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i8 15 II Bottura e quanti si occuparono finora del Teatro di S. Pietro ritennero che il primo libretto fosse stato quello dell’intermezzo Serpilla e Ba-cocco (1730). 16 La Contadina intermezzi da rappresentarsi in musica in Trieste. In Venezia MDCCXXI, appresso Carlo Buonarrigo, con Licenza de’ Superiori. Attori: Sintilla, la signora Anna Isola; D. Tabarano, il signor Carlo Amaino; Corbo, servo
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e le opere militari costiere dell’lstria, arrecando gravi danni al nemico. A queste missioni presero parte tre Squadri glie di torpediniere, una Squadriglia di CC. TT. ed una sezione di Esploratori. Il bombardamento delle opere militari e della Veduta dell’isola Galiola 376 -
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il T. di V. aviatore Eugenio Casagrande, Comandante della 253“ Squadriglia della Stazione Miraglia, il quale aveva effettuato in precedenza un sufficiente numero di voli diurni, onde poterli ripetere, con probabilità di successo, nella notte. La Stazione Idrovolanti della R. Marina nell’isola di Sant’Andrea a Venezia Scelte le notti lunari favorevoli e le ore opportune, il suddetto Ufficiale, a mezzo
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e sulle grandi navi all’ancoraggio. Durante il mese di Settembre la vigilanza sul mare fu assidua e scrupolosa; le Squadriglie di tor- La Stazione Idrovolanti della R. Marina nell’isola di Sant’Andrea a Venezia — 414
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Veneziani si riversavano verso il centri* della città e i ritrovi erano affollati. Trieste, frattanto, stava facendo i preparativi per accogliere trionfalmente le truppe italiane, perchè si avvicinava il momento solenne dell’annessione della «Fedelissima» all’Italia. Già a Venezia circolava la voce che sei nostri idrovolanti, della Stazione «Giuseppe Miraglia» dell’isola di Sant’Andrea
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ridotta a 12 miglia, ed il Comandante Scapili, Capo della spedizione, che aveva preso imbarco sul M.A.S. 95, fece proseguire nella speranza che al tramonto il mare si fosse calmato, e alle ore 21.45, lasciati i rimorchi, i due M.A.S. diressero con i motori a scoppio verso il Vallone di Muggia alla velocità di 20 mg. I proiettori di Salvore, Pirano, Isola, Punta Grossa, Punta Sottile, S. Rocco, Servola
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imbarco sul M.A.S. 95, il «Grillo», seguito dai due motoscafi, alle ore 1.15 faceva rotta con i motori elettrici per l’imboccatura della rada di Pola; nello stesso tempo la Se- zione Torpediniere ripiegava sulla zona di crociera ad essa assegnata. Alle ore 2.05, alla distanza di un miglio dalla diga di Pola, il «Grillo», seguito dal M.A.S. 95, di- i igeva verso l’isola di S. Girolamo
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et Kefalinia. Provintia Colonie cum Cycladibus. Nisia. Pertinentia Lopadi.... ». Si osservi l’importanza del sistema marittimo veneziano poggiato sullo stretto di Gallipoli, penisola Caldàica, Caristos, l’isola di Andro, il golfo di Egina, Peloponneso, Zante e Cefalonia. (1) « Nos etiam et homines Venecie libere et absolute absque omnis controversia per totum imperium habere debemus omnes honorificientias
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35o VII. RAGUSA. er auf der einen Seite begrenzt durch die Inseln St. Andrea in Pelego, Calamotta, Isola di Mezzo, der Giuppane und Meleda und auf der ändern Seite durch die Bucht bei Breno und Ra-gusa vecchia. Die Südspitze der Insel hat eine reizende Waldung der Pinus maritima. Die Entfernung von Lacroma nach Ragusa Beträgt eine starke Viertelstunde.lc0) ico) Der Freundlichkeit des verstorbenen
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et fornicati che vi vien di Spagna et che li non può nascere---del pensier che ha Cesare circa ciò----delle Molliche et duQ armate che vi sono andate--- delle navi spagnole ch’io intesi in Franza eli’erano arrivale all’isola di Brasil carghe de spedane che polrian esser di quelle che parliron di Siviglia con Saba- stian Cabolo Venitiano ----quel che terna un Fiorentin con Franza circa alle terre nuove
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la Confraternita di SS. Apostoli Pietro e Paolo, della quale si è detto nel proemio. U. IOANNES DE BAPTISTIS OLIM VIVENS IIOC FIERI RELIQVIT SEPVLCHRVM: IOAN. BAPT . EIVS FIL . ET SlBl SVISQ . DESCEN-DENTI1} . PERFICERE CVRAVIT ANNO DNI MDLXXXX. Dal Palfero. La famiglia BATTISTI era già nell’ albo delle cittadine di quest’ Isola fino dal 4605. La troviamo rammentala anche nella epigrafe 55. 11 Moschini
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. E fralle pitture era degna di osservazione la tavola dell’ altare maggiore di Jacopo Tintoretto, col Battesimo di Gesù Cristo ; tavola che oggidì è nella Chiesa parrocchiale di S. Pietro Martire nella stessa Murano. L’organo (dice il Fanello nei Zibaldoni) maestoso e distinto è del celebre don Antonio Barbini cittadino dell’isola. Quanto alla Scuola, dice lo stesso, » dividesi in due maestose, ricche
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dell’altro celebre fabbricatore Antonio Rarbbii del quale al presente (1797) esistono in Murano quattro opere, la principale e più stimata delle quali si è l organo di Santo Stefano protomartire Aggiungo io, che a questa Chiesa di S. Stefano spettava il sacerdote Vincenzo Miotti, nato in quest’isola nel 1712. Valentissimo riuscì nelle scienze ecclesiastiche e filosofiche, e nelle letterarie altresì; ma sopratutto
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seguenti egli era in Baviera, come dulia data che portano le sue Opere; • cassieri e riscuotitori il Gisberti e don Pietro Beltrame. La Tragedia si recitò, e fu » Maria Stuarda sotto titolo della Barbane del Caso. Ma a maggior gloria dell’ Accademia » tornarono i solenni funerali che nel 166G fece al Gran Cancelliere Giambattista Balla- * lino, uno de’più cospicui soggetti che T Isola di Murano vantasse
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462 S. SALVATORE DI MVRANO. » Muran (7) e de i providi homeni S. ia-» comclo da molin (8 ) e de s. Andrea » da ... r (9) proqratori de la dita glexia. » Sotto a detta lapide vidi parimenti una piccola pietra moderna colle parole ECCLESIE CONSECRATIO, ad indicare il soggetto della lapide di non facile lettura a tutti. Non so ove questa piccola sia al presente. 2. PREDIONISE SEGALA | PIOVANDE LA CHIESA DI SAN STEFANO DI MVRANO IIA FATTO VNA l-MANSONARIAIN | PEBPETVOCON LI [ IVI. R. P. DI S. MATTIA — D’VNA MESSA ALA | SETTIMANA. L’ho letta su pilastro della Cappella allato alla maggiore. La famiglia SEGALA era ascritta alla muranese Cittadinanza fino dal 4605, come dall’Elenco manoscritto altrove citato. DIONISIO SEGALA fu uno de’ più benemeriti piovani di questa Chiesa, e ne era stato eletto nel 14 dicembre 1-584. A pag 257 della Slampa ricordata nel proemio si nota che del d591 a’ 2 dicembre egli attestava esistere nella sua parrocchia -4150 anime. Ira le qualij da comunione 4 150 circa. Per opera sua nel 46 M fu fondata la pia Scuola o Compagnia di uomini e di donne ad o-norc di San Carlo Borromeo^ della quale si è fatta menzione nel proemio, e nelle annotazioni alla prima inscrizione. A questa Compagnia , siccome dice il Fanello nelle sue schede mss. furono dalla Santità di Paolo V. concedute indulgenze, e mille medaglie benedette ec. Principiò essa nell’ un- dici novembre di quell’ anno, ma del 1650 restò abbandonata ed alFatto estinta. Dopo cinquantadue anni, mesi sei, giorni due di piovanato, il Segala morì, come dal Necrologio di S. Stefano, che esaminai per gentilezza dell’ abate Morato in S. Pietro Martire. Vi si legge—Adi 46 giuguo 1637. Il R. P. Dionisio Segalla piovali della ditta chiesa morse de anni 86 in circa, f isse nella pieve anni 53 et fu sepulto nella sua arca nella Cappelletto appresso la sagrestia. (Questa Cappelletta chiamavasi ultimamente , di Santa Luciay. Vedi anche la inscrizione 42. Quanto alla Chiesa de’ Monaci Camaldolensi detta di SANTO MATTIA, eh’ era pure di Murano, situata in una isoletta, parlerò in altra parte di quest’ Opera. D 0. M. | MONVMENTO PREPARATOSI | DAGIVSEPPE BRI ATI | PER LE SVE CENERI 1 L’ANNO MDCCXLVIIII. | 4772.19 GEN-NABO | MAGNI HOC OSSA VIRI MONVMENTVM CON-TINET VNVM | VlTREIS INSVETA QVl MONVMENTA DEDIT. Era sul pavimento in Chiesa ov’ io la lessi, e 1’ ho riletta tolta da di là , nella officina dello scalpellino Bosio. Di GIVSEPPE BRIATI e di questa lapide ho già detto parlando dell’Oratorio di S. Giuseppe da lui eretto in questa IsOla di Murano. E qui aggiungo che nel Museo Correr trovansi Oselle col nome de’ Briatti degli anni 4697. 1722. 4 723. 4726. 4 727. (7). Simone & Ann er o Armerio trovasi nell’elenco de’Podestà di Murano nel 4374, tra Remigio Soranzo 1372, e tra Zaccaria Gabriel 4375 — Simone era figliuolo di Cat-tarino, e fu provato pel Maggior Consiglio nel 4523 a’quattro di dicembre — Del 4 382 fu de’ XLI che elessero a Doge Michele Morosini. Abitava nel Sestiere di Santa Croce (Alberi Barbaro). (8). Iacometlo o Giacomello da Molin si vede anche ricordato in una lapide dell’anno 1374 medesimo spettante alla Confraternita di S. Giambattista di Murano e nel testé riferito documento. (9). Non ho potuto rilevare il cognome, nè rilevollo l’Ughelli nè il Cornaro — Se stiamo al detto latino documento egli è ANDREA CALEGER ; e infatti i CALEGERl trovansi nell’ Album delle famiglie cittadine di Murano.
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che trovasi fra le Muranesi nel catalogo IGOSj c fra gl’individui in esso notali è pur un Nicolò dall' Acqua. E nella epigrafe num. 43 veggiamo un Francesco dall' Acqua eh’ è quello stesso che ha memoria anche in S. Pietro Martire di quest’isola — Un' Osella nel Museo Correr reca il cognome D’ACQUA nel 1690. 42. DiONISII SEGALA IIVIVS ECCLESIAE PLE-BANI SEPVLCRVM. 0BI1T MDCXVIL DIE XVI. 1VNII
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L. Anche questa ebbi in copia dal Pasquali ; e leggevnsi sul suolo in Chiesa. De’RIGAGLIA ho già detto precedentemente. Qui si dà lode a BERNARDINO BIGAGLIA per 1’ opera degli Specchi, della quale opera riserbomi dire nelle epigrafi della Chiesa di Santo Stefano di quest’ Isola, o\ 3 rammentasi la famiglia Motta. 9 FRANCISCVS ROSSETTI | IN IIOC SACELLO SVVM TVMVLVM | POSVIT | VT CVM DIEM CLAVSERIT EXTREMVM | ILLVM IIABEAT
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della fondatione dell Isola di S. Nicolò de’ mendicali (Venezia 1700) a p. 42, ove parla delle pelliccie, poscia de gabbani ch’eran soliti darsi a povere donne e a poveri uomini, con queste linee: Li Wicolotti pescatori, costituirono che in luogo delle pallide sopradette solite da loro darsi alle donne, si dovessero dare dodici gabbani in honore di S. Andrea e di tutti gli apostoli a dò-deci poveri liuomeni
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1853
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SEI VOLVMI CHE COMPRENDONO L’OPERA DELLE INSCRIZIONI VENEZIANE. Tomo p'itj. S. Adriano o Ariano in Isola. V. 461. VI. 768. 799. S. Aguese. I. Ì95. 366. II. 449. III. 476. IV. 624. 694. V. 506. 671. VI. 769. S. Agostino III. 3. 476. 513. IV. 626. 695. V. 509. VI. 770. 939. 937. S. Andrea del Lido ola Certosa IL 49. 421. IH. 481. 516. IV. 629. 695.V. 515. 755. VI. 77 i. 947. S. Andrea de Zirada
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1842
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alquanto dal salso, non si può leggere integralmente. Le parole Altare privilegiatum, omnibus diebus pro defuncis sono sulla base de’ pilastrini laterali al parapetto. Della famiglia FERANDI vedremo altra memoria in questa Isola. 4. D. D D | 1700 21 GEN. MAN.a PERPE-TVA INSTITVITA | DALLA Q: MARGARITA TVRINI RE | BORTOLO DI PIGOLI COME | PER INST.o IN ATTI DI FRAN.co | MA-STALEO N: VE:0 DEL GIORNO | SVDET-TO
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