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cum itineribus antiquis etc. „ Authore N. Sanson Abba-villaeo etc. . 2°) “ Italia divisa ne’ suoi Regni, Principati, Ducati ed altri domini.... fatta da Nicolò Sansone e nuovamente corretta et in più parti aumentata da Michele An- (1) Cfr. Marinelli G., Saggio di cartografia, ecc., n. 942. (2) Marinelli, Op. cit., n. 743. (3) Manca uno studio sugli stampatori veneti di carte geografiche della seconda metà
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) 135. Buonsigttori Stefano cartografo. Carta del Dominio Fiorentino 56, 58-59, 63. Carta del Senese 63-64, 67, 71. Buntadino de' Buntadini stamp. Carta degli Stati Veneti da lui pubblicata (1606) 48, 117 e nota 2. Burone Stefano aut. Suoi disegni della Corsica (1597) 81. Cagno Paolo aut. Sua carta del Napoletano 74. Catnocio G. F. stamp. Carta della Corsica da lui stampata 82. id. della Sardegna
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poco dopo, nell’aprile 1597 ; il Ducato di Ferrara era inciso nel dicembre 1597. In quello stesso anno il Magini aveva già avuti anche i disegni del Genovesato, della Corsica e dello Stato di Massa, come si rileva dalla dedica della vecchia “ Riviera di Genova occidentale „ (tav. 1), che è del 15 ottobre di quell’anno. Anche la maggior parte delle tavole degli Stati Veneti (escluse certamente quelle del Tirolo
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greco non egent veneti lectioni- bus latinis.......38.113 3 Joannes Hector Maria Lascari cogno- minalus Pirgoteles.....30.120 Exemptum. C8 In litteris secretarli Carotài, datis in Gambuto die nono Octobris 1518. Serenissime Princeps eie. Significai a Vostra Serenità, per ultime mie da questo loco, la morte de lo illustrissimo marchexe de Monferà, che fu a dì 4. A dì 6 Monsignore illustrissimo andò
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. » Lorenzo, consigliere, qu. Lorenzo, 315, 350, 450, 513, 514, 524, 532, 565, 587, 629, 675, 709. » Nicolò, 317. » N. N. vescovo (ricordato), 348, Corrieri veneti di Roma, 12, 32, 33, 34, 50, 52, 150, 288, 321, 462. Corsari turchi, 126, 157, 209, 333, 380, 471, 633, v. anche Curtogli. Corso Battista, capo di fanti al servizio dei veneziani, 262, 318. » Giacomo, 216, 274. » Giacomo contestabile
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che ’1 Cardinal di Medici gli habbia proposto et mostrato più confidentia nel conte Guido Rangone che in lui. Si parla qua molto vituperosamente di esso Zanino. Il conte Hrunoro di Gambara è di opinion, che lo Imperador farà romper contro vcniliani per saper lui che esso Imperador molte volte si è turbato con li oratori veneti per lo adjuto che danno a li francesi, et minacciato che ’I farebe pace col magior
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a disnare il reverendissimo Cardinal Cornaro a lì clarissimi Oratori veneti, a dì.. . Aprii, in Roma. Primo. Pignochada e marzapan con malvasia. La seconda. Lalesini e pipioni arrosto et pastelli di pelle de caponi. La terza. Una torta biancha e polaslri eh’ era come quagie et braze, delli de polpe de . . . La quarta. Fo conegii et cervo arrosto con lo suo sapore negro. La quinta. Fo de pesce squaro
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oflìlio virtuoso. Qui l’è Zeneral con croxecon expelaliva di priorado o baylado primo vacherà in Italia, fin tanto, con ducati 1200 veneti et le spcxe. Mollo se afatieha, et era necessario a questa terra, ldio el guardi. In conclusion, stiamo a la misericordia de Dio, aspelando un gran arsalto da terra el da mar. Le cose de la guerra sono pericolose, ldio meta la sua mano. Ogni pocho de aiuto ne poderia
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de medio ornili differentia-rum fomento. Primo. Quod Domini Veneti relaxent locum Ti-gnalis. 2.° Quod relaxenl locum Scalee in valle Ausugii devictum et requisilum hoc proximo bello per Coe- sareeos. 3.° Quod mutam sive datium quod de novo in-stituerunt subtus Govolum, Bassanum versus, depo-nant et ulterius illud exigi non patianlur. 4.° Quod non se impediant de monte Marce-sinte, qui esl in pertinenliis
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621 INDICE DEI NOMI DI TERSONE E DI COSE Promissione ducala (cioè Statuto giurato dal doge di Venezia), 12. Prospero signor, v. Colonna. Protonotario di Roma, milanese, preconizzato cardinale, 188. Provaglio Camillo, cittadino bresciano, 457. Ptholomeo, v. Tolomeo. Pucci (Putì) Antonio, vescovo di Pistoia, 188. » Lorenzo, cardinale prete del titolo dei Santi Quattro incoronati, 230, 236, 241, 242, 263, 284, 327, 329, 356, 357, 384, 385, 413, 416, 465. Puola, v. Pola. 0 Querini (Quirini), casa patrizia di Venezia. » » Agostino, di Angelo, qu. Zanotto, 130, 319. » » Angelo, fu podestà a Torcello, qu. Zanotto, 350, 366. » » Fantino, qu. Giovanni, di Nicolò, 129, 318. » » Francesco, di Antonio, qu. Marco, 129, 317. » > Francesco, qu. Giovanni, di Nico- lò, 127, 315. » » Giovanni, provveditore in Asola, qu. Carlo, 27, 88, 150. > » Girolamo, savio a terraferma, qu. Pietro da Santa Marina, 5, 61, 73, 198, 199, 268, 336, 353, 483. » » Nicolò, sopracomito, di Carlo, 411 435. » > Nicolò, qu. Francesco, 129, 313. > » Pietro, fu podestà a Padova, del Con- siglio dei X, consigliere, qu. Antonio, 7,104,153,269,353,354, 370, 466. > » Pietro (di) moglie, 104. > > Stefano, di Pietro, 137, 148. R Ragusa (di) comunità (Ragusei), 21, 22. Ralli N. N. capo di stradiotti al servizio dei veneziani, 114. # Ramazzotti (de) Ramazzotto, condottiero del Papa, 24, 25, 28, 151, 181. Rames Girolamo, spagnuolo a Venezia, 503. > Pietro, console dei catalani a Venezia, 107, 111, 163, 503. Raugoni, famiglia nobile di Modena. » Annibaie, 234, 238, 382, 425. > Ercole, cardinale diacono del titolo di s. Agata, 236,263, 288, 329, 383, 385, 389, 412. Rangoni Guido, conte, condottiero del Papa, 25, 28, 151, 258. Rapari (Rever) (da) Graziadio, cittadino cremonese, 213. » Ottaviano, cittadino cremonese, 212. Ravenna (di) governatore, v. Rossi. > (da) Farfarello, capo di balestrieri al servizio dei veneziani, 118. Red e nasco (Ardeuasco) Pietro, cittadino, cremonese, 211. Redolfi, v, Ridolfi. Regazzo o Regazzi (Preccuo) Alessandro, cittadino cremonese, 213. Regio (Reio) (da) Galeazzo, cittadino cremonese, 213. » » » Giovanni, cittadino cremonese, 213. Reggio Paolo, segretario del cardinale de' Medici, 240. » Tommaso, brettone, chierico di camera del Papa, preconizzato cardinale, 188, 204. Remolino cardinale, rectius Armellino v. questo nome. Renier, casa patrizia di Venezia. » Daniele, fu savio del Consiglio, consigliere, qu. Costantino, 7, 267. * Federico, fu savio a terra ferma, qu. Alvise, 306. Renzo signor, v. Orsini Lorenzo. Rever (da) v. Rapari. Rezo, v. Regio. Riario Raffaela, cardinale vescovo del titolo di san Giorgio, 252. Ricasoli (dei) fondaco, a Roma, 236. Ridolfi Nicolò, cardinale diacono del titolo dei santi Vito e Marcello, 236, 242, 263, 329, 383, 385, 388, 389. Rimini (di) signore, e suo figlio, v. Malatesta. Rio (del) Baldassare, vescovo di Scala, 378, 411, 416. Riva (da) casa patrizia di Venezia. > » Alvise, fu sopracomito, di Bernardino, 29. » > Paolo, esploratore, 123. » (della) Tonon, soldato, 63. » (di) Agostino, cittadino breeciano, 457. Riva di Trento (di) capitano, 207. Rizzo Girolamo, scrivano all' ufficio dei Governatori delle entrate, 443, 446, 458, 462. » Vincenzo, scrivano all'ufficio della Messeteria, 428. Roberto, cantore a Mantova, 507. Rochefort (di) signore, figlio del fu cancelliere di Francia, 300. Rochodera (de la) monsignore, 454. Rodego (da) Antonio, contestabile al servizio dei veneziani, 508. Rodi (di) gran maestro, v. Villiers. Roma (Romano?) (da) Pietro Paolo, cittadino cremonese, 213.
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233*' 353 mdxxii; esser tansali, ut supra, sollo le pene et slrelure ne la presente parte contenute. 97 Sier Leo Mocenico, sierLucas Tronus, sier Lau-renlius Lauretanus procurator, sier Nicolaus Ber-nardo, sier Hironlmus Jusliniano procurator sa-pientes Cornila. Sier Gaspar Maripetro, sier Franciscus Mauro-ceno, sier Ilieronimus Quirino, sier Marcus Anlo-nius Venerius sapientcs terree firma. Che tulli quelli che hanno sta beli, possessione el beni sotoposli a decime, secunilo le parte prese debbano per quelli restar cum la obligation de pagar esse decime ogni volta che le se melerano; el perchè sono alcuni che se agravano esserli deminuiti li allilli de i so’ stabeli, sia comesso a i X Savii che i debano aldirli, et quanto juslificherano esserli calate le inlrade soe de essi stabeli, non li essendo perù sta compensale ne li altri soi accrescimenti, per lauto debano diminuir de la decima loro. — G8 — 5 — 14 A dì 12, Domenica. La malina, non fo alcuna lelera da conto. Vene l’oralor di Franza, qual è il baron di Leze, et fo parlato zercha le oecorentie presente, et il Papa novo electo. I)a poi disnar fu Gran Consejo, dove fu gran numero di patrie»; eramo da 1800 in suso, et licet sia dà zonta a li banchi, tamen non si poteva senlar, tanti erano; et il tribunal per questo anno non è sta cambialo come si soleva far ogni anno d’instate di qua e d’inverno di là, sichè è restalo da la banda di qua. Et fu facto tre Consieri di Venexia: di San Marco, sier Lunardo Mocenigo savio dii Consejo, fo dii Serenissimo, qual non voi inlrar. Di Castello, sier Jacomo Badoer Cao dii Consejo di X, qu. sier Seba-slian el cavalier, et vene quintuplo, ave 1517, 224. Di Cannareio, per le gran pratiche, ussi per «eurti-nio sier Lunardo Emo, fo eonsier, qu. sier Zuan el cavalier, di do balote, di sier Piero Querini, fo podestà a Padoa 117 et l’Emo 119; ma in Gran Consejo l'Emo ave 1001,724, et il Querini 1071,609, et (1) La carta 232* è bianca. I Viarii di M. Sanuto. — Tom. XXIIJ.. GENNAI*. 354 é rimase il Querini. Et falò altre voxe, (ulte passoe. Et nota. In seurlinio, sier Alvise di Prioli, fo eonsier, qu. sier Piero procurator, si mandò debitor di piccoli 7, eh’ è conira le leze ; et visto la leze, fo balolà tra li Consieri e fato che ’I non si prova, eli’è de indircelo contra la leze. Et cussi non fu provato. Nolo. Si fa grandissime procure, si per verini, come per zoveni. Si sta a le scale di Quaranlia et di Pregadi, el chi prega ha balote, chi 11011 prega caze. Sichè la (erra è rota poi è sta privi l’olìcio di Censori, nè si slà in altro che in procure. El li Avogadori di commi, quali è successi in loco di Censori, maxime sier Marco Foscari, qual messe la parie di far li Censori, licet poi sia slà revocalo el lui è stà do fiate, volendo proveder, questa malina mandò per alcuni, eri slavano publice a le scale a procurar, volendoli condanar, et tamen nulla fece. Hor ozi a la Signoria dilli Avogadori parlono di le gran procure si fa senza rispello eie. El la Signoria ordinò fusse publicato 11011 si debbi procurar sollo le pene ; nè star in piedi in Gran Consejo. Di sier Andrea Griti procurator, proveda-dador generai, date a Cremona, a dì 9, liore 4. Come il marchese di Mantoa, qual è con le sue zenle a Piasenza, liavea auto uno castello di là di Po, vicino a Parma, chiamalo Monteselli, qual si leniva per Franza; el qual era comodo averlo per assa’ occorenze. Item, come ha auto aviso che ’I signor Prospero e marchese di Peschara, con le zente spagnole che sono a Lodi, doveano venir a passar Ada e dan-nizar 0 alozar in Geradada overo sul cremonese, 0 sul bergamasco, over brexan. Et scrive coloquii auli 233" sopra questo con lo illustrissimo Lulrcch, el prove-derà di zenle per mandar fanti a Bergamo. Item, come è aviso, la Cesarea Maestà havia mandato uno nontio a’ sguizari, per la venula dii qual sguizari doveano lenir una dieta; e altri avisi, ut in litteris. Item, per letere drizale a li Cai di X, coloquii con Lulrech, et che sguizari haveano auto li danari, el da 15 dii mexe indrio numero 14 milia comenze-riano a calar. A dì 13 Luni. La matina, fo letere di Roma, vechie, di 8, di i Orator nostro, venute per uno corier partì avanti la creation dii Rapa. Scrive come il Conclavio slava mollo duro a la creatone del Papa, el che li cardinali haveano fato dir do messe dii Spirilo Sanlo in palazo soto la fanestra, dove vien la voce luora dii Papa eleclo, e fallo far processione eie. Item, erano venute letere al Colc-gio di cardinali come Malalesta Baiuii era miralo in 23
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senza la buova staria mal, per tanto si fazi una buova, ut in parte, et il retor di Ruigo provedi chi babbi aprir e serar dita buova a spese di le comunità di Ruigo, Lendenara et la Badia. Fu presa. Ave 83 de sì, 13 di no, 4 non sincere, tamen erano in Pregadi numero 178. Exemplum litterarum serenissimi regis Hyspa- 86 nice ad serenissimum Dominium Veneti. Carolus Dei gralia rex Hyspaniarum, utriusque Sicilia
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producta per magnifìcum dominum Oralorem venetum, respondetur ut infra. Et primo, quod omnia contenta in pelilione pra-fali domini Oratoris veneti asserentis agentes ccesa-reos vexare et occupare loca et jurisditiones subie-das dilioni domini Locumtenentis, Patriae Forijuli sit citra injuriam dictum, sunt aliena ab eo quod in facto consistit, quoniam imo id quod agenles ca;sarei tenoni et possidenl, jure
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in Toledo grandemente, nè danno obedientia al Re. Noto. In le letere di Roma è visitalion fate per esso Orator nostro a diversi reverendissimi Cardinali sotto debito di letere credentiale, et lauda molto il reverendissimo Cornelio et Pixani nostri veneti, quali si hanno offerto etc. Scrive come era stato concistorio per la cosa di quel fra’ Martin Luther, è in Germania, et non si sono risolti; rimesso
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031 INDICE DEI NOMI DI PERSONE E DI COSE C32 Tiepolo Giovanni, qu. Girolamo, 502. » Nicolò dottore, dei Pregadi, qu. Francesco, 306, 322, 470. » Nicolò, qu. Donato, 321. » Tommaso, qu. Francesco, 503. Tinti (di) Alvise, cavaliere, cittadino cremonese, 212, 213. » Carlo, cittadino cremonese, 212. Tinto Girolamo, cittadino veneziano, 501. Tirano (di) podestà, 471. Todaro signor, v. Trivulzio. Todi (da) Angelo, capo di fanti in Umbria, 339. Tolomeo Antimaco, da Gonzaga, fu segretario del marchese Gian Francesco Gonzaga, 201, 206, 244, 296, 507. Tommaso maestro, v. Boleyn. Torbole (da) Bernardino, agente del conte Gerardo d' Arco, 493, Tornabuoni Giuliano, vescovo di Saluzzo, castellano di Castel sant’Angelo, 188. Tommasi (di) Antonio, di Valcamonica, 479. Tor de Yssera Antonio, capitano spagnuolo, 534, 536. Torre (della) Alvise, cittadino cremor.ue, 212. » Nicolò, scrivano all’ ufficio della Mes-settaria, 427. Tortosa (di) cardinale, v. Flourent e papa Adriano VI. Toso (del) Matteo, cavaliere, oratore a Venezia della comunità di Vicenza, 19. Trandstorf Nicolò, capitano di grigioni, messo del duca Francesco Sforza agli svizzeri, 396, 465. Tramoja, v. Tremouille. Trani (di) cardinale, v. Cupi. Transalpino voyvoda (cioè eltre i Balcani), v. Valacchia. Transilvania (di) voyvoda, v. Szapolyai Giovanni. Treco Antonio, cittadino cremonese, 213. Tremouille (de la) Fraucesco, principe di Tulmond, (Tramoja), 102, 103. Trento (di) vescovo, v. Cles. Tressa Marietta, cortigiana di Roma, 290. Trevisan, case patrizie due di Venezia. » Andrea cavaliere, consigliere, qu. Tommaso procuratore, 5, 6, 323, 457. > Angelo, qu. Alessandro, qu. Angelo, 131, 320. » Daniela, provveditore del Comune, qu. Andrea, 161, 500. » Domenico cavaliere, procuratore, 46, 103, 281, 307, 321, 334. » Domenico, fu alle Ragioni vecchie, qu. Zaccaria, 470. » Domenico, fu savio agli ordini, qu. Stefano, qu. Domenico, 106, 128, 316. » Giacomo, fu provveditore alla Camera dei Prestiti, qu. Andrea, 307. » Giorgio, qu. Baldassare, 407. Trevisan Giovanni, di Paolo, qu. Andrea, 128, 316. » Giovanni, qu. Alvise, qu. Nicolò procuratore, 131, 320. » Girolamo, fu ai X savii, qu. Domenico, 10. » Lodovico, qu. Domenico, 366. Marco, di Stefano, qu. Baldassare ,130, 320. » Marino, qu. Melchiorre, 65, 106. » Nicolò, fu sopracomito, qu. Pietro, qu. Baldassare, 59, 349, 366. » Paolo, qu. Andrea, qu. Paolo, 128, 316. » Paolo, qu. Vincenzo, qu. Melchiorre, 366, 441, 502. » Pietro, fu provveditore sopra il cottimo di Damasco, di Domenico cavaliere e procuratore, 12. » Pietro, qu. Paolo, 502. » Stefano, qu. Nicolò, qu. Tommaso procuratore, 458, 462, 463. » Zaccaria, fu avvocato grande, qu. Benedetto cavaliere, 367. Treviso (di) oratori a Venezia della comunità, 341. » camera, 209, 214. Trionfanti, compagni della Calza a Venezia, 502, 503 Trissino (Dresano) (da) Cristoforo, cavaliere, qu. Alvise, 20. » » Girolamo, cavaliere, oratore t Ve- nezia della comunità di Vicenza, 19. Triulzi, v. Trivulzio. Triviian, v. Trevisan. Trivulzio, famiglia principale e fazione di Milano, 216. » Agostino, cardinale diacono del titolo di s. Adriano, 204, 208, 216, 241, 329, 379, 385, 388, 389, 415. NB. A colonna 208 in luogo di fiolo di domino Pomponio leggasi : fratello. > Alessandro, conte, naturale di G. Giaco- mo, 369, 391. » Antonio, fu vescovo di Asti, vescovo di Piacenza, 431. > Camillo, v. Paolo Camillo. > Cesare, 208, 216. > Gian Francesco, marchese di Vigevano, (ge- nero di Teodoro, Trivnlzio), 175, 185. » Gian Giacomo, fu maresciallo di Francia, marchese di Vigevano (ricordato), 272. » Paolo Camillo, 97. » nipote di Gian Giacomo, genero di Teodoro, 175, 189. » Pomponio o Pompeo, 121, 193, 208, 216, 496. » Pomponio (di) madre, 496. » Scaramuzza, vescovo di Como, cardinale prete del titolo di s. Ciriaco nelle Ter-
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Page 286
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1979
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547 Lucchini (de) Filippo Lomellino, genovese, 77. Luigi il santo, v. Francia. Lurasco Paolo, capo di cavalli leggieri del marchese di Mantova, 466. Lusco (Loschi) Francesco, cavaliere, oratore a Vene zia della comunità di Vicenza, 398. » Giuseppe, oittadino vicentino, qu. Giovanni cavaliere, 98. Lusi Starnati, cavaliere, capo di stradiotti al servizio dei veneziani, 51. Luther Martino, 188, 191, 213, 360. M Maccabrupi Girolamo, vicario del cardinale Gonzaga, 332. Madama (di Borgogna), v. Austria (di) Margherita. Madama illustrissima (di Francia), v. Francia (di) Luisa. Maffei (di) Lodovico, gastaldo dello procuratie, 158. Magno, casa patrizia di Venezia. >> Andrea, consigliere, qu. Stefano, 39, 40, 91, 101, 103, 111, 112, 113, 128, 129, 135, 136, 169, 178, 196, 241, 279, 311, 347, 436. Maguntino elettore, v. Brandeburgo (di) Alberto. Mahainet pascià, 60. Maiorca (di) viceré, 32, 282. Maiorchino fra, cavaliere Gerosolimitano (forse il bali di Maiorca), 77. Malaspina Giovanni Filippo, marchese, oratore a Venezia della comunità di Verona, 310. Malatesta signor, v. paglioni. » Pandolfo signore di Rimini, 21, 194, 200. Malatesti (de’) Giovanni Battista, oratora del marchese di Mantova a Venezia, 26, 29, 39, 40, 48, 53, 91, 101, 102, 112, 134, 156, 185, 188, 195, 234, 247, 2f)0, 266, 296, 348, 351, 363, 364, 378, 381, 391, 409, 434, 457. Malipiero, casa patrizia di Venezia. » Alvise, fu capo del Consiglio dei X, qu. Stefano procuratore, 154, 161, 238, 430. » Alvise, fu nobile nelle galee di Fiandra, 104. » Angelo, castellano e camerlengo in Antivari, di Sebastiano, 117, 126. » Cipriano, qu. Girolamo, 161. » Daniele, fu podestà a Castelbaldo, di Carlo, 24. » Franoesco, savio agli ordini, di Andrea, 304. » Gasparo, fu capo del Consiglio dei X, governatore delle entrate, inquisitore del doge defunto, qu. Michele, 49, 136, 137, 140, 143, 151, 161, 164, 178, 240, 249, 275, 277, 303, 412, 421, 463. » Giacomo, fu savio sopra gli estimi del pa- 548 dovano e trevigiano, cònsole dei mer-cadanti, qu. Paolo, 24. Malipiero Giacomo, qu. Girolamo, 135, 161. » Giovanni, qu. Girolamo, da Valenza, 141, 161. » Giovanni Maria, savio sopra gli èstimi del padovano e trevigiano, di Sebastiano, da ss. Apostoli, 24, 233, 290. » Girolamo, fu ufficiale al dazio della beccaria, di Andrea, 429. » Girolamo, provveditore al Zante, qu. Francesco, 299. » Leonardo, di Girolamo, 208. » Leonardo, podestà di Grisignana, 229. » Marc’ Antonio, di Giovanni, qu. Girolamo, 232. » Marco, qu. Pierazzo, 162. » Marino, qu. Pietro, qu. Marino, 208. » Michele, qu. Giacomo, qu. Dario, 146, 161, 243, 250, 279, 348, 895. » Paolo, qu. Giacomo, 161, 248, 250, 279, 348, 395. » Pietro, qu. Michele, 161. » Priamo, conte in Arbe, 91. » Sebastiano, provveditore «opra il cottimo mo di Damasco, 362. Manenti Giovanni, sensale a Venezia, 102, 284, 381, 394, 40!, 408, 429, 440, 441. ¿Manfredi (di) Marc’Antonio, qu. Sigismondo, qu. Tobia, fu signore di Imola, 33. » sua moglie, 33-» suo figlio, 33. Manfredi re (ricordato), 341. Manfrone Giovanni Paolo, condottiero al servizio dei veneziani, 392, 433, 469. » Giulio, di Gian Paolo, condottiero al servizio dei veneziani, 23, 469. Manolesso, casa patrizia di Venezia. » Marino, qu. Francesco, 142. Manselle (Massella) Enrico, francese, cavaliere Gerosolimitano, 77, 83. Mansuar frà, v. Monsuar. Mantova (di) marchese, oratori, cardinale, etc., v. Gonzapra. Manussi, candiotto, 79. Maral, v. Amarai. Maranesl (cioè abitanti di Marano Lagunare), 246. Marcadeli, v. Mercatelll. Marcello, casa patrizia di Venezia. u Alessandro, capo di cavalli leggieri, di Lorenzo, 396, 443, 445, 448, 468. » Alvise, 114. » Alvise, qu. Giacomo, 163. » Andrea, di Bernardo, 400. » Andrea, bailo e capitano a Corfù, 10, 58, 245, 299. « Andrea, qu. Antonio, 161. ÌNDICE dei nomi di persone e DI COSE
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Title
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Page 145
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Date
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1979
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atorno Andreas Gritti S. M. Veneti e da l’altra lettere in mezo che di-xe : Andrete Gritti Principia munus anno primo. La qual moneda o presente fo comenzà a dar da dì 15 in drio, et è bruta moneda. Si dispensa a l’oficio di le Raxon Vechie con mal ordine. El loto feva a Rialto Zuan Manenti la vizilia di la fesla si scrò, nè più in Rialto leniva la bolega. La Signoria à haulo li soi danari, ch’è ducali
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Title
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Page 177
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Date
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1979
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modo, via, iure et forma quibus melius de iure possumus ac debemus spetialiter et expresse, ad conveniendum, praticai)* dum, traetandum, ineundum, componendum, con-cordandum, capitulandum, conduden lum, stipu-landum et sigillandum, nomine nostro ac Veneti Domimi cum Serenissimo et ¡lividissimo domino domino Carolo, divina favente dementia electo Ho-manorum Imperatore ac Hispaniarum etc., rege Catholico
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Title
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Page 829
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Date
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1674
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Più notabili. 614. muore. 639 Antomo Loredano Ambafciator'à Carlo Vili. m Italia. 68 4 Antonio Veniero Doge. 355) Antonio Zancani Rettola Modon <-vccifoda’ Turchi. 780 Appantion di San Marco. 5 6 Aquila3 e gran parte dell’Abruzzo pre fa d^u> Carlo Vili. 686 Araceli General Veneto fvccifo. 400 Aragonefi di'Napoli contra Genoua indarno 680.prendono Rapallo 680. disfattalo-ro la gente da' Francefi3 eG enouefi. 681 Arciuefcouo di Rauenna contende il Pontefice 11. nen affédtato da’ Vsneti 11. eprefo con la Città, (Sjr altri. 11 Arciuefcouo di Salz^purghfi rvnifice contra V?-neti à Leopoldo Duca d’Auflria . 304 Argo della Republica 3 64. occupato da’ Tur-chi 552. ricuperato dalla Republica 552. nprefo daT urchi, 554 Arimini prefio da Ce far e ‘Borgia 785. deliaci Republica. 812 Armata del Re d’Aragona Spagnuolo unito alla Republica contra Genouefi 2 $ 3. con-(juajfata da gran boraf^254. rotta da-> Genouefi nelCanal di Pera 2 5 5.altra pur <~vnitafi alla Vmeta. 2$ 9 Cefarea in Golfo cotra Venetia per Alefsudrò ili.Pontefice 105 .rotta dalla Vmeta. 106 Francefe cotra Napoli 679. diflrutta da’ Genouefi 707. in Leuante 767.793. nel Re-gno di Napoli. 810 Greca m Italiaprende Rauenna 6.cotra l’Arciuefcouo di ejfa 11 .lo prede co la Città 11 torna in Italiane parte 2 5. rva cotra Saraceni 3 5 jope la Normàna 5 5. in Golfo coirà la Republica fàgran dàm 8 ¿¡-.parte,8 5 Normanna retta dalla Veneta3 e Greca 5 5. rompe la V°.neta. 5 Pijana rotta dalla Veneta nell’Arcipelago 6o m Golfo prende Pola 117. diflrutta dalla Vmeta. x j 7 SpagmolaàLiuorno 69 5.in Sicilia. 697 Veneta afiedia Rauenna $.la prende 6.rompe gl'Ifin j e 1 Dalmati 7. 1 Gotiq. in fauor della Greca contra Rauena3 e PArciuefcouo 11 .lo prende con la Citta 11 .in foccorfo dell’Effarca Greco 1 5. ricupera Rauenna da Longobardi 17. m aiuto di Carlo Magno 20.prende Pauia 20.rompe i Francefi nel Canal'Orfano 29 .rope3efuga dall’Italia 1 Saraceni 3 2.prede Vglia con 0bellerio ribelle 3 3. rotta da,0Narentani 34. da’ Saraceni 3 6.rope 1 Saraceni 3 7. prede Cornacchia 39. mà contragl’Hunm 41 .fua rvittoria 43.riprede Comacchio 46. Capo-difiria 4 6.ròpe 1 Saraceni 3eli fcaccia d’Italia 48.prende Parendo, Pola, Curzpla>e Ragugi 50.disfa 1 Narentani 51. fcaccta da Grado Pipo Patriarca d’Acjutleta 5 2. prende Zar a,e le altre Città della Dalma-tia 5 3 .rompe la Normàna 5 5 .dalla Nor-manarotta 5 6. uà all’Imprefa di Gerufa-lemme 5 8.rope la Pifana nell’Arcipelago 60. c all3ac qui fio diGerufalcme 6 4.e 6 5. prende Afcalona 67.ritorna aVinetta <57, <~uà m Pagliare prede alcune CittàNorma. ne 68.dinuouoinSona 69.prede Acri 69 Sidone,Haruti,e Far ama 70.m Puglia cotra <Boemondo3egl>muadegli Stati 71.rope gl’Vnghen,ricupera Zara3Sebemco3($f altri luoghi 73. libera Zaffo dall'a/fedio 79. con altre impref e,e sbarca, e rva in Gieru-falemme 81 .prede Rhodi3Scio3Modon3($r altri luoghi 8 5 .riprende Zara, Spalato 3 e T rau ribellati 8 5. raccjuifìa Cor fu ali’ Impero Greco 89. rompe l’Armata di Ruggiero Normanno 89.inuade la Sicilia 89.di-firuggegl3Anconitani 90.racquifia Pola3e nfìna ribellate 90.rope3e prede ilPatnar-ca d’Acjuileia 91 .raajuifia 7 'raù3e Ragugi ribellate 9 6. perifce in Arcipelago auue-tenatadal Greco Imperatore 97. reprime gl3Anconitani 9 8.fiotto Zara nbellatafi di nuouo 112. in Sona contra Infedeli 113. attacca Tolemaide con gl'altri Prencipi 114. la>prende 11 5. prende con gl3 al-L1111 tri
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Title
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Page 360
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Date
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1674
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?48 DE’ FATTI VENETI. %dibut'ìoni mandati a Venetia tutti iGenouefi, eiPadouani $ quelli afeen-del Doge, denti à quattro mila cento fettantadue$e quejti a ducento fettantotto , con altri mifliui di natione Furlana, Dalmata, e Greca. Che gli altri de [oldati, fpogliati d’ogrìarme,fi r ilafci afferò liberi $ E 1che tutta lapreda raccolta, e già con l’ordine primo, ripofla nella Chiefa di Santa
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