(1,141 - 1,160 of 24,545)
Pages
-
-
Title
-
Page 481
-
Date
-
1919
-
Text
-
. Ma noiù perche fuife auanzata la ftagione fi mancaua di mandar da1 Veneti gente in Candia; e Pietro Valier, ch’era fucceifo ad Andrea nella carica di Generale delle tre Ifole, da Cor-cirainuiò molti con le neceifarie prouifioni. Egli noiL» lafciò mai la vigilanza douuta alTamore, che portaua alla» Patria, e in vn tempo fteffo fi facea vedere in due luoghi, in Creta cofoccorfi, nelle Ifole
-
-
Title
-
Page 478
-
Date
-
1919
-
Text
-
, il rauco fuon dello trombe, le voci de’combattenti,lo fcoppiodelle mine, af-iòrdano in modo l'orecchio, che non fi fente il calpeftìo della morte, che s’auuicina. Hora al Balouardo di S. Andrea, hora al Panigrà, hora all'opera Moceniga tentano auuicinarfi gli Ottomani, ma fono Tempre rigittati da di-uerfi luoghi con eguale macello ; poiché quindi, e quinci la fortezza de’Veneti fa marauiglie
-
-
Title
-
Page 164
-
Date
-
1933
-
Text
-
sull’ordine cittadino. Forse nessuno, meglio di Andrea Vincenzo Querini, aveva con una frase compendiato un grande principio repubblicano : « Io giudico che l’ordine in tutte le cose sia necessario, ma principalmente nelli governi delle città... ». (1) Nella Relazione da Creta di Francesco Bernardo (1540) si dice: « sotto brevità... parlando liberamente, et senza alcun rispetto, come è officio di fedel
-
-
Title
-
Page 612
-
Date
-
1847
-
Text
-
. In essa finalmente insegnarono i più illustri de1 Greci ; parecchi de** quali ( cioè quelli che son conosciuti) sono pur oggidì venerati e lasciarono monumenti di lor dottrina. Sia conceduto almeno ricordarli per ora tutti : Nicolò Lascari (i593). — LivioZacra di Chio (1602) : poi pubblico lettore di lingua greca in Ferrara (1). — Teofilo Coridale© d1 Atene, detto anche Scordalo (1609 e 1628). —• Nicolò Vlastò
-
-
Title
-
Page 56
-
Date
-
1853
-
Text
-
- 154 - 217. lodasi il Cornaro come • grande ornamento della Veneta letteratu-» ra ed al quale la storia ecclesiastica tanto » deve quanto rari e pregevolissimi sono i » monumenti in gran numero posti in vista » dal Cornaro. » Vi si rammenta l’Opuscolo sul Beato Simonetto da Trento, e una delle Deche delle Chiese, facendosene un sunto.— Novelle ec. per l’anno 4754, a p. 324. fassi un breve estratto
-
-
Title
-
Page 139
-
Date
-
1931
-
Text
-
Cavacani Repubblica di Venezia e lo Sport 6a -137
-
-
Title
-
Page 5
-
Date
-
1839
-
Text
-
RELAZIONI DEGLI AMBASCIATORI VENETI AL SENATO Volume II.0
-
-
Title
-
Page 5
-
Date
-
1839
-
Text
-
RELAZIONI PEG LI V ' AMBASCIATORI VENETI AL SENATO Volume I.°
-
-
Title
-
Page 5
-
Date
-
1840
-
Text
-
RELAZIONI DEGLI A »1 CASCIA TORI VENETI AL SENATO --=<*•«=■- Volume IV.0
-
-
Title
-
Page 97
-
Date
-
1905
-
Text
-
non fu potuta mai terminare. * * * Tolte le città, i castelli e le fortezze, gli altri luoghi abitati di Creta ben di rado sorgono sulla riva del mare ; anche se la tradizione di antiche ed opulenti città quivi situate o la comodità di naturali approdi sembri avrebbe dovuto invitare gli abitanti a ripopolare le deserte spiaggie dell’ isola. Troppo recente memoria serbavan essi delle incursioni di pirati
-
-
Title
-
Page 326
-
Date
-
1912
-
Text
-
. Alberi grossi, quanto i pedali che vediamo nei disegni delle case minoiche di Cnossos, sono ora eccezionalmente rari in Creta. Le travi che si trovarono carbonizzate dentro i muri dei palazzi di Cnossos e Phaestos, furono esaminate da botanici, i quali trovarono che sono faggi, cipressi e conifere divenute rare nell’isola. Ancora a’ suoi tempi Tucidide raccomanda l’Italia per procurarsi il legname
-
-
Title
-
Page 250
-
Date
-
1912
-
Text
-
che trovansi nel Museo di Siracusa, per dare le prove delle relazioni che la Sicilia ebbe nei tempi minoici coll’isola di Creta. Il vaso 138 trovato a Milocca presso Matrensa è identico a quelli del Palace Style che l’Evans trovò a Cnossos. Una coppa di carattere miceneo più tardo è il N. 2, fìg. 139, che viene da Cozzo Pan- 1 L> 3 Fig. 139. — Vasi micenei: 1 e 3 di Thapsos; - 2, di Cozzo Pantano
-
-
Title
-
Page 95
-
Date
-
1912
-
Text
-
Accette di pietra, coltelli di ossidiana, oggetti d’osso 53 vedendo quanto fosse progredita la ceramica. Questi coltelli tagliano cosi bene che durante gli scavi ne tenni sempre qualcuno in tasca per temperare il lapis. Erano importati dall’isola di Milo, ricchissima di ossidiana. Che i neolitici di Creta lavorassero bene la pietra e sapessero perforare le accette per immanicarle e fare accette
-
-
Title
-
Page 329
-
Date
-
1912
-
Text
-
una morte violenta: e che in progresso di tempo, e per esortazione degli oracoli, tutti i popoli di Creta mossero con potente naviglio contro quest’isola. E dopo avere per cinque anni tenuta assediata Camico (città poi occupata ai miei giorni dagli Agrigentini), nè potendo riuscire a prenderla, e d’altra parte travagliando di fame, alla fine se ne partirono disperati dell’impresa
-
-
Title
-
Page 29
-
Date
-
1903
-
Text
-
di rappresaglia. Vi fu [uesta intuizione. Ma è stato irrisorio il modo col [uale si sono illusi di porvi riparo con l’articolo 23 lei Trattato, che è cosi concepito: Art. 23. La Sublime Porta si impegna ad applicare scrupo-)samente nell’isola di Creta il regolamento organico del 1868 icendo le modificazioni che giudicherà opportune. De’rego-imenti analoghi adatti ai bisogni locali, salvo ciò che con-erne
-
-
Title
-
Page 289
-
Date
-
1903
-
Text
-
potessero essere ricacciati in Asia. Ma la cerchia intorno alle loro provincie europee si fa sempre più stretta, e ogni nuova convulsione politica strappa alla Sublime Porta qualche lembo di territorio, anche quando, come è accaduto per l’isola di Creta, le sue armi sono vittoriose. Dall’alto del Kortiach, guardando Salonicco col sao golfo, e la sua baja che può dar ricetto sicuro a venti squadre, in una posizione unica
-
-
Title
-
Page 301
-
Date
-
1908
-
Text
-
LA PITTURA 299 avanzi tuttora si conservano0> : onde conviene ammettere che l’usanza di rivestire le sacre pareti coi ricchi e vivaci mosaici, che formano una delle maggiori attrattive dei templi bizantini, tornasse affatto sconosciuta ai primi cristiani del-l’isola, e troppo costosa apparisse o non abbastanza fosse apprezzata da poi, si da richiamare in Creta quegli artefici che aveano saputo
-
-
Title
-
Page 150
-
Date
-
1903
-
Text
-
(Pistacia Len-tiscus) frequente allo stato selvatico nell’Istria meridionale, albero da cui si estrae una resina speciale detta mastice,, e che forma già da 2000 anni la ricchezza dell’ isola di Ohio, mentre nell’ Istria l’industria del mastice neanche si sogna. Gli abitanti di Pomer, di Promontore e di Medo-lino nell’ Istria meridionale spremono dai frutti del lentisco,. da loro chiamato spuzzo, un olio
-
-
Title
-
Page 32
-
Date
-
1906
-
Text
-
2& N. PAPADOPOI.Ì Candia tali tornesi, che probabilmente erano bagat-tini di rame, perchè, in quel momento il valore di queste due monete era il medesimo. Giunto a Creta il 17 marzo il Provveditore Generale Cavalli scriveva il 25 maggio di non essere riuscito a far fare i tornesi per la imperizia e la negligenza degli operai dell’ isola e, considerando che i pezzi da quattro tornesi
-
-
Title
-
Page 36
-
Date
-
1938
-
Text
-
1 PAESI DANUBIANI E BALCANICI la Bulgaria si proclamava indipendente ed il principe Ferdinando assumeva il titolo di Ferdinando I Zar (o Re) dei bulgari; due mesi dopo, ai 12 di dicembre, l’isola di Creta si univa alla Grecia. Preludio alle guerre balcaniche, la campagna di Libia, affrontata dall’Italia nel 1911, può tuttavia essere considerata anch’essa una conseguenza della cosiddetta crisi
Pages