoe Pretore, Che Brelcia, per opera principale del Conte Giouan-fiigfow, n* Franceico da Gambara, Capo della fàttione Ghibellina, ha-fufa dii1"uea r^cu^at:o di riceuerui dentro il Campo Venetiano,ancora che SmF queiProueditorì, fpecìalmente orando Andrea Gritti, rame-nioraife ad eifo
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1924
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146 CODICE DIPLOMATICO BARLETTANO N. 51. A. D. 1288 (22 agosto, Indiz. I). Provenienza Cattedrale. (Olitn S. Lucia). Data di luogo Barletta. Rogatario Albericus de fronte not. Descrizione Taglio rettangolare: alt. 0,24, larg. 0,17. Qua e là si notano alcuni forellini. Scrittura Gotica. Contenuto Nel quarto anno del Baliato di Roberto e di Gerardo Vescovo Sabinense, nel Regno di Sicilia, lacobus de Ionatha magisler luratus di Barletta, per incarico del Giustiziere di Bari, TeodUscus de Enrico, assegnò a Iohanna f. qd. Gualterii de laureta i beni datile in dote da Philippus, suo marito, durante il tempo del contratto matrimonio, affinchè questi più non la molesti. I beni consistevano in una casa e due pezzi di terra. Bibliografia Inedita. f Anno ab (in maiuscola) Incarnatione domini nostri Iesu christi. millesimo, ducentesimo Octogesimo octavo. Regentibus Regnis heredum et Successorum Clare memorie domini Karoli Ierusalem Sicilie Regis illustris. Ma-gnificis viris. domino Robberto Illustri comite Acrebatane et domino Gerardo Episcopo Sabinensi Apostolice Sedis legato. Baiulis Regni Sicilie per Sanctam Romanam Eccle-siam constitutis Baliatus vero ipsorum Anno, quarto. Mense Augusti vicesimo Secundo die eiusdem. prime Indicionis Aput Barolum. Nos Bartbolomeus de Ionatha Regalis Baroli Iudex. Albericus de fronte puplicus eiusdem terre no-tarius presenti puplico Scripto notum facimus et Testamur quod prudens vir Iacobus de Ionatha magister luratus Baroli prescripto die In presentia nostra et testium sub-scriptorum licteratorum de eadem terra, videlicet Andree de laureta. Risonis Iacobi de niversa et Iacobi de pala-dinis ad hoc specialiter vocatorum et Rogatorum. Assigna-vit de mandato nobilis viri domini theodisci de enrico mi-litis Iustitierii Bari oretenus sibi facto ut dixit. lohanne mulieri f. qd. Gualterii de laurecta de eadem terra Baroli
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1924
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. Jo-hannis de Fasano, et lohanna Mulier f. qd. sire Moraldicii vir et uxor barolitani Cives, Coram Marino de sire Bartho-lomeo Regali Baroli ludice Magistro Spina puplico eiusdem
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Quinte Indi-ctionis Apud Barolum. Nos Bartholomeus de Sire Marino
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1924
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) sibi Magistro Marino malfitano consanguineo meo et cognato suo, electo et petito sibi curatore ad hoc, et per dictum Iudicem confirmato voluntarie cum tota debita et consueta iuris observancia, ad hoc necessario ob-servata et interveniente vendidi tradidi et assignavi Tibi Roberto Mamiono meo concivi presenti et ementi prò te Gitula uxore tua nostrisque heredibus domum utiam meam orreatam, cum platea
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1933
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14 SILVIO MITIS feudale per investitura conferifagli dal doge Giovanni Dandolo ai 24 marzo del 1280, d’accordo con i giudici e i savi del suo consiglio e approvazione del popolo. 11 Barbaro dà a Marino il titolo di K.r (cavaliere) e dice che fi comitato gli fu conferito a vita; 5 ottobre 1282, 5 genn. 1301. Iacopo Zeno, conte a tempo, 1303. (Ljubic, Mon. slav. merid.). Andrea Doro. Rizzardo
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1933
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febbraio 1602. Giovanni Minotto, 3 marzo 1602; 1 luglio 1603. Marino Barbaro, agosto 1603; 17 aprile 1605. Marco Bembo, 18 aprile 1605; 12 giugno e 13 dicembre 1606. Giangiacomo Zane, provveditore generale, visita Cherso ai 3 giugno 1608. Pietro Badoer, 6 ottobre 1608. Giacopo Lippomano, 1609; si trova a Ossero ai 2 giugno. Vincenzo Bragadin, 1611. Lodovico Battaglia (Battaggia), accettò l’elezione ai 28
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1933
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. 28. Non è autorizzata l’accettazione di titoli nobiliari concessi dalla Repubblica di San Marino dopo il 1860. Art. 29. Il chirografo Sovrano di concessione di un titolo, non seguito dal rilascio del diploma nelle forme consuete, non è sufficiente per il riconoscimento. Alla mancanza del diploma può essere concessa sanatoria con Reale decreto di riconoscimento. Art. 80. Sono considerati titoli
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1924
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interfui et meo sigilo consueto signavi. (Segue il segno). f Francus de Marra q. s. Iudex. (Segno). f Iohannes de prothomagistro puplicus Baroli not. t. f Thomas de ludice Marino puplicus Baroli not. t. f Angelus de Elefanto puplicus Baroli not. testatur. N. 137. A. D. 1308 (26 novembre, Indiz. VI). Provenienza Cattedrale. Data di luogo Barletta. Rogatario Angelus de Flore not. Descrizione Taglio
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1933
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218 APPENDICE I. e dei Corpi della Regia aeronautica ; Tenenti colonnelli della Regia guardia di finanza ; Regi vice avvocati militari e giudici relatori di 2a classe. 7. Ispettori per il servizio dell’assistenza spirituale pressò le forze armate dello Stato. S. Capi sezione presso i Ministeri e gradi corrispondenti. 9. Vice questori; Commissari capi di pubblica sicurezza. 10. Medici e veterinari provinciali di 2a classe ; Direttori degli Archivi di Stato. 11. Vice intendenti di finanza; Ingegneri capi di 2a classe del catasto e dei servizi tecnici di finanza ; Direttori tecnici di la classe dei monopoli industriali. 12. Professori non stabili delle Regie università e professori con grado corrispondente dei Regi istituti superiori, delle università, ed istituti superiori liberi ; Presidi di 2a classe e professori con grado corrispondente degli istituti medi di istruzione, dei conservatorii di musica ed arte drammatica e delle accademie di belle arti ; Direttori di 3a classe dei monumenti, musei, gallerie e scavi di antichità ; Direttori di 2a classe delle Regie biblioteche ; Astronomi di la classe dei Regi osservatorii astronomici ; rettori di la classe dei convitti nazionali ; Segretari capi di la classe nell’Amministrazione scolastica regionale ; Direttori di segreteria di la classe delle Regie università, degli istituti di belle arti, e dei conservatorii di musica ed arte drammatica. 13. Professori ordinari di 2a classe della Regia accademia navale ; Capi d’istituto di 2a classe dei Regi istituti nautici ; Ingegnere fisico elettricista capo della Regia marina ; Chimici capi delle direzioni di artiglieria ed armamento. 14. Ingegneri capi di 2a classe del Genio civile. 15. Primi ispettori del R. Corpo delle foreste ed ingegneri capi di 2a classe del R. corpo delle miniere ; Addetti commerciali di la classe all’estero ; Geofisici capi del Regio istituto centrale di meteorologia e geofisica ; Direttori di grado corrispondente delle Regie scuole industriali, commerciali e professionali e delle Regie, stazioni di prova. lfi. Ispettori principali delle Ferrovie dello Stato ; Direttori di sezione ed ispettori delle poste e telegrafi ; Professori delle scuole superiori di telegrafia e telefonia ;
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222 APPENDICE I. antichità ; Bibliotecari delle Regie biblioteche ; Vice rettori dei Convitti nazionali ; Primi segretari nell’Amministrazione scolastica regionale, delle Regie università, di istituti di belle arti e dei conservatorii di musica e di arte drammatica. 15. Professori straordinari stabili della Regia accademia navale ; Insegnanti di 2a classe degli istituti nautici ; Ingegneri fisici elettricisti della Regia marina ; Chimici delle direzioni di artiglieria ed armamento della Regia marina. 16. Ingegneri principali del Genio civile. 17. Ispettori principali di 2a classe del R. Corpo delle foreste ; Ingegneri del R. Corpo delle miniere ; Professori ordinari di 2a classe della Regia scuola mineraria di Caltanissetta e professori con grado corrispondente delle Regie scuole agrarie medie ; Segretari capi dei Regi istituti superiori agrari e veterinari; Ispettori per le malattie delle piante; Enotecnici e direttori delle cantine ed oleifici sperimentali, dei Regi vivai di viti americane e degli istituti zootecnici ; Geologi e chimici del Regio ufficio geologico; Geofisici del Regio istituto centrale di meteorologia e geodinamica. 18. Direttori ed ispettori delle poste e telegrafi ; Funzionari con grado corrispondente dei ruoli di vigilanza sulle ferrovie, tramvie ed automobili. 19. Primi segretari ed ingegneri di 3a classe delle carceri e riformatorii. Categoria XII. 1. Vice consoli di 2a classe; Funzionari con grado corrispondente del Ministero degli affari esteri. 2. Segretari dell’Amministrazione dell’interno. 3. Podestà dei Comuni con popolazione inferiore ai 20,000 abitanti. 4. Segretari dell’Amministrazione delle colonie. 5. Uditori vice pretori. 6. Tenenti delle armi e Corpi del Regio esercito; Sottotenenti di vascello e tenenti dei Corpi della Regia marina ; Tenenti dell’Arma e dei Corpi della Regia aeronautica ; Tenenti della Regia guardia di finanza ; Regi sostituti avvocati militari e giudici istruttori di 3a classe.
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1887
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: Pierpaolo Vergerio il giovine a Padova, che lo stesso prof. Ferrai publicava ueìYArchivio Storico per Trieste, l'Istria e il Trentino, Voi. xi, pag. 72-78, è accennato a Marino Grimani patriarca d’Aquileia che nominato cardinale nel 1528 udi un discorso direttogli dal Vergerio allora avvocato eloquente. — Il prof. Paolo Tedeschi dà un larghissimo sunto dell’opera del Ferrai nella Provincia
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1887
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di San Giovanni fu deliberato due anni dopo). I patriarchi d’Aquileia prendevano possesso dal poggiuolo della facciata stessa, e l’uso, poi abolito, fu praticato dai due soli patriarchi Marino e Giovanni Grimani. Nel 1595 le parrocchie di Udine divennero sette, fra le quali S. Già-
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a lui; nè meno è detto del patriarca Pietro più su ricordato; però il cronista omette dalla serie i nomi dei patriarchi di Grado da Marino a Vitale II. — Il Monti-colo si accinse ad una ristampa del suo lavoro, ricca di più ampie ricerche, come si può dedurre dalla prima parte (La coltura laica) di una nuova introduzione che doveva occuparsi della coltura letteraria in Venezia sino ai principii del secolo xi (V. Archivio Veneto
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il suo interesse dopo il 1524, nel quale anho Udine fu chiamata da Marino Grimani «Aquileia Nova.» Delle istituzioni è parlato in breve nel corso del racconto. H74. Il castello di Udine, cenno di Valentino Ostermann. (Nella Guida di Udine ecc., compilata da Achille Avooadro, Anno i, pag. 65 e segg.) — Udine, Cosmi, 1883; pp. 6, 16°, con vignetta. (R. O-B.J L'autore riassume la storia del castello di Udine
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, Cellini, 1885; pp. 71, 8°. (H. O-tì.J Del famoso Pierpaolo Yergerio iuniore, vescovo di Capodistria, e delle sue singolari vicende sono piene le storie ; ma se intorno a lui molti documenti furono compulsati, il Ferrai trovò ancora da mietere per la storia del famoso processo contro di lui, incolpato di eresia. Fin da quando era laico fu amico di Marino Grimani patriarca d’Aquileia
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1899
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Aleandro in Germania, alcune poche notizie interessano il patriarcato d’Aquileia sotto Marino Gri-mani, altre, affatto generali, l’agricoltura in Udine. Molto però vi

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