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cosa alcuna. Poi la notte, due hore avanti di, li saltò una fortuna di ponente sì terribile et di sorte che la tolsero in pupa per scorer in Ligorno, overo a Piombino, come persi. Et come fono a le 22 hore, scopersero l’isola de Corsica, non sapendo da qual banda fossero de la ixola preditta per la scurità grande che era, che non si potea scoprir la montagna, unde fo deliberato per salvarsi slrenzerse a terra
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33 MDXXUI, MARZO. 34 (ori siano puniti. La maiore parie tle l’isola era venula alla devotione di Soa Maestà. 18v Fu posto, per i Savii d’acordo, una lettera in risposta di soe al re Cliristianissimo, videlicet . . . Fu posto, per i Savii a i ordeni, d’acordo tutti, elezer il primo Pregadi uno Proveditor zeneral in Dalinatia con ducali 30 al rnexe per spexe, in luogo di sier Francesco da cha
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in Piazzetta, 220. » Fondaco dei tedeschi, 26, 230. » Fondaco della farina, 184, 458. » fondamenta dello Spirito Santo, 125. n isola del Lazzaretto, 260, 275, 285, 288, 291, 292, 352, 363, 371. » » Giudecca (Zueca), 40. » » di s. Clemente (Chimento), 433, 456. » » di s. Giorgio Maggiore, 285, 287, 365, 368, 405, 443, 452. » » di s. Maria di Grazia, 447. » » di s. Spìrito, 257, 258, 443. » » Lido (Zio), 40
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di questi dì partirà. Ha tolto di questa isola da homeni 150 da remo per le sue galle, e iudicha questo instade dille galie vegnirà in corso. Copia di un capitolo contenuto in lettere da Syo di 2'8 Zener, directive a domino Mi- chiel Coresi. Per questo brigantino intenderete, come è capi-tado qui Perì bassà, el è stalo in questo porlo zorni 5, et ha mostrato bona ciera a questi nostri signori, et diete
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. Anatolia (Natòlia), 10, 11, 13, 17. Ancona, 73, 205, 206. Andernopoli, v. Adrianopoli. Anfo (Ampho) (bresciano), 296, 373. Anghiera (Angleria) (milanese) 330. Anglia, v. Inghilterra. Antivari (Albania), 117, 126. Anversa (Olanda), 438, 445. Aquileja (Friuli) 54, 216. Arbe, isola dell’Adriatico, 91. Arcipelago (Arzipielago), 11, 17, 124, 277, 260, 367. Argenta (Arzenta) (ferrarese), 40. Arimini, v. Rimini
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, provincia, 62. Arbe, città ed isola dell’Adriatico, 180, 211. Arcipelago (Argipielago), 162, 169. I Diarii di M. Sàncto. — Tom. XXXVIII. , Arona (Rona) (novarese), 10, 29, 31, 33, 37, 55. Arpino (Terra di lavoro), 258. Arzan, v. Alseno. Arzipielago, v. Arcipelago. Assemberg, v. Weissenburg. Asola (mantovano), 178, 179. Asti (Aste) (Piemonte), 228, 278, 310, 338. Augusta, v. Augsburg. Augsburg od Augusta
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43 MDXIX, JUBZO. 44 sono di dili parchi da 500 fuzidi a Rhodi in varii tempi, che non li poi lenir, et novitcr è morto imo in Candia rieho, ha lassù ducali 2000, il Gran mai-firo li voria, ma i sono di la Signoria. Disse la Signoria ha al governo di stratioli domino Andrea Maurese, qual laudò assai di governo e fede; ha con lui stratioli.....el di vechii erano n.. . . in lutto 300 che vien pagadi a page .... a l’anno, di qual non è 100 di boni, et saria bon mandarne di altri adesso che in Italia non è bisogno, e riformar quelle compagnie; sichè Ira stratioli, lurcopoli, franchomali e fìoli di stratioli, poi far quella ixola 1000 cavalli, che è una bela cosa. Disse, di le fanlarie, è in Fama-gosla il capitano Jacomiuo da Novelo c Matias Corso el Toso da Bagnacavalo quali veneno con fanti . . . ma è tanti caporali e capi di squadra clic è una cosa stupenda. Poi sono da . .. altri conlestabcli vechii con fanti, Ira loro n......ma il forzo di l’ixola è non fanti, al bisogno nostro saria bou re lurli a man-cho numero el siano più boni. Questi vien pagati page 10 a l'anno, zoo una parie di bolele se li dà il terzo in risi, fermenti e orzi; il terzo si chiama ex-Iraordinarie. Cipro è un bel regno, e mollo a proposito di questo Slado, dal qual si Iraze ogni anno gotoni da 22 sachi 2500, et ogni nave vien ne carga zuchari, su-simani, fermenti, orzi eie. el sali ; ma l’è vero, le Saline è sia mal governate; ne sono pochi ma questa estate ne sarà assai ; e quelli è sta fati solo acqua, va quasi in polvere e si disfa. Li terreni di l’ixola non è lutti lavoradi, che si fessemi, si Iraria grande inlrada. Disse era un disordine, che le bolete extra-ordinarie haveano li fanti, le vendevano per podio e 1amen la Signoria li pagava, et lui à fato uno ordine darli per questo conto una parie di debitori vechii, e sono contenti el li scuodeno, el una parie di... Poi disse di le condilion di l’ixola. Prima di Fumagosla qual è fortissima et è inexpugnabile e si poi meler a comparaliou di Rodi hessendo fornita di monilion e artellarie e zente la guardi. Disse il silo e le t'abri-che l’ale e quello ha fato sier Viceuzo Capelo capitante nel suo tempo, nominando te cortine, lorioni, eie., sichè è fortissima, e tutta via si va fortificando, e chi licn Famagosta tien quel regno; comoda per il porlo, ma bisogneria cavarlo, el uno scojo per inezo chiamato el scojo de la Gambela non li ofende, perchè l’arlelaria saria stancha trahendo de li, poi rovinar dove non si poi dar bataia è mal; ma da terra da tulle te parte è in forleza ; ma bisogna do cosse mandarli, certe artelarie di ferro da n. 25 da riparo da meter in li lorioni; el 10 di bronzo; rifor- mar quelli fanti eie. Poi disse di Cerines, che è una importante forleza situata da la banda di Ponente vicino a la Caramania da mia CO, dove è fanti 60, compagnie pur vecchie. Il borgo è ruinato; si va con-zando la forleza per zornata jusla li ordeni di la Signoria nostra, el è bou lenir quella forleza ; per chè si la se perdesse, saria gran danno di l’ixola; è lontan di Nischia mia ... e di Famagosta ... è in un belissimo silo. Di Caffo nulla disse; ma ben di 3 altre forteze è in l’ixola disabitale, el prima una Catara in el Carpaso, qual è vicina a la marina mia 2, el una note tre fusle inelesse in terra poria luorla e farsi forle de li: stà mal senza custodia, è importante, saria bon darla ad alcuni viliazi li atomo la var-* dasseuo loro èl farli exenti, perchè si la se perdesse si stenleria a riaverla j^poi è do altre chiamale Sau llarion verso Cerines el Bufavenlo, eli’è per mezzo Nicosia. Concludendo, la Signoria doveria far gran eslimalion di quel regno tanto a proposito a questo Stado; ma quelle inlrade va in malhora, el è mal governali li danari di la Signoria nostra, e non si poi veder te raxon di quella per i libri ; in camera si tien do libri di do Camerlenghi ludi do averli, e sempre si va scrivendo. Ila ordina si fazi certi ordeni in camera ; ma bisogna siauo exeguili. Disse assà cosse l’aria da dir di quella ixola, quando vo-rano li Savii aver qualche informazion, la darà. E il Consejo era slraco di aldirlo et però fece fin, dicendo si parli di Cipro el è zonto in questa terra. Laudò Daniel di Lodovici, qual era lì in Pregadi sialo con loro oralM'i secrelario al Signor turco, et vene con il Moccico, c con lui restò cogilor uno Alvise Rosso qual etiam laudò et volse romanir in Cipro. Laudò mollo domino Thodaro Paleologo, fo interprete, di fede e prudentia, e sviseralo al ben di le cosse di la Signoria nostra. El è sialo esso orator in questa legalione el provedaria mexi .. . zorni . .. Hor venuto zoso e sentalo al loco suo, il Principe lo laudò e mollo di te operatimi fate, et si atendesse a te cose di Cypri, el che era homo di operarlo iu ogni gran cossa, el che parole sou temine e li facli maschi. A dì 11. La malina non fo nulla di novo, solum 23 diferentia zerea il nolo di te casse di datoli che l’o-ralor dii re di Tunis venuto qui ha portalo a donar a la Signoria, zoè datoli casse numero.. . el do cavalli. Li patroni voriano pagasse il nulo e lui non voria, e fo termina fesse trale le casse di galia, e poi la Signoria terminerà si deverà pagar il nolo, overo no.
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cavaliere e procuratore, 122. » Alvise, fu capo del Consiglio dei X, della Giunta, provveditore al sale, qu. Zaccaria cavaliere e procuratore, 53, 54, 364, 369, 402, 593. » Fiorenza, vedova di Giovanni Venier, signora dell'isola di Anaphi, 483. » Francesco, camerlengo in Candia, 64. » Francesco, capitano e provveditore a Nauplia, qu. Antonio, 661. » Giovanni Battista, castellano alla Chiusa di Friuli
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, fu giudice del Forestiere, qu. Zaccaria, 232. » Pietro, fu podestà ad Isola, qu. Alvise, 293. » Pietro, qu. Giacomo, 159. » Zaccaria, fu savio agli ordini, qu. Daniele, qu. Zaccaria cavaliere e procuratore, 23. Barbo, casa patrizia di Venezia. » Alessandro, di Faustino, 10. » Benedetto, fu rettore alla Canea, 300, 301, 310, 367. » Faustino, provveditore al Sale, qu. Marco, 155. » Giacomo, di Faustino, 429
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in Piazzetta, 316, 426. Fondaco dei tedeschi, 349. ghetto, 45, 384. isola Giudecca (Zueca), 326. » di s. Andrea di Lido, 330. » di s. Giorgio Maggiore, 46, 138. » di s. Michele, 190. Merceria, 349. monastero dei Frati minori (Frari), 270, 313, 317, 324, 341. » della Certosa, 325. » di s. Maria della Grazia, 382. » di s. Salvatore, 451. » del Sepolcro, 97. » osteria del Gambaro, a Rialto, 325. » » delia
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sono rilornati à casa, e quelli fuzino da Baratili a li principii ne le montagne voleno redurse qui, per loco più neto de la Soria a laude de Dio. Le nove del Cayro par Sia de più momento de quel se iudica. Vieti ditto che l’armarla de qu. Chayrbeg, era nel Nilo, è sta bru-sata. El defterdar, che fu a l’isola, è zonto a quelle marine, non s’inchala andar al Cayro. L’é vero che altri rinvilii non son zonli
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exercilo fin che ’1 Signor è sialo sollo Rodi non è morto pur uno solo da pesle, ma ben è morti assai da fluxo; et che quando Rodi mandò a capitolar era perso gran parte di la terra e rimasti solo da ho-meni 4000 da guera in la cita, e il Signor turco temeva che ’I soccorso de cristiani non venisse, però contentò a la capilulalkme' e anche fece per haver alcuni castelli su P isola. El qual Signor
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) (bergamasco), 89, 92. Antere, v. Rosières en Santerre. Anversa (Olanda), 129. Apruzo v. Abbruzzo. Arabia, 178. Aragona (Ragon), 86, 458. Arbe, isola dell’Adriatico, 427. Arbec v. Robecco. Arezzo (Toscana), 61. Argagnon (Agramonte) (Francia, Guascogna), 357. Arona (Éona) (novarese), 265, 271, 274, 275, 277 279, 280, 281, 284, 285, 286, 287, 289, 294, 301 306, 308, 317, 318, 319, 321, 322, 324, 328, 332 412
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non li femo schiavi, et li faciamo morir. Per la qual cosa havemo habudo misericordia di essi, et me hanno consiglià la terra cum tutta la isola, et similmente tulle le isole che havevano, et per questo ha comandà el mio Imperio che siano li-beradi, vidclicet il Gran Maestro el lutti li sui frieri che liberamente possino andar dove li piace cum la sua fameglia, el facilità; et similiter, havemo comanda
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cosa a P isola de Candia. MDXXXII, MAGGIO.
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8?) 5 fosse, et si mangeria barche per inquerir de lui, el lo inlerpetre nominato Bernardo Spinola, ne affirmò l’armala tornava a Constanlinopoli di ordine del Signor, et però voria parlar questo capilanio al zeneral, et ne disse poi che’l voria esser appresentato da questa terra come li è sta fato di le altre, et che el,capitanio di l’armala voleva venir con Tarmala a questa ixola, el lui I’ havea disuaso, dicendoli el troveria qui l’armada di la Signoria el un popolo indomito et soldati assai, unde potria seguir disordine, però mandasse qualche galìa per haver il presente. Il qual capilanio si risolse voler far cussi, si-chè queslo capilanio desidera il presente sia consiglia a lui el, non polendo abocarsi col zeneral, subito è per andarsene. Depositian di Bernardo Spinola genovese, in-terpetre dii magnifico capilanio di l’armata tur che tea. Che la potissima causa di la sua venula di queste 5 gape et 4 fuste qui a Cori'ii è stà per abocarsi il proveditor di quelle chiamalo Muslafà bey col clarissimo zeneral, el presentarli letere dii magnifico capilanio di Tarmala loro a sua signoria, et questo perchè hanno haulo ordine di la Porta de ritornar con T armata a Conslyntmopoli. Che ¡tessendo dila armala li zorni passali da Conslantino-poli gioii!» a Syo et ha vendo inteso non trovarsi allora sopra il mare armala alcuna di chrìsliaui, excelo le galie de la illustrissima Signoria armale solum per custodia de li lochi soi, dito capitanio expedi subito olachi al nostro Gran Signor, facendoli intender tal cosa, con dimandar ordine di quel si haveva a far, et che lo ¡stesso replicò lui capitano piotilo che fu a Modon, por > sa per si T haveva da invernar in questi mari, opnr ritornar a Costantinopoli, el che finalmente ritornali-diti ulachi, hanno portato commissione ad esso magnifico capitanio che’I se deba levar coti Tarmata el ritornare a Constanlinopoli, il che agiongie lui inlerpetre doversi far con presteza magior, perciò che inlendeno Tarmata imperiale esser molto potente, ziuò de galie 70, et nave et carachie 80, nè pensano che la Cesarea Maestà habi fata questa spesa invano. Et che lui inlerpetre crede che esso Dot ia farà qualche gran bota, dicendo queste formai parole : Dio voia la facia buona. Quasi mostrando lui come cristiano desiderarla. Che quesla armata turca qual è redola in solo 80 vele per esser fuzite fino qui 13 fuste de leventi el ctiam per mancar da 20 galle dii magni- 856 fico capilanio, ha mandato solo il guberno di Cor-tognli per segurlà de le fuste el prenderle se pos-sibil sarà. Se trovava de comhatenti mal in ordine, de modo che per iuditio suo la dureria fatica a difendersi da 30 galie ben armale, perchè non hanno altro che i legni et le artellarie, quale, quando fussero caricale a gufficìenlìa di polvere, li legni se a (fonderia no per haverne ciascuna galìa più de l’ordinario. El che le gente che si a trovano sopra dila armala sono poco pratiche sopra il mare, conzosia-chè in honaza T altro giorno Itabino lassale perir due galie. Che ’I serenìssimo Gran signor haveva bona intelligentia col re Chrìslianìssimo, il che però a lui inlerpetre è spiaciuta, vedendosi manifestamente lui far operation nè da Chrislìanissìmo, né 3 da diavolìssimo. Che sopra queste galie venule de qui se ritrova uno cognato dii capitanio chiamato Belihey, quale sì è conferito a queslo loco per comprar panni di seda et scarlato fino a la summa di 25, in 30 milia aspri. Dii dito resi mento di Corfù et proveditor Moro, di 16, ricevute a dì 29 Avoslo. Il presente di caxache 20 tra velutì, damaschi, rasi scartati et paonazi et de molli refrescamenti, come castrati, polastri, anedre, pane, uve et altri fruii per la summa de ducali 200, et inteso questo, ¡1 lurziman Bernardo Spinola ne disse il presente dii Zaute fu mollo honorato, qual fo deslribuito con T ordine in T armada, et che altri capitanei disseno non erano restali ben satisfali, offerendosi lui partir dito presente nostro, qual si desse et si dovesse eresser il presente, perché questo. Muslafà bey non loaceleria. Et ne mostrò una lista che ¡1 presente montava ducati 800. Unde nui si scusassemo non poterli far altro. El qual andò a parlar al capilanio predilo, et tornò havendo conzo se li desse 28 casacbe et molli altri refrescamenti poi, et cussi fossimo conienti, el li mandassimo il presente eh’ è stà per ducali 300, dì quali questi cìladitii pagano 200 et la Camera 100, et ancora non è slà satisfali quelli ne hanno dato le robe per la penuria di questa Camera. Et se intese da l’inlerpetre che Curtogoli reslarà a Rodi et quelli contorni con galie 15, el il fiol dii Moro con galie 10 verso Modon. El ne hanno dato una letera a nui drizala, qual mandano. Lista dii presente al magnifico Achmat bassà capitanio zeneral dii Signor turco. Caxacha di veludo cremexìn ... N. 1 Caxacha dì veludo negro .... » 1 MDXXXIi, AGOSTO.
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1 151 INDICE DEI NOMI DI Gonzaga oratore del duca alla Signoria di 'Venezia, v. Agnello Benedetto. » oratore del duca al re dei Romani, 508. Gosmaier, v. Gasmaier. Goso (dal) Marchese, contestabile al servizio dei veneziani, 160. » » Vincenzo, di Marchese, 160. Goti (di) Alessandro, 471. Goysmerii, v. Gasmaier. Gozadini Januli, dei consorti proprietari dell’ Isola di Zia, 890. Gracimana
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27 UDXXXli, APRILE. 28 uno solo sarà vantazo de molti. Questa Maestà voria oblenir esser herede di alcuno che mora, dii terzo di beni feudali che possiede, a questo modo bavera la ttiaior parte de T isola. Se comprende questa deliberation è passala pe'r la camera dii Conseio secreto dii re, il resto dii parlamento fin hora non la voi admeter. Scrive, el capitatilo di le galle di Antona
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250.000 Fra le spese olirà li provisionali è quella di le 6 galìe, lien per custodia di le marine di quella isola e del regno di Napoli et securtà di navilii loro, di le qnal do si paga a provision, come le galee di mes* ser Andrea Doria a ducali 6000 1’ una, e sono quelle del signor di Monaco, le altre 4 si paga al modo di quelle di Spagna a ducati 3500 1’ una, e de l’isola si tuo li sforzati
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, 151, 214, 911. » » Pietro, esploratore, 601. Prato (di) monsignore, v. Praet. Prebelech o Rebech Antonio, da Lissa, 186, 187. Premarin (Permarin), casa patrizia di Venezia. » Alessandro, fu signore dell’ isola di Zia, 890! » Paolo, qu. Francesco, 890. Primicerio di s. Marco, v. Barbarigo Girolamo. Principe, v. Gritti Andrea. Prioli, v. Priuli. Priore di s. Giovanni del Tempio in Venezia, v. Mi-chiel
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