Search results
Pages
-
-
Title
-
Page 64
-
Date
-
1882
-
Text
-
la Tribunia, e la Zahdmia, una parte settentrionale dell’ o-dierna Albania, e più tardi s’impossessò dei distretti, posti intor no a Prizren, e a Nisa, e li sottomise al suo potere. Nel 1186 l’imperatore Isacco sconfisse l’armata del Nemanja, ma questi, comecché battuto, cedette una piccola parte de’ paesi conquistati. Nemanja conchiude la pace, e fa che suo figlio Stefano sposi Eudosia, figlia al fratello
-
-
Title
-
Page 28
-
Date
-
1882
-
Text
-
— La sconfitta de’ turchi nella formidabile gola di Duga — Fallisce il piano di Omer-pascià — Convenzione di Omer pascià col Montenero — Guerci dell’Ercegovina ed Albania - l a Campagna — Battaglia di Vucin-dol o Vrbica — Battaglia lunghesso il confine di Grahovo — Battaglia di Kuci — II combattimento di \lednn — Seconda Campagna — Ripresa delle ostilità — Battaglia fra i Montenerini e fra Suleiman, Ali Saib
-
-
Title
-
Page 36
-
Date
-
1882
-
Text
-
— 21 — I punti culminanti trovatisi sui confini del Principato : il Lov-Ten dalla parte di Catturo, il Kom dalla parte dell’ Albania, e il Dnrmitor verso 1’ estremità Nord-Est del Montenero. Questa ultima è la più grande montagna, la cui più alta cima è di circa 2606 metri; le altre cime inferiori sono di 2156 metri circa. II Dnnnitor completa la sua diramazione fra Piva e Tara, e ficusi
-
-
Title
-
Page 122
-
Date
-
1882
-
Text
-
ad mi convegno per consigliarli a far ritorno all’ avita fede. i-i mandano tre, o quattro compagni, perchè invitino ad un convegno i capi musulmani. Vi si frammezza il seguente Kolo che io pur tradussi : *) Intende parlare delle terfe, componenti la Zeta, che giacciono attorno al fiume Zeta, fra l’Ercegovina, l’Albania, ilMoctenero, e il Iago di ScutarL
-
-
Title
-
Page 53
-
Date
-
1924
-
Text
-
. Viosava vide in sogno nascere un drago, che coprì tutta l’Albania, il quale aveva il capo ai confini turchi e la coda nell’Adriatico. e colla gola sanguinosa inghiottiva migliaia di Turchi. Giorgio, quando nacque, recava descritta sul braccio destro una spada. Lasciata appena la culla, il piccolo principe si trascinava verso le armi paterne, e si sforzava d’impugnare l’arco, le saette e la spada
-
-
Title
-
Page 33
-
Date
-
1924
-
Text
-
<ìd un Davide di umile statura, coperto di abiti rappezzati, mezzo affamato e di nuli’altro armato che di una fionda, dall’altra. Lotta senza speranza che ogni altro avrebbe considerata perduta prima che incominciata. Ma l’Albania, no. Quando altre Nazioni più potenti, più grandi, bene organizzate venivano spazzate via dai Turchi con una facilità che sorprende, gli Albanesi lottavano
-
-
Title
-
Page 129
-
Date
-
1924
-
Text
-
la guerra civile e il congresso di Mantova, convocato dal Papa per apparecchiare la crociata contro i Turchi, in luogo di mandare gli eserciti crociati-dell’Europa in Albania, invocò Scanderbeg per sottomettere l’Italia meridionale. Morto Alfonso, gli successe il figlio Ferdinando e Scanderbeg inviò a lui un’ambasciata composta di Tanusio Tho-pia, Vladano Giurizza e Musacchio di Angelina per condolersi
-
-
Title
-
Page 62
-
Date
-
1924
-
Text
-
coincidenza, poiché precisamente ili quel giorno fu levata la bandiera e proclamata l’indipendènza dell’Albania in Valona 469 anni più tardi, nel 1912. Scanderbeg, dopo le felicitazioni d’uso, così parlò ai capi ed al popolo (115): « Capitani e soldati valorosi ! Nè nuovo nè inaspettato è lo spettacolo che voi offrite al mio sguardo. Quali vi ho creduto tali vi ho trovato, pronipoti degni di una razza
-
-
Title
-
Page 87
-
Date
-
1924
-
Text
-
, generoso, buono, di eletto ingegno e valoroso : avrebbe meritato un più grande regno. Scanderbeg era solito dire che se l’Albania avesse avuto qualche altro principe uguale a Paolo Dukagini sarebbe stato il paese più prospero e felice della terra. Quando egli sali al trono, Yulpiana, la sua capitale, non era altro che un castello piccolo e povero, il quale non contava più che 1500 abitanti
-
-
Title
-
Page 156
-
Date
-
1924
-
Text
-
fosse stata per l’Albania la morte di Scanderbeg, si vide in questa circostanza. Un esercito veneto-albanese di 13.000 uomini, agli ordini del comandante di Scutari Francesco Contarmi e di Lek Dukagini, venuto ai 6 settembre 1477 per liberare Croja, assalì e vinse Ahmet bey nella pianura di Tirana la Piccola, 4 miglia lontano da Croja, rimanendo padrone del campo nemico. In luogo di inseguire e disperdere gli avanzi
-
-
Title
-
Page 80
-
Date
-
1924
-
Text
-
Lek Dukagini ricusò di mandare l’esercito. Oltre a ciò, il Conte TJrana e Tanusio Thopia erano contro questa spedizione perchè giudicavano che l’impero turco non potesse essere abbattuto tanto facilmente, e d’altra parte temevano che i Turchi, approfittando dell’assenza di Scanderbeg, non entrassero in Albania. Scanderbeg intanto volle mantenere la parola data a Ladislao, e raccolse l’esercito
-
-
Title
-
Page 115
-
Date
-
1924
-
Text
-
— 107 — beg e di Mantiza Castriotta e la avevano fatta divorziare da Carlo Musacchio Thopia; dal Sultano Maometto, il quale1 ave-va formalmente promesso a Moisè il trono d’Albania; ed anche a causa della politica centralizzairice ; ed antifeudale che aveva iniziato Scanderbeg. con l’annettersi i principati e con l’unificarli poi nel suo reame. Il Sultano Maometto, dopo la battaglia di Uskub
-
-
Title
-
Page 162
-
Date
-
1882
-
Text
-
simultaneamente in più colonne da Niksic e da Spuz per piombare su Cetinje. A tal uopo, la mattina /lei 9 luglio, Dervis pascià si metteva in posizione tra Po vice; e Cerovo, coll’ intendimento di condurre il suo corpo in Albania al generalissimo Omer pascià. Si univa quindi alla truppa di Aldi pascià, formando un corpo di 3,000 uomini. Abdi pascià attaccava vivamente le posizioni montenerine di Kolovoz
-
-
Title
-
Page 77
-
Date
-
1882
-
Text
-
ed un contegno tranquillo per non dare appicco al potente o minaccioso nemico. Mene di Sangiak-beg —- assalisce il Montenero. Sangiak-beg, comandante delle truppe ottomane dell’ Albania, opinando che i montenerini, rimasti senza capo, dopo l’abdicazione di Giorgio Crnojevie, potevano facilmente indursi alla spontanea sommissione, smise i progetti guerreschi, e pensò di rabbonire questa indomita stirpe colle
-
-
Title
-
Page 84
-
Date
-
1882
-
Text
-
i Veneziani, i Monteneri-ni rinnovarono la loro alleanza coi Veneti, e presero parte contro 1’ armata del serraschiore dell’ Albania, forte di 30,000 uomini, non solo nella presa di Antivari, ma eziandio nella presa di Dulcigno sotto il generale Scliulemburg. (1718). “La repubblica fu larga di ringraziamenti in iscritto verso il Vladika Danilo, il quale, recatosi a Venezia verso il 1718, ottenne
-
-
Title
-
Page 68
-
Date
-
1882
-
Text
-
di Sabbioncello e dell’isola di Meleda; conferma alla Repubblica di Ragusa la donazione della penisola di Stagno; estende il suo potere su tutta la Bulgaria, Macedonia, Albania, Tessaglia, Epiro, e Grecia. Innocenzo VI gli scrive appellandolo sincero zelatore, e cultore dulia Fede, ed istituendolo Duce sacro contro gli Osmani. Nel 1353 guerreggia contro Lodovico, re magiaro, il quale mirava con forte armata
-
-
Title
-
Page 70
-
Date
-
1924
-
Text
-
dell’Albania, non tralasciando di esaminare il valore strategico di ogni montagna, pianura, viottolo, valico. E a quelli che erano con lui osservava che un buon generale deve conoscere altrettanto bene il paese affidato alla sua difesa quanto le( qualità dell’esercito nemico (134). Egli tenne il nuovo esercito in continuo moto ed esercizio, e, in poco tempo, lo ebbe perfettamente preparato alla guerra
-
-
Title
-
Page 84
-
Date
-
1924
-
Text
-
perchè alla fine si vendicò proditoriamente. Bisogna tener bene a mente questo convito nuziale, poiché da esso ebbe origine la guerra con Venezia, la disfatta di Berat e il tradimento di Moisè, tre avvenimenti che avrebbero potuto mandare in rovina l’Albania. Ai primi di aprile Scanderbeg scese a Dibra avendo udito che un esercito turco si avvicinava ai confini; ma la notizia non era esatta. Il Sultano Murat, avendo saputo
-
-
Title
-
Page 96
-
Date
-
1924
-
Text
-
contro di loro alcuna parola di rimprovero, ma non pose più alcun dibrano bulgaro a difesa delle fortezze. La chiave e la porta principale dell’Albania erano ormai
-
-
Title
-
Page 201
-
Date
-
1924
-
Text
-
INDICE Prefazione ......... Pag. 5 Introduzione ......... » 7 Capitolo I. » 19 Balscia I libera l’Albania settentrionale dal giogo serbo. li’Albania, sotto Baisela I, rientra nel seno del Cattolicesimo. » ivi Balscia I rinnova l’impero illirico ...... » 20 Il despotato di Arta costituisce l’impero albanese del Sud. » ivi L ’Albania, discorde, decade. L’Albanese non tollera padroni. » 21
Pages