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nelle grandi profondità, la composizione, l’origine della fauna sottomarina. Vedi G. Cora, L'Oceanografia e i suoi recenti progressi..., Palermo, 1911; Thoulet J., L’Océanogra-phie, Paris, 1924. Oceanologia vedi Oceanografia. Oceanus dissociabilis così chiamava il mare Orazio, cioè elemento che isola, ma il tempo, l’esperienza, la scienza hanno dimostrato che esso è invece elemento associante
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conoscenza di un’isola, d’una terra o d’una nave, avvicinandovisi più o meno sino a riconoscere e giudicare la sua entità. Ricorrere far scorrere un cavo fra le mani in tutta la sua lunghezza allo scopo di visitarlo ed assicurarsi che non abbia subito guasti per sfregamenti sofferti, special-mente sott’acqua. Ricuperare mettere in forza; » mettere in lavoro; » trarre a sè un calumo o l’imbando d’una fune
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Randeggiare — 245 — Razzo Randeggiare anda re, navigare rasente ad altra nave o ad nna costa, a un’isola a breve distanza e seguendone le sinuosità; da non confondersi con bordeggiare che è altra cosa; spingere la nave con vele di randa; manovrare alla randa. Rango vocabolo da non usarsi col quale si distinguono le varie categorie di navi, specialmente da guerra, per rapporto alla loro grandezza
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alle estremità, ove passa un perno a sezione ellittica e serve a congiungere due lunghezze di catena. Maniglione grossa maniglia che serve ad ormeggiare la catena all’ancora. Vedi Grillo. Manilla pianta tessile che si produce nelle isole Filippine e precisamente nell’isola omonima. Si usa per la fabbricazione di cavi piani e torticci. I cavi di manilla sono bianchi e morbidi, aumentano di resistenza
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ad un certo punto, pel suo peso faceva sbilanciare la tavola, e, cadendo, annegava nel mare. Walk thè quarter deck to frase inglese = esser promosso ufficiale, cosi si può passeggiare sul cassero. Warka-mowée piroga a bilancere che usasi sulle coste dell’isola di Ceylan, formata da un tronco d’albero, rialzato da falche accostate le une alle altre. Warrant diploma di nomina di un bass’ufficiale inglese; « brown paper
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. Si dice anche corridore. Ridondare voce che i marinai dicono per il vento, specialmente in due sensi: primo per crescere di forza assoluta; secondo per colpir meglio la superficie delle vele. Il contrario è: il vento scarseggia o rifiuta. Ridosso luogo riparato dall’impeto del mare e del vento, come il sottovento di un’isola o di una punta, o di un capo, o di un altro bastimento. Riempitori pezzi di legname destinati
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. Questo tipo che si adduce fra le prove di recente sommersione di un litorale, si trova sempre in continuità di una valle o vailetta scavata da un corso d’acqua, ed è rappresentato nei porti naturali dell’isola Malta. Martinetto strumento meccanico costruito in varie foggie, a vite o a dentiera, atto ad alzare grandi pesi a poca altezza e mantenerveli fermi con la sola forza manuale; « le drizza della varea
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nelle macchine. Atollo è una particolare forma di isola madreporica anulare propria 3 — Bustico, Dizionario del mare.
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ad Isola, qu. Nicolò, 543 » Marino (?), 297, Alberto signore, v. Pio. Albizzi (degli) Girolamo, fiorentino, famigliare e pa- • rente del Papa, 288, 294, 299. Albuquerque (Albucherch) (di) duca, Francesco Ferdinando de la Cueva, 127, 313. Alemani, v. Tedeschi. Aleucon (Lanson) (di) monsignore, Carlo, Delfino di Francia prima della nascita del figlio di Francesco I, 43, 68, 200, 396, 406, 407, 409, 413
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. k.)....... Monèel, auch (anche, Muncijal (H.-Gr., gr. di c sk. k.)....... Porovac (H.-Gr., gr. di sk. k.) ...... Isola Incoronata, Kru narski Otok . . . Biela Luciea (H.-Gr., g di c., sk. k.) . . Jadre, Katina, Knezak, Koro maina, Krusevica, Lavca Sestrica velika, Skulj (E H., e. sg., k. p.) . . . Poljica (Einscli, c. isol sam.)........ Bopotnice (Einseh., c. isol sam.)........ Sit (Einsch., c. isol., sam Sut
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576 San-Martino, tenente-colonnello nello esereito veneto , è nominato provvisoriamente preside del Consiglio straordinario di guerra per inquisire sulla esplosione della fabbrica di polvere in isola delle Grazie . . pag Sarrans, deputato ali Assemblea nazionale di Francia , suo discorso , pronunziato nella seduta del 22 maggio 184g intorno alla spedizione di truppe francesi negli Stati romani
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nel 2 5 detto ......... -n — simile nel in stesso ......... 11 _ B ura nella, maestro dell arsenale, si loda pel coraggio nello spegnere l incendio scoppialo nell'isola delle Grazie per la esplosione della fabbrica di polvere ivi eretta ........... 11 Burco (Pietro), eccita ì Veneziani a rispondere all'invito fallo loro dal presidente del Governo provvisorio, di arrotarsi Ira i difensori della Patria
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degli Scozzesi. Bothwell fugge. Maria, prigioniera, abdica in favore del figlio (25 luglio). - La Scozia, sotto una reggenza ligia ad Elisabetta, è in preda alla discordia, j Muore Sampiero Corso (gennajo). Il figlio Alfonso lotta ancora qualche tempo, finché l’isola ricade interamente nel dominio dei Genovesi nel- l’aprile dell’anno susseguente. | Il duca di Gotha, Giovanni Federico, messo 1’ anno innanzi
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e la presero ; gli alleati, duce Benedetto Pesaro, misero l’assedio a S. Maura nel 1502 , e conquistarono la fortezza e l’isola. A Costantinopoli moltissimi veneziani furono carcerali, e fra loro anche il Gritti, che però venne in breve lasciato libero per intromissione di Ahmed pascià, e si restituì a Venezia. Ma i progressi delle armi ottomane fecero sentire la necessità della pace. Dall’esame de’documenti
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.000 zecchini a titolo d’indennizzo. L’ultimo dispaccio del Senato al Freschi, in data 23 gennaio 1503, insiste sulla cessione dell’isola; ma le prelese di Ba-jezid erano ancor maggiori. Ecco il capitolo relativo a questo scabroso affare e all'altro di Napoli di Romania nella commissione data al Gritti: « Per la for-» ma de’ capitoli della pace, Nui siamo tenuti a due cose essenziali
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la casa d’Orleans; e perchè nutriva l’occulto pensiero d’impadronirsi di quell’ isola ove se ne fosse presentata 1’ opportunità. Ma cessale le cause cessano anche gli elicili, e l’Inghilterra è tornata alle primitive sue ai-? ièzionj. L’Italia non ha quindi nulla di bene da sperare dall’ Inghilterra, ed ha invece molto di male a temere. Ella ci tradi nel 1814 e 18lì», nel Ì821, nel 1850
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Battel- lo nella scorsa notte , ch’era diretto per Salò , mi commise il Provveditore di portarmi all’ Isola, dove era approdata la Francese Flottiglia ,. che aveva eseguito il fermo per reclamare il Battello medesimo con il suo carico. Eseguii la commissione , e strada facendo seppi, che il suddetto Battello era carico di quattro Barrili di polvere. Mi avvicinai al Comandante, e rappresentandogli
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al più presto ogni elemento di tumulto , e di effervescenza, io assicuro anche in questo punto il Generale, che 271 il Governo non ommetterà di procurar- lo con ogni sforzo possibile nella sui presente situazione. Mi rivolgo a Padova, e procurerò di sollecitare il mio ritorno , confidando di trovar qualche riscontro consolante a questa parte , O all’isola di S. Secondo. Grazie. Mestre 12 Maggio 1797. Tommaso
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104 zione, col Paese di Salò. Mi portai per raccogliere i Villici, ma questi tutti impauriti dopo un mezzo miglio dì cammino, inteso lo scoppio de cannoni della Flottiglia diretto al Paese, si sbandarono, e per quante istanze facessi loro unitamente al Sig. Fabio Vitalini del Paese, che era meco, cercando d’infonder loro coraggio, non vollero più seguirmi. Isolati ambidue ci resti-mimo al Quartier Generale in Paese, che era stabilito in Casa del Sig. Conte Gio: Battista Fioravanti, nel mentre che per sette, e più volte aveva eseguito la Flottiglia uno scarico generale della sua Artiglieria contro il Paese medesimo. Trovammo Salò intieramente abbandonato dagli Abitanti a riserva di alcuni pochi, che armati di Fucile stavano appostati in qualche cantone taciturni, ed in Guardia. Vuoto era pure il Quartier Generale, e per quanto richiedesi tanto in Paese , come fuori dell’ Eccellentissimo Provveditor , e degli altri, nessuno seppe darmene notizia. Vidi solo un panno bianco , attaccato ad una finestra del Quartier Generale , che non saprei da chi esposto, c che naturalmente sarà stato un segnale, perché cessasse il cannonamen-to , come in fatti seguì alle ore 2» circa. Stando io ad una finestra del Quartier Generale vidi accostarsi la Feluca del Comandante alla riva,_ed intesi ad intimare, che se nel termine d’un’ora non venisse a parlare col Comandante Francese o il Provveditor, o il Generale, avrebbe di nuovo incominciato il cannonamento . Sollecitai di ricercar de’ medesimi, ma sempre inutilmente; cosicché presi la risoluzione di partirmi ancor io colla sola persona , ed internatomi nella Riviera mi portai a To-scolano alla Casa di Campagna del Sig. Conte Fioravanti suddetto , dove trovai tutta la sua Famiglia raccolta, ma non lui, né il Provveditore, de’ quali eglino pure ignoravano la sorte. Su i loro eccitamenti prendendo la via del Lago, e col favor della notte potei salvo ridurmi a questa parte, schivando i posti di S. Visilio, Sorri, e facendo gran parte del Cammino anche a piedi per il pericolo di essere arrestato da’Francesi, dove con tutta esattezza espongo a cognizione dì questa Eccellentissima Provvisoria Carica tutto l’avvenuto. Solo aggiungo, che nel partirmi che feci da Salò, vidi a rinforzo della Flottiglia Francese entrar in quel porto altre due Barche, ed una Feluca: che da alcune finestre in Paese furono scaricate delle fucilate sopra le Barche Francesi , ma non so con qual effetto, e che fu in Piazza da’Sa-lodiani ucciso un Magaziniere Francese , ed ìndi nascosto il suo cadavere, c ciò dopo seguita la prima scarica de' Cannoni. Q, H. L. C. & manu propria si-gnavit aetatis sua: annorum circiter, ut dixit. Tenente Spiridion Zapogaaffermo. I Francesi in questi giorni de. posu la maschera, con cui celavano la lor abominevole perfidia , si adoperavano a favore de’sollevati Bresciani, e Bergamaschi, ma non lasciavano perciò di menare un grandissimo rumore, e d’incolpare di tradimento i Veneziani coll’appoggio del Proclama, da essi medesimi coniato , ed attribuito al N. H. Francesco Batta ja, come di sopra si è detto. Inutili riuscirono le più leali , ingenue , e franche proteste del Provveditor Estraordinario, che nelle più solenni forme si studiò di smentirlo. Quindi fu che il Senato stimò bene di dichiararlo supposto, e da maligna penna scritto, per offuscare, se era possibile, la lealtà delle sue direzioni . Ecco le Carte, che a tal uopo sanzionò nell’ adunanza del giorno 12 Aprile. 12 Aprile 1797. in Pregadi . La Repubblica di Venezia ha tenuta sempre, e tiene una condotta cosi aper-
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1790
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su i Pali , e non abbastanza robustamente presidiati li due Canali principali diFusina, e Mestre prossimamente a’I* Isola di S.Giorgio d’Alga, e di S..Secondo ,rio non potrei senza la più ragionevole trepidazione di fatalissimi eventi veder e-sposto ad un attacco neppur mediocre-mente vivo qualunque de’ varj punti di difesa, che circondar devono, questa Città dalla punta occidentale della Giudec-ca
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