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1969
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rechamada di la compagnia, fodrà di restagno d’oro, in un bazil d’arzenlo, di valuta di ducati....., al marchexe di Mantoa alozato in cha’ Albani ; et sier Zuan Corner di sier Zorzi el cavalier procurator, fece le parole. Erano con lui questi altri compagni : sier Andrea Lion, sier lliro-nimo Lion, sier Francesco Sanudo, sier Justioiau Contarmi, sier Zuan da Leze, sier Marco da Molin. Era al dito disnar
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, el per zercha 140 zenlilhomeni, nel numero di quali lo Ma-rin Sanudo vi fui, fu acompagnato fino a la sua ha-bitatione. Questo Cardenal usa gran humanità con tulli; mostra molto macilente, manza una sola volta da sera e da matina pocho, va per caxa con una cana in man, parla piano per repulalion, ha intrada una abatia in ... li dà ducati 1000 de inlrada, et il ca-pelo; ave dii Papa per uno anno di andar
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numero ... sì che quando io Marin Sanudo era in Pregadi e contrariava a li Savii sora le aque Dio mi feva parlar eie. Da poi disnar fo Pregadi, et sopravene lelere di le poste. Di campo, di sier Piero da cha’ da Pexaro procuralor, sier Zuan Moro provedadori generali, et sier Carlo Contarmi orator, di 17, hore 23, date a S. Martin. Come quella sera avanti zonse in campo esso orator Coniarmi di Mi-iano
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di sier Tadio ai Cataveri. Sier Antonio Valier di sier Benelo, in la camera nuova di Signori di notte. Sier Zuan Mozenigo di sier Lazaro, in una camera dii cavalier dii Doxe. Sier Francesco Barbarigo qu. sier Gabriel, dove se reduse il Collegio di exliini. Sier Lorenzo Sanudo di sier Zuane, in la Qùa-rantia zivil. Sier Vicenzo Pasqualigo qu. sier Francesco. Sier Zuan Francesco Justinian di sier Hironimo
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179 MDXXIII, NOVEMBRE. 180 Fellre vestili a la longa di seda e dì scaldalo, con assà bella compagnia, li quali sono questi, videlicet Et......fece 1’ oralione vulgar iusta il solilo. Il Doxe li aeharezoe et receveleli con gran ¡Libilo, et uno di loro qual è.....si fece cavalier, et veneno zoso acompagnati con le trombe1 etc. Di Brexa, di sier Antonio Sanudo podestà mio fradelo, avi lettere
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di XL di lenii le scerete e cussi al Canzelier gran lo e altri secret a ri ; e ordinò le polize siano portale nel Consejo di X Si le potrò aver, le noterò sinoti autem, pacientia. lo Marin Sanudo falliti in la Quaranti», ch’è zà anni 39 che vigno a Cons jo. Mai più ho locato a tempo di far Procurator. El si andò seguendo il halutar di tulle le voxe, che con questi concoli si ombra presto {sic
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per le allrc lettere, et eri fo monslrato in Pregadi ; qual è pico-lissimo e negro. Di Brexa, di sier Antonio Sanudo podestà. 45 fo lettere, di 18. Con una lettera, qual mi mandò di campo, li scrive Antonio di Castello ; la copia sarà notada qui avanti. Item, etiam per lettere di hore 4 di note manda un’ altra lettera dii dillo. Di Bergamo, vidi lettere di 17, hore 10. Come in quella mattina domino Alvixe
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Lion. Di Brexa, di sier Antonio Sanudo podestà, di 11, hore 4, vidi lettere. Qual manda una lettera haula di campo, di 8, di Antonio di Castello contestabile, la copia di la qual è questa : Magnifici et clarissimi Signori patroni mei ob-servandissimi. Hoggi li francesi, con cavalli et fanti, erano posti in arguaito per mezo fra Vegevene el Gambalo per prender alcuni de !i nostri ; ma fo saputo
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il scontro qual era slà lecto, che non fu preso in Pregadi, et fo in dubio la Signoria se essi Cai di XL poteano meter scontro overo non. El volendo trovar le leze, io Mariu Sanudo andai a la Signoria, dicendo cadami Consier e li Cai di XL poteano ineler scontro, alegando la parte presa in Pregadi non si potesse più dar zu-degadi, canzell.irie etc. per gralia, el sier Zuan Mia-ni consier messe scontro
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ptiblice ; ma il Serenissimo non li parse, et il sommario di dilta teiera scriverò di sotto. Et in fin dice, come ditti francesi da quelli di la valle dii fiume di Sesa essi francesi è malmenali. • Da poi Cossejo, il Serenissimo si reduse nel suo tinello con la Signoria, et fato venir li Savii zoso, lezeno le letere. Di Brexa, di sier Antonio Sanudo podestà et sier Francesco Foscarì capitanio
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201 WDXXIV, APRILE. 202 di Verona et sier Marco Orio capitanio. Item, di Brexa sier Antonio Sanudo podestà, e sier Lorenzo Bragadin capitanio, e qui se dilatò molto. Item, sier Hironimo Barbarigo podestà di Bergamo, et sier Alvise Barbaro capitanio. Disse che è znnto in campo in brexana. Et laudò molto il ducha de Urbin governador, e altri condutieri e capi. Narò de li consulti
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, di sier Antonio Sanudo podestà, di 2, qual manda una lettera aula di campo dii provedador Pexaro, qual è questa : dar issimi tamquam fratres honorandi. Non voglio restar in le cose prospere dinotarle alle magnificentie vostre, sicome facio di tutte le altre, ancor che spaza in diligentia la presente posta alla illustrissima Signoria con lettere, olirà di questa cosa,de exlrema importanza. Sapianoadunque
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in Italia, e il Re non ha voluto, si perché l’è parente dii du- cha di Barbon, come per non abandonar la Scozia per la affinità e stretta amicitia tiene con quel Re, al governo dii qual è il prefalo dueha di Albania. Item, come in campo di francesi è la pesle et ne moreno assai. Di Brexa, fo lettere di rectori, di 6. Come 100 liaveano aviso grisoni sariano presti, eie. Item, di sier Antonio Sanudo podestà
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, et che par, francesi siano per fortificar Lodi et voleno lenir quella terra, eie. Di Brexa, di sier Antonio Sanudo podestà, havi lettere, di 21, hore 5 di nocte. Come eri non scrisse per esser sta occupado in cosa che importava assai. Avisa le cose di Crema è segure, per quello che scrive quel Podestà. Tamen, è stà ben a proveder. Francesi stanno pur a Biagrassa e de lì via, et hanno su Texin 3 ponti. Tieri
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Antonio Sanudo pode stà et sier Lorenzo lìragadin capitanio, di 12. Come, ricevuto le lettere dii Senato di far la richiesta a quella comunità di ducali 10 milia, in questi bisogni, chiamali a sé li deputali, gli propose la cosa, facendo lezer le lettere di la Signoria nostra; et come non li perdevano, ma li imprestavano per do anni, potendo poi scontar quelli in qual di dacii loro vorano
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di Molili. Et io Mario Sanudo da molti fui laudato di aver contradilo al far di Procuratori e che son stà profeta, perché si dovea veder l’exito di exercili. A dì 14. La malina se intese esser zonlo a Lio uno orator dii Signor turco venuto con un briganti^ unde fo man lato per il masser di le Raxon ve-ehie a farli aparechiar da disnar in la caxa dii Con-s jo di X, et zà la casa a la Zueca da dia’ Morexini
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. Et per lettere particular di sier Zuan Francesco Coniarmi suo fradello, pur di i), drizale a sier Nicolò Boldù, qu. sier Hironimo, è questo capitolo; Zerca al dirissimo missier Mariti Sanudo, li dirai che di qui non si poi parlar di Lutherio, nonché
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Signoria. Da poi disnar, fo Collegio dii Doxe, Signoria o Savii ad consulendum. Di Brexa, di sier Antonio Sanudo podestà mio fradello, avi lettere, di 29 Avosto. Come a Milan per il Ducha erano slà retenuti assa’ zenlilho-meni milanesi, maxime di Visconti, videlicet uno domino Celso et uno altro, per saper di quello fece quel Visconte in ferir esso Ducha, si haveano inlel-ligenlia
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perchè erano per metter la vita e morir per lui conira francesi. El che haveano messo in Pavia Zanin de 223* Medici el uno Antonio di Leva spagnol con 4000 fanli. Iter,», si ha, francesi esser a Binasco mia 10 lontano di Milan, et IO di Pavia, el che il signor Prospero voi veder quello i vorano far, o andar a campo a Milan overo a Pavia. Di Brexa, di sier Antonio Sanudo podestà e sier Lorenzo Bragadin, di 15, hore
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, imo pagalo a tulli le vicluarie loievano. Di sier Antonio Sanudo podestà, mio fra-delio, avi lettere di 24, hore 3 di note. Come il nostro campo era a li Orzinuovi col Provedilor zeneral. El marchexe di Manloa è a Ponlevigo. Li francesi vanno a soccorer Lodi, e averà etiam la terra per non vi esser zonli li fanti si dovea mandar. Scrive, cl conte Hugo di Pepoli questa malina lo ha-

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