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1902
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130 I DIARI I DI MARINO SANUTO Con quale efficacia egli esercitasse il suo ministero d’insegnante, ne fanno fede i molti e valenti allievi che egli indirizzò al culto della veneta storia, e che infiammò del suo patriotico ardore. Nè questo rimaneva in lui rallentato dai suoi doveri di sacerdote, perchè egli seppe trovare, nella onestà dei suoi sentimenti, nella immacolata condotta e nella misura
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della più alta importanza e rarità, accennando a quelli sulla scoperta di Terranuova fatta dal veneziano Caboto, sull’ assassinio del duca di Gandia, sui fatti e la morte del Savonarola, e perfino sul-1’ Otello di Shakspeare, che, con ipotesi speciosa del Brown, sarebbe il Cristoforo Moro del Sanuto. Agostino Sagredo nel Vaglio (3) pure annunciava il lavoro del Brown sui Diarii di Marino Sanuto, e ne traeva
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1902
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54 I DIARII DI MARINO SANBTO Schivava gli onori, non li cercava. Ma quando accettava un’ incarico questo in lui trasformavasi in una missione, nella quale metteva tutta 1’ anima sua. Rigido osservatore delle leggi, anche in questo agitato periodo della sua vita, si fece notare in Senato, come censore di ogni debolezza e severo vindice di ogni diritto dell’ erario nazionale. Per ciò appunto
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1902
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1879 deliberava « di applaudire alla ardimentosa iniziativa della stampa dei Diarii di Marino » Sanuto, promossa dalla Deputazione veneta di Storia patria, raccomandandola cal-» dameute alle altre Società in modo che tale pubblicazione, la quale interessa la » storia di tutta Italia e dell’ Europa, possa compiersi sollecitamente ». Il Congresso storico di Milano pure la raccomandava vivamente
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1902
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e trasmesse, a nuovo e sicuro fondamento di storia. L’ epoca grande, cosi feconda e perciò cosi degna di studio,- ebbe appunto questo grande cronista in Marino Sanuto. Con lunga e meravigliosa preparazione di studio e di opera, il Sanuto nei preziosi suoi Diarii in cinquantaotto volumi, dal 1496 al 1533, ci ha conservati e trasmessi tutti questi importanti ragguagli di quell’ epoca fortunosa
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1853
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di dirne alcun che. Correva (dice il Sanuto a p. 631 ) Panno 1355, e il settimo mese circa della ducea di Marino Faliero, quando il Doge in un giovedì diede la solita Caccia; e finita questa, cominciossi nelle Sale del Palazzo la festa di ballo che davasi pur dal Doge quando v’era la dogaressa moglie. Michele mollo giovane e povero gentiluomo, tua ardito ed astuto, il quale era innamorato di una donzella
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1827
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S. MARIA DELL’ORTO sottopostovi) abbiamo tre certissimi documenti che il pruovano, cioè gli originali Registri del Consiglio di X; Fra Luca Pacciolo ; e Marino Sanuto, tutti contemporanei. I primi all’ anno 1489 (cioè i49°) a’ i5 gennajo ci fan sapere che sebbene dagli Avvogadori di Comun Alessandro Leopardo sia stato condannato e bandito a tempo da Venezia e Distretto(i) nondimeno per autorità
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1902
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. qui a pag. 33. Cod. 157. autografo. Sommario di storia Veneziana di Marino Sanuto, tratto dalla cronaea di Pietro Dolfìn. Cod. 158. Repertorio di cronaca Veneziana a Marino Sanuto. Cod. 159. — Commentari della guerra di Ferrara di Marino Sanuto. Copia Farsetti. Cfr. qui a pag. 25. Cod. 270 cart. — Miscellanea appartenente al Sanuto col n. 2425. Brano de) Liber secreto-rum fidelium crucis di Marino Sanuto
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1932
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(XYVS 0s*ììAa 0 BÈI ......" "l" ' ' - "■-■mi PIETRO FRANCIOSI GARIBALDI E LA REPUBBLICA DI SAN MARINO 1 SAN MARINO ARTI GRAFICHE F. DELLA BALDA — 1932 — msm
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1827
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per chi la storia di questa chiesa volesse scriver di nuovo; e anche Marino Sanuto nei Diarii mss. ( voi. xxvn ) alcune cose registra intorno a queste monache . Ma fra’ detti scrittori, per le notizie storiche della chiesa e del monastero deve preferirsi il Cornaro, il quale, ottima critica usando, fece vedere gli errori presi dai precedenti autori, e massime da Domenico Bozzoni. Questi nacque in Venezia
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1902
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9 Marzo 14 Agosto 14 febbraio eredi residuari dello zio Marino Sanuto bai Ceci eli C.( spo) Morelf (*) Leonardo padre del nostro Marino Sanuto, fu Avvocato grande, XL al Criminale e al Civile, Savio agli ordini, Giudice del Proprio, Visdomino a Ferrara e da ultimo Ambasciatore a Roma dove morì. Fu sepolto a S. Maria maggiore colla seguente iscrizione, ohe riportiamo dal Forcella Iscrizioni nelle Chiese
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1902
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6 I DIARII DI MARINO SANUTO Se non che, egli si avvide ben presto che il vasto campo che gli si andava aprendo dinanzi, nello studiare la vita e le opere molte e diverse del più fecondo dei cronisti veneziani, esigeva molto più tempo che dapprima s era pensato, e che il lavoro, desunto in gran parte dagli stessi « Diarii » avrebbe potuto stamparsi in fine dell’ Opera, premettendolo
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1853
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ch’è pur di legno. E facile dunque che la famiglia SANVTA che fece a proprie spese erigere l’altare abbia fatto eseguire eziandio dal Carpaccio la Palla nello IO (anno che su di essa sì legge ) che fu incisa nel Volume I. della Pinacoteca dell’Accademia con dotta illustrazione dello Zanotto ss Sopra l’altare legge-vansi a’ tempi di Marino Sanuto queste parole AVE REGINA FLOS INTEMERATI PV-DORIS (*). FILIPPO
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1834
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nel 1611 i padri del cenobio avendole tolte dall’urna ove riposavano, che si dovette rovinare fin dal i5gi per la rifabbrica del tempio; come ha una mia cronaca anonima. Di Sebastiano Ziani doge vedi nella epigrafe seguente num. 25 ove anche di altri della famiglia stessa. Pietro Ziani figliuolo del suddetto doge Sebastiano q. Marino fino dal 1177 fu uno dei sopraccomiti di galera che sotto il comando
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1827
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nell’Alemagna si era sparsa; e colpa l’alie- cemhrè di detto anno riformatore dello studio nazione che papa Leone aveva fatta di molte di Padova insieme con Marino Zorzi (4). Ma rendite della Chiesa. Parlò su tutti i cardinali a era già venuto il momento in cui il Contarini (1) Ciò partecipa il Contarini al Senato con Lettere del 9 novembre 1529. Vedile nel Sanuto voi. LIL e altre ivi - (2) Sanato voi. citalo
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1827
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. Venetia 1677, p. 162 ) che dice errando Contadini invece che Zanta-ni. Marino Sanuto che nel I.ibro III. pag. 507 e seg. de’sopracitati suoi diarii ms. sotto il mese di agosto i5oo, reca le lettere di partecipazione sulla presa di Modone, e che a pag. ò58 novera fra’ morti il nostro Zantani capitano e provveditore, racconta che grandissimo dolore recò a’ padri la perdita di quella piazza
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1834
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che sulle tavole in legno veggiamo oggi incassato e rimesso. Cerchiamo adesso quando presso a poco questi cambiamenti possano essere avvenuti. Marino Sanuto negli inediti Somma-rj di Storia Veneta che tengo in esattissima copia, dice: adii 1 agosto 1489 una saetta bruciò la pigna del campanile di S. Marco che era di i5 passi tutta di bono rame indorata d'oro)ino et le sei campane tutte chaze-ro algune roete
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1834
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figliuolo di Marino procuratore di s. Marco q. Alvise pur procuratore, e di Lucia Molin di Lorenzo q. Nicolò, fu provato pel Maggior Consiglio nel » 497* Ammogliossi del 15 16 in Paola Barbaro di Alvise q. Zaccaria Cav. e Proc. dicendo il Sanuto (Diarii. XXIII. /po): 21 fevrer i5i6 ( cioè j 51 >j), dapoi disnar. il Pregadi se re-duse tardi per le noze si feva di ser Lorenzo Venier dotor avogador
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1827
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per il loro riscatto, ordinò che fossero liberale tutte le rendite dei beneficii loro spettanti, onde potessero pagare il tributo ; e che anzi al Marcello sia donata la tansa che deve pagare de'detti suoi beneficii per lo stesso oggetto di riscattarsi, cioè, della taia di ducati 6000. (Leggasi Marino Sanuto nel libro XLV de’ Diarii, a pag. 293, 296. 28 giugno 1527 e a p. 562) Ma non è da ommettere una pietosa
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1827
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anche dal Giustiniano ( Hist. Ven. p. 242 , 270, 276 ediz. 1676 fol. ). E più volte poi se ne parla nei Diarii di Marino Sanuto sopraccitato , specialmente nelli volumi I , parte I, anno 1496, >497 > e Par* te II 1498. V, anno i5o3. VII, anni 1^07, i5o8. XVI. XVII, anno i5i5.
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