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1933
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62 LOCALITÀ, CHIESE ECC. DELL’ALBANIA SETTENTRIONALE si stende fino a Podgoritza. Tutta la regione popolata da genti albanesi è ora jugoslava dal 1913: nel 1878 le Grandi Potenze l’avevano assegnata al Montenegro ma la tribù si ribellò e il Montenegro dovette rinunciare al suo possesso. Dell’altro Dinosci, non ho trovato traccia: non è segnato il solito segno topografico e potrebbe darsi
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1933
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: Venezia era in pace con la Turchia dal 1547, ma nel 1559 aveva avuto sentore di preparativi militari del sultano Solimano e nel 1568 veniva informata che i turchi avevano deciso di muoverle una nuova guerra, che infatti scoppiò nel 1570. Le carte del Gastaldi e del Camozio sono gli ultimi prodotti della cartografia italiana del tempo relativa all’Albania, e per più di un secolo, o che le regioni
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1933
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PUBBLICAZIONI DELL’« ISTITUTO PER L’EUROPA ORIENTALE» - ROMA SECONDA SERIE POLITICA - STORIA - ECONOMIA XXVI* ERMANNO ARMAO R. CONSOLE D’ITALIA Località, chiese, fiumi, monti, e toponimi varii di un’antica carta delFAlbania Settentrionale. PUBBLICATO SOTTO GLI AUSPICI della REALE SOCIETÀ GEOGRAFICA ITALIANA (Con annesso facsimile della carta) ROMA. ISTITUTO PER L’EUROPA ORIENTALE MCMXXXIII-XI
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1903
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'13 diplomazia. Rare volte i discorsi furono così elevati e cosi illuminati, onde si fecero applaudire e parlarono con reciproco rispetto uomini di parte assai diversa. Su tutte le questioni quella dell’ Albania ebbe i principali onori. Rimarrà certo fra i più importanti quello del Guicciardini smascherante senza reticenze 1’ agitazione politica austriaca in Albania
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1902
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. Noi abbiamo centomila diritti di occuparci dell’Albania. Ma oggi come oggi, ancóra non ce la meritiamo. * * *
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1902
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IOO L'ALBANIA d'Assisi lontana e di San Damiano fra gli olivi e dell’Eremo delle Carceri fra i lecci e della Porziuncola dove è morto il Poverello... E la notte è lunga sul fiume nero, sulla vallata fosca ; e non sorge mai l'alba. Scorgiamo lontano il primo minareto di Scutari solo quando saetta fuor dai monti, sulle nebbie del lago, del Drino e della Bojana, il primo raggio
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1914
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ALBANIA MUSULMANA verde, propria dei loro iniziati ; e non è raro trovar tra loro chi conosca lingue europee e greco antico. Ne ho conosciuto uno a Valona che sapeva qualche parola di latino. E forse per questo dualismo tra toschi e gheghi, l’Europa aveva scelto a dominarli un Principe straniero; e forse per questo groviglio di religioni, di riti e di sètte, su cattolici, su musulmani
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1914
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ALBANIA MUSULMANA obbedivano senza nè pur pensarvi, ma i primi odii che in loro da ciò germogliarono si appuntarono proprio contro i più vicini rappresentanti di un benessere che a loro mancava: i bej, lor padroni e latifondisti. E, favoriti in ciò dal clero musulmano, che nei modernisti vedeva una minaccia alla sua potenza e alla religione stessa, se la presero proprio con quelli tra i bej
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1914
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di Wied era venuto a cascare in Albania, e che cosa ci era venuto a fare. Senza aver timore di apparire troppo semplicisti - il semplicismo è pur troppo nella nostra politica lo specchio della verità - possiamo affermare che il principe Wied era venuto in Albania per volontà dell’ Austria e della sua grande alleata (oggi si vede quanto profondamente strette e concordi), per farvi quella politica
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1901
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popolo di guerrieri. Ciò sarà messo in chiara luce specialmente dalla storia degli Shkipetari. Ora è anzitutto necessario dare qualche notizia geografica della regione che gli Italiani chiamano Albania e gli Albanesi Shke-p'èria. L'Albania nella penisola balcanica. — L’Albania fa parte di quella grande penisola, che si estende a sud est del continente europeo tra il mar Nero, il Bosforo
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1901
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— 24+ - Directorium ad divina riti persolvcnda a clero Albaniae, per sacrarti rituura Congregationera. Roma, MDCCCC. Periodico Arbri i Rii (La Giovane Albania). Palermo, 1887, diretto da F. Stassi Petta e Giuseppe Schirò. Periodico Fiamuri Arberit (La bandiera dell’Albania). Cori-gliano Calabro, 1883-87, diretto da Girolamo De Rada. Periodico La Nazione albanese, 1897-1901, diretto da Anselmo
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1901
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— 232 — in Albania, quasi tutti i capi albanesi compromessi nella Lega di Prizrend furono spenti 0 esiliati. Con tutto ciò nessuno potrebbe mai negare che un sentimento nazionale albanese oggi esista, come risulta anche da fatti posteriori al 1880, ma troppo a noi vicini perchè sia lecito farne argomento di storia. Accennerò soltanto alla nuova Lega stretta nel maggio 1883 fra le tribù
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1901
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burnia, Pannonia), ch’era una diocesi della Prefettura d’Italia, spettante all’impero d’occidente. Oltracciò l’Albania era divisa in tre provincie : l’alta Albania dalle valli della Zeta e della Moraccia (nell’odierno Montenegro) allo Shcumbi col nome di Prevalitana (Praevalis o Praevalitana), la media Albania dallo Shcumbi alla Vojussa col nome di Nuovo Epiro, la bassa Albania dalla Vojussa
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1901
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tra le lagune di Cucalia e di Logaru. Oggidì il più notevole porto dell’Albania è senza dubbio Valona, così per la sua sicurezza ed ampiezza come per la vicinanza alle coste d’Italia. Esso oggidì non ha traccia di fortificazioni. Chi volesse e potesse servirsene a scopi militari fortificandolo, godrebbe incontrastabilmente una posizione formidabile e privilegiata sul canale di Otranto
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1902
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diversa. Non c’è nessun punto di contatto tra 1’ età omerica e l’età nostra, tra l’età della Grecia, avanti e durante la guerra di Troia, e l’età di Skanderbeg, avanti e durante la guerra turco-albanese. Dall’altro canto tra la cultura omerica e preomerica e lo stato intellettuale e civile dell’Albania ci corre. In Grecia tutto era poesia ed idealità: in Albania non mancano le canzoni; ma poche canzoni
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1902
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CAP. XIX. Fiàmuri Arberit. (La bandiera d’Albania) I. La politica albanese ha una storia lunga e complessa, e farebbe opera veramente interessante chi ne narrasse le vicende ed esponesse lo svolgimento (1). Da Anna Ivanow-na e Caterina II, imperatrici delle Russie, ad Abdul Ha-mld, sultano degli Osmanli, e da Maria Teresa ad Ottone I; dal secolo XVIII al secolo XX si distende un periodo
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1902
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302 L’Albania e l'opera di G. De Rada albanese, che ora nella madre-patria, in Italia, in Rnma-nia, in Grecia, in Egitto, in Germania, in Francia, nel Belgio è più vigoroso che mai. In questo movimento politico ha, senza dubbio, il primo posto Girolamo De Rada, che lanciò per la prima volta nel mondo politico un giornale albanese, l’Albanese d’I-talia, che egli, da solo, pubblicava nel 1848
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1902
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dalla tradizione, che ancora è viva in Italia e in Albania : ma nella tradizione languida e prolissa (2) non v’è nulla della maestà della Regina de’ cieli, che trascorre gli spazi aerei riverita dalle nubi. La Psiche del poeta albanese conserva quel tanto del mito di Apuleio quanto basti a rivelare il simbolo, anzi in certi contorni è tanto lontano dall’imitazione che discorda dal nucleo della leggenda
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1902
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306 L'Albania e l’opera di G. De Rada bagi, senza artifizi, senza ipocrisie, senza tregua, senza le arti della politica eunuca della moderna diplomazia. Essa si esplica in relazione con la Turchia, l’Austria, il Monte-negro e specialmente con la Grecia. Non erano sorte ancora, o almeno non acuite le tendenze fameliche de’ Bulgari, e d’una politica italiana al di là dell’Adriatico
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1902
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Gap. XIX — Fiàmuri Arberit 311 Stato arlecchino. Non è a credere che l’Austria voglia inimicarsi la Sublime Porta; ma non è a tacere che essa esercita un’ azione assidua e costante nelle terre albanesi. È notevole il fatto che perfino Gustavo Meyer, che è uno scienziato, si presti alle basse manovre dell’Austria. Egli scrive che, nel suoi viaggi in Albania, gli fa presentato un memorandum, ove
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