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1720
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diftrutto non potendo più mantener tanta gente, ne furono alcuni trafportati nell’ Iftria, Se altri chiamati a militar in Italia. Tal’efempio incitava i popoli di Albania a procacciarfi l’ifteifo refpiro, follecitando i Comandati della Republica ad occupar qualche piazza, fotto il cui calore dichiarar fi potettero. Ma fortito in campagna Coftanzo Pefari , Proveditor di Cattaro , per dar mano
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1720
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Atipia d> *n queft’ anno dal Fofcolo più col negotio , che coll’ armi » *1 poiché nodriva intelligenze nell’Albania 3 e quei popoli, alcu-FdÌrfiin pò- ni indotti dal zelo di religione, altri da fperanze, e profit-itiu tj } j0 follecitavano immaturamente a far vedere in quelle parti l’ infegne della Republica, pronti tutti a fcuotere il tirannico gic^, e molti cfibendofi di prendere l’armi, Se inco
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1847
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in Albania. Il rimanente del dominio veneto viene congiunto alla repubblica Cisalpina. Intanto i Francesi trasportano anche da Venezia molti codici e capi d’ opera d’arte, fra’ quali i quattro cavalli di metallo dorato : la maggior parte de’quali oggetti tornarono poscia a’ lor luoghi, dopo la caduta dell’impero di Francia. 11 cav. Jacopo Nani lega alla libreria di san Marco i suoi codici MSS. in varie
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1847
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dei quali era un vicario che, assistito da consiglieri e da un cancelliere, giudicava in prima istanza le cose civili e criminali. PRO VVEDITOR GENERALE DI DALMAZIA, ALBANIA ED ALTRI LUOGHI. — Era senatore, capo della provincia, e di tutti i reggimenti istituiti dalla repubblica. Al generalato militare era conceduta l’amministrazione si civile che criminale. Le sentenze si appellavano ai tribunali supremi di Venezia
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1847
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di Venezia, nelle piazze e nelle fortezze di terraferma, nelle piazze del Levante e nelle armale navali, non comprese le città e piazze dell’Islria, della Dalmazia e dell’Albania, si avrà un totale di 9761 bocche da fuoco, che costituivano una sola parte del treno della repubblica in quest’ arma, e che può dare un’ idea dell’enormità de’saccheggi e dei dei'ubamenti praticati dagli stranieri all epoca
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1847
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alla marina ed alle truppe terrestri nelle provincie e nelle fortezze oltremare, cioè Istria, Dalmazia, Albania, Isole dell’ionio, ecc. Nell’anno 1475, come ancora abbiamo detto, vennero fatti costruire a pubbliche spese numero 52 forni, nel sito presso l’ospizio della Cà di Dio sulla riva degli Schia-voni. Il cosmografo padre Coronelli ci ha lasciata memoria che ai tempi di lui (ultimamela del XVII secolo
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1847
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corrispondenza fra la dominante e le varie provincie dell’Istria, della Dalmazia, dell’Albania, delle isole Jonie, ec., ec. SECOLO XVIII. Olire a continuare, come abbiamo veduto, le costruzioni de’grossi legni novellamente adotlati pella marina di guerra, seguitavansi a fabbricare le solite galere, anzi in quest’estremo secolo esse subirono alcuni essenziali cambiamenti, e si videro sortire dal!’ arsenale
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1926
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- 312 - ART. II. La Società si propone di promuovere ed eseguire studi e ricerche in ogni campo della storia, della vita, dell’arte e della letteratura dalmata. Per Dalmazia hanno da intendersi i territori del vecchio, nuovo e nuovissimo acquisto della Repubblica di Venezia, l’Albania veneta e lo Stato della Repubblica di Ragusa. ART. 111. La Società trae i suoi fondi: a) da sussidi e oblazioni
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1930
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, in riguardo dell’imperio cesareo, si dovea considerar per l’istessa che fu quella di Mohacz in favore dell’imperio ottomano. Il principe Luigi conoscea già tutto; ma, contento della linea del monte Emo e desideroso di corrispondere alle brame della corte per la sommessione della Wallachia, risolvette di distaccare un corpo sotto il comando del generai Piccolomini verso l’Albania, acciocché vedesse di coprir
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1930
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10 AUTOBIOGRAFIA DI L. F. MARSIGLI naie di Cattaro, alla vista di Castelnuovo, posseduto allora da’ turchi; e nel porto delle Eose approdando, dopo un brieve riposo che prendessimo sul lido, ci avanzammo a Budua, costeggiando le spiaggie dell’Albania. Indi traversato il golfo di Ludrin, buttassimo l’ancore nell’ isola d’Ossop, dove visitai una chiesa di un rito greco, che con più superstizioni
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1930
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, 193, 194 Alagiaizar [Alagiay-Isar] 111 Alba Julia [Karlsburg, Gyula Fé-hérvàr] 164 Albani [Annibaie], cardinale 241; [A. Gian Francesco, Clemente XI papa] 233 sg. Albania 10, 106, 117 Albareale [Stuhlweissenburg, Szé-kes-Féhérvàr] 65, 71, 81 Alessandro VII, papa [Fabio Chigi] 3, 97, 235, 239 Alessandro Vili, papa [Pietro Ottoboni] 119 Algieri 91 Alluta, v. Olt Alsazia 35, 36, 226 Altieri [Emilio
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1930
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difesa. Indi ritiratosi nell’Albania, come ad un luogo che altrettanto stimava sicuro per la conservazione de’ suoi tesori, quanto comodo per minacciare il nuovo sultan Solimano, fu tradito da’ suoi più fedeli amici in un banchetto fattoli da Mahomet beg ocluch, il quale delle sue ricchezze s’impossessò e della sua testa, che al nuovo gran signore fu pregiatissimo dono
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1720
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in un’ imboicata , n'ammazzarono trentacinque. In Albania il Bafsà di Erzegovina , che tentò il porto della Trinità, fù rifpinto, c quel di Scutari inferto a’ popoli di Cartole, fi ritirò fenza frutto. Anche in mare fi batterono alcune fufte con fuga de’ Turchi. Cade in quelle fattioni in loro potere il Capitan Voino , Zuppano, che, cambiata la fede di Chriito in odio contra il fuo nome, procurò
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1720
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della difgratia la terta, fù mandato al gover- ctv> il 110 di Negroponte. Il Sigillo fù poi confegnato a Mehemct detto per fopra nome Kiupreli, perche ufciva da un villag-gio dell’Albania così nominato. Con felice dettino per l'ira- mtt Kiupn-perio egli n’affunfe il comando, poiché viifuto fin ad hora l,‘ Sicuro con finta modeftia, & occulti talenti, li fcuoprì tutti ad un tratto j fermando
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1718
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alla República carijfima , & però con fìncero , confiante ani* mo, farebbe fempre dal canto loro confervata : ma volere con gli altri Prencipi ancora confervarfe in pace, nè intraprendere cofa , che potejse difiurbarla . Dopo la quale ri-iolutione il Polino , feguendo il fuo viaggio , condotto dal' le galee Vinetiane in Albania , s’inviò verfo Coftanti-nopoli con certa fperanza di ottenere
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1847
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non patentati delle isole e spiagge della veneta laguna, dell’ Istria, del Quarnero e della Dalmazia : comprendeva la seconda que’ del canale di Cattaro e della veneta Albania : comprendeva la terza que’ delle isole suddite del Levante. Ai legni delle classi prima e seconda era interdetto uscire del golfo : que’ della terza non potevano oltrepassare i confini Ira I’ isola di Corfú inclusivamente
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1718
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tutti i lor difegni volti nel Levante, & in quella parte impiegate tutte le forze, s’attenevano tanto più volentieri dall’ implicarfi in altre imprefe , quanto che iftP mavano le cofe più importanti, che all’hora in Dalmatia, ò in Albania tentar fi poteflero , dover dipendere finalmente da’fucceffi dell’armata, & dalla fortuna di tutta la guerra . Conofcevano ancora di non potere con poche forze
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1718
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nemici. Ma fratanto cominciando i Turchi a fare molte hoftili operationi, havevano ritenuti diverti mercanti con le robe loro, fudditi della Republica , i quali in Narenta , & altri luoghi dell’Albania del dominio Turchefco efercita-vano i fuoi traffichi; & parimente fattefcaricare, benche lotto altri prefetti, due navi Vinetiane, che fi ritrovavano in Coftantinopoli, non le havevano lafciate
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1718
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in altra parte con altro flato il contracambio, & ritornandoli nel rimanente all i territorii d’Albania, & di Dalmatia li confini ne’fuoi primi termini, come avanti la guerra effer folevano . Delle qual cofe tutte fù iìmilmente data allo fteffo Ragazzoni poteftà di ragionare, & indrizzare per la medeiima via quefto negotio, quando per avventura i Turchi , che havevano moftrato defiderare a ciò perfona efprel-ia
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Page 510
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1718
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, fe pur era partito, non eifere tanto lontano, che fperar fi potette con ragione, di ritrovare le forze de’ nemici divife . Ma per certo eifere più ve-rifimile, che fuifero per prendere foverchia fatica, procurando di trovare l’armata Turchefca , la qual carica di prede, dopo ottenuto l’intento fuo con la prefa delle terre dell’ Albania , non eifendo più tempo da tentare altre imprefe, havuta commodità di ritirarli
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