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1853
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q. Marco q. Nicolò fu postumo e perciò detto Lorenzo — Nacque 1437 — Si maritò 1457 in Zanetta Foscolo q. Andrea q. Nicolò — Andò 1459. 29 aprile Castellano a Sebenico — 4463. 3 ott. eletto XL -- 16 genn. 1465 (cioè 64) Signor di Notte — 1464. 8 luglio alla Pace — 1465. 43 dicembre Consigliere a Rettimo — 1467. 6 dicembre Conte e Capitano a Dulcigno nell’Albania, ma non vi essendo andato rimase
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1853
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in Cipro, ed al-Tajuto dell'isola diTine neU’Arcipelago. Finalmente andò Governatore generale in Albania. Ajlri se ne registrano fra’ veneti militari , e degli ultimi fu il detto conte Ferdinando, ricordalo a p. 644 Libro XIII delle Vite de’ Priucìpì dal Martinioni, perchè nel 1616 « fugò cinquecento soldati arciducali » che tentavano invadere il territorio di Mon-» falcone e depredarlo, lasciando
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1834
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, che vi ha il no- dissima. (2) me (i), fu conceduto dà' padri con instrumento Melio da Cojitona il vecchio, in onore di cui ultimo ottobre i546 in atti di M- A. Cavanis al il giovane nepote Melio insieme con Cesare giureconsulto melio o amf.mo, o emiuo da Cor- suo fratello pose l’epigrafe num. 5, era generale tona, il quale pose queste lapidi num-4, e 5 sul di fanteria Veneziana. Passato nell’Albania li- muro
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1830
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maggio 1701, che riportata la laurea in Chirurgia nel 25 ottobre 1721 fu chirurgo maggiore della cavalleria nelle truppe della Dalmazia ed Albania, come da Ducale del 15 marzo 1751. Egli è stato eziandio laureato in medicina nel 1755 dal Collegio de’Medici in Venezia, e con fama ne esercitava la professione in questa città, nella quale morì Panno 1741 ; e in esso si estinse la linea di Giovanni figlio
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70 II - Nell’Albania Centrale duinensis, Quercus pubescens, Cercis Siliquastrum, Rosa tomentosa, Spartium junceum, sui quali la Clematis Flammula, la Vitis e Smilax si arrampicano con vigoria meridionale. Fino al villaggio di Viaina le colline sulla sinistra del torrentello continuano a tinte verdi cupe con gli stessi dumeti di Piscupi, macchiati frequentemente dal vivo color d’oro dei fiori
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1917
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Ili - Nell’Albania Centrale 131 mi annunziava che metteva a mia disposizione, come onorevole scorta, un suo intelligente scrivano, sottufficiale di fanteria. La troppo spontanea e notevole offerta voleva dire che io sarei stato guardato a vista per tutta la durata dell’escursione che avevo stabilita sui monti Trebescina, a Tepeleni, Clissura, Pre-meti, sui monti Nimercca, ad Argirocastro
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1917
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Ili - Nell’Albania Centrale 133 Comunque il nostro torrente ha origine a N.E. di Izvori, nel Malesi, che culmina a 850 m. sul livello del mare e ospita i villaggi di questa interessante tribù tosca. Il suo largo letto aveva una vegetazione di particolare interesse, discesa certamente dalla montagna. Notai un esemplare di Drypis spinosa, la Sileno paradoxa, il Cerastium arvense, V Astragalus
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1917
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46 II - Nell’Albania Centrale l’olio che si esporta acquisterebbe vera importanza, quando alle regole primitive della preparazione si applicassero gli insegnamenti dell’arte. Dalla base del cocuzzolo di Cubi in avanti seguimmo la via dapprima lungo le foreste degli ulivi, indi a margine delle praterie selvaggie intorno al diroccato castello veneto presso lo scalo, senza incontrare
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1917
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Ili - Nell’Albania Centrale 129 invece che alla cima del m. Hon., come avevamo prima divisato. Addio piccola e quieta oasi di Radima; grazie dell’ospitalità che ci hai dato! Il sentiero, tagliato nel brullo calcare, dapprima facile, sale per leggiero pendìo e traversa dopo meno di mezz’ora il rio di Radima. A più di cento metri in alto, sulla nostra destra, osservai una macchia isolata
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1917
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54 II - Nell’Albania Centrale La mattina seguente, col sole alto, salutammo i nostri ospiti. Ci internammo nei ricchissimi dumeti a sud di Selenitsa coll’obiettivo di lasciare Armeni alle nostre spalle e scendere nella Suscitsa ira questo villaggio e Pencova. Il sentiero difficile ci guidò in tre quarti d’ora sul crinale del Malji Treblovs alla Ciafa Armenit. Il substrato a puddinghe ed arenarie
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1917
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40 II - Nell’Albania Centrale di Haghios Gheorghios o S. Giorgio sopra Ducati. Una simile rada cinta di alture accidentate potrebbe valere quanto la Spezia o Pola contro un nemico invasore per via di mare o di terra. Vallona è città albano-greca di circa 8.000 abitanti che parlano l’albanese nel dialetto tosco e il greco. Riguardo alla religione questi abitanti si dividono in greci e albanesi
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1917
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Ili - Nell’Albania Centrale 125 tamente all’imboccatura delle lagune. Si capisce che il famoso ordine non era ancora venuto, e si capisce quindi che l’autorità di Vallona mi teneva a vista d'occhio come un pericoloso bandito. Dal Consolato, Salì mi portò a gran trotto nelle praterie umidissime, al sud delle saline, ricche di Lepturus pannonicus, Cyperus flavescens e Moenchia mantica
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1917
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II - Nell’Albania Centrale 83 dati, giungemmo a circa 1000 metri, ad un’abbondante sorgente dove ci riposammo dieci minuti. Salendo, traversammo il suolo accidentato e roccioso dove poveri dumeti mediterranei mostravano tratto tratto qualche albero di Cerasus Mahaleb, Crataegus hirsutior e arbusti di Rosa agrestis. L’ Astragalus angustijolius era in frutto. Sul Barciatà penetrammo in aride
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1917
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52 II - Nell’Albania Centrale il volume di una nocciuola. Gli avanzi organici che si poterono isolare e riconoscere vennero riferiti a 37 specie. Per numero di specie tengono il primo posto i gasteropodi, ma per abbondanza d’individui anche i lamellibranchi non rimangono indietro. All’infuori dei molluschi, il Simonelli trovò nel materiale sottoposto all'esame un solo crostaceo cirripede
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1917
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II - Nell’Albania Centrale 57 L’ora avanzata non mi permise la salita del S. Basilio, che io perciò mi contentai di studiare nella sua zona media ed inferiore. Ritornando alla spiaggia trovai comune, nel substrato argilloso, VArundo Pliniana. In conclusione, il territorio di S. Basilio ripete interamente la natura e la forma di tutti i Caraburun. Nulla si è saputo o voluto qui utilizzare
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1917
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II - Nell’Albania Centrale 89 Dopo una breve fermata aìVhan provveduto di letti in ferro, che fortunatamente non provammo, riprendemmo la via non senza dissetarci alla ricca sorgente del villaggio protetta dal solito gigantesco platano d’Oriente. A mezz’ora da Trajas comincia la vallonea. Quest’albero ha l’abito e l’altezza della nostra quercia. Comune nell’Anatolia, Grecia, Arcipelago, piuttosto
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Page 451
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1934
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. Condizioni del Clero: 118, 119. Condizioni religiose: (Ipek) 132; 150, 151, 158, 162-166; 168, 171, 184, 236, 237, 244. Contromagia: 285. Conversioni dall’islamismo sec, il giudizio del P. Pasi: 153. Coraggio Cristiano: 166. Corruzione: 133, 164, 165, 264. Costanza nella fede: 156, 157, 197, 198, 224. Cultura: (Che cosa sia) 3-4; (— in Albania) 3-9; (greca), 4; (bizantina), 4; (slava), 4. Decadenza
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1934
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temporanei, è un'altra questione. È più probabile la seconda ipotesi. A proposito di S. Biagio, c’è la tradizione in Albania che questo Santo sia vissuto a (Vescovo di) Sebaste presso Laji di Kurbini. Si indica il monte Argjè (mali i Argjéut). Sarebbe quindi Sebaste di Arb'èni. Si mostra ancora la spelonca dove si nascose il Santo e fu preso e martirizzato dai Gindei. C’è pure il luogo
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1940
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). Sul Mare - Trieste (XVI, <4, numero dedicato particolarmente a Genova; 5: dedicato all’Albania, articoli di A. Ni-cotera, M. Nordio; magnifiche illustrazioni; 6: L. Rizzo, Vigilia eroica sul mare di Roma). Termini - Fiume (44 : articoli di G. Gerini, A. Capasso, liriche di U. Betti e B. Sanzin). COSE DA NON DIMENTICARE Anche per le violenze usate agli Italiani d’Inghilterra e di Francia adeguate
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Page 149
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1940
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di Debrecen, per una sua traduzione in ungherese della «Carta della Scuola», con relativo commento in pubbliche adunanze). Geopolitica - Trieste e Milano (II, 1: R. Pess, Aspetti geopolitici dell’Albania, E. Bonetti, Zona d’interesse geopolitico: Alasca, L. Chersi, La nuova Spagna; recensioni di A. Fi-lipuzzi, E. Bonetti ecc.) TRINKO GIOVANNI, Storia politicai letteraria ed artistica della Jugo-1 slavia
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