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1940
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eveniunt, uti innumerabila documenta in archivo S. Congregationis de Propaganda fide dare testantur pro Hollandia, Anglia, Albania, Bulgaria ... 99 Sed 97 Hoc et S. Congregati'o non semel experta est et iterato ih documentis invenitur expressum multa nempe adesse quae in vita non legibus sed ca-ritate componuntur. 98 Unumquodque systema regiminis suas bonas atque inconvenientes partes habet. 99 Sane
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1932
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Grillo, Pasquale Navone, Tommaso Navone, Parada » » L. Soranzo........ Tommaso Tarsia, Giacomo Tarsia (drag, da strada), Isacco Ralli, Alvise Fortis, G. B. Navone (Gian Rinaldo Carli era assente perchè, dopo aver assistito il plenipotenziario Ruzzini al congresso di Carlowitz, aveva accompagnato Giovanni Grimani, commissario per la delimitazione dei confini della Dalmazia ed Albania) Giovani di lingua
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1933
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Vili rAlbania, sulle isole greche, fino agli estremi lembi del Mediterraneo orientale, si forma uno dei più vasti e dei più potenti imperi coloniali, che ha determinato un grande e imperituro fiorimento civile. Il terna che il Dott. Bruno Dudan ha assunto a trattare, principalmente sotto l’aspetto giuridico, è quindi di grande importanza; ma anche di notevole vastità. Non può dunque meravigliare
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1933
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a comprendere lo sforzo dell’italiano che vuole valorizzare il suo lavoro e cerca, incurante del distacco doloroso e delle difficoltà, le terre più lontane. L’Oriente veneziano, la Dalmazia, l’Albania, la Grecia, le isole del Levante, sono troppo dominate dall’industria e dal processo industriale che, dalle terre germaniche, attraverso una città italiana, sbocca impetuoso nell’Adriatico. Si capisce
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1698
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157® LIBRO PRIMO/ i? fi come hauea precedentemente la fua venuta fofpefi li già principiati incendij, con la fperanza, ch’egli qui trattando, ita-biiir potette la pace , così publicandofi nel fuo ritorno per i confini della Dalmatia , e dell’Albania , che anzi s’era la-* guerra ftabilita, ritornarono i Turchi impctuofamente aliar mi / à fcorrere , & à depredare le Campagne , c tentaron
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1929
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nelle esportazioni, sicché il bilancio del commercio estero dei generi alimentari si chiude con un saldo attivo, in favore dell’Albania, per circa 7 milioni e mezzo di franchi oro. Lo sviluppo delle esportazioni, specie per le pelli, le lane grezze ed il tabacco, assicura una notevole posta attiva alla bilancia commerciale del paese. Per il biennio 1920-21 si ha il seguente quadro : Importazioni Esportazioni
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1929
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rie di lotte veniva con l’inganno indotto a trattative e trucidato nel 1822. Pur senza potersi paragonare al Castriota per la gloria militare e l’elevatezza dei fini, Ali di Tepeleni, merita di essere considerato per l’azione sua degli ultimi anni fra le figure più rappresentative della storia albanese. Degne di nota furono anche le cure date da Ali alla sua splendida Corte, descritta da Lord Byron nel « Giovane Aroldo », còme pure il fatto che quasi tutti i suoi consiglieri (ingegneri, chimici, medici e istruttori militari) furono degli italiani; il veneziano Pesarini, il lombardo Prappano, i napoletani Del Carretto e Micarelli, il siciliano Monteleone, il Tagliapietre e il Mar-cellese. Si giunge così al trattato di Santo Stefano, a seguito del quale, iniziato lo smembramento dei territori albanesi, si formava per la prima volta, dopo la morte dello Skander-beg, un organo comune alle genti albanesi : il « Controllo centrale per la difesa dei diritti della nazionalità albanese ». Ma il trattato di Berlino (13 luglio 1878) univa poco dopo alla Serbia i territori albanesi di Kusumlie e di Yrania, al Montenegro Antivari e i territori di Gusinie Piava e Trep-si, alla Grecia una parte dell’Epiro. A protesta contro questi smembramenti era nella stessa estate creata la Lega albanese per la difesa e la rivendicazione del territorio nazionale che decise opporsi con le armi alla occupazione dei suindicati territori da parte della Serbia, della Grecia e del Montenegro. Ritirate le truppe turche da questi territori esse vennero sostituite da forze volontarie della Lega. Altre manifestazioni dello spirito nazionale albanese seguirono nel 1897 in occasione della guerra greco-turca e nel 1908 allo scoppio della rivoluzione dei giovani turchi, alla quale presero parte anche gli albanesi. Scoppiava quindi la guerra balcanica durante la quale, il 2 aprile 1913 i montenegrini occupavano anche Scutari, eroicamente difesa. A seguito di ciò la creazione del nuovo Stato non avvenne senza difficoltà. Nel dicembre 1913 la Commissione di delimitazione dei confini ter- ~ 11 —
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1929
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. Le strade Nel 1922 l’Albania aveva 920 km. di strade, delle quali 725 km. vennero classificate fra le strade nazionali, 165 fra le provinciali e 30 fra le comunali. Di tale sviluppo stradale ben 550 km. erano stati costruiti dalle truppe italiane durante il noto periodo di occupazione e 120 km. erano stati costruiti dall’Austria. Dal 1922 al 1926, utilizzando la contribuzione gratuita di dieci giornate
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1929
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grafie che riproduco — ha pure avuta l’approvazione di S. E. Mussolini, Capo del Governo italiano e Duce del Fascismo. Esso fu eseguito sotto la tutela del Ministro Aloisi che volle il Bra-sini architetto per l’Alhania. Il Brasini si è recato spesse volte a Tirana e fu in più riprese ricevuto da S. M. Zog il quale si compiacque di esprimergli la propria soddisfazione, accettando nel contempo il piano regolatore di Durazzo dal medesimo Brasini apprestato. Se il progetto sarà realizzato — com’è da credere — la capitale albanese avrà nel suo seno un notevole angolo di romanità, senza essere alterata nel suo spiccato carattere orientale. * * Come per i lavori nel porto di Durazzo, anche per tutte le altre opere in corso sono impiegati operai albanesi, diretti da ingegneri e da assistenti italiani. Non tutti i medesimi operai sono buoni. Parecchi di essi non lavorano nè intendono lavorare più di quanto basti alla loro grama esistenza, priva d’ogni umana dignità e di ogni pretesa. Avviene così che dei muratori addetti, ad esempio, alla costruzione della Villa Reale su ricordata, dopo avere riscosso il salario d’una settimana, la settimana susseguente non si fanno vedere, perchè il denaro ricevuto a compenso della propria fatica basta loro per vivere due settimane; oppure che dei terrazzieri adibiti allo scarico ed al trasporto della pietra occorrente ai lavori del porto e provenienti dalla cava di S. Giovanni di Medua, si limitino a due soli viaggi dalla banchina alla nave ancora al largo e viceversa, invece di farne sette od otto, come potrebbero comodamente durante l’orario stabilito, perchè il guadagno di quei due viaggi è sufficiente alla vita di un giorno! Mi si è detto da assistenti e da ingegneri che a tanta pigrizia non sono estranee le condizioni fisiche delle maestranze albanesi, quasi sempre denutrite e spaventosamente ignoranti, e che quando — come avviene per gli operai delle sonde petrolifere dirette dall’ing. Castelletti nelle vicinanze di Valona e come avviene altrove — le medesime maestranze sono convenientemente trattate, sia dal punto di vista morale che da quello alimentare, esse diventano assai migliori, quasi perfette, e sono veramente lodevoli per laboriosità e per disciplina. Ma degli operai albanesi avrò occasione di riparlare, insieme a parecchie altre cose, nella conclusione della mia inchiesta, in un prossimo numero. ~ 82 —
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1929
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. L'acqua 11 problema del servizio d’acqua nei centri abitati in Albania è stato posto in evidenza da poco tempo. A Scutari manca qualsiasi impianto per servizi pubblici, ma la popolazione può facilmente attingere acqua potabile dalla falda freatica più alta di alimentazione del lago di Scutari. A Tirana, dove pure manca qualsiasi impianto per servizi pubblici, manca anche acqua potabile nel sottosuolo
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1698
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, con ducento Albanefi , Settecento Italiani , & àltre dieci barche armate , oltre quelle , che già nauigauano alla«, fua obedienza , perche infeguitte, e diìtruggeffe irremiifibil-mente i ribaldi . Subito riceuutifi da lui gli ordini, e le genti , auuioilì verfo il Cartello di Mofchiuizza , fituato fopra_» vn monte , lungi trenta miglia dall'Albania , dou’erano foliti coloro di ricouerariì . Quiui
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1929
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di destinazione, spetta all'Italia il primo posto. La nuova organizzazione economica La felice attività esplicata in questi ultimi anni da S. M. il Re Zog nel campo economico, non meno che in quello politico, dà pieno affidamento che in un prossimo domani le possibilità economiche attuali dell’Albania avranno sviluppo. Occorre però una organizzazione economica che finora è mancata. Alla pubblica economia
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1698
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LIBRO PRIMO, 21 di zèlo] non s’era finalmente più potuto contenere J Afpiran-do alla gloria di qualche Imprefa, fcelfetrà P altre Pefpugna- I570 tione di Sopotò , Caftello quiui dirimpetto affai forte, e che in mano a’ noftri, apriua loro nell’ Albania l’adito, e Pingref-f0 . Ne communicò il penfiero à Giacomo Celfi , Proueditore di dodici Galee, & à Emanuele Mormori da Napoli di Roma- wdito:
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1929
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che la Banca era loro amica. Ed oggi si vede a Scutari il povero contadino presentarsi tranquillo agli sportelli con un pezzo da 20 franchi perchè sia inviato al figlio soldato a Durazzo od in qualche altra città d’Albania ed andarsene contento ringraziando e benedicendo, certo che il figlio riceverà in breve la piccola somma, senza che si tenti di strappargli, come ima volta, illecite mediazioni
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1929
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. Esso era ben più grave. E la Banca lo ha affrontato coraggiosamente, iniziando, senza curarsi d’un utile immediato pur di raggiungere il fine, il sistematico rastrellamento di tutte le banconote estere giacenti in Albania e che, con il loro capitale del tutto infruttifero, rappresentavano un notevole danno continuato per il Paese, pur non considerando 1 rischi di possibili ulteriori deprezzamenti e svalutazioni
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1698
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l’offerta di quattrocento Fanti, tra Francelì, e Corlì, da Simeone della Rouere , Patritio Genouefe , e Venetiano . Dalla Boifina , dalla Cimera , e dall’Albania , pur’eftraiTe dall'altra militia , e con la mutatione vicina della ftagione mutando etiandio più Rapprefentanti , dettino Proueditore Ge-’JJadoGm. nerale deil’Efercito in Friuli , Antonio Lando , Procurato-SÌSS. re di San Marco ; Nicolò
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1929
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forestali Le Ferrovie dello Stato allo scopo di aiutare l'approvvigionamento* dei legnami occorrenti al loro esercizio (legnami di armamento e per officine) approvvigionamento che si va facendo sempre più difficile in Italia, hanno rivolto la loro attenzione sui boschi di essenza forte esistenti nell’Albania Centrale e Settentrionale. Hanno avuto in concessione lo sfruttamento di alcuni boschi
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1848
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CAPITOLO XII. 465 nel Pireo, vennero condulti in Francia. E sì che Venezia, disperando di una sorle migliore, s’era già rassegnata* anzi aveva già formalmente richiesto di unirsi alla re-pnblica cisalpina. Se non che, a coprire siffatte ribalderie, ed a distogliere i Veneziani dal sinistro presentimento dei fati che contro loro andava maturando, il Bonaparte ordinava feste straordinarie e fragorosissime. E comune nei tiranni l’istinto di volere che le loro vittime si divertano. Onde non mancarono a Venezia, in quei tempi, sunluose cene, balli, canti, luminarie, regale e simili spettacoli, tanto cari a quel popolo buontempone. Ed, in quel mentre, si slava concludendo il trattalo di Campoformio, per il quale, il territorio della veneta republica, già schiavo di Francia, veniva spieiatamente venduto all’Austria! (1). Bonaparte vi aveva già posto che essi erano « opera di Lisippo , dati in prima in dono a ¡Verone , da Tiridatc re d’Armenia ; poi trasportati da Costantino a Bisanzio, e conquistati, finalmente, pel valore dei Veneziani».—Botta, lib. xn. (I) Ci facciamo un debito di trascrivere letteralmente gli articoli del trattato di Campoformio, nei quali vennero inesorabilmente stabiliti i destini della Venezia : » Art. 5.e L’emperur conscrit à ce que la république française possède en toute souveraineté les îles ci-devant vénitiennes du Levant, savoir: Corfou, Zantc, Céphalonie, St-Maure, Cérigo, et nulrcs îles endépendantes, ainsi que Butrinto, Larta, Vonizza, et, en général, tous les établissements ci-devant vénitiens en Albanie, qui sont situés plus bas que le golfe de Lutrino. « Art. 0.e La république française consent à ce que S. M. l’empereur et roi posséd en toute souveraineté et propriété les pays ci-dessous désignés, savoir : l’Istrie, la Dalmatic, les îles ci-devant vénitiennes de l’Adriatique, les bouches de Cattaro, la ville de Venise, les lagunes et les pays compris entre les états héréditaires de S. M. l’empereur et roi, et St. bel Cons iif.i Dieci—Vol. 11. ¿9
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Page 159
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1914
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aveva fondato in opposizione alla rapida e terribile avanzata degli Osmanli, quell’effimera Albania
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Page 150
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1917
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III. NELL’ALBANIA CENTRALE SECONDO VIAGGIO: ITINERARI DEL 1894 La campagna del 1894 avrebbe dovuto effettuarsi nella classica catena del Pindo, che io avevo progettato di esplorare dalle montagne lambeg-gianti la città e il lago di Gianina. Il piano del viaggio era stato concretato e studiato in ogni sua parte e l’esplorazione fito-geografica avrebbe dovuto durare circa tre mesi. Ma il Governo
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