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1908
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come generale militò al soldo della Danimarcaò della Polonia, dell*Olanda, ed infine di Venezia. Fu comandante della piazza di Corfù durante l’as-, sedio dei Turchi. Inseguì gli assedianti in Albania, attaccando Scutari. La pace di Passarowitz interruppe le sue imprese gloriose. Oltre a questo, il Senato Veneto gli eresse un monumento, mentre egli ancora viveva a Corfù. (2) Il generale Ottone Kònigsmarch
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1939
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se sia possibile di così ardue vertenze, e massime di quella, che riguarda la pretesa restituzione delle persone disertate dall’Albania Turca, de quali la si vuole responsabéle, ma più grave 1’ apprende l’insufficenza mia, che ne stà incaricata di trattarla nelle malagevoli circostanze. (Il Prov. Generale raccomanda al Colonnello Rigo di fare che la vertenza dei fuggiaschi venga trattata
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1941
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era già cominciata nelle isole del Quarnaro: Veglia, Cherso, Lussin, Arbe e Pago furono occupate dagli austriaci che ebbero facilitato il compito da un individuo, un certo Mascarelli che si era dichiarato « Capo dell’ insurrezione di Dalmazia e Albania » e con i suoi discorsi rivoluzionari faceva molta impressione sulle anime semplici dei contadini e dei marinai. Già il 15 marzo 1809 il provveditore generale
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1939
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, e più persone disertate dallo Stato Ottomano dell’Albania, e passate nelle Terre Pontificie, la colpa del di cui asporto imputata viene al Capitanio Zorzi di Castel Nuovo con Bastimento di Veneta Bandiera di cui si vuole la Pubblica responsabilità.
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1939
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dello Stato nel quale sono venuti a trovarsi per caso. 1 confini dei nuovi Stati sono stati tracciati attraverso i loro territori etnici. Non hanno più città, abitate esclusivamente da loro; vivono appollaiati in villaggi rupestri, brulli, inaccessibili, spesso invisibili. Le loro colonie maggiori, una diecina, sono divise fra quattro Stati, Grecia, Jugoslavia, Albania, Bulgaria. I giorni del gruppo etnico aromuno sono contati
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1939
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dì denaro). Zara 29 Giugno 1760. 8. (Voi. dispacci, carte 141-144). Affari definiti col Bascia dell'Albania. Ser.mo Prencipe Si è qui restituito dalla sua spedizione in Scuttari il Collonello Co: Rigo, mentre mi attrovavo in giro per la visita della Provinzia. Egli ha maneggiato colà in primo luogo 1’ accomodamento del noto spinoso affare della pretesa restituzione delle duecento
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1939
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sull’ ingrato e serioso argomento della pretesa restituzione delle note famiglie disertate dalla Turca Albania, si è tenuto 1’ Ufficiale alle istruzioni, di cui 1’ aveva munito con la norma de sapientissimi documenti di V. V. E. E. Con 1’ oggetto però di farne egli una qualche scoperta dell’ animo di quel Comandante, lasciò cadere nel giro del seguito discorso, un cenno sopra le traccie, che tenute venivano
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1939
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e proavi. Albania (salvo errore): Pandeli Vangheli, uno dei primi ministri del nuovo regno dopo la grande guerra ; Avnita Bulla e Hasan Sina delegati della Prefettura di Argirocastro all’Assemblea Costituente che votò la Corona al Re d’Italia. Austria : una serie di ufficiali provenienti dagli ex-confini militari, e dei quali nomineremo solamente i più conosciuti : il generale delle guerre napoleoniche
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1939
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un primo passo sulla buona via, perchè gioveranno un giorno a chi vorrà fare uno studio comparativo e sintetico. Gli Aromuni hanno insegnato agli Slavi i tipi e gli usi domestici, le costumanze della vita sociale, le prime istituzioni Amministrative, vari mestieri, i rudimenti del commercio, perfino l’arte culinaria. Per es. : Chi ha 1’ occhio esercitato distingue ancora oggi nella Macedonia, nell’Albania
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1908
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, fra i quali vi sono quegli Albanesi da tempo devoti alla sua persona e che bau sempre paralizzato la sua azione in Albania. Su dieci o dodicimila uomini che componevano questa sua guardia permanente, o che per lo meno erano impiegati alla sua sorveglianza, circa una metà erano Albanesi, l’altra metà è stata per un pezzo composta in gran parte di quei Curdi massacratori degli Armeni nell'Asia Minore, e che dal punto di vista
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1908
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, concesso già all’ arcivescovado di Candia da Pelagio vescovo di Albania, fu 1’ 11 marzo 1219 e poi di nuovo il 24 giugno 1253 unito per decreto pontificio alla sede arcivescovile (,). Ario fu abolito nel 1551, ed annesso al vescovado di Retimo(6). Gerapetra fu soppressa nel 1571, ed incorporata con Sitia<7). Chis-samo, come vedremo, nella seconda metà del secolo XVI fu convertito in vescovado greco
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1917
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, invece : “ Ebbi ed ho un desiderio di conoscere la bene avventurata, che, baciata dalla madre, con quel signore avrà a dividere il sonno. Che ella è la fortunata che tiene la chiave del cuor di lui. Quel cuore che, nell’ adolescenza, s’è fatto stendardo delle case [nostre] e la patria lo ama; ma egli si separa dalla festa dei suoi alteri parenti.” Anche questo ròle, di Campione dell’Albania, che la fanciulla assegna
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1917
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di esso, e della principale città dell’ Albania propria, come scenario degli avvenimenti, doveva derivare al poemetto quel colore locale, che rispondeva a un’ esigenza dell’ arte romantica, e lo faceva meglio conforme all’ intento 1 Non precisa se il teatro francese Classico o il Romantico. Forse si deve intendere quest’ ultimo, dato che quella era 1* epoca ( 1835 ) del maggior grido levato dagli ardimenti teatrali
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1938
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, cugino dell’arcivescovo Paolo Angelo 1. Dalle menzionate Genealogie del nipote di questo, Andrea, si desume pure che apparteneva a un ramo collaterale degli Angeli: sua zia, Dorotea, era la madre di Paolo e Pietro Angelo 2. Dopo l’occupazione dell’Albania da parte dei Turchi, il Franco si rifugiò, insieme con i suoi congiunti Angeli, nel territorio di Venezia. I/ì diventò parroco della chiesa, assai
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1938
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dell’Eroe. Il Sultano avrebbe avuto allora non meno di 85 anni d’età 4. Per il Bonfini, il padre di Mohamed II s’ammalò soltanto sotto la capitale di Scanderbeg 6, mentre il Sanudo 6 ci dice che la cagione della sua morte, sebbene non avvenuta in Albania, fu lo sfortunato assedio. Senonchè ci sono altri due umanisti che dànno una conferma alla versione del Barlezio, e cioè: il Becichemi7 e il Volterrano
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1938
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170 BIBLIOGRAFIA 304 Pesini, vol. II (1437—1464) ed Append. (1347—1395), Roma, 1934 (Studi e Testi, voi. 62). DE Rada (v. Rapsodie). DE Sponde (v. Spondanus). DE Tummulillis (Angelo), Notabilia temporum, ed. da Costantino Cor-visieri, in Fonti per la storia d'Italia, Livorno, 1890. DÉZSI (Lajos), Bogdti Fazekas Miklis élete és költoi mükôdése (La vita e l’opera poetica di Niccolò B. F.), in Magyar Könyv-Szemle (Rivista del Libro ungherese), nuova serie, t. Ili (1895), Budapest. Dì Costanzo (Angelo), Historia del Regno di Napoli, Aquila, 1582. Didier (Ch.), Souvenirs de Calabre. Les Albanais en Italie (1830), in Revue des deux Mondes, III (1831), Parigi. Disertori (Benvenuto), Elogio dell' Astrologia, in Bibliofilia, XXXIII (1933) Firenze. Dorner (Alfred), Fortuna im Mittelalter und in der Renaissance, in Bibliothek Warburg, Vorträge iç22—IQ23, I parte, Lipsia, 1924. Du Cange (Carolus du Fresne), Illyricum vêtus et novum, sive historia regnorum Dalmatiae, Croatiae, Slavoniae, Bosniae, Serviae atque Bulgariae, Presburgo, 1746. Duponcet (le P.), Histoire de Scanderbeg, roy d'Albanie, Parigi, 1709; ed. II, Liegi, 1854. Ebert (Friderich Adolf), Allgemeines bibliographisches Lexikon, t. I (A-L), Lipsia, 1821. Essling (Prince d’), Les livres à figures vénitiens de la fin du XV-e siècle et du commencement du XVI-e, parte II, t. I—IX, Firenze e Parigi, 1909. Estreicher (K.), Bibliografia polska, t. Vili. Cracovia, 1882. Fabricius (Jo. Albertus), Bibliotheca Latina mediae et infimae Aetatis cum supplemento Christiani Schoettgenii.. ., t. I, Firenze, 1858. Facius (Bartolomaeus), Rerum suo tempore gestarum..., Basilea, 1566. Fall M K. ray ER (J. Ph.), Das albanesische Element in Griechenland, in Abhandlungen der historischen Classe der k. bay. Akademie der Wissenschaften, VIII, (1856), VIII, (i860) ; IXt (1862), Monaco di Baviera. Parlati (Danielis), Illyricum sacrum, t. VII, Venezia, 1817. Fatti illustri del Sig. Giorgio Scanderbegh d’incerto autore, in Francesco Sansovino, Dell'Hist. Univ., (v. Barletius, De obs. Scodr.), Venezia, 1564; altre edizioni: ibid., 1573, 1600, 1654. FilELFO (v. Philelphus). Foresti (Jacobus Philippus), Supplementum cronicarum, Venezia, Ber-nardinus de Benaliis Bergomensis, i486, in fol. ; versione italiana, ed. del 1510, Venezia, Bernardino Aita da Novara, infoi.
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1938
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degli Albanesi settentrionali (Studio sociologico), in Archiv za arba-nasku starinu, jezik i ethnologiju (Archivio per le antichità, la lingua e l’etnologia dell’Albania), II2 (1924), Belgrado, 1925- SzabÓ (Kàroly), Règi Magyar Könyvtdr (Bibliografia ungherese antica), Budapest, 1879. Szynnyei (id. — József), Magyar irók élete és munkdi (Le Vite e le opere degli scrittori ungheresi), t. I, Budapest, 1890
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1938
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, si trovano invece poche reminiscenze, poiché l’autore non fu partecipe alle gesta dell’Eroe. Quindi non ne può parlare sulla base di ricordi personali e soltanto nelle allusioni sull’assedio di Scutari e nella descrizione sommaria delle varie regioni e luoghi dell’Albania, che aveva visitato egli stesso 2. 2. Informazioni orali. Marino scrisse la storia dell’Albanese servendosi generalmente
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Page 181
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1938
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à 1485, in Bibliothèque des Écoles Françaises d'Athènes et de Rome, fase. 6i, Parigi, 1892. Noli (Fan S.), Historia e Skenderbeut (Gjerq Kastriotit), Mbretit te Shqi-perise, 1412—1468 (in Botime te Federates Pan-Shqiptare « Vatra »). Boston, 1921 ; trad, da Francesco Argondizza, Storia di Scanderbeg (Giorgio Castriota), Re d’Albania (1412—1468), in Biblioteca Italo-Albanese, n°. 1, Roma, 1924
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Page 163
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1938
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291 I PLAGI DEL BARLEZIO 157 Liv. XXX, 29. 5—6 [Hannibal] nuntium ad Scipio-nem misit, ut conloquendi secum potestatem faceret. Scipio cum conloquium haud abnuisset, ambo e composito duces castra protu-lerunt. . . Liv., ibid., 29. 8 Ibi in medio locus conspectus undique, ne quid insidiarum esset, delectus. Liv., ibid., 30. 1—2 Submotis pari spatio armatis cum singulis interpretibus congressi sunt. . . Paulisper alter al-terius conspectu, admiratione mutua prope attoniti, conticuere. Liv., ibid., 3o. 24 Est quidem eius, qui dat, non qui petit, condiciones dicere pacis. Liv., ibid., 32 In castra ut est ventum, pro-nuntiant ambo, arma expedirent milites animosque ad supremum certamen, non in unum diem, sed in perpetuum, si felicitas adesset, victores. Roma an Carthago iura gentibus daret, ante crastinam noctem scituros ; neque enim Africani aut Italiani, sed orbem ter-rarum victoriae praemium fore ; par periculum praemio, quibus ad-versa pugnae fortuna fuisset. Nam neque Romanis effugium ullum patebat in aliena ignotaque terra... Ad hoc discrimen procedunt postero die.. . duo longe clarissimi Bari., ibid., X, 127 Igitur ipse [sc. comes Iacobus] aciem egressus. . . Castriotuin. . . appellavit, invitans rogansque eutn ut secum colloqueretur. Cuius ser-monem colloquiumque Scander-begus. . . haud abnuit. . . Ambo itaque duces extra castra prodiere. Ibi in medio locus conspicuus undique, ne quid insidiarum esset, delectus. Ubi, summotis pari spa-cio armatis, congressi sunt. Comes Iacobus conspectu Scanderbegi admiratione prope attonitus con-ticuit.. . Bari., ibid., XI, 134 v.—130 v. Scio enim eius qui non petit esse leges dicere pacis. Bari., ibid., 129 v. — 130 v. Hoc facto, pronunciant ambo, arma expedirent milites animosque ad supremum certamen, non in unum diem, sed in perpetuum, si foelicitas adesset, victores. Iu-hannes dux an Ferdinandus rex iura Appuliae daret, ante crastinam forte noctem scituros ; uni-versae Dauniae Calabriaeque re-gnum victoriae praemium fore ; par periculum praemio quibus adversa pugnae fortuna fuisset. Nam neque Albanis effugium ullum patebat in aliena terra ignotaque. Ad hoc discrimen procedunt postero die duo longe strenui
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