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1969
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d’ oro di sopra via. con uno gran penachio negro sopra P elmo, et così anco tutti li altri haveano penachi in testa de diverse sorte. Cor-seno 4 botte per uno con li preditti tre mantenitori, I Diarii di M. Sanuto. — Tom. ILI. dei quali hora correva uno hora P altro, et poche bote belle forono fale; le più belle che fosseno forono quelle di un spagnol nominato don Alvise d’ Avila, il qual ruppe
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su la lettera, che non si scalda molto et si digi le raxon per le qual si dia far questa coniunction etc. 11 Serenissimo I jDiarii di M, Sanuto. — Tom. ILI. sentado disse, è sta mandà la lettera del Proveditor zeneral dove era le raxon ditte per il Capitanio ze-neral, sichè bastava. Et sier Marra Morexini savio a terra ferma par-loe et mal, dicendo questo Conseio non è capitanei di guerra
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; Diarii a M. Sanuto. - Tom. XLY1II. forno falli pregioni, et el di seguente in pubblico zorno decapitali de commissione de messer Stefano de Balhor locotenente del re di Boemia in Ongaria, a suggestione di messer Pietro de Peren suo ne-pole Vayvoda de la Transilvania. Quo facto, li servitori de li dicli oratori, quali erano bene da 9* 150 cavalli et più, seguilorno il viagio loro verso Boemia
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I Diarii di M. Canuto. - Tom. ILYIII. ' haVemo li in la Puia, el quelle si lien per la liga, rinforzando I’ esercito, vedendo di ha ver li castelli di Brandizo, el spender quelli danari hanno a beneficio di la impresa, intendendosi etiam col signor Renzo ; con altre elausule. Una lettera molto longa. El sier Lunardo Emo savio del Conseio, et li 362* Savii ai ordeni voleno s# li scrivi, che li 10
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a dar una stretta a li inimici sono in Caravazo ; ma la cosa è andata in silenlio. Dilli inimici alendeno a svalisar quelli de Caravazo et portar la roba de là di Adda. In questa mallina, in do Quaranlie, per li Avo-gadori exlraordinari io principia a menar certe sen-lenlie fate conira sier Francesco di Garzoni qu. sier Marin procuralor. I Diarii di M. Sanuto. — Tom. ILYI1I. Copia di una lettera del duca
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el hozi lavorano a farle serare come erano prima ; che sono la porla de la Mossa el porta de Ogni- I Diarii di M. Sanuto. — Tom. XLI. santi. Item, dice che Lunedì passato, a dì 2, a Milano quelli capitani cesarei expediteno 5'over 6 capitani di fanti, tra li quali el ge sono el capitanio Al-dana, el locolenenle del conle Brunoro chiamalo missier Lodovico da Borgo, et altri i quali habbia-no
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de Cappo, datis Mediolani, 16 Maii 1526. Al presente, Milano cum li soldati imperiali stanno in conlinuo suspetto el una parte de 1’ altra, et in arme máximamente la notte, et la passata li slet-teno più che mai perchè si è levata una voce che questi signori vogliono impregionare una quantità (1) La carta 251* è bianca. 1 Diarii di M. Sanuto. — Tom. XLI. di gentilhomini et mercadanli di Milano
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, et che se dicevano voler butar uno ponte sopra Po. J Diarii di M. Sanuto, —■ Tom. ILI. il nuntio de lo amico che expedisse le lettere a Milano, referisse haver parlato cum missier Antonio Maria da Summo da Cremona, al qual ho tolto li denari mandava el Faylà a Milano, et dice che li ha ditto che in Cremona el più numero che possine esser non sono più de fanti 2500 et più presto manco, et homeni d’arme 100 in 120
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le città l Diarii di M. Sanuto. — Tom. XLI. qui circumslante se erano fornite di gente ; tamen havendosi ditti spagnoli parliti et andati parie a Ponlremolo et contra certi marcheseli et anche verso Rocabianca, le cose se sono messe in silentio. Da poi disnar fo Gran Consejo. Non fu il Se- 42 renissimo, et fo suspeso di far duca in Candia, che fu slridato per ozi. Et si dice, alcuni voleno prestar denari
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banda de cavali lezieri, archibusieri et Ire 1 Diarii di M. Sànuto. — Tom. XL Vili. o qualro falconeti driedo la slrala maislra, per non 315 li lassar andar senza quel più loro danno ne serà possibele ; et del seguilo avisarò. Item, per le pubblice scrive si mandi danari per compir de pagar quelli mancano, ai qual ha impegnalo la sua fede. Vene in Collegio 1’ oralor de Fiorenza. Di sier Agustin
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che.egli ha designato, col cousenso di Monsignor illustrissimo, per veder di dar qualche slrella a li inimici che vanno fuori a scorere et condurre prede in Napoli. Tenuta a li 25, et sono tornale poi le Bande nere, con le quale andò anchora di svizeri, lanzicbe* Diarii di M. Sanuto. — Tom. XLV1II. nech et guasconi, el olirà a li cavalli de la signoria vostra andorono alcune compagnie de homeni d’arme, el trovali
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a l’Oralor noslro a Fiorenza, in risposta di soe, con svisarli -la victoria di Pavia, et parli a quelli Signori voglino star di bon animo el non mancar, perchè nui senio per far ogni cosa a beneficio di la liga eie. Ave tulo il Conseio. Fu poslo, per li dilli, una lettera in campo a monsignor di San Polo, el un’ altra in consonanlia (1) La carta 386* è bianca. I Diarii di M. Sanuto. — Tom. XLTIII. al duca
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era in Tortona el voleva montar a ca-/ Diarii di M. Sanuto. — Tom. XLY1II. vallo per andar a relrovar monsignor dì San Polo in Aste, et iudica che Lunidì a la più longa debano marchiar di qua di Po. Referisse etiam, che le gente spagnole erano di là da Po tutti sono venuti di qua excepto il capitanio Ravagion, qual è in lo castello nominato Caxe cum zerca 200 fanti, et in la Slradella sono forse fanti 50
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di Milano cum tutto el populo non hanno voluto assentir ad tal cosa; et che per questo i signori cesarei volevano confinar da 18 in 20 gentilhomeni ; et su questo li gentilhomeni et populari heri feceno consiglio de non voler che questi gen-tiìhomeni fusseno confinati, el gli hanno risposto che per modo alcuno non voleno, ma nel loro consiglio è stà proposto di far 400 fanti di soi danari 1 Diarii
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, 346 , 353, 357, 362, 523. Mazor mare, v. Nero. Medea (contado di Gorizia), 339. Melegnano (Marignan) (lodigiano), 212, 275, 320, 321, 326, 333, 343, 344, 317, 369, 391, 400, 402, 405, 406, 408, 414, 415, 416, 417, 418, 419, 422. Melito (Meleto) (Vaile Bonito) (Principato ulteriore), 439. Melun (Francia), 390. Melro (Mento) (milanese), 21, 381, Menzo, v. Melzo. 1 Diarii di M. Sanuto. — Tom. XLVIIl
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, perchè in quelle parte si ha per cosa vera che esse terre franche ban facto un grosso exercito. Item, refferisse haver inteso I Diarii di U. Sànuto. - Tom. XLVIll. Da Bergamo, di sier Tomà Moro provedi- 162' tor menerai, di 4. Come havia aquietà quele fan-tarie, pagate el posto boni ordini, et si partiva la malina per Brexa, el manda una relation di uno trombeta venuto dal campo inimico eie. Andrea Moro Irombela de 1’ ¡lustrissimo
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io di una lettera di sier Toma Moro proveditor zenerat, dal campo sotto Pavia, a dì 15 Seplembrio 1528, hore 4. A dì 19. La Ierra beri 18 da peste, il forzo (1) La carta 373* è bianca. [2) La catta 374 ' é biacca. Diarii di M. Sanuto. — Tom. XLV1II. caxe nuove, tra le qual una massara di sier Piero Bragadin fo Consier, a San Severo; et lì de altro mal. Da Crema, di sier Luca Loredan podestà et capifanio
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in ìntelligentia et union insieme, sicome soa signoria sapea, havendo etiam loro proveditori nostri expressa commission di la Signoria nostra de observar et far observar a tutti li soi et ben vicinar et star in union con il stato di Milan, el per conseguenza con sua signoria, et che li desse I Diarii di M. Sanuto. — Tom. XV. risposta in chiarirli l’opinion et voler suo, acciò loro provediiori potesseno proveder
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Emo, di 17. Etiam vidi letere dii signor I Diarii di M. Sanuto. — Tom. XV. governador di 17 a Piero di Bibiena suo secrelario qui, di questo instesso tenor di quelle dii Emo. Et poi, questa matina, zonse altre lettere di proveditori nostri predicti, date pur soto Brexa, a dì 18, hore 24. Dii zonzer di danari ducati 5000 e la ricevuta di Andrea Corso, e le pratiche erano su e zoso di Brexa
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la parte presa. Fo lelto molte lettere venute questi zorni e di Roma e dii proveditor zeneral Pexaro, Bergamo, eie. Dii Zante. di sier Zuan Ft ancesco Badoer proveditor, date a dì... Marzo. Dii suo zonzer de li, et esser intrato nel rezimenlo, dove ha trovà, in tanta peste che fo ditto, era non esser morto più di 58 persone. *83 Da Veglia, di sier Agnstin Valier provedi- I Diarii di M. Sandto. — Tom. XZI. tor

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