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1928
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46 CAPITOLO III. Un’altra insidia alla sanità pubblica avrebbe potuto essere la mancanza d’acqua potabile, però che, osserva il Sanudo, « Venezia è in aqua et non ha aqua» <*>. Quella piovana, raccolta nelle cisterne e purificata con ingegnosi modi di filtrazione, poteva far dire al medico Rangone, alla metà del secolo XVI: « L’acqua che dopo l’aere può assai... « piovuta dal Cielo, purgata
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1928
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e delle Carampane a San Cas-siano si spandevano per tutta la città <8). Alcune, volendo j distinguersi da quelle d’infima classe, alle grazie del corpo aggiungevano gli allettamenti dello spirito (9): ciò concedeva loro il titolo cortese di cortigiane, e anche l’epiteto di honorate. Qualche critico vuole che ciò che maggiormente ^distingue il Rinasci- (1) Il Sanudo (XIV, 545, 1512, 2 ag. narra che a Chioggia
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1927
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240 CAPITOLO VII. dalla critica moderna (1>. Un’altra opera, per quei tempi portentosa, è il Liber secre-torum fidelium Crucis super Terrae Sanctae recuperatione di Marin Sanudo, detto Torsello0), incominciato nel 1306 ed offerto nel 1321 a papa Giovanni XXII. 11 Sanudo (n. 1270, m. 1343) compi ben cinque volte il viaggio d’Oriente; visitò l’Armenia, l’Egitto, Cipro, Rodi, San Giovanni d’Acri
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1881
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Bernardo Bembo doctor et cavalier, Sier Piero Duodo, Sier Andrea Venier, Sier Marco Sanudo, Sier Luuardo Mocenigo, fo dii serenissimo, Sier Alvixe da Molin. FINE DEL TOMO QUINTO.
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Page 538
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1935
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(Sopracomito Pontif.), pagi na 318. SALOMON (Cap. di Nave), pago 240. SANSOVINO Francesco (Scrittore), pa. gina 7. SANTA CROCE (March. e Comando di Nave), pago 91. 94, 99, 116, 117). SANTI BENDINELLI (Comand. Reparto), pago 105. 106. SANUDO Benedetto (Govern. dei Condannati), pago 258. SAN VINCENZO (Conte e Comand. Portoghese), pago 343. SAVOIA (Duca), pago 210. SAVOIA Eugenio Maurizio (Conte), pa gina
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1932
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138 delle formelle bronzee delle porte del Ghiberti (figura 101); credo utile ricercare piuttosto quanto può in certo modo rispondere a quella capitale conquistache il qu~ttrocento sembra aver segnato per rarte del navigare, o, piu precisamente, del veleggiare: di procedere, cioe, anche stringendo vento contrario.In tal modo -quantunque le ricordate espressioni del vecchio Sanudo mostrino
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1932
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mentre Marin Sanudo, al solito, annotava nelle sue cronache monumentali e pettegole tutte le vicende della singolare impresa tentata dal forbitissimo umanista per rialzare le sorti delle poliremi veneziane . .. Sappia dunque Vostra Sublimita -scriveva questi al Doge -che gia sette anni io volentieri tornai in questa citta et fui contento di Jezer lettere cum la meta di salario che poteva havere
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1896
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571 MDXXVII, AGOSTO. 572 Grimani27 Grioni .......... 1 Grilli............. Gradenigo.........39 Guoro....................2 Gussoni .....................3 Lando .......... 3 Lombardo............3 Lambardo..................2 Loredan..............52 Longo............ Lolin........................4 Lion...........22 Lippomano ......... 14 Maxolo....................1 Manolesso .........17 Malono ........... Marin 11 Malipiero...... , . . 81 Marcello. . . . ......77 Memo.............25 Michiel....... . . . 67 Minio...........35 Miani......................14 Minotlo 8 Morexini..........102 Mocenigo.........27 Moro, 34 Mengano ......... _ Mudazo....................7 Nadal......................5 Nani............. Navaier.........9 Onoradi..............l Pixani . .........44 Polani ................8 Pasqualigo . . .............18 Paradiso........... Parula . , . . ...........9 Pizamanb 11 Permarin......| g Querini . . .......53 Ruzier . . . .............2 Ruzini, ...................2 Sañudo..........20 Salamon.........23 Sagredo ..................12 Soranzo..........33 Semitecolo.........9 Signolo........... Surian....................g Taiapiera ..........16 Trun ..........26 Tiepolo..........24 Trevixan.........50 Valier..........26 Valaresso.........15 Viaro....................9 Vituri ..........14 Vendramin ........11 Vizamano..................1 Venier..........69 Zacaria....................1 Zane...........33 Zorzi . . -........49 Zantani..............11 Zancaruol..................3 Zen . . . ,.......19 Zuslignan.........45 Zivran....................8 Zigogna........‘ . . 9 Zulian..........— Zusto.............— Del mexe di Avosto 1527. 379') A dì 'primo Avosto. La matina poi terza fo sonato rampane dopie per la morte di heri di sier Zorzi Corner el cavalier procurator, iusta il solito, et sier Marco Dandolo dotor et cavalier, fo suo cugnato, con sier Piero Soranzo fio di una soa ila, veneno in Collegio dal Serenissimo a invidarlo per damatina a far le esequie. Voi esser sepulto in chiesia di Santo Apostolo in la sua capella, dove è il padre, al qual li fece da una banda una arca marmorea polita, et da l’altra ha lassa sia fatta la sua ; et in terra l’arca di sua madre in uno casson. Item, lassa siano fatte le do arche a San Salvador, una per la Raina, l’altra per il Cardinal suo fiol, in le qual si spendi ducati 1000 a l’anno fin siano compite. Item, lassa assà legati ad pias causas ; sia falla una capella in San Morizio, et lassa una messa perpetua, in la qual si spendi ducati 500. Lassa sieno maridate 10 donzelle a l’anno per anni 10, a ducali 25 per una. Lassa tutti li soi parchi et parche franche ; lassa la casa granda conditionata a soi fioli et sempre in chà Corner; il Barco di primogenito in primogenito. Lassa a soa moier la dota, che fo pochissimo, imo .... et non volendo star in caxa, 1’ habitazion, et tanto formento, viti et danari et 4 • (1) Le carte 377*, 378, 378* sono bianche.
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Page 219
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1722
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Pizzamano, e Francefco Donato. Doppo quelli con egual fortuna le notti fuifeguenti entrarono Benedetto Sanudo Capitano del Golfo con li Sopracomiti Domenico Orio, Ottavian Valiero, Luigi Fofcari, Bartolomeo Gradenigo, »Se il Generale Giacomo Cornaro con le quattro dell’ Ifole. E’fituato Navarin nuovo all’imboccatura del Porto, dove fi apre maggiore il fuo ingreifo , per cuilodia del quale c fiato
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1722
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LIBRO Q.UARTO, 13; gno fopra una Galera baftarda, legno ordinario della Cari-ca, che venne a riceverlo aH’IfoIa di San Giorgio con nume-rofo accompagnamento, e col pieno concorfo di tutti gl’or-dini della Città. Erano feco le Galere di Marino Bragadi-no, e di Benedetto Sanudo Capitano in Golfo l’uno, e 1* altro Governatore de i Condennati, cinque Galeazze, quattro di nuovo armamento
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1847
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Sanudo, lib. LII, pag. 108, nella quale, ricordando un’ aringa al senato fatta il giorno 30 ottobre 1529, da un Pietro Orio patron all’arsenal, parlando di completar il (jallion e le due bnrze, diceva di butarli in acqua in arsenale c non si romperci il muro a cavarlo, ma cavar passa___(di terreno ) verso le Verzene (Vergini) e uscirà per la porta, etiam bisogna cavar un poco l’arsenal
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Page 549
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1718
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VINETIANA LIB. VI. 499 della República, vecchio già d’ottanta anni. Mail Sena- 1528 to non mancava d’ attendere con ogni follecitudine ad ar-marfi, difegnando di fare un’effercito di dodici mila fan- t'j trt*-ti, etra quelli quattro mila Svizzeri; perii quali mandò g‘ ’ fubito i danari in Helvetia, & pregò il Rè di Francia a favorire con la Tua auttorità la levata loro . Condutte all" vì/ioni . cora di Grecia, & di Dalmatia gran numero di cavalli leggieri ; & richiamato della Marca d’ Ancona il Duca d‘ Urbino, accioche per difendere le cofe altrui, ^on rimanette fratanto il loro flato fpogliato di difefa, gli collimile che dovette rivedere tutte le città, & fortezze più importanti, fornirle di buoni preiìdii, & ordinare tutto ciò, che ftimatte poter giovare alla loro iìcurtà . Furono appretto eletti diverfi gentilhuomini, a quali fù dato parti-colar carico della cuftodia delle principali città. ATre-vifo fù mandato Girolamo Diedo con cento e cinquanta fanti; con altretanti Pietro Sagredo a Padova; a Verona andarono Zaccaria Orio, Filippo Correro , Alettan-dro Donato , Ambrogio Contarini , Giufeppe Badoero, Lorenzo Sañudo , Agoftino Canale , Almorò Barbaro, con venticinque foldati per ciafcuno , co i quali havettero a ilare alla guardia delle porte, & altri luoghi importanti. Ma in Francia iftimandofi molto quefti moti, face- EdSFron-vaii fimilmente grandittimo apparecchio di genti da guer- “fi y ra, per mandarle in Italia ; alla quale fu dellinato per capitano Monfignor di San Polo della caia di Borbone, huomo per la nobilita fua, & per altre honorate qualità, di grande riputatione , ma non molto efperto delle cofe della guerra, e come poi fi vide , poco fortunato in quella imprefa . Ma quelle provifioni riufcivano al prefente bi-fogno di tardo rimedio; peroche il Duca di Branfuic ri-trovandofi con forze attai potenti, difegnava di porli all* elpugnatione d’ alcuna delle città dello flato della República, entrato in maggiori fperanze , perche nel luo primo giunger s’erano arreie Peichiera , Rivoltella, &. alcune altre terre nelle rive del lago di Garda. Ma il Duca d’Urbino, il quale primas era fermato a Ve-
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1720
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1646 Diligendo del Senato per raccoglier danaro . Frattura tori eletti in •va'j tempi. Ti et rito à’ Aggregare 5 nuove Famiglie all’ erdwi patrizio . 88 DELL’ HISTORIA VENETA nel fecolo di ferro è la cote degli animi non men, che del* Tarmi. Ma per provederlo non fupplivano impoiìtioni, nè baila va tutto ciò, che il poteva raccogliere con varii modi, e con interufurii fino di fette per cento. Convenne per quello il Senato, efpedendo il Capitan Generale con valide provi-iloni, e con molto contante, cavarlo dalT erario fegreto ; e riufeendo a tanta voragine fcarfa ogni cofa, oltre altri mezzi fù condannato il luifo domeilico a fervire ad ufo migliore , obligando i Cittadini a portare nella Zecca i tre quarti della fuppcllettile di Vai! d’argento per farne moneta. Ricordavano i Senatori altre forme , che pratticate ne’ fecoli feor-fi havevano difefo con lode la Patria, e Habilito con applau-fo il concetto, che la Republica con foave governo preferi-fce gli allettamenti agli aggravii : onde fù dal Maggior Con-iiglio deliberato di eleggere tre Procuratoridignità più lìi-mata dopo quella del Principato, ammettendo al concorfo, chi eilbiife più di venti mila ducati, in dono : e fubito adempito all’hora il decreto, fù poi replicato nel corfodi sì lunga guerra più volte ; onde in varii tempi furono eletti Luigi Moroilni, Andrea Contarmi, Almorò Tiepolo , Niccolò Cor-naro, Luigi Moilo, Ludovico Micheli, Luigi Pifani, Luigi Malipiero, Agoilino Nani, Giacomo Corraro , Paolo Bele-gno, Benedetto Soranzo , Leonardo Pefari, Luigi Barbarigo , Francefco Pifani , Gio. Battifta Cornato, Luigi Mocenigo-, Paolo Querini, Silveilro Valieri, Vincenzo Viari, Angelo Mo-rofini, Daniel Bragadino, Vincenzo Gufloni Cavaliere 3 Francefco Grimani, Luigi Mocenigo primo, Lorenzo Gabrieli, Giulio Contarini, Giulio Giuftiniani, Niccolò Venieri, Almorò Pifani, Luigi Mocenigo quarto, Luigi Duodo, Filippo Bon, Luigi Mocenigo, Leonardo Delfino, Michele Fofcarini, Antonio Nani, Marco Contarini, Matteo Sañudo , Aleffandro Contarini, Girolamo Querini; e tra mezio quelli, due altri, con offerta di cento mila ducati per uno, cioè Vincenzo Fini, & Ottavio Manini. Il Decreto d’aggregare all’ordine de’Patrkii alcune famiglie , come dì maggior conseguenza, fervidamente fu contradctto. Efibivano quattro foggetti di natali degni, e d’ opulenti fortune, esborfare cento mila ducati per uno, feiian-ta mila cioè in dono, & il refto ne1 depoflti della Zecca : e per alìet-
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Page 247
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1847
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. Piccola barca per uso interno. Appartiene a questo XVI secolo. Marino Sanudo, nei suoi Diari, cita un tal nome all’anno i5i2, 28 aprile, con queste parole: a E da saper ozi ( oggi ) vidi una barella nuova fai ta al arsenal, come le altre do chia-n mate cesile, la qual voga remi... et erra alla riva di San Marco et mandava a Chioza 11 ad armarla de li... n Sembra da questo concetto che le cesile
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1847
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. Ne1 Commentari della guerra di Ferrara, scritti da Marin Sanudo, e pubblicati in Venezia l’anno 1829, è registrato che alla metà di lùglio 1482, colò a fondo, nel porto di
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Page 207
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1847
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<3» 138 <■£> Loredano, col mezzo di barche incendiarie, che ora diremmo brulotti, guerreggiando per la repubblica contro Allonso re di Napoli, distrusse alcune navi e vascelli nemici nel porto di Siracusa. Troviamo altresì nominati i petardi; e ne Diari del Sanudo si registra, che, il giorno il luglio 1500, si propose in senato la misura del salario da assegnarsi a cerio Paolo da Roma
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Page 497
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1847
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e drammi da segnalati maestri ; studi di musica con eletta copia di strumenti e libri, fra i quali ricorda il Sansovino, come i più ricchi a’ suoi giorni, quello del Sanudo, di Catarino Zeno col famoso suo organo, di Luigi Balbi e d’Agostino Amadi, aggiungendo però, eli’ oltre a questi ve n’ erano parecchi altri qua e là sparsi per la città, con diversi ridotti, dove, concorrendo i virtuosi, faceano
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Page 128
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1847
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108 *3>- (li Chioggia, cioè nel 1349, battendosi co’Genovesi presso Capo Alger nel mare di Sardegna, comandante Nicolò Pisani, e nel 1376 ne fecero uso la prima volta in terraferma, comandati dal generale Marino Sanudo, contro Leopoldo arciduca d’Austria, sotto la piazza fortificata di Ouero nelle montagne del Trevisano. cJ Nè sarà per esser discaro se alcun poco ancora c’ intratterremo
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Page 484
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1847
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di considerazione per la storia legale e diplomatica al tempo delle Crociale; e i Diari di Marino Sanudo, di cui la copia che si conserva nella Marciana abbraccia da ben cinquantotto volumi in foglio. Non può dirsi che tali Diari siano propriamente scritti nel veneziano dialetto, ma in un tal italiano che molto ad esso si accosta. Tre volumi ne diede in luce, non ha molto, uno straniero amantissimo della città
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Page 246
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1847
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•<e* 22U «c=- erano celebrati pel corso loro veloce. Avevano alcuni rapporti di costruzione comuni con le gripparle del i3G3. SC1IIERAZZO o SCHIRAZZO. Legno da trasporto. D’origine tnrchesca, fra noi costruito la prima volta in questo secolo XV. Nel Sanudo troviamo lo schierazzo ricordato al 25 luglio 1511. Somigliava agli odierni nostri trabacoli. Il Guazzo indica gli schirazzi come addetti
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