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                1970              
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                Text              
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                DIARII I OTTOBRE MDXXV. — XXVIII FEBBRAJO MDXXVI. 1 Copia eli una lettera tradutta, scritta per il re di Rossia, mandata al signor Gran turco al tempo l'era sotto Belgrado. Di nostra Trinità, el qual enanzi el seculo, al presente, et da po’ el seculo non mancarà mai si el Palrc, Fiolo el Spirilo Santo. La mia imperiai corona mandò questo tempo a Belgrado dui grandi homini del mio paese              
 
       
              
      
        
          
          
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                1969              
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                 Virle Ronzano Buzonga Portese Sojano Piugnago Moscholini Burago Calnacise Bonarno I Diarii di M. Sanuto — Tom. XXI. lanze 230 Alogiamenti de le fantarie de la Illustrissima Signoria. Ì Signor Zuan Corado cum lo suo colonello ; missier Guagni Pincon cum suo colonello; BortolamioVitale cum la sua compagnia Gedi et j Missier Antonio de Castello cum lo suo Leno { colonello. Perdura J E1 Cagnol et Gabriel              
 
       
              
      
        
          
          
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                1970              
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                Text              
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                * DIARI! I SETTEMBRE MDXXVII. - \ 1 Del mese di Septcmb'rio 1527. A dì primo Septembrio, Domenega. Introno Cai del Conseio di X sier Jucomo Badoer fo Con-sier, sier Dnniel Renier fo Savio del Conseio, sier Antonio di Prioli dal Banco. Et se intese uno caso seguito questa note, che la nave di Zuan di Stefani, di botte 500, vien di Constantinopoli carga di merchadanlie, boldroni . . . . , volendo l’armiraio condurla in porto, et zonta a la foza, zoé al toco......è resta lì, adeo ha dà in terra et è rota per esser vento. La roba se dice se recupera. Dal campo apresso Alexandria, di sier Piero da chà da Pexaro procurator, orator, di 28, hore 4. Come.......... Fo lede le lettere da mar venute heri. Il sumario sarà di sotto scritto, adeo per la terra tutti parlava del caso occorso, cargando mollo sier Stefano Michiel soracomilo, etiam sier Antonio Mar-zello capitanio di le galle bastarde; che se '1 slava saldo non era nulla. Da poi disnar fo Gran Conseio, fu il Serenissimo. Et prima fo lecto la parte presa in Pregadi, zerca pagar le tanxe. La copia é qui avanti, a no* litia di tutti lecta. Fu posto, per li Consieri et Cai di XL una parte zerca l’impresiedo di Gran Conseio, presa a di 29 del passato in Pregadi, che li reclori XVIII FEBBRAIO MDXXVIII mandino de qui quan/o dieno mandar a li Esecutori de P imprestedo, ut in parte. Fu presa. Seguite un caso, che sier Nicolò Beneto di sier j* Malio, qual è malo, dete un schiaffo a sier Marco Tiepolo qu. sier Donado che li senlava apresso; el qual sier Marco si levò et andò dal Serenissimo a dolersi di questo. Fo chiamà li Cai di X, sier Daniel Renier et sier Antonio di Prioli sentadi di qua, et comesoli il caso. Li quali examinono quelli erano sentadi lì sul banco, zoè questi, sier Polo Venier qu. sier Piero, sier Malio 'I’revixan di sier Michiel, sier Nicolò Bernardo qu. sier Alvise, sier Zaccaria Conlarini di sier Ziprian, sier Jacomo da Molin di sier Piero ; et inteso la cosa et il modo, mandato per ditto sier Nicolò Beneto, lo feno serar in Quaranlia et poi lo mandono in la preson di PArmamento. E intesi lo voleno expedir da malo il primo Conseio di X. Fu posto, per li Consieri, dar licenlia a sier Jacomo di Cavalli capitanio di Vicenza possi venir in questa terra a curar la sua egritudine, lasando in loco suo un zentilhomo che piacqui a la Signoria nostra, con la condilion del salario. El fu presa. Et nota. Si doveva dir lasando il Podestà per Vice capitanio. El qual sier Jacomo di Cavalli è venuto men di seno. Fu posto, per li ditti, licenlia di venir ut su-pra a sier Borlolomio Zorzi podestà di Umago, lassando un zentilhomo. Et fu presa.              
 
       
              
      
        
          
          
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                1969              
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                DIAMI I MARZO MDXV. — XXX AGOSTO MDXV. 1 Exemplum 1515, die 20 Junii, in Bogatis, líber XIX per Terram, ad cartas 23 Sier Gaspar Maripetrus, Sier Marcus Minius, Sier Joannes lìacluarius doctor eqiies, Sier Hyronimus Giustinìanus sapientes Terree firmce. Essendo sta edificati diversi rnonasterii in el centro di la terra, et ogni giorno se ne vano edificando contra la forma de li ordeni nostri, i quali disponeno che non se possa edificar alcun monasterio senza licentia del nostro Mazor Consejo, et per ampliar quelli comprano poi case da stazio et stabeli de i citadini nostri contra le leze nostre, adeo che s’el non vien provisto opportunamente, questa cita sera occupata ne le parte più frequente de inclauslri, rnonasterii et campi sancti cum non menor incomodo de li religiosi che de li citadini nostri, i qual dieno habitar nel corpo de la terra et non in le extremità et apresso le velme, come convenirano far multiplicando ogni giorno dicti rnonasterii, et cum danno di le decime nostre, et però : L’anderà parte, che per auctorità de questo Consejo, de ccetero non se possi edificar alcun monasterio, giesia, cimitero nè fabrica alcuna ecclesiastica da novo in el corpo di questa cita, ma solmn a le extreme parte de quella, tutavolta cum licentia del nostro Mazor Consejo, per i cinque sexti di quello reducto a numero de 1000 ; preterea tutti li monasteri!, chiesie over capelle al presente fabricate nel centro, over corpo de la terra, non possino comprar stabile alcuno per slargarsi, nè per far cosa alcuna più di quello hanno al presente, sotto pena ai procuratori di esse chiesie, over rnonasterii, de pagar ducati 500 de i suo’ proprii beni, da esser aplicadi, la mità a la Pietà et l’altra mità a 1’ Avogaria de co-mun ; et tal comprede siano de niun valor. Et aziò non se possi cometer fraude alcuna, siano obbligati i rnonasterii predicti, che havesseno al presente comprato et non ruinato case o altro, a presentar li instrumenti et mercadi loro in termine de zorni 8 a la Signoria nostra ; di qual ne sia tolta la copia aziò non se possi de qui avanti far compreda alcuna ; et non li apresentando, siano de niun valor ; et tal comprede et alienation siano per nulle et casse ; ma sii ben licito a li rnonasterii che sono a le extreme parte de la terra ampliar, tutta volta non aterando, et per parte posta per tutti 6 consieri, tre Capi di XL, 6 Savii dii Consejo et 5 de Terra ferma, et presa per cinque sexti di questo Consejo congregalo da 120 in suso. De parte 46. Sier Aloisius Pixani consiliarius, vult che de ccetero non se possi edificar alcun monasterio, chiesia nè fabbrica alcuna ecclesiastica da novo senza licentia del nostro Mazor Consejo ; ma quelli che sono za fabricati, per esser molto streti, ri-              
 
       
              
      
        
          
          
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                1847              
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                , 4833, in 8. 1591. Giuditta. Episodio di scene Veneziane dell’ingegnere Adalulfo Falconetti. Ven. 4840, in 42. Sono ricordati, la sagra di Santa Maria, il Palazzo Foscari, la Ca-rità, il Lido, san Marco, il Ridotto, il Giardino Reale, San Michele. In generale, quanto a feste e spettacoli Veneziani, troverannosi belle notizie nei Diarii di Marino Sanuto notissimi, sebbene inediti; nel San-sovino              
 
       
              
      
        
          
          
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                1847              
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                 ad alcuno troppo asciutta è da sapere che per essere egli uomo di chiesa e perciò non partecipe del Governo, gli fu chiuso 1’ adito a’ pubblici ardimi, onde fu costretto cercar notizie alla meglio da memorie private. E‘ però veridico, giudizioso nel compartimento delle materie, ha bellezza di lingua e di stile ec. Si sa già che Marino Sanuto il fece partecipe de’ suoi Diarii. Yeggansi i Documenti pubblicati              
 
       
              
      
        
          
          
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                1847              
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                 del volume li, parte i, della Venezia e le sue Lagune, a. 1847. tra il nnm. 053 e 054. 5070. Prospetto generale dei Diarii di Marin Sanuto esistenti in copia nella Marciana il cui titolo è: Marini Sanuti Leonardi filii de Successa Rerum Italiae, libri lvi, in fol. Sta nel volume ni de’ Ragguagli sulla Vita e sulle opere di Marino Sanuto di Rawdon Brown. Venezia, 1838, in 8. Comprendono questi Diarii, coni              
 
       
              
      
        
          
          
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                1847              
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                POLITICA E CIVILE. 93 Dal 1457 al 15C0. 651. Annali Veneti dall’ anno 1457 al 1500 del senatore Domenico Malipiero ordinali e abbreviati dal senatore Francesco Longo, con prefazione e annotazioni di Agostino Sagredo ce. Stnnno nelT. vii, parte primo e porte secondo dell’Archivio storico. Firenze, 4843-1844, in 8. Dobbiamo lo pubblicazione di questi vero-niente preziosi Annali o Diorii, al conte Sogredo, benemeritissimo, come ognun sa, della patria storia. Dal 1463 al 1491. 652. Guazzo Marco. Historie ove si contengono le guerre di Maometto secondo imperatore de Turchi havute per quindici anni continui con la Signoria di Venetia. Venetia, Bindoni, 1545, in 8. e ivi, per Bartolameo detto l’Imperadore, 1552, in 8. Dal 1494 al 1500. 653. Ghronicon Venetum anonyini coaevi scriptoris ab anno 1494 usque ad annum 1500. Sta nel T. xxiv, Rerum Italie, a. 4738. E' attribuito questo Cronico o Marino Sanuto ; ma il chiarissimo Morelli scoperse eh’ è opera di Girolamo Priuli e eh’è il primo volume de’ suoi Diorii, sendo gli altri volumi manoscritti inediti. Anche il Foscarini a p. 465 della Letteratura sostentava non esser opera di Marino Sanuto. Dal 1500 al 1597. 654. Annali Urbani di Venezia di Fabio Mulinelli, secolo de-cimosesto. Venezia, Gondoliere, 1838, in 8. lig. Quest’opera fu in gran parte rifusa in quella che abbiamo di sopra ricordata. Dal 1512 al 1515. 655. Storia Veneziana di Daniele Barbaro dall’anno 1512 al 1515, supplita nella parte che manca colla storia secreta di Luigi Borghi. Sta nel T. vii, parte seconda dell’Archivio storico, premessavi una informazione erudita del chiarissimo Tommaso Gar, sull’autore e sui codici ond’è per la prima volta cavata, a. 1844. Dal 1613 al 1700. 656. Joannis Gratiani in Gvmnasio Patavino pbilosophi P. Hi-storiarum Venetarum libri xxxii quorum xxiv priores nunc pro-deunt. Patavii, Manfrè, 1728, volumi due, in 4. Il Graziani comincia dal 1613 e progredisce al 1700; cosicché il Sabellico, il Bembo, il Morosini e il Graziani, scrissero latinamente tutta la Storia della 'Veneta repubblica fino al 1700. Abbiamo anche : Specimen liistoriae Ve ne tue Joannis Gratiani editimi a collectoribus Lipsiensibus notis anticritici! castigatimi. Patavii, 1729, in 8.              
 
       
              
      
        
          
          
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                1847              
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                , ripetizioni, varietà di stile, cosicché pajono materie accozzate insieme per formare una storia regolata. Egli in eifetto ha intessute le sue vite di passi di annali vecchi riportandoli nella stessa loro dicitura, senza adattarli allo stile proprio (p. 104, -165, 190). Lo stesso difetto hanno i Diarii de’quali appena fa cenno il Foscarini. Dui principio al 1498. 593. Andreae Naugerii patritii Veneti              
 
       
              
      
        
          
          
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                Date              
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                1847              
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                Text              
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                 veneto, a. 1530. (Sta colle Opere del Navagero, e nelle Collezioni di Orazioni, a. 1559, 1577, ec. Molte e molte notizie intorno all’ imprese dellJ Alviano trovatisi negl’ inediti diarii di Marino Sanuto. 2628. Notizie intorno Luigi Andruzzi abate, conte di San-tandrea. . Si leggono sparse nel Giornale de’ Letterati, t. xxxm, xxxv, e spezialmente nel Mazzuchelli. Viveva ancora del 1749, e sebbene              
 
       
              
      
        
          
          
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                1847              
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                Text              
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                 concedette il permesso al supplicante di mandar ad esecuzione il suo progetto ec. Abbiamo anche da’ Diarii di Marino Sanuto del 1501, che erasi trovata nel Rivo di Canalregio una fontana di acqua molta, benché salmastra ; e che del 1533 a Sant’ Agnese fu trovata 1’ acqua dolce buona sorgente ec. e ciò per opera de’due ingegneri Cabriele da Brescia ed Arcangelo Romutam (forse Romitan) di Vicenza              
 
       
              
      
        
          
          
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                1847              
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                Text              
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                , parte prima. Ivi parlasi molto di questa celebre Compagnia la quale durò dal principio del secolo xv sino alla fine del xvi, sotto varie dominazioni ed era istituita spezialmente per dare e sovrastare a feste, spettacoli, funzioni ec. dati a’proprii concittadini nobili, e a’ principi forestieri. Nei Diarii di Marino Sanuto se ne fa spesso menzione. Veg-gasi tinche nel libro del Cicogna sulle Ree/atte Veneziane              
 
       
              
      
        
          
          
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                Date              
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                1850              
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                Text              
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                 dei relazioni dei due fratelli Podacatari, no- re Lusignani, tratta dai commentarli di bili cipriotti ; i diarii de’ Flatri, assai Giorgio Bustora ; la cronaca del frate Lu- commeudev oli per la loro cronologia ; En- signano ed altri.              
 
       
              
      
        
          
          
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                Date              
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                1897              
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                Text              
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                DIARII I MARZO MD XX VI II. - XXXI MAGGIO MDXXVIII 1 Del mese di Marzo 1528. Adì primo Marzo, di Domenega. Introno Cai del Conseio di X sier Mario Corner, sier Nicolò Venier et sier Hironimo Barbarigo, tulli Ire stati altre fiade. Etiam introno li Auditori nuovi, in luogo di sier Nicolò Bolani, sier Jacomo Barbaro et sier Borlolomio da Canal, hozi partili de qui, et vanno in sindicado              
 
       
              
      
        
          
          
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                Date              
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                1925              
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                Text              
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                520 quanto so et posso. R.me sopra el tutto et prometo il servitio n ro. Data in Rodi adi X octubrio. X. Itinerario da Venezia a Vienna di Carlo Contarmi oratore al serm~~o Arciduca d’ Austria don Ferdinando principe di Ca-stiglia (1). (Diarii Sanuto XXXVI, p. 403). Adi 24 luio 1524 si partì di la villa di Casal di Trivixana et andono a disnar a san Pollo, locho di d. Anzolo Cabriel              
 
       
              
      
        
          
          
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                Date              
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                1925              
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                Text              
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                2913 rupi, furono le sUe genti interamente rotte e poste in fuga, ed egli stesso preso da Gio. Vetturi clie lo mandò prigione a Venezia. Arrivatovi il 9 giugno 1514 colla fusta di Cherso scese dapprima alla casa del fratello di Gio. Vitturi ove desinò, poi fu condotto alla riva di palazzo ove attendevalo Nicolò Aurelio secretano del Consiglio de’ Dieci e il capitano di esso Consiglio, i quali lo introdussero nella camera nuova dei Signori di Notte per essere esaminato dai capi (1). Era giovane di trentadue anni, di bell’aspetto, vestito alla tedesca e d’indole fiera e leale. Invitato a recarsi sotto Marano ad intimarvi la resa (2), rispose : non voglio esser traditore dell’ imperatore ma avrete Marano fra quattro o cinque giorni perchè non hanno vittuarie, e se mi menerete sotto griderò che si tengano (3). Fu posto in Torricelle e vi rimase finché alle replicate istanze del papa, dell’ imperatore e del re di Francia fu liberato. A rialzare le speranze della Repubblica avvenne che la Francia, rinnovata per un altro anno la tregua con Ferdinando di Spagna, ottenuto dagli Svizzeri che si ritirassero dal suo suolo, conclusa pace il 7 agosto 1514 col re d’Inghilterra, trovavasi di nuovo libera e in caso di poter dare a Venezia efficaci soccorsi. Laonde s’ affrettò questa a mandare a congratularsene Pietro Pasqualigo in Francia e Francesco Donato in Inghilterra, al quale ammalatosi, fu surrogato Sebastiano Giu-stinian (4). Dovea esser loro primo ufficio rallegrarsi col re della pace conclusa e delle nozze eh’ egli, rimasto ve- (1) Sanuto Bìarìi, XVIII 213, 219. (2) Le operazioni militari sotto Marano furono descritte dallo stesso Girolamo Savorgnan che vi avea il comando, in una serie di lettere alla Signoria, stampate nella nuova serie dell’ Archivio Storico t. II, parte II e seg. (3) Arch. Storico ital. Storia del Barbaro nella Cron. Malipiero, pag. 1103. (4) Secreta XLVI 1.° sett., 1514, p. 79, 84,              
 
       
              
      
        
          
          
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                Date              
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                1925              
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                Text              
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                605 narrazioni piacevoli, e descrizioni da non invidiarne ad alcun romanzo (1). Il Sanuto scrive ordinariamente alla buona, in dialetto veneziano, promettendo in altro tempo e con maggior agio di ridurre i suoi diarii in buona lingua : « adonca, così ingenuamente si esprime, lega chi voi e già non mi reprenda, perchè solum il successo qui si vedrà, senza altro elegante stile (2), » Parecchie              
 
       
              
      
        
          
          
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                Date              
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                1906              
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                Text              
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                 la cità et borgo ; ma. per esser venuto una man de rectori ai quali non ha piacesto el principio dell’altra parte (') M. Sanuto : I diarii cit., voi. XXVI, pag. 160. (*) Ibidem, pag. 203, (3) Ibidem, pag. 202. (1) Ibidem, pag. 200. (5) Ibidem, pag. 457 . (°) Ibidem, voi. XXVIII, pag. 654. (7) Ibidem, voi. XXIX, pag. 17. 39              
 
       
              
      
        
          
          
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                Date              
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                1925              
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                Text              
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                 nella Compii, leggi all’Archivio. La f4) lo Mag. lo . Venezia nel 1532, trecento rasi colorati regina di Francia ordinava a Venezia, nei 100«. pel suo vestimento. Secreta 3 feb. 1531?32 LIV. (5) Sanuto, Diarii, XLIX.              
 
       
              
      
        
          
          
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                Date              
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                1906              
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                Text              
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                 delle fanterie Giovanni da Como(S). (t) V. A. S.: Senato Mar, XIX, 152. (3) Ibidem, voi. XXXI11, pag. 272. (2) M. Sanuto : I diarii cit., voi. XXIX, i ag. 362. (6) Ìbidem, voi. XXXIV, pag. 57. p) Ibidem, pag. 506. (') V. A. S. : Senato Mar, XIX, 226 *. (4) Ibidem, voi. XXX, pag. 371. (8) Ibidem, XX, 71.              
 
       
           
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