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1853
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, l’isola di Negropontc, le controversie coi Mantovani, la guerra cogli Scaligeri, la congiura di Marin Bocconio, la guerra coi Genovesi (Codice Foscarini descritto dal Gar a p. 409 num. 396 del Catalogo). 7. Altre fatiche in tal materia, dice il Barbaro nel suo testamento di averne scritte. Forse fra queste è una Cronichetta o Diario \eneziano autografo che io ne possiedo; la quale è più un sunto
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1853
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dall’Ughelli, ma che nessuno di essi era in sede nel 1574 — Non badò quindi il Cornaro che Princivalle non era vescovo in Italia, ma sì di Zea (che la lapide rozzamente chiama CIA ) isola fra le Cicladi — In fatti il Lequien nell’ Oriens Christianus T. III. p. 867 scrive : Ecclesia Ceae sm Ceos, Cea quae nunc vulgo Zea appel-latur — Episcopi Ceenses. I. Puricivallis. II. Simon. Post obiturn Puricivallis
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, ma non riportata dal Fanello in nota a p. 62 del suo Saggio (1816), in pruova della mutua pluralità de’ benefici! nel Clero tra la diocesi di Venezia e quella di Torcello. DI ANTONIO GRIMANl vescovo Torcellauo vedi 1’ articolo che ho scritto nelle epigrafi di San Bernardo di quest’ Isola. La famiglia SEDECIO è fralle Muranesi del Catalogo 4602 4605, sotto il cognome SODECI, ma di BERNARDINO che fu canonica
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1853
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si avverasse. Il Sanuto ne’Diarii (XL. 418, 419) ripete ciò che dice il Navagero, però sulla fede del Navagero medesimo. (115) Dispaccio da Toledo 24 novembre 1525. (116) 11 Duca di Vandomo, cioè di Vendòme era Carlo di Bourbon pari di Francia, Governatore di Parigi, e dell’ Isola di Francia figliuolo di Francesco, nato a Vendóme 1489, morto 1556, o 1557 in Amiens, militare coraggioso, di cui il Moreri
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, e già tutti noti. — Avvi un lungo estratto dal Libro Terso della Cronaca di mes. Gio. Giacomo Caroldo segretario del-VIll.mo Cons.0 di X, riguardante l’isola di Candia; e finisce questo brano, e il Volume colle parole: « e sopra l’altre due parte » il Reziinento di Candia udir dovesse quelli » da cha Gisi et amministrasse giustitia. » a. 1363. Il Volume o Parte Terza, contiene una Cronaca di famiglie patrizie
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ec.) che l'abate Morelli gli comunicò una lettera scritta anni sono dal canonico Lieini (Nicolò Antonio) ad Apostolo Zeno il quale chiesto aveagli qualche notizia intorno l’antica Bibione, e ne dà un breve sunto. La lettera avea la data 15 luglio 1749. Questa isola Bibione c ricordala anche in quel documento del 1198 che ho stampato a p. 555 del Voi. V. ma sulla situazione di questa Isola è a consultarsi
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1853
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sofferta da una caravella che partiva da Vagliadolid nella quale erano gli Oratori Cesarei inviati nell’Elvezia, ed eravi pure messer Piero nepote del gran Canzelliero che andava a star con la eccellentia del Duca di Milano. Or in quella burrasca restò sommergo il nepote del gran Canzelliero, e altri. Ciò avvenne nel giorno 2 del gennajo stesso. Altre notizie aggiungeva dell’ ammutinamento dell’Isola
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al tempo della guerra contra i Turchi. Nel settembre 1570 prese la fusta che portava a Costantinopoli la nuova della presa di Nicosia ; ma essendo poi stato spedito dai generali colla sua galea, come una delle migliori, nell’ Arcipelago a prender lingua dell’armata nemica, venne assalito nel 16 novembre di quell’anno sopra 1’ isola di Paros, prima da due galee turchesche e poscia da una fusta
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quelle dateci nel Processo 5. Saggio della Fita del Fenerabile servo di Dio Girolamo Miani ¿padre e fondatore de’Chierici Regolari Somaschi di Cesare Daniele Bat-tiliani da Monte Feltre. In Felletri per Alfonso dell’isola 1644* Questa fu ristampata nel 1700 in Trivigi con questo titolo: Saggio della Fita del Fenerabile servo di Dio Girolamo Miani patritio Veneto padre e fondatore de’chier. Reg. della Congreg
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1842
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188 SANTA noi sopraccennato Breve di Paolo V. d’indulgenza plenaria 1616; eia concessione pur sopraccennata fatta dieci anni prima dal vescovi Antonio Grimani a’ Sagredo della Reliquia di S. Gerardo, anno 1606. In fine avvi una vitarella dello stesso Santo latina e italiana.; e di altro più recente carattere vi sono aggiunti alcuni estratti dalla Cronaca dell1 isola di S. Georgio Maggiore-
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1853
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era allora occupala nella guerra contro il Turco che aveva invasa l’isola di Candia ss Avvi anche nella Biblioteca del Re al num. 766. (ivi) un Codice in fol. intitolato Cérémonies observeés aux funérailles de M. d‘Argenson, ambassadeur pour le roi, décédé a Fenise s: 1631, ss Recueil de pièces (ivi) num. 40128. in 4. in cui è la prima arringa fatta in Collegio l’anno 1651 il 13 dicembre par Monseigneur le Comte
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di S. Secondo il di cui sagro corpo si venera nell'isola di questo nome vicina a Venezia, scritta da un divoto del Santo. Questo divoto io credo sia lo stesso Spaziani, 11 quale trasse le notizie da libri stampati e da un antico manoscritto; osservando (in quanto all'operetta del Codagli) non doversene fare gran conto per esser ella piena e intrecciata di fatti addotti senza verun fondamento := Sostiene
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4SI S. FRANCESCO DEL DESERTO ISOLA.. La ¡soletta del Deserto, così chiamala probabilmente dal remoto e solitario silo, giace nelle uostre lagune, cinque miglia circa distante da Venezia, lungo il Canale de’ Treporli. Essa appartenne già alla nobile famiglia Michicl. Allora non aveva alcuna chiesa e solo vi sorgeva una corona di cipressi e altri alberi che la delizia rendevanla della famiglia
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1853
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dell' Isola e Monastero di San Secondo » ha preso un equivoco. Asserisce che sopra » di quella si vede figurato Sant’Antonio di » Padova, e che per conseguenza nò la ve-» nula del Santo martire così antica, nè la » di lui traslazione possa essere succeduta » prima del 1232, perchè quel Santo cou-» fessore non prima dell’antecedente anno » passò da questa all’altra vita. Bisogna
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1853
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Questa famiglia avea già palazzo alla Giudecca ( vedi Battagia. Cenni storici e statistici sopra l’isola della Giudecca. Ven. 4832. 8,vo pag. 28.) il qual palazzo era già stato della famiglia Maca-relli (I); ed oggidì è in possesso della fa- (I) Giovanni e Giambattista Maearelli ricchi negozianti di panni di lana, furono nel 4648 ammessi al veneto patriziato. Estinta questa casa in Zuanne Macurelli giovinetto
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1842
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MINIO | ANTONIVS MICHAEL J PRO.* SAL. j ANNO DM. MDCCVI. MERSE 1VNY. Sullo stesso muro di cinta, leggesi anche questa. ANTONIO BEREGAN figliuolo a Nicola q. Alessandro , «ra nato del 1 G«65. agli 8. di ottobre. Del 1709. fu eletto provveditore al-l’Armar; e dall’epigrafe apparisce che precedentemente cioè del 1706. era provveditore alia Sanità, alla quale era anche del 1705. I IN ISOLA. provveditori
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del B. Lodovico Barbo, da lui fatta della Congregatione di Santa Giustina di Padova nel 1409 e scritta di sua mano nel 4440, si è potuto brevemente cavare. Comincia. La chiesa di S. Giorgio Maggiore di Fenetia fabbricata la prima fiata iie.lV Isola del suo nome .... Finisce : Doppo il Concilio di Trento nondimeno gli sono state perturbate alcune di queste giu-risdiltioni dalli vescovi di Treviso. Erudito
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in tenera età, abbiano osservato quel passo di Bàrto-lommeo Burchelati ove instituisce il quesito se il Critonio venisse dalla natura o dall’arte, da Dio, o dal Demonio. ( Epitapliiorum Dialogi septem. fenetiis 1583. pag. 52. 55. ALLA CHIESA DI S. ANDREA DELLA CERTOSA. Fol. II. p. 52. Per chi amasse avere notizie ulteriori intorno all’ Isola e alla Chiesa di S. Andrea della Certosa potrà consultare
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1842
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G'tS ALLA CHIESA DI S. SEBASTIANO DEI GEROLÍMIM. DOCViVIENTI QVANTO AGLI AMBASCIATORI GIAPPONESI. \. Dai Cerimoniali nell’ Archivio Generale p. CIV. tergo CV. naia. 1. » Venuta in que- * sta città delli Signori don Mantio Ito, don » Michial Cingiua, don Giuliano Nataura, et » don Martino Fara baroni del Regno di Fi-» ghen dell’ Isola del Giappan in Oriente, » ambasciadori al Sommo Pontefice
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lus-dicenti della città de Vegia da poi che ultimamente le venuta sotto la ombra della Itl.ma Signoria de Venetia ( giunge fino al 4 502 epoca del codice ) ... . L castellani di Castel Muschio. Le Abbazie, le Fiere che si fanno ogni anno su l’isola di Veglia, ec. Notisi che colla scorta di questo mio codice ponnosi correggere alcuni errori corsi nella stampa del Solitro,. come a p. 8 devesi leggere: Zuan

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