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1970
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273 mdxxvii, In questa mallina à haulo altre lettere del ditto copiose de li dicti progressi ; qual le mauda. Magnifice et clarissime Domine maior hono-randissime. Io scrivo a vostra signoria una (de) la quale ne ho grandissimo gaudio, si perchè liavemo più lettere scritte zerea a le cosse del Vayvoda che in ogni nostra scritta a vostra signoria, che ’1 Vayvoda è per prevalerse (sic). Prima in questa sera è zonto qui in Venzon uno missier Zuane fiorentino el qual si è mio conoscente, et luì immediate zonto a l’ostaria mandò per mi, et lui desideroso sapere de le cose de Italia, mi gel dissi, et poi mi l’ho domandalo de l’Hongaria. Sta raatina fo 8 zorni se parli da Buda, et è venuto da Buda in carela de Chos (?). Dize in brevità li turchi sono a le Ginquechiesie, el lo Vayvoda sì è sulla Tissa el aspelta zente de Polonia, et lo Vayvoda de Moldavia, e’I Valaco, et che arenle la persona del Vayvoda se alrova lo ambassador del Turco; et dize dillo fiorentino, se dize certo che venirano a li danni de la Alemagna. Et dize che’l Vayvoda liene ogni cossa de là de la Tisa verso Polonia et verso Transilvauia el Valachia, et poi dize che hongari lo voleano assassinar el darlo in man del Principo, et che 4 vescovi che lui li havea dali danari a far zenle, sono andati dal Principe, excelo lo vescovo de Sagabria el qual se atrova con lo Vayvoda, et uno principal baron che ha nome Bali Farenc ; et che '1 non si fida de hongari ; ma solamente de transylvani et valachi et poloni ; et dize che l’è fato re, et re vole morire. Et zerca allo fato d’arme, non è stado fato d’arme indicalo, ma 174* a uno castello per .... todeschi de là de la Tisa, ma non hanno volesto passar di là. Ben dize si è slade scaramuze che sono morti assai todeschi, et si è morto uno grande capitanio de fanti lodeschi, el si è morto uno capitanio ongaro, et che’l campo è mezo desfato de lodeschi. Che l’è do mexi che é grandi fredi in Hongaria. Dize che la Regina era zonla a Buda et havevano fatta grande alegreza, et poi dize che hanno fatta fama che ’1 Principe ha presa tutta l’Hongaria : cosa che non è la veritade. Et poi hanno scritto per l’Alemagna fazino alegreza de fogi et processiono, el de li nostri ciladini se hanno trovati in Alemagna che hanno visto far alegreze. Item, dize dillo fiorentino, che in Buda sotto pena della forca non se parla de le cose de Italia, et in Buda se dize grande cose che ha fallo in Hongaria. Et ditto fiorentino dize ebe li principi de la Alemagna voleno far una dieta a Ralisbona, et I Diarii di M Sanuto. — Tom. XLVl. NOVEMBRE. 274 che voleno chiamar lo Principe ge vada ; et dice si ha falla sta fama perchè dubita et tiene per certo che’l non serà 10 giorni che’l Principe sarà in Viena. El perchè io ho dimandato di uno sier Luca veneciano mio carissimo amigo che sta in Hongaria, dize esser andato in Casovia con tutta la sua roba, et ha lassalo missier Antonio de la Seda a Viena pur veneciano. Et perchè zà fa uno mexe et mezo passò do qui uno Cesaro ventilano pratica in Hongaria, che va come corero, et me parlò a mi qui se sapeva de Hongaria. Li dissi quello sapeva, dixe haverlo visto, viste far gente, el andar a trovar sier Luca, et lui li disse andasse in Casovia. Però scrivo a vostra signoria sle cosse de questi che conosco, et credo lui va a Venetia per tal cosse, et va a sta-fela. Me è parso significhar lai cose a vostra signoria, a la qual eie. Tenzoni, die 26 Octubris 1527. Sottoscritta : Antonio Bilezameso Capitanio et Comunitas Venzoni. Adì 5. La malina, fo lettere del provedilor 175 zeneral Contarmi, di 2, hore 4, da Landriano. Come di la Chiarella sono venuti li excrcili 11, et guasconi che partirono, li loro capi fo exorlali a farli tornar, et andono per farli restar ; ma loro al tulio è andati via eie. Scrive doman reslarano 11, et a di 4 per tempo si leverano per la impresa di Monza, eh’è mia 12 lontano de li eie., item danari. Vene il Legalo con uno breve del Papa dalo in caslel Sanlo Anzolo a dì .... di Octubrio. Come ha dalo uno priorà di Crema, di . . . . , vai ducati .....al’ anno de intrada, vacado per la morte del Marzello arziepiscopo di Corfù, al reverendo episcopo .... suo maestro di caxa, pregando la Signoria li dagi il possesso. Il Serenissimo disse si vederia eie. Vene monsignor di Baius orator di Franza, al qual fo dillo la deliberalion del Senato zerca il pagar di lanzinech. Laudò ma lui voria se li mandasse li danari subito. Vene el signor Liviano fo flol del signor Borio* omio, qual ha el dominio de Pordenon, et sentalo apresso il Principe, ha solum anni . . . . , disse alcune parole. Poi sier Antonio Manolesso avocalo parlò per lui dolendosi che non havia ubidientia da quelli del loco, imo erano levali per amazar il suo capitanio, ha morto il cavalier. Et altre querele (ale conira di loro, zoè di alcune ville di la iurisdition 18
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Page 166
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Date
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1969
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307 MDXIIf, NOVEMBRE. 308 subditos arm is tede re lantisper dum syngraphia eius rei per Senalum Venelum conficerelur, qua coiifecla, luos csesareosque milites usque quacum-que coutineres, donee paeem inter Cesarea ni Maie-slalem atque illos conficerenius. Syngraphiam eius rei quemadinodum volebamus confedam, nobis Veneti miserunt. Quamobrem nobilitateti) tuam, quo rnaiori studio possumus hortamur
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1969
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i9 MDXIII, SETTENIDIÌF.. 50 dice el conte di Cliariali. Item, scrive zercha quelli fanti è sul Polesene. Di Bergamo, di sier Bortolo da Mosto prò-vedador, di 6, date in la Captila. Come è lì, e spagnoli che sono in Bergamo vengono talor fin solo il castelo a scaramuzar con nostri. Item, avisa altre occorenze de lì, e come sier Carlo Mianì, era prima camerlengo di Bergamo poi posto castelanin laCapella el qual è.....e fa danni grandissimi a amici et nimici c merita grandissima punitione, e lo carga molto, ut in litteris. Tamen leto la lettera, nulla fo ditto; che si dovea far di zlò gaiarde provisione. Di Zuan Paulo Manfron condutier nostro, date in una villa in visentina, dita a dì 12. Come è lì con alcuni cavali lizieri et molesta li inimici, et ha preso 12 cavali, et li fa danni. Scrive a Padoa al capitanio zeneral. Di Trevixo, di capitanio generai, di ozi. Dii zonzer suo eri lì, et aver col governador e il podestà visto tutta la fortìfìcatìon di la terra, et è stati insieme ; ha lassalo certi ordeni in scriptis come aviserà tornato el sia a Padova; che si partirà in questa sera zoè poi disftar. Di sier Sabastian Moro podestà e capitanio di Trevizo, di ozi. Zercha la venuta dii capitanio zeneral lì, et voi far tante cose a la terra che sarìa grandissima spesa e non si faria in assa’ anni etc. Scrive di pagamenti facti a le zente. Item, il capitanio alozò in caxa di quelli di Brexa, eh’è il più bel palazo di Trevixo, dove è alozato il signor governador, ch’è suo cugnato etc. Extracto de le lete/re del vescovo di Verceli da' Svizari, de dì 20 et 22 Agosto, a la Sanctità di Nostro Signor date a Juregio. Questa matina, in su la piaza di questa cità, inanzi a la chiesa di San Felice et Regulo, era paralo un pulpito alto quanto uno homo, et lì erano li tre bur-go magistri con la famiglia de la corte, secretano et trombeti loro, et circa el pulpito era la bandiera magiore con la divisa di questi cantoni, et iri su la cima aveva un bel quadro lavoralo d’oro, argento tirato, seta, e perle con la Trinità e la Nostra Donna, insegna ut aiunt ipsi donata loro da la felice memoria di papa Julio. Erano poi tutte l’altre bandiere picole con li suoi capitani et gentilhomeni a cavallo et a piede, tutti ben vestiti et armali con le croce bianche, e molti con le croce fatte di chiavi bianche traversate a li lati da le croce, altri con le chiavi scolpite ne li propri corsaleti oltreché per le brazia, I Viarii di M. Sanuto. — Tom. XVII. et per tutto non si vedea altro che chiavi, fin ad alcune bandiere ; tutta la fanteria con questa insegna, che era un gran numero et bel vedere. Tutti erano arditi, aiegri, ferozi, et del magior animo ut ipsi dicunt che mai sieno ussiti in guerra. Questo fu a le 10 ore, secondo questo orologio, che tal dì et hora gli é data da uno loro astrologo, il quale li ha predeto le victorie de l’anno passato et del presente, che essi ancora non procedono senza grande consideratione et ordine. Era piovuto tutta questa malina, e tanto cessò quanto si publicorno li juramenti et leggie loro. Et poi incominciò una acqua mirabile, né per questo lassorno di andar via et cavar de la terra le bandiere, con la magior ale-greza del mondo. Il burgo magislro Roest, omo d’assai e da ben, grandissimo ecclesiastico e duchesco, cominciò a parlare alta voce con diverse exortatione di gran momento, el precipue che loro vedevano questa guerra pigliarsi per la defensione de la libertà ecclesiastica, che così hanno acquistato il nome et promessa la fede, et così deliberano morire. Similiter, sono obligati difendere il Sacro Imperio come subdili et confederati, et por la fede et per la capitulatione noviter inita con la Maestà Cesarea, a la quale debino essere fideli et obedienti. Debino avere obser-vanlia et intelligentia con lo illustrissimo signor de Vuirtemberg capitanio de la militia de la Maestà Sua, et similiter portarsi bene con lanzchenech che fus-sino mandati da Sua Maestà, et multa alia in hac sententia. Et detc loro el juramento, con li capitoli infrascripli. Che sieno obbedienti al capitanio et al banderaro loro ; quello guardare, et non abbandonare la bandiera, et in campo da quella mai non si partire ; et praecipue quelli che sono deputati et ordinati a la custodia di essa bandiera, né dì né nocte debino abandonarla ma guardarla fidelmente. Item, se accaderà di venire al conflitto con li inimici, tutti debino stare con buon ordine, et non abbandonare la bandiera fino a la morte, ma tulto homo debbia offendere, insultare, ledere et damnificare lo inimico quanto più polrà, et per nessun modo debbino attendere a far preda alcuna, sinché sieno sicuri de la vitoria ; et questo s’intende, tanto che sieno in conflicto, quanto in obsidione overo op-pugnatione. Item, che non debino violentemente entrare, aprire, sforzare, nè depredare chiesa, né cose, nè luogi sacri, nè quelli brugiare, né damnificare, nè pigliare cosa pertinente a essi, excepto se in detti 4
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Page 344
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1969
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. Malombra Riccardo, commentatore degli Statuti veneti, sepolto nel cimitero della chiesa dei SS. Gio. e Paolo di Venezia (ricordato), 67. Mamaluchi v. Egitto. Manfredi (di) Antonio, conduttore del dazio della spina, 202. Manfrone Gio. Paolo, condottiero al servizio dei veneziani, 74, 149, 213, 226, 484. » Giulio di Gian Paolo, condottiero al servizio dei veneziani, 74, 100, 114, 149, 226, 484. Manolesso
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Page 268
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1969
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511 MDXV, AGOSTO. 512 homo del Ducha, el quale al signor Theodoro et a 308* me ha fatto tanto amorevole et humile risposta quanto dir se possi, ma non però resolula ; unde li habiamo cum parole acomodatissime replicato che la excellentia sua voglia ogni modo dechiarir-se o francese o non, et levar ogni pratica et commercio ch’el ha cum lo Imperator et cum spagnoli, et che per tutto dimane expetamo la resolutione soa ; et cosi se ne è ritornato a Ferara. Dal marchese de Mantua, non è ancor venuta risposta. De quanto se haverà et de ogni altra occorentia degna de adviso, la Maestà Vostra Christianissima ne haverà per zor-nata noticia; et noi, come è preditto, havendo intelli-gentia cum le genti de Genua et de Crema, non mancaremo de far qualche honorevole effecto a laude et gloria la Vostra Maestà et a comune beneficio. Et a la bona gratia de quella genibus flexis me ricomando. Ex castris Vcnetis ad Abbatiam, 13 Augusti 1515. 309 In questa matina, in Quarantia criminal, absente, fo spazado sier Anzolo Bragadin qu. sier Piero, che amazò sier Bernardo Juslinian qu. sier Lorenzo. Et parlò sier Francesco Orio l’avogador, e messe, insieme con sier Ferigo di Renier l’avogador, eh’ el fusse bandizà di terre e luogi di la Signoria nostra da terra e da mar, con taia etc. Et li Consieri e vice Cai di XL messeno fusse bandito da terra dal Men-zo in là, e da mar dal Quarner in là, con taia lire 1000 ch’il prenderà in li confini, e preso el sia, li sia taià la lesta in mezo le do Colone, sichè ’1 muora, et il suo sia ubligato a la taia. Andò le parte : 8 di Avo-gadori et 24 questa, e fu presa. Item, quel sier Piero Dandolo qu. sier Andrea presentato a le pre-xon fu asolto, et li Avogadori messeno di relassar quel Etor Zon, qual si apresentò come homo dii Pa-triarcha. Etiam lui meseno di relasar, e fu presa. Da poi disnar, fo Colegio di Savii ad consulen-dum. Di campo, dii provedador generai, da VAbazia, fo letere, di ozi, ìiore 11. Come i nimici erano a Angiari, nè è mossi; et par non mandi più li cavali lizieri il capitanio in brexana, come scrisse voler far, per le raxon in le lelere alegate etc. Di Zcnoa, fo letere di sier Mafio Bernardo qu. sier Francesco, patritio nostro, andato lì per andar in Fiandra, e di missier Bonin degan di Treviso, di 6, particulur. Come erano zonte parte di le lanze francese lì ; et il capitanio Tarlatino, qual feva fanti a nome dii Christianissimo, era verso Ser- zana e quelli lochi ; et arano 10 milia fanti, et voleno disender a tuor Alexandria ; et sguizari par veglino venir a la zornala con Franza; et come il Doxe ha mandato a tuor Gavio, ch’è uno castello vicino ad Alexandria mia .. . , tenuto a obedientia di Milan e di missier Nicola e missier Bernardin Guasco signori de lì et zenlilhomeni di Alexandria di la Paia. Item, il resto di le lanze francese erano 10 mia lontan ; le arme vien per mar. Et par, le letere di campo erano drezate a li Cai di X. Fo mandalo per sier Francesco Foscari el ca-valier cao di X per aprir dite letere, et fo lecte con li Savii et Cai. Da Fiorenza, si ave aviso, per letere di Roma, di 11, come il Christianissimo havia scrito una letera a’ fiorentini, volesseno atender a la promessa feno al qu. Re suo socero di darli lanze 600 et fanti 3000, perchè el vien in Italia a recuperar la soa ducea de Milan. Et fiorentini hanno mandato la copia di la letera al Papa a Roma, a dir non poleno far di manco di non servar la promessa, perchè Fiorenza è molto connexa con la caxa di Franza per li trafegi i fano e mercadanlie ne la Franza ; tamen di questo aviso in le letere di Roma in la Signoria nulla era. Ozi, sul tardi, fo una grandissima pioza e stranio tempo; ma durò poco. A dì 15, fo il zorno di la Madona. La Signoria fo a messa in chiexia de more, vicedoxe sier Marco da Molin el consier, et l’orator di Franza, ma non vi fu quel di Ferara per risentirsi un poco, et altri palricii. Et poi messa, il Colegio con la Signoria si reduse, dove vene, con li Savii, il Principe etiam a lezer letere. Di campo, fo letere dii capitanio zeneral et provedador zeneral Contarmi in consonantia, di la Badia, eri, hore 2. Come à letere di Pelegrin di la Riva, qual è a la guarda dii passo a ... Aviso che Zuan di Naldo, con alcuni cavali lizieri, andato lì intorno passò a Figaruol il Po, e di là verso la Slellà trovoe uno secretario, over maiordomo, dii viceré, over marchese di Pescara, con 15 cavali, do muli et 16 fanti, et fono presi da li nostri con molte letere ch’el ditto portava in reame dii viceré e di altri scrite in spagnol. Et si dize à preso danari ch’el viceré mandava a far fanti 1000. Et di queste letere è stato assa’ a lezerle, et ne mandano 10 di qui, per le qual se intenderà molte cosse de i nimici, e come si levo-rono di Albaré et passono l’Adexe per andar verso Zenoa, poi hanno terminato soprastar lì dove i sono a li contorni de Lignago; et francesi par siino a Susa, e sguizari retrati, e li voleno aspetar a la campagna
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Page 334
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1969
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, fu provveditore al sale, dei X Savii a a tassare, qu. Paolo, 125, 459. » Marino qu. Cornelio, 468. » Nicolò, di Pregadi, qu. Antonio, 458. » Pietro qu. Marco, 569. Corrieri veneti di Roma, 20, 70, 140, 142, 175, 212, 291, 293, 307, 329, 352, 361, 400, 450, 523, 526. » (dei) maestro, 527. Corsari mori, 307, 310, 478, 510, 578. » turchi, 235, 309, 355, 385, 510. Corso Giacomo, capitano generale delle fanterie
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Page 67
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1969
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illustrissimi Domimi 58 Veneti ad Christianissimum regem Fran-cice. Serenissimo el Christianissimo domino Francisco Dei gratia Francorum eie. regi illustrissimo Leo-nardus Lauredanus eadem gratia dux Veneliarum eie. salutem et commendationem. Tanta est benivo-lentia et observantia qua nos universaque Respu-blica nostra Majestatem Veslram Christianissimam
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Page 244
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1969
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e altri parenli andono a Cbioza ad incontrarlo, e de lì andò al Barello apresso Asolo a star. Adunca 3 cardinali veneti ora è in questi paesi, videlicet Grimani e Pixani a Padoa, et queslo ora vernilo in trivisana. Sumario di letere ante di Dalmatia di 30 Mazo 1518. Da Sibinico, di sier Francesco da dia' Ta-japiera conte et capitanio, di 30 Mazo. Scrive, come si ritrovava a quelli scogii propinqui
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Page 237
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1790
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a me , ed alle cose Venete attaccatissima potè un poco calmarlo, avendolo chiamato a riflettere , che li Sudditi Veneti s’erano mossi per difendersi dai Ribelli di Brescia, e Bergamo uniti ai Cispadani, cosa, che non aveva in mira punto li Francesi ; e che essi non dovevano prendere contro se stessi, poiché anzi e il Direttorio , e Buonaparte stesso nei primi fatti di Bergamo, e Brescia, s'eran mostrati
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1848
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chi sia e quale sia questo re, co lo insegnano- pur troppo le nostre sventure. Egli ha perduta l’Italia; ma noi tutti, Lombardi, Veneti, Liguri, Piemontesi, noi tutti che formiamo una sola famiglia, la vogliamo salva questa santa causa dell’indipendenza della nostra pairia sventurata! Dio salvi P Italia ! Italia, iG agosto 184.8. Per il Comitato RESTELLI MAESTRI Nota. Jl Generale l'alili, pei gli attuali eventi separai» (lai suoi colleglli
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Page 233
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1790
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di Trieste , avvertendo ossequiosamente VV. EE., che sino a che non mi giungano precisi comandi dell’Eccellentissimo Senato, che altrimenti mi ordini , spedirò sempre gli Espressi, e li Pieghi Pubblici per quella via, la quale mi assicura nelle possibili circostanze de’Veneti Stati un più sicuro ricapito a’Pieghi medesimi della Dominante. Ff x
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Page 129
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Date
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1965
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GRAIUL RUS DE LA CLIMÄUTI 125 cu mirele» (instr.), iar pe de alta parte—na^maladijm kan'iI«pe un cal tìnar» (prepoz.). Fenomenul e bine cunoscut §i în graiurile ruse convergente 1. § 45. La cazurile genitiv, dativ, instrumental §i prepozitional singular feminin desinenza comunä este /-e//, iar nu /-oj/ (vezi §i § 9). § 46. Comparativul se exprima prin forme « sintetice » : toi byl slàphjvas « El era mai slab ca dumneata»; malótsi, ac:ä« mai tìnar ca tata» etc. Nu se cunoaçte comparativul « analitic » cu IbóVeje. . . é’em/, /m'én’eje. . . i’em/. Este cunoscut, de asemenea, §i comparativul format cu ajutorul adver-bului de origine româneascâ /ma//, de ex., dai druyiiiu, mai i'istuiu « Dä-mi alta, mai curata!»2. Superlativul relativ : nâsa Cb'rkui naistârsb « Biserica noasträ este cea mai veche», xto naislûpsyi« Care este cel mai slab?». Atrage atentia, prin frecventa sa, superlativul absolut al adjectivului §i adverbelor format eu ¡duze/ « foarte ». De ex.: duis baVÿôi boi « Foarte mare bätälie !» (Cuvîntul oé’en’ nu 1-am auzit nici mäcar o singurà data la Climäuti). § 47. Pronumele. La persoana a Ill-a plural pronumele personal are doua forme, care pot sä coexiste la unul §i acela§i vorbitor: /<m’£/ « ei», «eie» §i Ioni/ «ei», «eie». § 48. Folosite ca prepozitii, pronumele personale de persoana a Ill-a nu au, în acest grai, elcmentul n-. De ex. : uon pr'ixad'il k^jci « El venea pe la ea»; f itâiut pa^jim « Se cite§te dupä eie (dupä ni§te cärti)» etc. § 49. Interesant este pronumele demonstrativ « de apropiere» Ijétojj « acesta», care consta din elementul protetic j-, din particula deicticä -e-3, din pronumele demonstrativ to (< fa) §i din -j (< i < jb anaforic). Açadar, Ijétojl corespunde ca sens fi structura demonstrativului cu reduplieatie din limba literara §i din graiurile ruse convergente: 3mom 4. § 50. Pronumele demonstrativ «de depârtare» /tojj « acela» se declina astfel : m. sg. : N. /toj/, G. ¡tóvoj, D. /tômu/, A. /toj/ sau /tôvo/, I. /i’em/, P. /(na) t'em/ ; f. sg.: N. /tâjal, G., D., I., P. /tej/ (v. § 9), A. ¡tiîjuj ; n. sg. : N., A. /tôje/, iar în celelalte cazuri — ca /toj/; pl.: N. /t’e/i/, G. /t’e#/, D. ¡t'em/, A. /t'eji/ sau /t’ex/, I. /t’ém’i/, P. ¡(v) t'exf. § 51. Numeratele cardinale nu se declina. De ex., vorbind despre r'aptûx «torba pentru hrânit caii» (cf. Dal, IV, 565 xpeomÿe), subiectul A.A. pre-cizeaza : dVa^dvâjkan'à « Pentru doi cai ! » (cf. rus. lit. dnn deyx KOhteü) ; rabôthiut da^d'ê’s'it' fasou,«. Se lucreaza pînà la ora zece» etc. § 52. Accentui din ad'inâcat1 « unsprezece» se datoreaza, desigur, analogici eu celelalte numerale (pînà la 19), în care accentui cade pe -na-. Cf. §i ucr. oditHadifJtmb 5. (Acelaçi lucru — la Socolinti *). 1 Vezi Observafii..., p. 121. 2 Despre maj cu aceasta funcfie vezi Observafii. .p. 121 — 122. 3 Vezi N. M. ^ a n ski $.a., lucr. cit., p. 388 ;V. I. Borkovski, P. S. Kuznecov, Hcmopimecxan zpaMMamuKa pyccxoeo H3biKa, Moscova, 1963, p. 223. 4 Gramaticile istorice recente ale limbii ruse nu mentioneaza prezen(a in graiurile conver-gente a unui asemenea demonstrativ. Vezi P. I. C e r n i h, HcmopuuecKari epaMMamuxa pyccKoeo H3uxa, ed. a Il-a, Moscova, 1954, p. 211; V. I. Borkovski, P. S. Kuznecov, lucr. cit., p. 223; V. V. Ivanov, HcmopunecKaH zpaM/tamma pyccxoio H3bixa, Moscova, 1964, p. 329-335. 6 I. M. Kiricenko, Op<f>02pcuf)iHHUu cjioshuk dAH iukoau, ed. a V-a, Kiev, 1954, p. 141. 6 E. V r a b i e, Observafii..., p. 124.
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Page 935
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Date
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1847
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GENERALE. 901 Sangue prezioso (in S. .Varco) 30, 68, 234. — miracoloso (in S. .Varco) 68. Sangui» Claudio 510. Sanità (Leggi di) 730. Sanquirieo Antonio ricordato 39. — (Musco) 639, 686, 699. Sanseverino Aurora 460. — Francesco 282. — (da) Koherto ( Guerra ». 1487) 269. Ricordato 493. — (Sig. di) (Bianca Cappello) 392. — Di Poreia (Nozze)783. — Famiglia 493. Sansovino Francesco (Storia de’ Turchi) 104, 120. — Francesco (Lettera Seivago) 136. (Governo dei Regni) 161. (f Avvocato) 186. (feste ferie-, tane) 228. (Venuta di Enrico IH) 232. (fittoria ». 1571) 273. (Orazioni diverse) 322. (Scrittori feneti) 357. ( fila della Bembo) 384. (Case illustri) 393, c altrove. ( Notizie su lui) 494. ( Dialogo 4*1 Gentiluomo) 537. ( Cose notabili) 597. (fenezia descritta) 598, 599. (Lettera sul Palazzo Ducale) 632. — Jacopo ( fila ed Elogio ) 669. (Porta di Bronzo) 787. (suo Monumento) 788. — Famiglia 494. Santacroce Antonio (Guerra rii Candia) 134. (Esortazione) 275. — Francesco 637. Santagnesc Francesco ( all' Albrizzi ) 374. (al Ihedo) 413. Santa Maria (Francesco da) 7. Santa Maura ( Fortezza ) ( Assedio a. 1683 cc. ) 139. (Relazione) 142. (Provveditore) 800. (Trionfi) 277. Santa sede v. Roma e i nomi de' Papi. Santasofia Girolamo 262. Santello dottore in medicina 407. Santi (Vite e Memorie di) 3. — Beati, c Venerabili Veneziani da p. 47 a p. 56, e p. 318, cv. nelle Giunte finali. Santi Lorenzo (al Polifilo) 660. (Elogio a lui) 670. — Salvatore 617. — Pupieni Agostino 408. Santinelli Francesco Maria (al Basarion-na) 262. (Accademia, e al Nani) 533. — Stanislao (al Viani) 33. (al Nicolosi, allo Zon) 352. (Ritratto ed Elogio) 367. (al Baglioni) 377. (al Barbarigo) 381. (al Bola-gno) 386. (al Coniano/) 401. (al De .Wossis) 462. (sul Paitoni) 469. (al Pisani) 475. (Fila di lui) 494. (al Tiepolo) 503. (allo Zeno) 523. ( Epistolae) 673. (Medaglia di Fa-bullalo) 701. Santini Giovanni (al Selva) 499, 798. — Paolo (Accademia) 630. (Cenni su lui) 670. Santo Fante 715. — Luca 38. — Stralli (Combattimenti colà) 144. Sanlonini Cesare 494. Santorini Giandomenico ( Ritratto ed Elogio) 367. (sua Fila) 494. Santorio Maria Rosa 69. — Santorio 494. Santuarii diversi da p. 56 a p. 61. Sanvitali Federico 482. Sanulo Giambalisla 494, 495. — Leonardo ricordato 82, 319. — Livio 260. — Lorenzo 329. — Marco 788. — Marino (File da’ Dogi) 82, 319. (Chronicon) 93. (Guerra di Ferrara) 10H (Diarii ricordati) 76, 114, 228, 229, 374, 734. ( Itinerario) 793. (sua Fila ed Opere) 493, 770. — Torsello Marino (Foscarini) 80. (Liber Secretorum) 92, 361. (Fila di lui) 495. — Famiglio 494, 493. Sanzio llafaello (Dolce) 673. (Disegni) 683. (tua Tela) 690. Sanzonio Lorenzo 793. Saraceni (Guerre dei) 79. Saraceni Carlo (Elogio a Ini) 670. — Giancarlo (Fatti ri"arme) 123. Saraco vescovo ricordato 112. Saraval Giacobbe 495. Sardegna (il rt di) 688. Sardi Giuseppe Maria (Fila della Fer-razzi) 5, 48. — Pietro 206. — Simeone 120. Sargente maggiore ( Foglio relativo al Grado) 204. Sargenti ( Leggi relative) 202. Sario r. Zamoscio 160, 161. Sarno (Conte di) 322. Sarpi Paolo(Uscocehi) 116. (Concordato) 124. (Interdetto) 125,126. (Vare Adriatico) 129, 130, 131. (Opinione) 137. Ricordato 160. (Ingui-sizione) 193. (Proclama) 199. (File eri Elogi) 493,496, 497. (Statua) 648. Sartirana Giovanni 783. Sartori Felicita 670. — Canova Giam-batista 643. Sartorio Bernardo ( Begatla a. 1688) 237. (al Badoaro) 376. (al Vorosi-ni) 460. Sasso Andrea 339. — Giammaria (Fenezia pittrice ) 633, 636 ( Notizie su lui) 670. (Catalogo di Quadri) 699. —Giuseppe 617. —Pain-Glo (Guerra a. 1496) 83, 269.
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Page 876
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Date
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1847
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, 45. D. P. B. F. 138. D. P. S. V. 696. Dragazzo Pietro 336. Draghi G. 703. Draghia Giangtacomo 219. — Pietro 219. Dragoncino Giovambalista 369. llragonetti Domenico 415. Dragone Ottavio 339. Dragoni (Milizia) 203. Drammi sopra fatti Veneti da p. 281 a p. 291. — (Catalogo di) 577. Dresda (Biblioteca di) 790. D ri uzzo Francesco (Chiesa S. Marziale) 10, 625. (al Corrier) 408. (Pittura ilei
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Page 882
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Date
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1847
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a. 1329, 1330) 164. (Lega 1642) 133. — (Relazioni di) 168, 169. Firretli Didone 370. Fisica (libri varii) da p. 758 a p. 764. Fisonio Livido 128. Fiumi Veneti da p. 710 a p. 725. Flaminio Giovannantonio 34. Flangiui Lodovico ( Corona Poetica ) 263. (al Grimani) 347, 367. (Elogi a lui) 422. (sua Libreria) 375. — (Collegio) 536. Flavia Comnena famiglia (.Voti) 374, 398. Flavio Biondo (De gtstis Venetorum
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Page 598
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Date
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1930
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8. Veneti: 252 2. venia: v. Sancti Iu&ti 29038. venire: a) v. ad regimen 30 n - v. ad potestariam 38 i8 - v. in civi-tatem Terg. 9524, 11714 - IIII, LI - 436 B - v. ad consilium 113 17 - v. ad palacium 1268, 4473 -venire in. forcia comunis 201 8 — b) (esser venduto) v. in comuni 152 9, 201 12, 243 29, 247 32, 258 6, 422 28. ventiilare: 49 9 - v. causam 34 21, 43 19, 308 21, 312 25, 316 5, 35010
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Page 896
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Date
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1847
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257. Laghi del Dominio Veneto 71 i. Laguna Veneta (Filiasi) 213. (Geografia, trattati ec.) da p. 710 a p. 728. (Federigo) 728. (pantedeschi) 762. — e lidi Veneti ( prodotti naturali) da p. 782 a p. 787. —e Canali (Flusso e riflusso) 798. — agghiacciata 761. Lama Giulia (Ferri) 371. (al l'enier) 813. Lambardo Girolamo 33. Lamberti Antonio ricordato 298. (a Napoleone) 801. (sua Fila ed Elogio
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Page 206
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Date
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1864
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e dagli archivi veneti. Il volume si compone di 100 documenti, appartenenti agli anni 812 - 1205, riguardanti le relazioni di Venezia con Costantinopoli, e le legazioni ivi spedite ; bolle imperiali. privilegi per conventi, ecc., negoziati coi duci della quarta crociata, carte concernenti la fondazione dell’impero latino d’Oriente, editti intorno al commercio degli schiavi, trattati coi Saraceni
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Page 939
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1847
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. — da Camerino 108. — da Pesaro 637. — Pietro di Bartolommeo 678. Simoneschi Francesco 833. Siinoneta Bonifacio 178. Simonetti Carlo 646. Sindico (Magistrato del) 188. Singh (Relazione di) 142. Ricordato 420. Sini Girolamo 339. Sinigaglia (B. Satellico), v. nelle Giunte finali. Sinodi ec. Veneti « Torcellani 14. 18. Sintolo Ambrogio 431. Siracusa (S. Lucia di) 66. Sirante Melichio 347. Sirena (Nave veneta) 771
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Page 910
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Date
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1847
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876 MI D ICE Hoisesso Faustino (ó'(oria) 127. (al Fa-Iter) 809. Moles (di) Duca 174. Holio Agostino Maria (Madonna di S. Marco ) 59. ( Corpo di S. Marco) 67. (Cenno su lui) 434. (al Pirker) 474. — Alessandro ( Capitoli militari) 202, 203. (iodi a lui) 337. — Alvise 340. — Antonio (ma Vita) 793. (Orazioni a lui a. 1698) 433, 781. — Antonio altro (suo dono al Museo Marciano) 692. — Domenico ricordato 134, 162. (Elogi a lui) *33. — Francesco (Relazione) 167, 169. (sua Cronaca o Memorie) 303, 773. — Francesco doge (Elogi a lui) 340. — Francesco altro (ricordato a. 1333) 729. — Gabriella 371. — Gaetano 101. — Giovanni (Elogi a lui) 433. — Giovanni altro (Pisani) ♦77. — Giambatista 456. — Girolamo (Esercizio) 202. — Girolamo altro (sua Vita) 436, 793. — Girolamo Ascanio (Morosini) 77. (Sonetti) 264. (Venezia tradita) 279. (Grilli) 328. (al Donato) 333. {al Bembo) 336. ( Orazioni, Vite ec.) 366. (alVEmo) 417. (sua Vita) 436. (al Valier) 308. (al Giorgio) 823. — Marco (Elogio a lui) 436. Ricordato 477. — Marcantonio 436. — Marino 436. — Sebastiano (Storia marittima) 212. (al Foscarini) 348. — (Libreria) 436. — (Museo) 699. — Famiglia 486,. Molinari Luca 337. Molinetti Antonio 337. Molini Giuseppe 114, IITT.. Molza Francesco Maria 263. Mouactae (Regole, Ordini, Costituzioni, Vestiarii ec.) 20, 26, 27, 31, 32, 790. — Nobili (Libri d’ Oro) 316. — (Raccolte per esse) 372. Monaci e Monasteri (da p. 3 a p. 33, e p. 391. (Leggi relative) 147, 149. Monacis (de) Lorenzo (Cronaca) 81. (ma Vita) 436. (Pestilenza a. 1347) 743. Monaco (del) Francesco Maria 440. — Pietro (Stampe) 633, 637. Monasteri doppii in Venezia 391, e v. Monaci. Moncata (di) Bartolommeo 367, Moncelece Flaminio 338. Mondini Francesco 8. — Morando 280. — Ruggero (sua Necrologia) 436. (Sibillonisti) 363. — Tommaso (al ferro) 421. Ricordato 436. Monetarii falsi, Stronzatori ec. (Leggt relative) 221. Monete in genere da p. 218 a p. 222, » p. 673, 676, 677, 803. — e in Musei p. 683. ec. — Aquilejesi 673, 677. — Austriache 673. — Cufiche 880. — Forastiere 221,222. — Friulane, Istriane ee. 678, 676, 677. — Meianensi 673. — de’re di Misia o Rascia 676. — Tridentine 673. — Veneziane false 803. — Veneziane antichissime ( tre) 803. — Veneziane (Musei di) 881, 676, 677. — Veronesi 675. — e Zecca Veneta ( Zon) 774. Monterà Girolamo 800. Monferrato (di) Alesina 702. — (di) Bonifacio (Candia a. 1204) 97. — (Marchese di) (Lega a. 1414) 101, 102. Monforte Fulgenzio (Lettera) 60. (Discorsi) 233. Monico Giuseppe 592. — Jacopo Card. Patriarca (Minori Osservanti) 6. (Gesuiti) 7. (fnstructio ad clerum) 19. (Scuole di Carità) 37. (Dottrina Cristiana) 43. (Orazione a lui) 487. Ricordato 622. (Pala d’ Oro) 678. (Ponte sulla Laguna) 724. (Ordine di Malta) 767. (Bandiera benedetta) 776. ( a Federico d' Austria ) 783. (al Pirker) 784. Monjoje 792. Monitore Veneto (Foglio periodico) 155 Monogrammi antichi 682. Monodo Pietro 132, 133. Monosini Angelo 263. Monpellieri (S. Rocco) 70. Montagna Bartolommeo 636. . Montagnaco Ferdinando 339, e t>. Mon-tegnacco. Montan Luigi 437. Montanari Bcnassù 474. — Gominiano (Bombisti) 206. (Gondole) 249. (al Basadonna) 262. (Mare Adriatico, Tromba parlante) 712. Ricordato 716. (Cometa) 738. — Giannlcolk 349. — Giuseppe Ignazio 382. Montasio Earteo 292. Monte Corona ( Storia eremitica ) 81. Monte (del) Giambatista (Lettera) 201. (Orazioni a lui) 457. — Issicrate» (al Venier) 332. (al Da Ponte) 333 — (dal) Pietro 457. Montechiaro (S. Pancrazio) 69. Montefiore Marcantonio 122. — Fratello Jacomo 729. Montegnacco Massimiliano ( Rogiti ni-
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