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1917
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98 II - Nell’Albania Centrale quando gli stipendi e i guadagni erano meno derisori e più sicuri d’oggigiorno, oppure rappresentano il dono di qualche Console o personaggio straniero che ha bisogno di rinnovare i suoi vestiti. La strada che seguimmo il giorno 7 fu la stessa che ci guidò a Selenitsa il 16 giugno. Dopo circa due mesi era avvenuto un generale cambiamento nella vegetazione
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1917
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64 II - Nell’Albania Centrale La Suscitsa ha origine dagli aspri fianchi dei Griva sopra Nivitsa Lopes (Malisiotes) nelle cui vicinanze ci troveremo colle prossime escursioni. Questo fiume raccoglie le acque del versante orientale della catena della Lungara e Chimara, ossia di due dei tre grandi rami del sistema orografico acroceraunico occidentale, e del versante ovest della catena di Griva
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1917
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II - Nell’Albania Centrale 53 strato argilloso, inalzandosi a circa mezzo metro dal suolo. Anche gli antichi scrittori sopra citati menzionano nelle loro opere siffatti vulcani, alcuni dei quali, a detta dei paesani, si estinguono per un periodo più o meno lungo di tempo, dopo di che riprendono l’energia di prima. Seppi dai miei egregi compagni che nei territori di Selenitsa e Romzi esistono
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1917
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94 II - Nell’Albania Centrale ci lasciava colla scusa che non si sentiva in grado di affrontare la salita. Erano le dieci antimeridiane, la temperatura a 40°, la sete non dava tregua con l’acqua calda portata dal torrente. Salì e il suo amico aggiunsero al loro fardello quanto avevano ereditato dal vagabondo che ci aveva abbandonato. Via via che si guadagnava nell’ascesa la provvista dell’acqua
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1917
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II - Nell’Albania Centrale 91 crescendo, la qual cosa ha la sua spiegazione nei potenti «ripari che le offrono le alte barriere dei contrafforti dei Griva. La valle sottostante, irrigata dalle acque del rio di Smoctina (Gliumi Smoctines) perenne tutto l’anno, è ben coltivata e produttiva in mais, frumento e tabacco. Per la prima volta vidi qualche piccolo campicello di patate. L’amico di Salì
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1958
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e del principato del Montenegro, Bologna; E. Barbarich, Pagine di storia militare Veneto-Monte-negrina, Roma; A. Smillari, Montenegro e Albania, Roma; E. Perino, Il Montenegro e i suoi principi, Roma. Nel 1897: A. Martini, Il Montenegro, Torino; A. Baldacci, Cernagora, memorie di un botanico, Bologna; A. R. Zocco, Il codice civile del Montenegro e il diritto romano, Roma; — Il codice generale dei beni
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1934
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nella sua cara Albania, a Pùlaj, Rana e Hjcdhun, Mal Kòlaj e Pentari dal 20 Febbr. al 20 Marzo del 1906. . 101 Capitolo Vili. — L’opera missionaria del P. Pasi nell’Archidiocesi dì Scopia (dal 1890 al 1901). 1. — Cenni storici sull’Archidiocesi. — Giustiniana Prima, Okrida, Priz- rend. — Costituzione della Chiesa serba. —- Latinità di questo fronte cattolico davanti al bizantinismo imperiale e all’onda
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1958
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, 365, 556. Albania, 47, 146, 190, 252, 319, 494, 496, 498, 502, 503, 504, 576, 589, 624, 625, 638, 704, 705. Alberi E., 102, 106-12, 142. Albertario P., 621. Albertazzi A., 569. Alberti M., 472. Alberti S., 218. Alberto Campense (Phigius), 114, 116, 135-37, 183, 234. Alberto Magno, 131. Albertoni G., 302. Albertus de Cracovia, 165. Albicini C., 514. Albigesi, 65. Albini G., 450. Albino R., 585, 589
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Page 448
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1934
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, alla Vergine o ai Santi, messe in sèrie e solite cantarsi nelle Chiese: 56. Mahalle * — contrada: 262. Martin (— martine), sorta di fucile: 155. Maxhyp *: sorta di Zingari, non nomadi, che nell’Albania mèdia si chiamano Jevg, oriundi, come si dice, dall’Egitto: hanno lingua e usi particolari: 336. Mercoledì delle Céneri, è il giorno in cui pei cristiani comincia il digiuno quadragesimale in preparazione
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Page 259
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1934
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) e probabilmente altri suoi predecessori dopo l’occupazione turca dell’Albania non risiedettero in diocesi. Dopo Martino per circa 80 anni la Sede rimase vacante, durante il qual tempo fu sotto l’amministrazione di Monsignor Pietro Mazrck Arcivescovo di Antivari e fu visitata da Mons. Benedetto Ursini Vescovo di Alessio e amministratore di Scutari. Questi con lettere alla S. Sede del 1629 faceva sapere
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1934
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— 22 — loro virtù e della loro attività impedirono che Bisanzio attraverso Durazzo troppe volte equivoca e infedele, o che lo Tsar serbo per mezzo di Ipek, sciogliessero la compagine cattolica delFAlbania del Nord. E accanto ad Antivari che non seppe a lungo andare rigettar lontana da sè l’onda scismatica de gli Jugoslavi, sorse Scutari propugnacolo potente di cattolicismo latino. Non si sa mai, infatti, che, come avvenne a Durazzo, i suoi Grado schiavo (Graditskjé sotto Regi), convertita dallo scisma per opera del Vescovo di Scutari ; case 10, anime 100, sul lago di Scutari: dipende con gli altri fedeli lungo il lago (case 40. an. 400) da Rrjolli. (Vescovato di Scutari inferiore): Trumsi (Trfishi) Superiore con la chiesa di S. Sergio (Shirqi), capace di 3000 persone fatta fabbricare, sec. l’iscrizione, dalla regina Elena di Servia nel 1200. Tenuta pessimamente in conto di stalla. Minaccia rovina il tetto, per ripararla ci vorrebbero 180 reali. S. Sergio con case 30, anime 200. Vi è la chiesa di S. Veneranda. Ne dipende pure Trumsi Inferiore che si serve della Chiesa di S. Sergio con parroco proprio: case 30, anime 300. È difficile il servizio quando inonda la Bojana. Con Trumsi Inferiore è Lagi di Conti (Lagja e Konit), con la chiesa di S. Sergio e parroco proprio: case 60, an. 400. Vien poi Busagiarpeni (Bu-zagjarpni) con chiesa e parroco proprio: case 55, an. 279. Obbotti con Sageri, case 28, an. 350, e la chiesa di S. Bacco. Daici maggiore: case 24 an. 70 e le ville di Mussandi (Musliani), case 8, an. 50; Gramsi (Gràshi), case 9, an. 45; Bellani (Bèlaj), case 5, an. 30; Samerissi (Samrishi), Superiore et Inferiore, case 26, an. 120. Ne dipendono, di là della Bojana, i villaggi di Scacubina (Sukobina) Lissina (Lisen), Cruvantina, Stucia ecc. con circa 800 fedeli: (Dragina?, Kravari?, Shtuf?). Svasi (Sva?), già grande città, come mostrano le rovine e le 365 chiese che le si attribuiscono. Tiene sotto la sua cura alcuni villaggi con circa 2000 anime. S. Giorgio con case 120, an. 1300. Pulagni con case 30, an.230, e la chiesa in pessimo stato. I parrocchiani, poverissimi, vivono della pesca. Seidia (Sheldija) con la chiesa di S. Girolamo, case 20, anime 150, e coi villaggi di Gavossi (Gavoni), case 16, an. 80; Cagnola (Ganjolla), case 17, an. 90; Giubani, case 20, an. 140. Da Seidia dipendono pure: Dusmani, Aresa (Arra), Valesa (Vilca), Mazarechi e Pescala con case 40, an. 300. Ci si dovrebbero mettere due operai. Sirocco e Chisagni (Shiroka e Kìsaj) con la Chiesa di S. Maria Madd. convertita in moschea da 22 anni. (Fi è una famiglia musulmana Kìshaj a Scutari oriunda di Chisagni, che forse ritiene il nome primitivo, genuino, albanese). Sirocco e Chisagni con altri villaggi intorno a Scutari fanno case ca 270, an. da 2000. La Chiesa cattedrale è a Barbulum, dedicata a S. Stefano. Case 75, an. 800. Ne dipendono Saureli (Shkreli i Barbullushit), case 115, an. 1600; Cumli (Kukli?), case 42, an. 400. Totale nella Diocesi: case 7549; anime 17283.
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Page 43
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1934
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— 21 — presente l’importanza di questo fatto storico della primazia di Antivari. Essa è l’unica sede cattolica in Albania che irradia la sua forza spirituale sopra una gran parte della regione media o centrale della Penisola Balcanica. Pel fatto stesso dei conflitti giuridici che sostenne con le grandi sedi, di carattere prettamente latino, di Ragusa e di Spalato, per cui dovette mantenersi
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Page 397
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1934
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, fierezza per merito, ecc). Nove uffici = pratica di devozione al S. Cuore. Nuk donè grà kta = questi non vogliono donne. Oka* (l’oka turca legale): 1284 gr.; in Albania era Kgr. 1.408. Ore = le Ore canòniche dell’ufficio divino. Orzhgjeldèn *: = benvenuto, - ti! Pasha * (con l’accento or sulla prima or sulla seconda sillaba, secondo la posizione della parola nel discorso): = titolo nobiliare, che si dà
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Page 374
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1934
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Apostolico dell’Albania (Mgr. Della Pietra): 266. Delija (di Selita Maggiore): 119. Deràlvio (?): 90. Deràrio (?): 90. Dervèndi: 73, 93, 96 (n.), 98, 132, 134, 135, 147. Devoti: 75, ibid. in n. Diana: 78. Dibra: 18, 20. Dibrri = (bandiera aggiunta alla Mirdizia): 24, 27, 29. 33, 54, 59, 146. Dio: 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 28, 42, 44, 45, 46, 47, 48, 49, 61, 70, 81,
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1934
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— 360 — Stefano (Dukagjini): 17. Sstephanensis (Ecclèsia —): 87. Steplianiacum: 86, 104. Stimatine: 262. Storia Sacra (di D. Pasquale Babbi): 180. Struga: 75. Stuòia: 146. S Santità (= il Papa): 221. Sud dell’Albania: 195, 221. Sufismo: 9. Sukthi (sull’Arzen): 96 (n.). Suli (D. Prend —): 19 (n.), 21 (n.). Sultano: 21, 26; (Gran —) 157; 162, 163, 171, 189, 203, 222, 224, 276. Sultano Hamìd: 203
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Page 128
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1941
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lavoro sulla sismicità dell’Albania, presentato al concorso «Baratta». «Piccolo» 23. IV). * Niccolò Giani, direttore della «Scuola di Mistica Fascista», prima di ripartire per raggiungere il suo Battaglione «Bolzano», ha fatto relazione al Segretario del Partito intorno all’attività svolta dalla Scuola. L’attività fu approvata «con vivo compiacimento». * Il Museo Garzolini, come apprendiamo dal «Piccolo» (25
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Page 125
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1941
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nel diario di un capitano caduto in Albania, combattente dell’altra e di questa guerra: ... La guerra resta ancora il solo esame di maturità dei popoli, quello che li gradua secondo naturali gerarchie. I migliori soldati sono i migliori cittadini. E’ la stessa coscienza, quella che guida l’uomo nell’adempimento dei propri doveri civili e in quello dei propri doveri militari.... Chi si sottrae al dovere
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Page 118
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1941
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di caduti che rinnovarono le tradizioni del volontarismo giuliano del ’15, e che spesso si identificavano con gli irredentisti di prima del ’14. In Etiopia, in Spagna, in Albania, in Marmarica, sui mari e nei cieli, Trieste e le Giulie —1 con l’olocausto di Guido Presel e di Mario Granbassi, di Sergio Laghi, di Arrigo Protti
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Page 364
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1940
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in America (Rodolfo Pucelli) (p. 121) — Prima serata sparimentale del teatro „Guf” (p. 178) — PREDONZANI E.: Opinione pubblica di Trieste durante la grande guerra (p. 121) — Nè continuità del Fascismo 1senza Impero nè continuità dell’impero senza il Mediterraneo (p. 266) VITA CULTURALE E POLITICA (pp. 74, 127, 179) 270, 325) - BOLLETTINO BIBLIOGRAFICO ALBANIA (V. Marussi) p. 332 — Annuii
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Page 64
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1940
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linee, per l’Albania, per l’Italia Meridionale, Livorno, Genova e Marsiglia, e si accaparrarono i piroscafi e le linee della Morgan, che esercitava il servizio Trieste-Venezia. All’inizio del quarto anno il Lloyd disponeva di 10 piroscafi e si era ormai vittoriosamente affermato. Sarà curioso ricordare qualche particolare delle tariffe, alcune delle quali sono riportate in facsimili nel bellissimo
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