(18,481 - 18,500 of 24,545)
Pages
-
-
Title
-
Page 169
-
Date
-
1940
-
Text
-
di tirano, Mianich (6) che porta il saluto dell’Associazione democratica sociale di Trieste, Mozzatto (7) che porta il saluto di Pola, Polli (8) che porta il saluto dei giovani italiani della Dalmazia, Battan che porta il saluto di Gorizia, Leonardi che porta il saluto del Circolo Educativo di Trieste, Degrassi (8 bis) a n°nie della gioventù di Isola, Velicogna (9) che traccia le linee fondamentali
-
-
Title
-
Page 165
-
Date
-
1940
-
Text
-
la sua speciale posizione e l’insistenza nel cercare la salvezza con quel mezzo, il comandante lo ha autorizzato ad allontanarsi da solo col battellino che avevamo preso nell’isola. Ciò è stato fatto appena si è avuto il battellino. A bordo mancavano le imbarcazioni; il battello di tela era stato richiesto più volte ma l’Arsenale di Venezia ne era sprovvisto. Nel suo rapporto il comandante spiega
-
-
Title
-
Page 158
-
Date
-
1940
-
Text
-
e l’altro. Dopo una navigazione tormentata dal mare, con rotta prima verso la isola di Pago e poi con la prora sugli scogli di Dolfin, alla incerta luce dell’alba il comandante avvistava al periscopio due piroscafi. Fu eseguito il lancio di una coppiola di siluri contro il più vicino di essi, l’«Albanien», che colpito in pieno in quindici minuti affondava. L’episodio di questo siluramento è narrato, con ricchezza
-
-
Title
-
Page 133
-
Date
-
1940
-
Text
-
Tedal-dini. Più tardi nel 1312 si stabilì a Capodistria e vi rimase, con qualche intervallo, per oltre 30 anni il fene-ratore Riccardo de Accati, altro bandito di Firenze. Ma i predetti non furono i soli toscani che piantarono radice nell’ambiente capodistriano. Continua il De Franceschi ricordando che persino nelle piccole terre della riviera istriana, come Isola e Muggia, gli esuli toscani trovarono
-
-
Title
-
Page 160
-
Date
-
1940
-
Text
-
152 GIUSEPPE LAURO AIELLO rotta che sembrò essere quella di Parenzo, la nostra spedizione partì e alle prime luci dell’alba lo «Zeffìro» e le due torpediniere approdarono all’iso-lotto di S. Nicolò. L’esplorazione dell’isola non rivelò la presenza di aviorimesse e di velivoli; i marinai che avevano desiderio di vendicare l’offesa notturna contro Venezia erano delusi. Il comandante Pignatti
-
-
Title
-
Page 336
-
Date
-
1940
-
Text
-
«Nor-qual»; — a Silvio Dolli, da Trieste capomeccanico; — a Gastone Ghersi-nich, da Fiume, sergente mecc., — a Guerrino Giuricich, da Pola, sottocapo cann. p. s. (R. Marina). Il caposilurista Angelo Renato Bianchi, d’isola d’Istrìa, è caduto eroicamente in combattimento e sepolto nel Cimitero di Bengasi. («Piccolo», 6, X, ’40). In combattimento navale è caduto Nevio Posàr, di Trieste, ventunenne
-
-
Title
-
Page 67
-
Date
-
1941
-
Text
-
. I fatti ivi narrati non sono nuovi. Nuova appare la pubblicazione, nel testo originale francese, di un proclama del generale di brigata, comandante il distretto di Spalato, Guillet, col quale il gen. Marmont, concedendo la amnistia ai Poglizzani, rifugiati sull’ isola della Brazza, mise la pietra tombale sui secolari privilegi di autonomia, goduti da quei paesani per le concessioni della Serenissima. PAOLA
-
-
Title
-
Page 147
-
Date
-
1941
-
Text
-
della Dalmazia si basa su due elementi : la parlata e la tradizione popolare. E a conferma di questo suo asserto cita moltissime canzoni popolari (una specie di villotte) da lui raccolte a Mèleda, all’ Isola Lunga, a Sebenico, a Curzola, a Làgosta, a Cazza, ad Arbe, a Zaravecchia, a Spalato, aTraù, a Lissa, a Cattaro, a Zlarin. L’ altro è una raccolta di 175 « proverbi zaratini su /’ amore, la donna
-
-
Title
-
Page 147
-
Date
-
1940
-
Text
-
filiazione di quest’arte in Dalmazia, vogliamo dire al-l’industria dei merletti dell’ isola di Pago. Ma è lecito sperare che la studiosa signora appaghi questo desiderio patriottico in una prossima occasione. Cap. Antonio CaRLUCCI: Bosnia, Erzegovina e Islam. L’ « Universo >, Rivista dell’ Istituto Geografico Militare, settembre 1939. In una trentina di pagine, accompagnate da 33 fotografie
-
-
Title
-
Page 39
-
Date
-
1941
-
Text
-
la mano destra. Questa deliberazione fu ottenuta e confermata con voti favorevoli 58, contrari soltanto 3. 142) Fu proposto al Consiglio che tutti i Catalani e Siciliani che arrivassero, specialmente allo scopo di acquistare schiavi, non possano assolutamente fermarsi nè in città nè sull’ isola di Curzola, eccetto il caso che volessero comperare pane e vino, o in genere delle vettovaglie
-
-
Title
-
Page 34
-
Date
-
1940
-
Text
-
più uno straniero : uno spirito indipendente può sempre trovarsi una nuova patria. Pure, io nacqui in un paese, cui gli uomini giustamente sentono l’orgoglio d’appartenere. E se dovessi abbandonare l’isola inviolata degli uomini saggi e liberi, e cercarmi una casa lontano, al di là dei mari, tuttavia quella patria io l’ho forse amata assai : e se dovessi lasciare le mie ceneri in un suolo
-
-
Title
-
Page 70
-
Date
-
1840
-
Text
-
lui. ( 1 ) Gli storici spaglinoli danno al »ali, ossia governatore sovrano di quell’isola, il nome di Retabotiche e Sceicco-Abotiche,ytr corruzione senza dubbio del suo soprannome al Koraischi, e dicono essere stato fatto prigione. Se è vero che il re di Aragona ignorasse l’esistenza delle isole Malfari poco prima di farne il conquisto, non deve maravigliare che gli storici del suo paese conoscessero cosi male
-
-
Title
-
Page 315
-
Date
-
1958
-
Text
-
attività. L’una è un Saggio di osservazioni sopra l’isola di Cherso e di Oserò (sic) del 1771, in cui pur trattandosi di argomento ristretto alla sola storia patria, è acclusa in appendice la versione italiana della poesia popolareggiante su Milos Obilic e Vuk Brankovic, eroi e traditori a Kosovo nel 1389, che Andrea Kacic aveva composto nel suo popolarissimo Canzoniere o «Razgovor ugodni naroda
-
-
Title
-
Page 625
-
Date
-
1958
-
Text
-
; G. Magnani, Influssi giuridici italiani sul diritto polacco medievale in Atti e Memorie del II Congresso St. Lombardo, Milano, 1938; J. Mucha, De Patrimonio Ecclesiae in Polonia saec. XV11 et XV111 : Studium historicum-canonicum, Isola del Liri, 1936; S. Golab, Théorie et technique de la codification in Studi filosofico-giuridici dedicati a Giorgio Del Vecchio, Modena, 1930; E. Jarra, L’idea dell’assoluto
-
-
Title
-
Page 348
-
Date
-
1765
-
Text
-
in Monaflerio Nonaniole. L’Isola di Suzara, che Carlo Augulto conferma alla Chiefa di Reggio, non altro credo io che foife , fe non quella, che tuttavia efiile nel Mantovano di qua da Pò fotto la Diaceli di Reggio , poche miglia di-ilante da Guailalla. Di qui fi può comprendere, quante mutazioni abbiano fatto una volta i Fiumi. Era allora quell’Ifola polla in Cvmuatu Brixienjì, come ha il Privilegio
-
-
Title
-
Page 130
-
Date
-
1931
-
Text
-
, descrivendo un breve giro, dall’una all’altra parte di un capo, di una punta, di un’isola. Quando si passa in linea retta si dice: montare. Doppieggiare navigare, facendo più volte doppi giri. Doppino quella parte di un canapo, o corda qualunque che si ripiega a doppio sopra se stessa: » come nodo marinaresco è quel ripiegamento che fa una cima sopra se stesso coll’arco alla curvatura. Entra come elemento
-
-
Title
-
Page 309
-
Date
-
1931
-
Text
-
. Termometrografo strumento che serve a registrare graficamente le variazioni di temperatura. Temale sorta di fune che regge la vela spiegata al vento. Terraferma vocabolo con cui i Veneziani designavano il continente in contrapposto a isola. Lo si usa anche in contrapposto di penisola per designare una certa estensione compatta di territorio. Terramare specie di terreni palustri formati ad arte sopra rozze
-
-
Title
-
Page 145
-
Date
-
1931
-
Text
-
piccoli scogli pochissi-simo elevati dalla superficie del mare, e molto vicini gli uni agli altri, generalmente in prossimità di qualche isola maggiore. Entrano nel genere delle secche. Forte la parte più larga del corpo della nave. Deve essere sempre sopra la linea d’acqua della nave a giusto carico. Si dice forte alla banda quella nave che ha molta stabilità, che regge qualunque velatura, che sbanda
-
-
Title
-
Page 134
-
Date
-
1931
-
Text
-
con un piano perpendicolare all’asse dei poli e passante per il centro della terra stessa. L’equatore divide la terra in due parti uguali dette emisferi: quello Nord — abitato da noi •—• e quello Sud o meridionale. Equatore magnetico taglia in due punti l’equatore geografico: uno all’Est dell’Arcipelago della Sonda, l’altro vicino aE’isola portoghese di S. Tomaso nel Golfo di Guinea e si incurva verso Nord
-
-
Title
-
Page 50
-
Date
-
1931
-
Text
-
del circolo verticale di una stella col piano meridiano del luogo di osservazione in un dato momento. Si computa partendo da Sud e andando verso ponente, fino a 360°. Il punto W ha un azimut di 90°, il N di 180°, E di 270°. Azioni vulcaniche movimenti e perturbazioni del fondo sottomarino prodotti dai vulcani, come scomparsa di isole e formazione di altre. Azzurra (Grotta) nell’isola di Capri nel Golfo
Pages