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esilio nelle lontane regioni dell'Asia Minore, o, con un sistema ancor più sbrigativo, sopprimendoli addirittura (1). Il programma della I^ega di Pritzrend, cosi chiamata dal nome del paese nel quale si riunirono per la prima volta i delegati di tutta l'Albania, compresi ben inteso quelli della Toscheria, i quali avevano per loro capo Abdul Bey Trasheri, e compendiato nel celebre memorandum
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. Nessuno se ne occupò. E dopo quel saluto, nessuno ha più pen«ato a mandarne degli altri.... Certo è che se nel Sangiacato di Scutari non reputano nemmeno possibile si possa pensare ad applicare a loro le riforme, in tutta l’Albania, e specialmente nella Ghegheria, sono disposti a opporsi di nuovo con la forza a qualunque tentativo in questo senso. Difatti fino dapprincipio rimase stabilito
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e di prudenza, è un'abile funzionario. Dal più al meno sono tutti cosi. Hanno 10 stesso carattere di combattività e spiegano la stessa attività, a ciò incoraggiati dal loro Governo, tutti i Consoli Au-;tro-Ungarici in Albania. Fino a poco tempo fa era fra i più intraprendenti anche quello di Val-lona, il signor Petrovich, la cui famiglia è di origine albanese, e che di questa sua qualità si era valso
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. Esso vedeva già con occhio tutt’altro che benevolo tutto ciò che sente anche lontanamente d’italiano, considerando gli italiani come gli spogliatori del Papa. Le prediche che da tanti anni i preti croati usciti dal seminario di Zagabria fanno, tanto in Albania come nei piccoli paesi della Dalmazia, sono spesso delle variazioni su questo argomento e niente altro. Adesso hanno più buon giuoco che mai dicendo
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hanno un governo ed una diplomazia che ne interpreta le aspirazioni, la sola Albania manca d’ ogni rappresentanza Non avendo governo proprio essa non può essere rappresentata da sè, e non lo può dall’impero Ottomano perchè, propriamente parlando, non nt dtfxndt. « L’Europa conosce la nostra storia. Vinti, i nostri padri, ma non domi dalle armi turche, conservarono la propria indipendenza, il carattere nazionale
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..... Un semplice sguardo dato alla carta fa vedere come con questa ferrovia, Spizza-Antivari-Dulcigno, la quale con un altro tratto da Spizza a Castelnuovo verrebbe collcgata alle ferrovie strategiche costruite di recente nella Dalmazia meridionale e con l’altra linea, che sarà fra breve ultimata, da Scrajevo a Salonicco per Uvaz, Mitrovitxa e Uskub, l'Albania sarebbe investita da due parti, stretta
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di circa 3000 ettari, secondo una pregevole monografia del Sangiacato pubblicata nel lìollettino degli Affati Esteri dall’avv. Marchioro che fu il primo titolare del nostro Consolato a Durazzo. Tali foreste — e ve ne sono molte in altri Sangìacati dell’Albania — potrebbero costituire una sorgente di ricchezza non indifferente. Ma lo sviluppo dell'industria forestale, per ora, non è possibile. Kssa
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— Un Sangiacato di eccezione — Le riforme. Pag. 241 VII — DURAZZO GII Albanesi In Italia. Il Drin — La Boiana e le sue febbri — Il vaporetto italiano — S. Giovanni di Medita — Alessio — I tre italiani ricattati dal Governa* tore — Le foreste albanesi II soldato di Gesù Cristo — L’eroe dell’Albania — La lettera del gran Vizir — Scanderbeg signore di Trani — Scanderbeg nel Concistoro — L’arrivo a I)urazzo
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dalla quale risultò stabilita la responsabilità di una quantità di funzionari di tutti i gradi, l’imperatore Nicolò rivolgendosi al granduca ereditario, esclamasse: — Ci sono in Russia due sole persone le quali non rubano allo Stato: tu ed io. Il Sultano non potrebbe ripetere la frase dcll'Im-pcratore Nicolò con alcuno. Nell' Alta Albania specialmente, dove qualunque cambiamento avrebbe per risultato
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e Monasteri — Alì di Tebelen Pascià di Jannina — Gli armatoli — Il tradimento e la testa del Pascià — Il Vali italofobo — Il Console di S. M. il Re d’Italia — Per una visita non restituita — La posta a Prevesa — L’agenzia commerciale di Jannina — Il museo commerciale di Pest — II commercio con la Albania — L’organizzazione tedesca — Una missione in Isvizzera — I cappelli dell’Estrema Sinistra
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in Albania senza sapere ciò che fa. La casa é costruita da un ricco albanese, e il Governo Austriaco si é impegnato soltanto a prenderla in affitto per un certo numero d'anni. In sostanza spende una piccola cosa, di più per avere una magnifica residenza. E siccome pochi sanno di questo contratto, tutti credono naturalmente sia il Governo che se la costruisce, per cui. anche politicamente
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(dell’inorientamento) prescindendo dalle eventualità di una guerra trascinerà fatalmente ¡'Austria, a varcare i suoi attuali confini e ad impossessarsi di nuovi territori nei Balcani. Tra questi territori figura l'Albania alta quale essa volge con predilezione lo sguardo come lo dimostra tutta l’azione che in quel paese essava esercitando ». L’accordo del 1897 fu il primo passo verso quella situazione
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dalla sua memoria I Il Comm. Leoni, da otto o dieci anni Console Gè nerale a Scutari, ha fatto tutta la sua carriera nei paesi dell’IsIam. Credo abbia trent’anni d’Oriente. e però parla veramente con una straordinaria competenza di tutte le questioni orientali in genere, e di quelle relative all’Albania in particolar modo. Cacciatore appassionato, ha percorso in lungo ed in largo tutto il vilayet
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244 VI — SCUTAKI E II. SUO I.AGO gran quadro del Veronese che adorna la sala del Gran Consiglio a Venezia. Il Romanin nella sua Storia di Venejia — c tolgo la citazione dalla monografia del Galanti sull’Albania — riproduce la descrizione lasciata da un contemporaneo della eroica difesa dei veneziani. « Avevano gli scutarini, scrive il Romanin servendosi di codesta descrizione, certi cofani
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1921
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282 VI — SCUTARI F, IL SUO LAGO mentre da una parte si proclamava a Vienna di volere assolutamente mantenere lo staiti quo..... si cominciava dallo smembrare l'Albania. In Turchia le circoscrizioni sono stabilite, più che altro, con criterii politici, senza tenere un gran conto delle condizioni geografiche, etniche od altro. Così avviene che il vilayet di Monastir arriva dalla parte del mare
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1904
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— 401 — mettevano un nuovo e gravissimo crimine a danno dell’Albania, riconoscendo in diritto che da essa bisognava escludere gli altri vastissimi territori che le spettano e che le appartengono ad oriente, per quanto così l’uno come l’altro fossero disposti e fermamente intenzionati a non far nulla nè di buono, nè di serio. Per tanto Zinowieff e Calice affrettavausi ad esprimere al Sultano
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1939
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, o solo o collettivamente, ha il diritto nel limite della legge di rivolgersi per iscritto o verbalmente alle autorità competenti le quali sono tenute ad agire subito ed a rispondere con lettera all’interessato. Art 139. — Poiché la libertà personale è sacra, in Albania non si effettuano compre e vendite di persone. Ogni persona comprata, o schiava, appena tocca il territorio albanese, è libera. 299
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1939
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fedele dell’indipendenza e della integrità territoriale dell’Albania: che rimarrò fedele alla Patria ed alla Repubblica; che difenderò lo statuto e le leggi dello Stato, compiendo il mio dovere con piena coscienza per il bene generale, senza tenere presente gli interessi privati e regionali ». Art. 2t. — Il Deputato eletto, che, senza giustificazione, non si presenta alla Camera entro due mesi
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1939
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diplomatica dell’Albania, l’ho aggiornata fino al 1939. Non mi è sembrato possibile conservare il titolo della precedente edizione e ne ho adottato uno che mi sembra più aderente al contenuto dell’opera. Ho ritenuto anche opportuno riprodurre i documenti compresi nella seconda edizione, completandoli. Cortina d’Ampezzo, 18 agosto 1939 Amedeo Giannini
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1887
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significa astuto. Cosi il Dorsa op. cit. p. 48. E il Camarda nel discorso preliminare alla App. ecc. p. XXV dice : »1 normanni, nel 1081, condotti dal celebre Roberto Guiscardo duca di Puglia e dal figlio di lui Boemondo, il quale corse vittorioso fino al Vardar (Axius), dopo aver conquistato anche Giannina, si fecero padroni della media e della bassa Albania, cioè 179
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