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Page 507
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1935
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al quale sono educate, non è meno evidente il principio marino che colloca la sicurezza ed attività della navigazione in un tal numero di marinai che possa sostenere riunito le più vivaci e straordinarie manovre ed amministrare, diviso in due corpi, con la necessaria alternativa di azione e riposo i giornalieri bisogni del mare. Infatti, se non è dubbia la inservibilità del soldato terrestre di posto fisso
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1935
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del corpo, starà alla Sapienza Sovrana determinare i numerosi e rispettivi loro doveri. L'immenso ma necessario dettaglio degli incarichi o puramente militari, o marini, o misti di militare morale e marino, non può appartenere a questa esposizione riverente, ma ad una ordinanza e determinazione chiara regolatrice degli individui navali nei rispettivi diritti e doveri. Questa dopo l'onore
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1932
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l'albero; ben tesi, o trincati, ai bordi mediante grossi bozzelli; e senza allac ciamenti trasversali, o griselle, che funzionino da scala; poiche e chiaro che per montare alla gabbia quadrangolare coronante l'albero, assai bene serve la scaletta che vi s'appoggia; quella che dicono buscalina, o alla biscaglina. Ben determinata, nella linea e nella struttura, appare inoltre la forma dello scafo, rilevato, com'e del resto caratteristico nell'architettura navale fino al cinquecento, da quelle grosse cordonate longitudinali, non certo di carattere ornamentale, ma vero rinforzo al pur robusto fasciame; dove si conferma come la tecnica del collegamento delle varie parti, frutto ancora piu d'esperienza che di calcolo, metteva come primo fondamento la solidita, anche a costo di produrre moli grevi e massiccie, limitatamente atte ad una facile e rapida andatura. Non sembra tuttavia in questo esempio esclusa una certa armonia di proporzioni e qualche ben intonato elemento decorativo, specie laddove risaltano gli ornati del ballauro sporgente dalla prora e quelli del duplice castello che rileva ed allarga felicemente la poppa. Castello o ballauro dico, tanto per intenderci; anche se potrebbero servire altri termini, cassero, banno, paradiso, sopraponte, bellatorio, o simili, che distinsero quelle parti vistosamente emergenti a poppa e a prora dei velieri ~ parti che, derivate ancora da certe soprastrutture delle navi classiche, ed affermatesi in tutto ancora nel duecento, si sviluppavano nei secoli successivi, sino a diventare una delle caratteristiche piu spiccate del naviglio a vela; il cui torreggiare sproporzionato di scafi, piu d'ogni altra cosa sovente ci colpisce perche singolarmente inadatto ad . . . . ogm sicuro orgamsmo marmo. Ballauro, dunque, come ci insegna, oltre il Pantera, anche quel trattatista si esatto, specie in nomenclatura navale, che e il romano Bartolomeo Crescenzio; dove dice che "nella tolda di ver proda s'~ssetta l'altra parte eminente del . galeone (era questo uno snello tipo di veliero cinquecentesco) che dicono ballauro, piu propriamente bellouardo; perciocche SI come il bellouardo e la parte ,piu gagliarda di tutta la fortezza, e la che combatte e s'oppone la parte nemica, :lon altrimenti il ballauro della nave e quello che si deve opponer ad espu,gnar gli nemici vascelli, ed a rompere il mare, et solcando far la via alle altre parti del suo tutto che e il galeone". Quello che i veneziani chiamavano "bat laor" o "ballador": il "bellatorium", insomma. Mentre, aggiunge il CrescenzIO, "sopra la tolda nella parte di poppa si fabbrica il cazaro, la cui al
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Page 647
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1718
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LIBER IL agitatur vento , quam violentus & minax, ubi turbari t coepit : unus ex omnibus Italise lacubus , fi eminen-tiifimo Poetse credimus , quum vehementer concitus eft, marino aifurgit ilu&U . Pifces alit optimos, in quibus carpiones principatum obtinent : eorum captura ab e-Xtremo autumno in vernum tempus extenditur : ex profundis ftagnis fummo pifcantium labore eruunt . Utran-que
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Page 133
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1718
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LIBER III. 53 Marturius, & Dominicus Orcianicus fuere ; hos triginta alii illuftres viri fecuti, qui Joannis Ducis exilium iniquo animo ab initio tulere . Caroifium itaque adorti in fuam poteilatem redigunt, reda&um exccecant, exccecatum in exilium agunt, Theodato Ciuro, Marino Patricio, Dominico Monetario, ac plerifque aliis Caroifian» fa&ionis viris foede trucidatis . Civitatis
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Page 673
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1718
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, ad Caftagnà-riurn vicum, quadraginta infra Leniacum iladia , & ad locutli , cui Ma/opera nomen eil . Sed Veneti ea loca, jam antea objedis molibus, obilruxerant , lintriumque multarum ac celocium claife ad ea tutanda Marino Con-tareno & Lodovico Molino Prasfedis appofita. Primi igi-tur hoftium conatus circa Caftagnarium fuere : quibus ob-ftrudum vadum refringere parantibüs , Molinus Contare-nufque
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Page 17
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1718
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Pi ■ PREFAZIONE. IX ne; principierò da LORENZO de’MONACI, Segretario della Repubblica, e Gran Cancelliere nel Regno di Candia. Scriveva quell’Autore nel 1413. ficcome egli iteffo confèila ; e l’Opera /ua, che in molte colè è aliai diligente, è divifa , per quanto finora ho potuto vedere, inXVI- libri, 1 ultimo de quali finifcenel Principato infelice di Marino Faliero , il quale fu eletto nel 13
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Page 157
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1718
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affuit ) ignoto habitu urbe egref- clam ex Ur-fus, conjuge , nato, neceifariifque ejus profe&ionis igna-ris, peregre profetìus eit. Eum magiftratu patriaque ex-cedentem Joannes Gradonicus, & Joannes Maurocenus , cum Romoaldo & Marino Ravennatibus , ejus confilii con-feiis, fecuti funt. Xs procedente tempore ita religione & fancfcitate profecit, ut poft mortem in Aquitania, ubi re-liquum
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Page 845
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1718
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a parte bore# ftatntis , quoniam muros difturbare ccepiifet , territum hoftem ad deditionem compulit . Muftapha cum fuis abire permiifo , oppidum Venetus Hifupho Caramani pr#fcdo tradidit . Inde quum ad Corycum rediret , Zancius regi# claffis pr#fedus cum decem triremibus illi medio curfu occurrit . Alluitur Corycus duabus partibus marino fludu : reliquum a continenti profun-diffimam habet foifam , duplici
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1718
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vederne, portata oltre il Principato del Doge Pier Orfèo-lo I. Il fuo titolo e principio, giufta il codice antico di caria pecorina , che fé ne confèrva nella libreria di caia Contarmi alla Carità, e che anticamente era di quella di Marino Sanu-to , figliuolo di Lionardo , fognato num. 1772. fi è quello : Cbrottica Venetiarum fecundum Benintendi Cancellarium ejus . lbefus Do mina s Deus nojler quaque
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Page 263
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1937
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e mezzi scarsi, furono aggravate dallo sfinimento fisico e morale della gente che si lasciava trasportare inerte, senza “piede marino”. Lo sgombero durò una settimana durante la quale i marinai della “Napoli” ri- 16.
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1937
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è della razza di Mario Bianco. 10 sto preparando un altro “messaggio” pel 20 settembre. E la mia casa è una fabbrica di tricolori. Ma non ho cuore di partire senza prendere il suo augurio: il più alto. Perciò verrò a colazione venerdì. Grazie. La mia sera è triste. Penso al suo bel balcone marino, dove vorrei ritrovarmi a parlare con lei come in quella sera, già lontana ». Nello stesso periodo anche il poeta
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Page 481
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1937
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Con Mussolini 445 Buccari, tanto che rinnova dinanzi alla mia prua il vergilia-no “fremito marino”. La sempre insanguinata e invendicata “Puglia” aumenta la mia pena. E mi sfogo, nella notte, a dedicare colpi di cannone agli eventi ignoti. “ Spalato ”. Nessun evento fausto mai ti spinge verso il Benaco? » Tornò l’inverno e con esso la tortura del freddo che Cagni sopportava
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Page 524
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1937
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486 Appendice viaggi di circumnavigazione. Diario inedito della spedizione al Sant’Elia. Diario inedito della spedizione polare. Diario inedito della spedizione al Ruwenzori. Diario inedito della occupazione di Tripoli. Diario inedito del 1913. Relazioni varie e memoriali di Cagni. Lettere del comandante Cattellani alla sorella. Giornali e riviste varie dal 1863 al 1932 e oltre. BIBLIOGRAFIA Raffaello Ricci. Memorie della baronessa Olimpia Savio. Treves, Milano. Il Reai Collegio Carlo Alberto di Moncalieri. Torino. La Marina italiana. Genova. Jack la Bolina. Al servizio del mare italiano. Paravia, Firenze. Guido Po, L. Ferrando. L’opera della R. Marina in Eritrea e Somalia. « Ufficio Storico R. Marina ». Roma. Emilio Bellavita. Adua. « Rivista di Roma ». Filippo De Filippi. La spedizione del Duca degli Abruzzi al monte Sant’Elia. Hoepli, Milano. Luigi Amedeo di Savoia, Cagni, Cavalli. « La Stella » Polare nel mare artico. Hoepli, Milano. Osservazioni scientifiche eseguite durante la spedizione polare di S. A. R. Luigi Amedeo di Savoia Duca degli Abruzzi• Hoepli, Milano. Giuseppe Petigax. Testamento morale. Aosta. Consegna della nave « Stella Polare » alla R. Marina. La Spezia. Giovanni Pascoli. Odi e inni. Zanichelli, Bologna. Guido Liuzzi. Vittorio Emanuele III. Chiantore, Torino. S.A.R. il Duca degli Abruzzi. Il Ruwenzori. Relazione del dott. Filippo De Filippi. Hoepli, Milano. Resoconto stenografico del processo dei trentacinque ufficiali di marina contro l’«A-vanti! ». Con prefazione di Enrico Ferri. Tip. Operaia Romana, Roma. Umberto Cagni. La presa di Tripoli. Genova. Italo Sulliotti. Onde insanguinate. Omenoni, Milano. F. Ciarlantini, U. Questa. Antologia coloniale. «Augustea, Roma». Rassegna italiana. « La Libia in venti anni di occupazione italiana *. Roma. Giovanni Roncagli. Guerra italo-turca. Hoepli, Milano. Enrico Corradini. L'ora di Tripoli. Treves, Milano. Enrico Corradini. La conquista di Tripoli. Treves, Milano. E. Canevari e G. Comisso. Il generale Tommaso Salsa e le sue campagne coloniali. Mondadori, Milano. Giovanni Giolitti, Memorie della mia vita. Treves, Milano. Le operazioni di salvataggio della R. Nave « San Giorgio». * Rivista Marittima », Roma.
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Page 35
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1720
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MAUROCENI LIB. XIII. 31 cus cautum foret, immerita condìtione obftringeretur. Patres, modo abfque Reipublice .detrimento íieret , amico Principi gratifican cupientes , quo facilius & citius res conficeretur , Senatus coníuko Marino Grimano, confili i, Francifco Barbaro, continentis Sapientibus, negotium mandant. Hi cumAb-biofo agunt, fi qua forte tot fedandis contnoverfiis ratio ex-cogitetur
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Page 274
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1720
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Italia: excubare lolitus fit, nullum officii genus cum Rege prartermittat, quo illum ad pacem traducat. Senatus con-p.cedco- fu Ito Franciico Contareno , apud Regein legato , ac Marino Ca-Ctbattum ballio, qui ei fucceffor datus fuerat, .mandatum , ut Henrici »fterts. animUin permollire, atque ad amplexandam concordiam fledere conentur. Aldobrandinus Roma digreifus, Auguftam Taurinorum pro-ficifcitur
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Page 487
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1720
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MAUROCENI LIB. XVIII. 457 rum, vulgaffet; id egre initio Paulus fcrens , fummoperecum Marino Caballio, legato, conqueftus eft. Verum cum ea, que ada fuerant, legitime fada, neque quidquam Apoftoli-ce Sedi injuria? illatum, Senatus tueretur; eo tandem ventum eft, ut extra judicium , quemadmodum fepius inter Princi-pes fieri confuevit, icriptis utrimque ageretur ,• qua in re ejufmodi rationibus
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Page 361
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1720
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, adire licuiifet. Interim re inaturius perfpeda, qus ex pravo confi-lio incommoda fuboriri poffent , animadverfis , ut infueta denunciatione abftineret, Nuncio referiptum eft , M. DC VL LEonardus Donatus, Eques ac Marcius Procurator, Sena* 1606 tu univerfoque patricio ordine plaudente , totaque ac-clamante civitate, quarto idus januarii Marino Grimano fui- ** P”**'-fedus eft y principatufque
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Page 40
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1922
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, cantussàr canticchiare e raram. cantucchiare. cao capo. Cao de late Capo di latte, Fiór di latte. Una pictansa che iera un cao de late Un lacchézzo (z sonòra), una ghiottonerìa. Anche cavo. capa 1. cappa. Solo la c. del sièl. 2. smèrlo. Tovaieta. Camisa co le c. 3. nicchio marino. 4. C. tonda V. gusso. g. C. longa Canolicchio. capèl cappèllo. C. tenero C. a cèncio. C. duro C. sòdo. Col capèl in banda
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Page 99
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1767
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di bombarda venutagli dalle galee dell’ agguato , cadde in mare, e s’annegò: Vettor Capello , Donato Valere/Io , Pietro Zeno, Pietro Bembo, e Marino Dandolo Sopracomiti furon fatti prigioni , e gli altri tutti fopraffatti dallo sbigottimento , chi quà , chi là. , fi diedero allo fcampo; /ìcchè vedendo il Pifani pur troppo verificato il pre-fagio, e tolta a fuoi ogni comodità di rifu gio , conobbe
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