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1927
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I Nemagni-Paleologo-Ducas-Angelo-Comneno 251 greci, ed albanesi in Castoria, e si fece proclamare Imperatore dei Greci, dei Serbi, e dell’Albania (col nome di Simeone Paleologo) (i). Nel contempo suo cognato Niceforo Orsini, fratello di sua moglie Tommasa, riprese gli aviti Despotati di Epiro e Tessaglia, e cacciò via Simeone e Tommasa, che si rifugiarono a Castoria (2): ma nel 1358, per la morte
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1927
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è stata un problema per gli storiografi del Montenegro, finché si è creduto che fosse il pugliese Stefano Maramonte, che prese parte alla storia di Albania e Montenegro, ed appare con questo cognome in documenti dal 1419 al 1443(7). Ma il documento ragusino del 1454-1460, che ricorda una ambasciata fatta verso il 1420 nella Zenta, e parla delle risposte allora ricevute da Balscia « e da Stefano Maramonte
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1932
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. In mezzo a queste lotte il grande <lii ! sore della libertà d'Albania venne rapito dalla morte. In ad una febbre il 17 gennaio 1 M»N lo Skanderbeg soccomlictt-Alessio.2 Dalla morte di llunvadi e del ('apistrano la cristianità aveva avuto a deplorare una perdita più grave di questa: tr bene riconobbero ciò i nemici. Si racconta che alla notizia ■ morte del suo grande avversario il sultano
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1930
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276 Paolo V. 1605-1621. Capitolo VI. Al vescovo dei Serbi uniti, Simeone Yratanja, Paolo V impartì la conferma.1 Il pontefice si interessò anche dei cristiani di Moldavia e di Yalacchia. Anche in Albania i cattolici erano assai numerosi.2 L’arcivescovo di Antivari Marino Bizzi, riferiva nel 1611 a Paolo V, che dei 400.000 abitanti di là, 350.000 erano cattolici. Egli esalta la loro pietà
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1859
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7 i u •Ioniche dipendenti, non che Butintrò, Larla, Vonizza, e in generale (ulti gli stabilimenti veneli d’Albania, situati più al di sotto del golfo di Ludi ino. Finalmente la repubblica Cisalpina univa alla Lombardia, per l’avanti Austriaca,e al Mantovano, il Bergamasco, il Bresciano,il Cre-masco e la porzione degli stati ex veneti all’ovest e al sud della linea superiormente tracciata, ossia
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1859
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di ducati n 5o famiglie, alcune delle quali neaveano 1 00,000 all’ anno. Al principio di giugno, avendo l’ imperatore Francesco II intesa l’occupazione fatta da’francesi del -la Terraferma, in iorza delle segrete convenzioni di Leoben, i tedeschi scesero da Trieste per portarsi ad occupare le venete provincie dell’Istria, della Dalmazia e Albania, all’imperatore state assegnate da detto trattato
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1931
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, far donativi ai Turchi.5 Il vescovo di Drivasto, Girolamo Lucie, parimenti francescano, cresimò nel 1637-1639 in Bosnia 20.000 persone. * Sulle condizioni assai difficili in Albania Urbano Vili e la Propaganda ricevettero nel 1625 relazioni del vescovo di Alessio. Nella visita della sua diocesi soggetta ai Turchi egli aveva trovato 9000 cattolici, per i quali, però, oltre i religiosi di due conventi
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1924
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poseentium diceres vel erupturum quamprimum crederes avidum san-guinis militem sine duce, sine signis, nullo disciplinae militaris ordine, vel tenore servato. (BAKLEZIO, 1. II, p. 47). (136) Tirana la Piccola era vicino a Croja. In questo villaggio nacque Giustiniano, imperatore romano di Bisanzio, il quale costruì venti chiese nell’Albania Centrale. (137) BIEMMI, 1. I, p. 41-42. (138) Il principe Aidino
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1862
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, coll’ aggiaciente Bossina, p. 381 — 390; 11. isole del Quarnero, p. 390—406 ; 12. l’Albania veneta, p. 406—412 ; 13. Compendio dell’ Istoria della Dalmazia veneta, p. 413—430. V’hanno riunite le Carte a) geografica della Dalmazia; A) città di Sebenico, capitale del contado nella Dalmazia veneta; c) città d’Ossero sul Quarnero nella Dalmazia veneta; d) fortezza di Castelnuovo nella Dalmazia veneta; <0 città
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Page 625
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1904
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divenne quello nazionale dell’ Albania. Crediamo quindi che, avendolo noi riprodotto nella sua integrità, non debba riuscirne inutile la descrizione che fu riconosciuta dalla Consulta Araldica e dal R. Decreto del 4 aprile 1897, col quale veniva confermato il diritto di farne uso al-rill.mo D. Giovanni Kastriota Skanderbeg,—Marchese di Auletta , dei Principi di Albania, dei Dinasti di Montesantangelo
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1904
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coll’ Imperatore di Germania sul golfo di Napoli. - Convegno di Abbazia. -Risposta alle malignazioni interessate. - Discorso di Goluchowski alle Delegazioni ungheresi. - Nuove dichiarazioni. - Discussione. - Osservazioni. - Discussione del bilancio degli Esteri in Italia.-Discorso dell'on.Tittoni.-Commenti.-Osservazioni.-I confini dell’Albania.-Italia e Albania.-Non c’ illudiamo. - Proposte del berone Kuhn
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Page 212
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1904
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et de « soi parenti compraranno lo sale de fundici li quale ordenara la « prefata Maiesta ad quello precio que lo comparano de li fundici « del dicto Turcho a lo presente. « Et la prefata' Maiesta offere, avuto lo dicto paese, mantenire « et servare tutti li privilegi de la cita de Croya et de tutto Al-« bano, corno hanno fato tutti li re de Albania, et mantenire tucti « li signori che serranno
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1904
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e di Ko-maroff. - Intrighi russi in Albania. - Servigi prestati dalla Russia alla causa dell’indipendenza dei popoli balkanici. — L’idea slava e il sogno di Caterina la Grande. - 11 pericolo russo giova alla Turchia. - Discorso di Lord Stanley a Lynn, nel 1853. - La politica inglese di non-intervento. - Discorso del Presidente del Consiglio austriaco a Pest, nel 1869. - Perchè mai, dopo la guerra turco-russa
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1719
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intuliffe. Oats nefrit poftea Helvetios multos, complures ltalos a Gallo dìfceffiffe ? manum militum baud exi'iuam cum Duce Albania 'bìeapolim verfus contendiffe ? 'Rbatorum tantum-modo quatuor millia', mille Sedunenfes acceffìffe ? TSLosverofex ltalorum, feptem Germanoì um millhtm numero copias auxiffe ? ut, fi arie sertandum fit, numero aut fuperiores , aut certe non impares futuri
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1904
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— 217 — chij Castriota Scanderbegh consanguinei , quorum patres cum dicto Georgio Scanderbegh et eorum militibus , paucis annis praeteritis, ex Albania transitantes pro conservatione Regni nostri Siciliae et totius Regni Neapolis ex Gallicis Andavagensibus in-cursionibus magnopere adhibuerunt. Nunc Albania et Epiro a Turcis invasis, praedicti Nicolaus et Costantinus in nostro regno Siciliae
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1969
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eliam per Albania si haverà ; e lui impegni) li soi arzenti per prestar danari da comprar ditti fermenti. Item, quelli fanti voriano danari, e lui non ha di darli, e Martinello da Lucha, capetanio, non poi star più cussi. Ilem, li pastrovichij lo fa star in affanno. Ilem, de lì è zonto il jubileo, ma non chome rechiedevano. Item, li pressidenti e capi dii duellato di Bossina, propinquo Caslel Novo
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1970
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. San Giliberto, v. Saint Gilbert. San Giorgio (Albania), 665. San Giovanni (del Tempio) (Friuli), 131. San Giovanni di Patmos (Palamosa) (Arcipelago), 437. San Giovanni (in Persiceto) (bolognese), 308. San Girardo monte, v. San Gottardo. San Gottardo (Girardo) monte, 483. San Leo (Marche), 291. San Leonardo (Friuli), 105. San Martino (Friuli), 165. San Maturin, v. Montereau. San Michele in Bosco
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Page 238
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1970
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, el li noterò di solo, con comission, prima scusar al Re quella Maestà si non li havia mandato questi anni certa pension li è ubligato di mandar, eh’ è .. ., e questo per le guerre state, et li manderia. Item, scusarsi che ’I passar dii duca di Albania in Scozia non è slà con suo voler et scienlia. La terza, per justifichar quella Maestà, che per li oratori siati a Cales non ha inanellalo venir ad apontamenlo
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Page 189
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1979
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andarano a Lodi. Di Brexa, vidi lettere dii Surian podestà, di 23, hore.....Manda il sumario di uno reporlo. Che’l Morone dice, il signor Viceré esser pur a Monteselli, et il ducha di Albania, quale era a Fio-renzola, è andato a Borgo San Donino et coniuntosi con il signor Zanino ; et che ’1 signor Viceré hebbe aviso per via di Piasenza, che monsignor Lescu con 400 lanze et con li grisoni et valesani
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Page 183
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1979
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ito-nino et fornito uno cavaliere che faceano per bater la terra et le trinzee et mine, la Maestà dii Ile volea far dar uno assalto a Pavia ; sichè la volea haver per forza. Item, intese che ’1 duca de Albania con le gente sue cavalcava a la volta dii reame, et Venere da sera gionsero a Parma. Item, che le gente francese sono di là da Genoa, hanno preso Saona et se diceva che faranno uno assalto a Genoa
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