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1855
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la mano al Signor, quello che disse. E io ( Marino Sanuto) li arricordai dicesse del secretano, qual non era lì, Pompeo Bocco, che è estraordinario alla cancelleria; disse: Che ei merita la grazia di questo Stato; ha sopportato grandissime fatiche e pericolo di vita per la peste, che mai se n’ ha riguardato esso bailo. Sicché mi-raculose si può dir sia preservato; e so li venne un carbone, eh’ è specie
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1848
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. Ella quindi può • rettificare non solo la copia del Morelli e della Rosemberg, ma » quella pure riportata da Marino Sanuto nella vita del doge Pietro » Gradenigo, e l’altra dello Stringa, i quali due videro la inscrizione • alcuni secoli prima di me, quando per certo il monumento era » assai men danneggiato. Fra pochi giorni mi darò il pregio di of- • frirle un disegnetto nel quale si vegga la colonna e lo sviluppo
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1854
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, in tempi di migliore floridezza, era stata fatta dall’ antico nostro cronista Marino Sanuto, il
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1902
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44 ' I DIAR1I DI MARINO SANDTO e in lode dell’ Itinerario : « Qui loca qui populos qui flumina quaeris et urbes ... » (1); Marco MafFei : « Ave decus patriae nostraruin et gloria rerum .... (2) ; Alvise Mazzocco : « 0 decus Sanuti Marine magnanime prolis.... (3); Lancilotto de Pasi, sei epigrammi : « Marine o Samnute decus splendorque senatus____(4) ; « Caesar magnanimo nomen cui fertite
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1902
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PREFAZIONE 15 Fino dai primi suoi anni, Marino Sanuto dimostrò di possedere non comune ingegno, una mente equilibrata e una singolare passione per istruirsi in ogni cosa e particolarmente per raccogliere scritti, documenti e notizie, che copiava egli stesso, manifestando tendenza alla cultura storica, nella quale divenne famoso,, senza trascurare le lettere e, con minor successo, anche le Muse
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1846
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XI 1591 Alberto Badoero \ Giacomo Foscarini ' Marino Grimani i Leonardo Donato / 159-2 Leonardo Donato 1598 Leonardo Donato Giacomo Foscarini Giovanni Soranzo Paolo Paruta (Fece l’orazione) Giovanni Mocenigo A Innocenzo IX, por la sua assunzione; ma essendo morto quasi subito, i medesimi, tranne il Badoero e il Foscarini, a cui furono sostituiti Zaccaria Contarmi e Federico Sanuto, andarono
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1827
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anche nello scrivere che il detto Nicolò conte di Arbe fu procuratore di san Marco nel ioao, mentre in nessuna autentica serie di procuratori si vede • Subitochè poi si rifletta che sebbene più d’uno Marco Sanuto vivesse nel secolo XIV, pure due s 'li avevano il sopranome di Torsel- lo , cioè Marco padre di Marino lo storico, e Marco figliuolo di esso Marino , non si può errare nel tenere che la scoperta tomba
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1834
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S. GLORGIO MAGGIORE S. Geremia lasciava a s. Georgio Maggiore, ove vuole essere sepollo, la sua Camera nella quale abitava con li libri et vesti et altri mobi li in essa e li danari ec. (Tes'am. 8 iul. 1479)* Intorno a quest’ epoca Marino Sanuto lasciava memoria di parecchi codici da lui veduti in s. Georgio (1). Eafaele Regio pubblico lettore di mmanità in Venezia, morendo del i5ao lasciò
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1827
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, ha fatta menzione ultimamente anche il canonico Stancovich (T. III. p 165. Biogr. Uom. distinti dell' Istria. Trieste 1839 8.) NELLA CHIESA DI S MARINA. Vol. I. p. 554- inscr. 5 Di Taddeo Volpe celebre condottiero delle venete armi, più notizie intorno alle imprese leggersi ponno ne’ Diarii di Marino Sanuto dal l’anno iJog al i555; non permettendo i ristretti confini di queste Giunte
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1853
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. Il nome quindi della moglie del doge Moro era certamente Cristina, ch’egli stesso con questo rammenta nel suo Testamento. Non so dunque come in alcuni, anche vecchi alberi pa-trizii, la si chiami Letizia. Lo scambio de-v’esser nato senza dubbio per essersi confuso il nome dell’una con quello dell’altra. In fatti Leonardo Sanuto q. Marino ebbe due figliuole, Cristina e Letizia. I genealogisti in vece di segnare
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1824
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LA GPvOGE . radunate alcune galee contra gli Anconitani eh’ eransi dati a scorrere ed infestare il mare , fu fatto capitano Marino, che assalì i nemici, prese cinque loro galee , e fece impiccare Guiscardo lor condottiero. Quest’azione a merito del solo Marino è certificata dagli storici Paolo Morosini ( p. 112 ) Nicolò Dogiioni ( p. 86 ) e da altri più moderni , benché nel codice Ambrosiano
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1827
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. Le sue qualifiche in quell’occasione eran queste: Gasparo di la Vedoa secretano qual za anni 46 ha seruito la ill.ma signoria in tutte cose importantissime si in questa terra come in Italia e fuora de italia e stato con proueditori zenerali in exercito et capitani zenerali in armada e za anni 24 secretorio di lo ecc.m0 conseio di X. Assistette nel i5i8 con Marino Sanuto lo storico a un’Accademia data
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1855
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SOMMARIO DELLA RELAZIONE DI MARCO MIMO ORATORE ALLA PORTA OTTOMANA LETTA IN PREGADI LI 8 OTTOBRE 1527 (t). (1) Diarii di Marino Sanuto nell’I. c II. Libreria di San Marco in Ve* nezia, Voi. XLVI, p. 131 e seg.
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1939
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11. - Urna sepolcrale del doge Marino Morosim (Atrio della basilica di S. JVIarco)
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1932
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PIETRO FRANCIOSI GARIBALDI E LA REPUBBLICA DI SAN MARINO SAN MARINO ARTI GRAFICHE F. DELLA BALDA
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1925
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Ospizio Marino « Duchessa Elena d’Aosta» Valdoltra
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1903
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re Ferdinando per ricuperare il regno di Napoli. (*) Su questa data fa luce quanto riferisce Marino Sanuto (Diarii, I, col. 851) in data 7 gennaio 1498: «In questi giorni per 1’orator nostro existente a Roma fo mandato a la Si-» gnoria nostra uno libro latino molto degno, ol qual havia fato uno Pozo fiorentino di que-» ste novità francesi in Italia. Et benché fusse fiorentino, convene dir la verità, et laudar
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1876
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DOGE: GIOVANNI SORANZO. 271 lati ad un legno di Venezia nel 1324; di 1. 35 di gr. a Giannino Sanuto danneggiato nel 1318 da quelli di Monaco; di 1. 70, s. 2 di gr. al predetto, a Marco Buono e a Moretto Moro danneggiati in Zia da Aimone Doria e soci nel 1324. Fatto in Venezia nelle case del monastero di S. Zaccaria. — Presenti : Pietro Spligerio banditore ducale, Leonardo Callegario banditore
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1916
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73 una avventura guerresca per cui era impreparata, che trova, ed è questo appunto il significato che si deve attribuire, dopo i geniali studi del Lazzari ni, alla congiura di Marino Falier, la sua più drammatica espressione nel tentativo audace compiuto da un Doge ambizioso per sovvertire lo stato, appoggindosi appunto a tutti i malcontenti del governo aristocratico. 57
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1847
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fece lunghi studi negli anni decorsi sui Diarii manuscritli di Marino Sanuto in proposito di questa lega ec. Molte altre operette spettano a questa celebre lega. Avvi Celio Rodigino che nel libro terzo Lectionum antiquarum, occupa il primo capo a descrivere gli avvenimenti di questa lega, intitolandolo Historiajucun-da beili in Fenetos getti(Venetiìs, Aldus, 151G, in fol.). Vi è un rarissimo libretto
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