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». Il Re quindi, scrivendo al Rocca, addì 8 gennaio, diceva: « che voglia '< sua B.ne che la Lega sia tributaria (al Bergamasco) dello solo « pensarence ne alteramo in forma che non porriamo de alchuna « cosa più commoverence »; laonde si oppose energicamente che Bartolomeo ricevesse sussidi o paga alcuna, prima di « restituere « le terre et traijcere exercitum in Albania; » concludendo: « la « S.ta sua veda
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In quel medesimo anno la figlia di Veli andava sposa al pascià di Scodra; sicché l’influenza del visir incominciava ad estendersi in tutta l’Albania superiore; quando, per ordine del Sultano, che si era lasciato indurre a ciò dall’ ambasciatore francese, egli fu costretto ad allontanarsi da Janina e a ritirarsi ad Argirocastro, donde poscia ritornava alla sua capitale, appena sparsa la nuova
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così, da determinare per fino il Re, nel 1883, a far dono del ritratto di Skanderbeg al Principe del Montenegro, per significargli che, da parte sua, autorizza vaio ad occupare la Ghegheria; brutale così, da far sostituire al nome di Albania quello di Illiria nelle carte geografiche che si pubblicano in Atene; quest’ odio senza scusa non è che indice d’impotenza espansiva e d’ assoluta incapacità di assimilazione
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— 131 — le sue velleità di conquista, e per riuscire nel proprio intento, procura a tutta possa di farsi amico il clero cattolico albanese e di rendere inviso al popolo il nome d’Italia; poiché in Italia si difendono strenuamente i diritti dell’Albania. Conseguenza degli intrighi fu l’ultimo Concilio tenuto a Skutari nel maggio 1895, dal quale fu deliberato di sopprimere con violenza
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in contrasto con le sue aspirazioni. Occorreva trovare un cooperatore e si sperò trovare sulla Neva chi poteva far argine alle ambizioni austriache. Nel frattempo fu concluso l’accordo austroitaliano per mantenere lo statu quo nell’ Albania, ma le annunziate turbolenze nella penisola balcanica potevano far sorgere da un momento all’altro il caso nuovo che, delineando una situazione non preveduta, rendesse
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. Non saremo noi, o signori, che potremo chiedere che vengano soggetti ad un despota e che non ottengano anch’essi la loro autonomia e che non prendano parte a quel lavoro della civiltà nel quale tutti i popoli del mondo sono solidali... L’onorevole Musolino, parlando della Rumania, della Serbia, della Bulgaria, dell’Albania, dell’Erzegovina e della Bosnia, cadde in un gravissimo errore. Egli confuse la causa della Turchia
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— 506 — giovinotto quanto gli Albanesi abbiano amata e quanto amino la Patria ; quanto sangue abbiamo versato, quante battaglie abbiamo guadagnate. Per non parlare a lungo, vogliamo solo ricordargli che l’Austria, ai tempi di Mahumud Pascià, ebbe ad accorgersi bene in qual modo si compri 1’ Albania ; come se ne accorse l’Europa tutta, ai tempi di Alì Pascià di Gussigne e nelle battaglie
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e ad addivenire ad un’intesa, anche allo scopo di sbarazzarsi della crescente influenza italiana in Albania ; quindi prevalse il concetto di voler coordinare una buona volta i reciproci interessi fra i due Imperi e le reciproche ambizioni, con una più larga intesa, in base al famoso trattato del 1897. Allora il conte Lamsdorff, dopo d’aver visitate le Corti di Belgrado e di Sofia, per ammonire i Serbi
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, riuscita favorevole ai musulmani, che irruppero dentro Berana, uccidendo molti ortodossi e bruciando non poche case. Un grido di allarme si ripercosse nei dintorni; poiché, per opera di agenti austriaci, si dubitò che la notizia data in quel torno di tempo, da un giornale di Cettigne, che lord Salisbury si fosse cioè accordato col Principe Nicola per una prossima annessione dell’Albania al Montenegro
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e di Nicolò Cioba, in nome dei notabili e del popolo, in cui si dichiarava che, avendo cessato l’Albania di essere sotto la dominazione del Sultano, tutti i funzionarii non albanesi sarebbero stati destituiti ed obbligati a lasciare il paese, e che il popolo albanese, da quindi innanzi, non obbedirebbe più che agli ordini della Lega e a quelli dei Consigli degli Anziani delle tribù, che restavano, come sino
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ed espose alcuni provvedimenti, specialmente rispetto alle linee di navigazione fra l’Italia e l’Albania, capaci di aumentare l’attività italiana nei territorii del Sultano. Il Ministro dichiarò di non poter rispondere partitamente ai quesiti proposti dall’ on. Di San Giuliano, ma che ad ogni modo si sarebbe giovato delle sue osservazioni, ed aggiunse che, rispetto alla questione balkanica, 1’ Italia
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dal territorio della patria, mossero in numero di 6000 alla volta di Janina, mentre il Selittario di Alì occupava il ponte di Ostanitza sull’ Aous , interrompendo così del tutto le comunicazioni del Seraschiere con la media Albania. Kurshid sarebbe stato sconfitto di sicuro, se, oltre gli aiuti che aveva ricevuti di fresco dall’ alta Albania , i montanari del-1’ Epiro non si fossero tosto sbandati per mancanza
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che fra il g-abinefto di Roma e quello di Vienna erano in corso delle trattative, per giungere ad un accordo simile a quello avvenuto nel 1897 fra la Russia e l’Austria, nel senso di soddisfare i cìrcoli politici italiani che, interessandosi vivamente delle sorti dell’ Albania, vorrebbero che alle truppe italiane fosse assicurato il diritto di occupar questa, nel caso in cui l’Austria dovesse procedere
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alludere all’Albania, voi v’ingannate a partito; dacché gli Albanesi non siano affatto Montenegrini, come voi affermate; quantunque Danilo recasse sul capo il camilafion, la croce vescovile sul petto, la storica scimitarra al fianco, e come fulmine scendesse sul campo di battaglia a sbaragliare, ad atterrire e a percuotere il nemico. Egli è bene che, se non altro, sospettiate come i nemici del fiero
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alle altre grandi potenze, si risolve praticamente in una cosa utile per la Russia e l’Austria, si converte in un aumento di credito di questi due avidi colossi sulle popolazioni indigene. Ma in realtà, nessun desiderio è in Austria come in Russia, di sollevare di molto lo stato miserando così dell'Albania come della Macedonia. La Turchia , naturalmente, seconderà con gioia le loro segrete mene: vale
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, e solo da tre anni pensò a rendere più frequenti gli approdi in Albania, e ad impiantarvi qualche nuovo consolato e poche scuole: « Da ciò proviene la posizione secondaria fatta all’ Italia nei Balkani. « Non è l’Austria, che ci esclude, ma la nostra politica malaccorta e deficiente, che ci impedì di prendervi piede stabilmente. « Al punto, a cui sono giunte le cose, è vano recriminare sul passato: occorre
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ragioni, che non è il caso qui di ripetere. L’errore fondamentale e tendenzioso quindi, che infirma dalle sue radici il documento precedente, consiste nell’ articolo 1°, in cui si vuol definire la Macedonia e che, come abbiam detto di già, aveva lo scopo di creare, a danno esclusivo dell’Albania, una nuova e fittizia unità politica nei Balkani. Ciò davvero non avrebbe per nulla contribuito
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di far parte di essa è abbastanza debole ed ha ardenti avversarli in tutti coloro che aspirano alla formazione d’ uno stato futuro costituito dall’ Albania del nord e da quella del sud. » Un tempo, a dir vero, nè una volta solamente, si pensò in Albania ad un’ azione comune con i Greci contro gli Ottomani e, fin dal principio del secolo XVII, solevano i due popoli congiungersi con i vincoli della Vlàmia (adoptio in fratrem
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intrecciando il nodo su cui l’Austria avrebbe dovuto rompere la spada ! Or mentre gravissimi avvenimenti, clie davvero più tardi do-veano inorridire non che meravigliare il mondo , maturavansi nella Penisola balkanica e specialmente nella Serbia; l’agitazione non era per nulla venuta meno in Albania; anzi andava sempre crescendo. Così, nel mese di febbraio 1903, i Mirditi, d’ accordo con gli Albanesi di Puka
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dei Kucci e dichiarò che non avrebbe restituito 1’ altro territorio dalla parte dell’Albania, sino a che non gli venissero consegnati i distretti di Gussigne e di Piava, rimasti fuori delle operazioni militari. La Serbia instaurò subito la sua amministrazione nel territorio che le venne assegnato; ma in alcuni villaggi, situati fra Prish-tina e Lescovaz, dovette usare la forza. A proteggere
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