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                Date              
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                1940              
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                Text              
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                 poznati iz biljezaka, kojima je Giovanni Monticolo popratio svoje izdanje djela Le vite dei dogi di Marin Sanudo (u novom izdanju Muratorija). Monticolo tocno primjecuje, da je Pietro Dolfin doslovce preveo ovo mjesto iz Chron. Lat. Marc. X. I Marino Sanudo nam o tomi govori ovako: »L’ ixola e cità di Curzola per uno Pepon Zorzi Venitiam nobele fu conquistada con exercito fato di soi danari              
 
       
              
      
        
          
          
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                Date              
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                1906              
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                Text              
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                229 bruciato colla sua nave nel sito del combattimento. Anche il Malipiero, negli Annali Veneti pubblicati dall’ Archivio storico Italiano di Firenze, concorda col Sanudo e parla con gran vantaggio del valore di Albano d’Armer, il quale sperando che il capitanio le seguisse, andò animosamente ad investire con la sua una delle grosse navi dei Turchi, ma appiccatosi il fuoco ad ambedue              
 
       
              
      
        
          
          
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                Date              
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                1906              
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                Text              
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                20 se Biblioteche in Italia o all’ estero, sceverando le copie e i duplicati dagli originali, sieno o 110 pubblicati, escludendo quelle di insignificante importanza. Se la deputazione Veneta di storia patria ebbe la felice idea ed il coraggio di pubblicare i 58 volumi in folio di M. Sañudo, perchè o un potente Istituto, o il Governo stesso, chiamato ad incoraggiare ogni sorta di studii, non potrebbe intraprendere un’ opera simile, imitando l’esempio anche del Governo inglese, che ha pubblicato la raccolta delle sue cronache ? Fino a questo punto noi abbiamo accennato alle cronache da considerarsi quali fonti della storia Veneziana, ma non potremo certamente ommettere di parlare di altre preziosissime fonti, fonti cospicue ed autentiche quali sono quelle che racchiude quell’immenso tesoro, che è il nostro Archivio di Stato. In queH’ampia congerie di pergamene e di carte, può dirsi riposta tutta la sapienza politica della veneziana repubblica. E sebbene il tempo edace e gli iucendii ci abbiano privato dei documenti più antichi, potrei ancora citarvi i libri delle deliberazioni del Maggior Cousiglio, i libri dei patti              
 
       
              
      
        
          
          
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                Date              
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                1906              
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                Text              
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                 rivolta,* che è detta degli Agiostefaniti, uomini tra i più nobili e ricchi di Creta. Questi occuparono subito Sitia e Mirabello. A comprimere questi moti, Giacomo Tie-polo Duca chiamava in ajuto Marco Sanudo, veneto, duca di Nasso, con gran pattuita mercede, come dice il Sabellico ; gli autori della defezione furono cacciati dall’ isola, ed i già perduti castelli, ricuperati. Ma sorta discordia              
 
       
              
      
        
          
          
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                Page 49              
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                Date              
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                1911              
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                Text              
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                — 37 — del ducato di Milano, tenendo per proprio conto Cremona e la Ghiaradadda. Nel 1503 i Veneziani fecero pace col Sultano Bajazette, ed essendo morto nello stesso tempo papa Alessandro VI, essi ne approfittarono per maggiormente ingrandirsi nei loro possessi, occupando le terre del duca Valentino ad opera del loro generale Gian Paolo Manfroni. Venezia già possedeva da mezzo secolo in Romagna Cervia e Ravenna, teneva un podestà a Rimini ; per questa nuova occupazione aggiungeva al suo dominio Faenza, Imola, Rimini, Cesena* Urbino, Fano, Berti-noro e Montefiore. Queste occupazioni furono pei Veneziani, la causa, se non della loro completa rovina, ma certo del tramonto del loro potere in Ita • lia. Papa Pio III che nel 1503 governò soli sedici giorni, e succedutogli Giulio II, protestarono contro di essi. Nel 1504 come narra Marin Sanado, il Nunzio a Venezia insisteva per riavere Pesaro, Rimini Faenza, cui il doge rispondeva : che mai si sarebbero rese tali terre anche se si avesse dovuto spendere i fondamenti delle case. È da notarsi che in questo stesso tempo, i possessi marittimi dei              
 
       
              
      
        
          
          
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                Date              
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                1911              
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                Text              
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                — 54 — infine, Agostino Barbarigo stabiliva altra lega il 30 Maggio 1501, coi re di Francia, Spagna, Portogallo, Alessandro VI e Uladislao, re d’ Ungheria. Ma ormai la salute del venerando Doge declinava, ehè eveva raggiunto r81mo anno di età, però egli ottenuta licenza, si recava a Padova li 8 Agosto 1501 per mutar aere, come dice il Sanudo, e per visitare una casa che aveva donato a suo genero              
 
       
              
      
        
          
          
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                Date              
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                1911              
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                Text              
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                lissimo della república fino alla propria morte avvenuta nel 1474, ultimo rimasto dei famosi capitani del 400, ed era come un segno vivente della potenza veneziana acquistata sul continente italiano. Il Colleoni, educato alla scuola di Braccio di Montone e dello Sforza, entrò in servizio della República, militando sotto gli ordini del Carmagnola e del Gattamelata, contro i Visconti. Non dissimile dai capitani del suo tempo, nel mutar padrone, abbandonata Venezia, passava ai servizi del duca, ma venuto a costui in sospetto, fu nel 1446 chiuso nel castello di Monza, ma fortunatamente nel 1447 venne liberato pella morte del Visconti. Creato generale dai Milanesi ordinatisi in República sconfisse l’il ottobre il duca d’Orleans, che voleva conquistare il Milanese. Il Colleoni quindi passò ai Veneziani, ritornò allo Sforza, e ripassò ai Veneziani coi quali finalmente restò in via definitiva. Ricchissimo, lasciò 100 mila zecchini alla República Veneta che gli fece erigere un monumento. Sul qual proposito riferisce Marin Sañudo che il 21 marzo 1496 di lunedì fu scoperto il cavallo di bronzo di Bartolomeo Colleoni di Bergamo già generale di terra,              
 
       
              
      
        
          
          
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                Date              
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                1795              
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                Text              
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                Capo XIII* Ì05 sier Nicolò Bragadì L. 8000 sier Rexin Marin qu. Piero L. 100© sier Zuanne Sanudo L. 5500 sier Zuanne Malipiero L. 6 000 sier Fantin Bragadì L. 600O Case di S. Lorenzo L. 1JOOO t)'1 Lucia Falier L. <5ooo Alvise dalle Fornase L. 6000 Antonio Borser L. 400 Gabriel Tron L. j 000 Guidinelo Guiduci L. 300 Lunardo de Bici L: 1000 Marin Stanier L. 8000 Piero di Composteli! L. 3500              
 
       
              
      
        
          
          
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                Date              
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                1795              
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                Text              
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                i38 Libro Primo, sier Zuanne da Mosto sier Zanetto Sanudo Andrea Zetrego Antonio Nave becher D.a Andriola Roladin Andrea Catanio Pan cuogo Bortolo spicier Benedetto Capozofa Donado Negro Donado Orcoli Filippo Barca Greguol Partidor Gerardo dalla Motta speder Giacomo d'Andrea Lunardo Bevilaqua > , D.a Malgarita Negro Manfredo da Brolo Nicoletto di Lamberti Nadal Trivignà Nicolò Bonatin              
 
       
              
      
        
          
          
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                Date              
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                1829              
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                Text              
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                169 44°- SANUDO dottor Giovanni, canonico di Rovigno di lui patria, la di cui vita non fu che una continuata carriera nei più luminosi esercizj di carità fraterna , di pietà religiosa , e di santità venerabile; morì nel 1710, ed in tanta venerazione che il di lui cadavere fu sepolto sotto l’aitar maggiore di quella superba ed insigne basilica di S. Eufemia; nè sembrerà strano che questo veramente              
 
       
              
      
        
          
          
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                Date              
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                1827              
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                Text              
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                 di « Livio Sanudo era la sola opera su cui avevo qualche fiducia. Pochi hanno conosciuto il merito del a nostro scrittore che fiori sulla prima metà del secolo XVI, cctepicuo non meno per la patrizia no-« biltà del suo casato, che per l’estensione del suo sapere. Le scienze matematiche furono le delizie « della sua adolescenza; scienze amate per istinto dell’anime capaci di sentire l’amore e la forza              
 
       
              
      
        
          
          
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                Date              
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                1969              
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                Text              
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                 di do provedadori sora il cotimo di Damasco, juxta la parte. 165 Sier Hironimo Baxadona, el grando, quondam sier Filippo .... 82. 81 . Sier Jacomo Barbaro, fo provedador di comun, quondam sier Berti . 95. 64 Sier Andrea Barbarigo, fo provedador a Trevi, quondam sier Nicolò, da San Barnaba .... 67. 93 Sier Marin Sanudo, el savio ai or- eleni, quondam sier Lunardo . 85. 80 Sier Ferigo Morexini, da Londra, quondam              
 
       
              
      
        
          
          
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                Date              
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                1970              
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                Text              
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                , ducati 700 .... 626.345 Sier Antonio Venier di sier Zuan Alvise, qu. sier Francesco, triplo, ■ ducati 700 ....... 531.444 Sier Piero Orio fo XL, qu. sier Zuanne, ducati 600 ...... 512.459 Governador de V intrade. f Sier Francesco Sanudo qu. sier An-zolo, qu. sier Francesco, dopio, ducati 2000 ....... 788.186 Sier Daniel Moro fo rettor in Setia, qu. sier Marin, triplo, due. 1500 391.582 Provedador              
 
       
              
      
        
          
          
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                Date              
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                1969              
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                Text              
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                 Sier Santo Trun, fo di Pregadi, qu. sier Alvixe.......... 34, .122 Sier Marco Antonio Calbo, fo synico in Levante, qu. sier Hironimo . . . 38, .119 Sier Marin Sanudo, fo di Pregadi, qu. sier Lunardo........ 40 .117 Sier Zuan Antonio Barbaro, fo capitanio e provedador a Napoli di Romania . 48, .109 Sier Velor Morexini, fo provedador sora le pompe, qu. sier Jacomo.... 30, .126 Sier Hironimo Barbarigo              
 
       
              
      
        
          
          
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                Page 343              
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                Date              
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                1892              
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                Text              
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                 del suo viaggio dalle coste del Mar Nero alla Cina. Ma tutta l’opera insigne di frati e di mercanti dimostrò quanto difficile fosse la via mediterranea al paese delle spezie e come fosse necessario cambiare strada. I Veneziani però non disperavano e Marin Sanudo Torsello propose nel 1321 al patrio Senato una crociata contro il              
 
       
              
      
        
          
          
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                Date              
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                1855              
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                Text              
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                 Contarmi, Matteo Sanudo, Alessandro Contarmi, Gerolamo Quirini. Sicché colla promozione di questi soltanto, incassò 1’ erario una somma di olire ad ottocento mila ducati. E due altri poi furonvi, i quali per far conoscere, che più assai dell’ onorificenza e della dignità esibita stava loro a cuore il prosperamento della patria, offerirono la somma di cento mila ducati per cadauno, sicché da questa fonte              
 
       
              
      
        
          
          
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                Title              
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                Date              
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                1925              
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                Text              
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                Negri dott. A. - Brombole de saon - Poesie in dialetto veneziano..... . L. 1 --- Orlandini G. - Il Teatro Malibran e la casa dei Polo - con una pianta . . . • • • »» 1.50 Orlandini G. - La Cappella Corner nella Chiesa dei Ss. Apostoli a Venezia ■ - ili. . >» 3.50 Pilot prof. A. - Condole, Gondolieri e : astuzie dei Gondolieri nei secoli scorsi . . »1 1 --- Pilot prof. A. - Cocolezzi, sempiezzi e matezzi 2.--- 9» Varai;nolo - Matina de nozze . . . • 1 2. id. - Per la regola .... . t» 5.- Vianello - Una gemma delle lagune - Storia *> 7.50 Zanetti - Guida di Murano . . . »* 10 --- id. - Piccola guida di Murano . . *» 1.--- Mariti Salitalo --- La cronachetta - a cura di R. Fulin - legato...... . »» 25.--- Rossi Ing. Attilio - Definizioni e regole di 2.75 Vampa IreilO - Trattato pratico di Magnetismo, Ipnotismo e suggestione■ magnetica . . . . >» 5.--- Zen-llall)i - Primi fiori - Temi svolti per le scuole elementari femminili . . • • *> 2 --- Barbiera Teresita - Esercizi e regole di gram- »» 4.50 Orazio Fiacco - I quattro libri delle odi ed il carme secolare - Versione metrica di Lionello Levi, con testo a fronte . ......7.50 Battistella Antonio = La Repubblica di Ve- ! nezia nei suoi undici secoli di storia . . „ 40.— -c<£>- Stab, Grafico G. Scarabeìlin - Venezia              
 
       
              
      
        
          
          
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                1925              
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                Text              
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                 ed apostoliche iContarini, Tiepolo, Morosini, Michiel, Badoer, Sanudo, Gradenigo, Memmo, Valier, Dandolo, Po-lani, Barozzi.              
 
       
              
      
        
          
          
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                Date              
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                1882              
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                Text              
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                DIARII I MARZO MDIX. — XXXI LUGLIO MDIX. 1 ADSIT OMNIPOTENS DEl'S. Marini Samoti Leonardi nui patricii veneti, de successi' Itali.« qcasi ephiuerida uber octa-vus incipit , feuciter discante Leonardo Lau- REDANO, DICE VeNETIARCM ETC-, JfLlO SECUNDO PONTIFICE MAXIMO, ET MAXIMILIANO ROM.ANORL'M REGE. Non senza grande fatichn et continua soliciludine de investigare la verità              
 
       
              
      
        
          
          
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                1882              
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                Text              
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                DIARII 1 MARZO M I) V 11. — X X V ! II F E B II R A J 0 M D Y 111. I Serenissimo ac excellentissimo principi et domino, domino Leonardo Lauredano, Dei gratin Venetiarum duci excellentissimo. Per satisfar al debito de la servitù mia versso vostra celsitudine, principe serenissimo, et im prie a t|u<'llo che io so esser desiderio suo, chomo zollante de il beue di questo illustrissimo slato              
 
       
           
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