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1969
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per Gasparo di la Vedoa ; et compita si segui la processione. Veneno li donzeli dii Principe et li no-dari e secrelarii et Ugo da la Porta vestito di scar-lato, et poi li canonici aparati, tra li qual vidi alcuni l Diarii di M. Sanuto. — Tom. XVI. aparamenti adornali di perle con le arme dii re di Pranza, che re Lodovico padre di Carlo mandò a donar a la chiesia di San Marco, di gran valuta; demum
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per barca. Li andono contra di molti zentilhomeni, chiamati solum 7, et li condusseno a San Zorzi Mazor dove starano ; et la I Diarii ili M. Sanuto. — Tom. XVI. sera li fo fato le spexe per la Signoria nostra. Parli-rano subito. Noto. Sier Francesco Corner di sier Zorzi el ca-valier, stato poi la morte di Papa Julio a Boma et in conclavi a far il Papa, eri zonse in questa terra
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sarano scripte qui de solo ; ma prima noterò la copia di la letera dii capitanio zeneral nostro. Copia di la letera dii capitanio zcneral, scrita a la Signoria nostra, data in Soresina a dì 8 Septembrio, hore 22. Serenissime Princeps etc. A bore 20 zonse la persona mia in questo alzamento, perchè ho voluto esser hozi retroguardia, per ogni rcspecto. Siamo passati con tutto lo esercito l Diarii
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; avia ducati 20 per la sua persona. Ave 29 de no, 131 de si. I Diarii di M. Sanuto. — Tom. XXI. Fu posto, per li Savj, havendo richiesto il magnifico conte Pietro Navaro al provedador zeneral in campo, sia relasà uno preson è in li Cabioni, spa-gnol, nominato Boderigo Alons, qual era homo d’arme et è stato con lui in galia, a soa compiacentia sia lassato: et fu preso. Fu posto, per li ditti
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se-qucnle levarsi el andar alozar a Marcaria vicino ad 1 Diarii di M. Sanxjto. — Tom. XII. Asola, pur locho dii marchese di Mantoa, latta via con ogni sicurtà de l’esercito, e non voleno andar a tuor Bressa ni altro lino non habino risposta dii Re di quanto habino a far ; qual mandò Marlin suo come scrisseno al Roy, et si havea era zonto in cremonese, Seraphin, veramente, clic fo spazà de qui con letere
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col campo se liraremo verso Milan do miglia. Questa matina il Christianissimo à voluto veder la mostra de le lantarie nostre, et in vero Soa Majeslà di la viloria resta ubligato a la Signoria noslra, che altro non si parla fino adesso per tutto questo campo. I Diarii di M. Sanuto. — Tom. XXI. Copia di la letera serita per la Signoria a li reetori nostri de terra e da mar, di questa victoria. Leonardus
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, 236, 287, 288, 289, 311, 325, 326, 337, 356, 385, 398, 399, 433, 438, 440, 468. » Giulio, di Gian Paolo, condottiero al servizio dei veneziani, 235, 286,287, 288,289,313, 325, 337, 433, 486. Manolesso, casa patrizia di Venezia. » Antonio, giudice del Mobile, qu. Andrea, 521. » Francesco il grande, qu. Marco, 321. » Giacomo, fu provveditore a Pizzighettone, I Diarii ài M. Santjto. — Tom. XXI
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letere dii suo Ducha, dì eri, liore 5 di note. Co-I Diarii di M. Sanuto — Tom. XXL me certissimo il Viceré col campo di spagnoli erano a Bulrì castello di là di Bologna a la volta di Romagna per ritornar in reame; sìcliè non sono per passar Po più. Di campo, non fo alcuna lelera, che si desiderava averla. A dì 7 Domenega. La matina, reduto Colegio, non fo nulla da novo. Hironimo cavalaro era slà lino
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, e nostri a l’incontro et amazono alcuni; si dize nostri aver morto uno da conto era in Brexa. Item, zercha li danari, hanno grande bisogno, hanno man- 1 Diarii di M. Sanuto. — Tom. XXt. dato scorta a l’incontro per averli, e li aspelano con grandissimo desiderio. Da Milan, di sier Fiero Pasqualigo orator nostro fo lettere, di 10. Come il pezorava e stava in leto con grandissimo mal, et non poteva scriver
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, fo Colegio di Savii daspersi, et il 1 Diarii di M. Sanuto. — Tom. XXL Principe con la Signoria et altri oflìcii deputati sì re-duseno a provar uno zentilhomo cretese nominato sier......Manolesso, che fo di sier......et fo provado. Di campo, vene, a hore do dì note, letere dii proveditor Contarmi generai, vechie, di 12. Quelle si credeva fusseno sta intercepte. La conclusali xe, che i lanzinech non voleno
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come circa ogni altra cosa degna de adviso; el perchè li advisi erano varii et son certissimo haveranno 1 Diarii di M. Sanuto. — Tom. XXI. messo Vostra Sublimità in qualche pensiero, ho voluto in questa incluse mandarli due lelere, una del provcdilor di slratioti, e l’altra di domino Mercurio, per le quali vederà che i nimici beri sera passorono alla Maehaslorna in boeha de Ada, il che etiam da cremonesi e da altri è confirmato
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le lettere scritte a Roma, et di Roma qui drizate al Conseio di X. Il sumario potendo, scriverò qui avanti. Di Roma, di V Orator nostro, lezandosi, vene lettere, di ultimo Mazo, drizate a li Cai del Conseio di X. Come erano zonte lettere al (i) La carta 315*, 316, 317 i bianca 1 Diarii di M. Sanuto. — Tom. XL1. Pontefice, di Cognac, di domino Chapino, di 20, haute per via di Lion, con lettere vanno
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a mandar Fu posto per i Savii dii Conseio e terra ferma, non erano sier Zorzi Corner cavalier, procuralor, savio dii Conseio, nè sier Antonio Surian dottor et cavalier, savio a terra ferma, quali si resenleno, do I Diarii di M. Sanoto. — Tom. XII. Fu posto, per li Savii dii Consejo, terra ferma et 127*) ordeni, el era sier Marin Morexini savio a terra ferma, zerman cuxin di sier Zuan Moro proveditor
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, I Diarii di M Sanuto. — Tom XII GIUGNO. 514 et che P amico li ha ditto non se ha potuto intender quello hanno tralato, et che spiera questa notte intenderà li tractamenli facti et me ne darà aviso. Item, dice che de li lanzichenech che sono in Milano ogni zorno se ne parteno qualche uno. Item, dice che le zente che erano de là da Tesin passano de qua et vieneno verso Milano, et che beri l’andò da 400
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come era l’ ordine ; et inteso questa malina hes- I Diarii di M. Sanoto — Tom. XII. sendo con la Signoria, che Zorzi Vento zenoese ha via lettere di Zenoa, qual avisava esser stà per-longà a dì 15 a far li contracambi. Tamen in la Signoria non è nulla. Di Bergamo, dì rettori, di 23. Dii venir spagnoli a li confini in più numero ; questo perchè haveano condulo Hironimo Moron, era nel castel di Pavia, in castel
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il Viceré in Italia. Scrive, el Cardinal non ha voluto ancora che lui secretario nostro li parli fin non sia passati li 40 zorni de suspetto; et altre parlicularilà ut in litteris. I Diarii di M. Sanuto, — Tom. XII Del ditto, dì 4 di questo. Come monsignor di La Morela non era ancora zonto de lì, et 1’ orator del Papa li ha ditto questo Re voi mandar uno orator a Cesare a protestar eh’ el dagi li fidi
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di Villachiara, condottiero del duca di Milano, 624, 637, 640, 710. » » Battista, 588, 624. » » Cesare, contestabile al servizio dei veneziani, 537, 588, 662. Marzelo, v. Marcello. Massimiliano N. N. conte, capitano di lanzichenechi, 721. » duca. v. Sforza Massimiliano. Matafari Alvise, cittadino di Zara, 624. Maialoni (di) Angelo, milanese, 390. I Diarii di M. Sanuto. -- Tom. ILI. Mauroceno, v. Morosini
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et sapendo alcuna nova aviserà. Di TJdene, del Loco 'tenenle, di 9. Manda una lettera di Venzon, qual disse cussi : Magnifico et clarissimo signor nostro obser-vandissimo. Praemissa humillima commendatione etc. Heri sera zonseno doi somieri subditi del ducha de Baviera, confinanti cum Pinzch, li quali sole-1 Diarii d! M. Sanuto. — Tom. ILI, vano condur fora vini per la strada de Guari, et 370 rivano
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non vengano, et li mandemo per soa instruzion alcune lettere intercepte ; con altre parole ut in litteris. Ave : 208, 3. Fu posto, per li Savii, atento le presente occor-rentie, fazi per la Signoria nostra agumentar il presidio, però sia preso che per il Collegio nostro siano fatti fanti 2000 et 500 cavalli lizieri sotto quelli I Diarii di M. Sanuto. — Tom. XLI. capi li parerano, a bosoli et ballote, zoè
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, fu capo dei XL, qu. Alvise, 415. » Giovanni, podestà in Umago, qu. Alvise, 530. » Giovanni, qu. Leonardo, qu. Andrea, 63. » Girolamo, fu podestà e capitano in Capodistria, de’ Pregadi, qu. Bernardo, qu. Marco procuratore, da sant’ Agostino, 21, 329, 355, 497, 545. » Girolamo (di) figlia, v. Sanuto Francesco. I Diarii di M. Sanuto. —. Tom. XLVI m » Melchiorre, fu giudice dei Piovego, qu. Alvige, 168

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