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1837
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, che come la bella rossina e la bella brunetta lessero su per le colonne dei pubblici diarii il fatto della loro singoiar pesca, corrugarono un po’quelle fronti leggiadre, e forte se ne recarono contro allo sciagurato scrittore della novella. Oh non aveva egli ad empier d’altro i suoi fogli, che avessimo da fornirgliene
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1933
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^4 CAPITOLO DECIMOSETTIMO delle galee di Romania a quelli delle nostre odierne compagnie di navigazione. Facevano la gran traversata liberamente terragnoli e marittimi, ecclesiastici e studiosi, donne e villani, duchi e pezzenti. Di alcuni dei più lit-terati ci restano memorie e resoconti. I diarii più interessanti sono quelli del XV secolo; di Roberto da San Severino, Santo Brasca, Gabriele
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1911
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— 310 — prima della guerra, circa ai giovani che tentavano evadere per l’estero per arrolarsi in corpi armati, e circa le persone che li persuadevano e prestavano ajuto, si ricordava il trattamento voluto dalla legge marziale. Ed ora passo a registrare un’altra categoria di fatti lugubri e dolorosi cioè i diversi arresti e processi per causa politica, desunti dalle stampe e dai diarii del tempo
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1827
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in A rimino zercha le cosse bisogna in quella cita in letere ij Jeurer i5o5," la quale comincia: Le porle di questa tera . Stà nel Sanuto. (Diarii voi. V, p. 612). Finalmente del 1007 fu eletto a reggere Napoli di Romania come provveditor e capitanio. Ed essendo stato mandato nel i5i5 di luglio provveditor generale a Treviso compì pochi mesi dopo la sua mortale carriera a’ 3o di ottobre di quell’anno
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1925
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quale e quanto fosse il danno recato dai Portoghesi ai Veneziani pel loro nuovo viaggio, e i mercatanti, che (1) Seereta, 2 agosto 1502,'p. 30. (2) Ib. 20 sett. p. 40. (3) Priuli Diarii febbraio 1502 e Sanud o.
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1902
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» scientifico col quale si sono messi all’ impresa ». Ruggero Bonghi : « È di somma importanza che la pubblicazione del Sanudo » continui ed avanzi sollecitamente ». Domenico Berti, la encomiava in Italia. Il Gregorovius, il Burchard all’Estero. Henry Yule se ne fece patrocinatore in Inghilterra, come Leopoldo Ranke se ne era fatto in Germania. Il Congresso storico di Napoli nell’ adunanza del 23 settembre
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1938
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MARIO NANI MOCENIGO Una lapide posta nel muro di fondo del X cantiere della banchina di « Novissima » così si esprime : IN QUESTO LOCHO FU AVARADO DOI BARXE E UNO GALION MDXXXI A DI X OTOBRIO (1) Dai diari di Marin Sañudo risulta infatti che in quella data fu varato un grosso galeone armato di 128 bocche da fuoco e che esso fu fatto scendere in mare demolendo il muro di cinta verso la laguna perchè non avrebbe altrimenti potuto uscire dall’Arsenale attraverso i canali. Secondo il Casoni si deve ritenere che questa fosse la prima nave di questo tipo costruita in Arsenale, ma ciò non è provato in modo sicuro. Un altro tipo di nave proposta da Vettor Fausto fu accantierata in Arsenale per decreto del Senato del 2 ottobre 1 526 e, come riferisce il Sañudo, il Fausto stesso fu incaricato di dirigere i lavori di costruzione essendo stato messo a sua disposizione un « cantiere serrato nell’Arsenale » perchè così i lavori potessero effettuarsi con la maggior possibile segretezza. Questa nave che fu denominata « Quinquireme Faustina » fu varata il 24 aprile 1 529 e da quanto scrive (1) L’iscrizione è ripetuta anche esternamente al muro e porta gli stemmi Querini, Morosini, Orio, Minotto, Dolfin. 68
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1938
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Sanudo Torsello (1270-1343), che fece cinque volte il viaggio d’Oriente e che in un suo voluminoso programma propugnò la necessità e disegnò i metodi di riconquista della Siria e della Palestina. Parte preponderante egli dava, in questa riconquista occidentale, alla Repubblica veneta, particolarmente attrezzata per i suoi abili marinai e per l’effettivo dominio di una serie di porti che si estendevano
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1911
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— 52 - Lodovico Maria Sforza duca di Milano per la pace e tranquillità d’Italia. Marin Sanudo, che cominciò a scrivere i suoi diari nel 1496 parla spesso del Barba-rigo tributatogli molti elogi, prima della sua morte. Esso gli aveva già dedicato 1’ opera de origine, situ et magistratibus urbis Venetee, quindi allo stesso doge dedicava la storia della venuta di Carlo Vili dicendogli nella lettera
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1893
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60 55. 1303, Mano 21. Permesso al Bailo per tre mesi di viaggio. Quod fiat gratia nobili viro Andree Sanudo Baiuli Armenie, quod sicut potest per suam commissionem stare tres menses in Armenia, quo vult, ita possit stare tres menses in Cipro: et si consilium est contra, etc. [Pilosus, 45 t0]. 56. 1303, Agosto 24. Nuovo modo di mandar Bailo in Armenia. Quod a modo non mittatur Baiulus in Armeniam
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Page 182
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1850
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178 LIBRO XXII, CAPO XI. 1 serrare nell’ andito de’ Provveditori di comune per voler rubare » tre volte, ma furono scoperti da chi andava a sonar 1’ ore, c poi » furono condannali, come ho dello di sopra. » Sono parole del Sanudo (1). Ma intanto l’incolpato Jacopo Foscari era stato spedito con apposita galera al luogo della sua relegazione nella Canea. Di là poco dopo arse l’infelice
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1847
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luglio 1479, dal quale si viene anco a conoscere che leggi rigorose erano in vigore assai prima. Marino Sanudo, ne’suoi Diarii, ci ha lasciala memoria di una parte proposta in consiglio de’pregadi
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Page 305
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1854
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di ornamento le giovani, colle snodate chiome di cenere asperse, e con nera toga discinta, e a piè scalzi, raccoglievano dal rogo le ossa, le for-nivan di aromi, e le metteano colle lor lagrime insieme iti urna d’ oro o d’ argento. Poiché convien dire che ad onta la tumulazione privala, si avesse cura speciale delle spoglie dei dogi; registrando Maria Sañudo ne’suoi Diarii, che non potè imbalsamarsi il doge
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1925
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Paglioni, succeduto al Malvezzi morto l’anno innanzi. Laonde la condizione del La Pa-lisse, che avea assunto il comando delle truppe francesi, fa-cevasi ogni dì più pericolosa ; le truppe stesse erano stanche delle lunghe guerre, scemate nel numero anche per le genti richiamate in Francia per opporle al re d’Inghilterra che aveavi fatto uno sbarco, sparse sopra un ampio territo- (1) Sanudo ne dà ima
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1925
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. E infatti può dirsi padre della storia veneziana Bernardo Giustinian il quale alla letteratura (1) Sanudo Diarii VI, 26 giugno 1506, p. 281. Il rigorosissimo decreto ai Procuratori di ritirare fra quindici giorni i libri per avventura già prestati, farebbe quasi sorgere il dubbio che i libri del Petrarca potessero essere stati per tal modo dispersi. (2) .Notatorio del Collegio 18 sett. 1469, p. 56, quum
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1906
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Benedetto Sanudo, che terminò pure quello principiato dal Venier (1506)(3). Da altri documenti apparisce che si lavorava allora altresì a quella muraglia di occidente verso il mare(4), di cui ripetutamente abbiamo tenuto parola, e che certo faceva parte della nuova cinta(n) ; ed a quella sotto a S. Francesco della cinta medesima (1510)(6) * *. Da un dispaccio poi del duca Antonio Morosini e del capitano
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1851
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il giorno 2 gennaro 1504; in esse chiedevano, che per sovvenire ai bisogni moltiplici della loro città e della provincia si compiacesse il senato di conceder loro i diciannove articoli, che qui espongo succintamente (1) : (i) Ce ne conservò il testo originale » i.° Imprimis, quod omnes terre ca-Marin Sanudo, ne1 suoi diarii (pag. n stra etlocus comitatus dislrictus vicariale
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Page 101
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1902
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del predicto » Marin Sanudo : (1) Tratta dal Codice Marciano It. Cl. VII, n. 375. (H) Cous. X, Parti Comuni, reg. 7, c. 97, Archivio di Stato. 1 Diarii di Marino Sanuto - Prefazione.
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Page 106
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1902
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102 I DIARII DI MARINO SANUTO » Item voio ditto mio corpo sia tenuto in caxa mia hore 24, poi justa el » consueto portato in chiesia : non si fazi baldachim alcuno, solum uno dopier » per capo, et poi sepulto in la chiexia di S. Zacaria, dove era le arche di nostri » passadi da cha Sanudo, et sia messo, per adesso, in una cassa di larese impe-» golata, poi in uno deposito con la et la mia arma
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Page 321
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1884
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due frammenti di diarii, scritti in S. Daniele, il primo da un patrizio, pei fatti del 1797, l’altro da un fattore per la gurra del 1809 e per le vicende del 1813 e 1814, bello quest’ultimo per ingenua vivacità di descrizione. Il primo volume si chiude al 1847; il secondo, più copioso, comprende i nostri fatti fino al 1870. Un ultimo capitolo tratta degli episodi e delle azioni valorose a cuj parteciparono
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