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GENEALOGICA E BIOGRAFICA. 319 2241. Serie de/ Rettori di Mestre. (Sin nelle notizie storiche del Castello di Mestre. Venezia, 1839, in 4). * 2242. Catalogo de’ Rappresentanti Veneti spediti a Brescia dal 1426 sino al 1748. Brescia, in 12. 2243. Cataloghi di vari Rappresentanti nelle isole del Levante. (Stanno nell’Ìsolario del Coronelli). 2244. Serie de’ duchi Veneti in Candia. (Sta nella Creta
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150 rammemorò 1’ esercitata ospitalità, la protezione, i benefìzii, ma il Mileto esaltando la libertà della patria, di cui nulla è più caro, mandava ad effetto la strage. E uccisi furono Gabriel Veniero, Marino e Lorenzo Pasqualigo, Lorenzo Gritti, Zanoc-chio Giustinian, Leonardo Abramo ed altri molti. Era chiaro che ormai i greci dell’ isola, prendevano il soppravento sui coloni veneti
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l’architettura e la scultura 245 * * * Ù Chiudiamo la rassegna dei principali tipi delle chiese cretesi di quest’epoca(1), coll’aggiungere poche parole ancora su quel nucleo di chiese appartenenti al secolo XVII, le quali, come dicemmo, richiamando in onore le antiche forme bizantine, diedero nuovo impulso all’architettura dell’isola, e produssero dei monumenti che sotto ogni aspetto vanno
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Pubblicazioni sulla storia medioevale italiana 181 tori. Nega al Pinna che i Giudicati fossero opera dei Pisani, e al Dove che venissero istituiti dalla Chiesa. Essi si svilupparono dalla vita stessa amministrativa dell’ isola. Cessato di fatto il governo greco, i magistrati locali presero ardire di opporsi all’arconte Cagliaritano. E probabile che in origine i Giudicati fossero quattro, numero
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ad abbassare questa data1), gli altri cercano di portarla più lontano. Sembra che le recenti scoperte diano ragione a coloro che la ritengono più antica: comunque sia, nella Toscana e nel Lazio abbiamo monumenti di una civiltà anteriore agli Etruschi, che attestano l’influenza micenea. Tombe ad aggetto simili alle minoiche le troviamo non solo a Cuma, ma anche nell’Etruria: cito quella di Casal Marittimo
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Forme dei vasi neolitici 37 litico italiano, e pubblicai le conchiglie di peclunculus che vennero in luce presso un luogo sacro ne’miei scavi di Cannatcllo '); ed altre conchiglie trovai a Caldare e al Pulo presso Molf'etta, identiche a queste di Creta. Forse c’era l’usanza, quando si intraprendeva qualche spedizione sul mare, di raccogliere una conchiglia sulla spiaggia o recarla
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, il quale, sempre più avanzando, avea conquistati ormai tutti gli antichi possedimenti del rovinato impero bizantino ; nè mostrava di aver saziate sue brame, che cupide si rivolgevano allora all’ isola di Creta, la sentinella avanzata del dominio veneto in Levante, posta quasi a disfida nel bel mezzo del mare turco. Già nel secolo XV si erano segnalati tentativi di corsari mussulmani contro le coste dell’ isola. Più gravi
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delle specifiche loro particolarità. Povere nello sviluppo delle singole forme ed eccezionalmente semplici nell’artificio dei complessi costruttivi, le prime fortificazioni veneziane di Creta non reggono al paragone coi mirabili castelli sparsi per tutta Europa, e che le crociate diffusero altresì nell’oriente latino, ove splendidi esempi ce ne offre la non lontana isola di Cipro : i castelli dai molteplici giri
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Chiese sono affidate ad un solo sacerdote per esser ciascuna troppo povera a poter mantenere il proprio, quegli che viene preposto al loro servizio, deve offrire il sagrifizio ogni domenica in ciascuna di quelle Chiese. Yedesi da questo canone quanto sia antico 1’ uso di dire più messe in un giorno. 667. Cretense, dell’isola di Creta. Paolo arcivescovo di. quest’ isola, citato dinanzi questo Concilio
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1932
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Visitatore Apostolico nell’isola di Creta (12). Lo Stanila, come si è veduto, ci dà in più il cognome, senza accennare affatto alla missione di lui in quell’isola. Furono due incarichi distinti successivamente eseguiti? Le accoglienze dei Chimarioti all’inviato del Papa furono quanto mai cordiali ed oneste; e l’esito felice (11) Korolevs., fase. II, pag. 55. (12) Cfr. I Francescani nel Salento
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1848
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la » nostra isola di Creta come a fedeli cittadini, come sotto diremo. » Primo, noi vi diamo, e concediamo a voi e a' vostri successori (i) Dovrebbe dire della metà e della hq notato. Ved. nella pag. 147 di qup-quarta parte ecc., perchè tale in realtà era sto voi. r intitolazione dei dogi, siccome altrove
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1925
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. Allora il duca si volse, come già il Tiepolo, per soccorso a Marco Sanudo, il quale venuto con buon polso di genti, diè mano a costruire a difesa la fortezza di Suda. I ribelli dal canto loro offerirono l’isola a Giovanni Yatace imperatore di Nicea e ne invocarono 1’ appoggio, ond’ egli mandò trentatre triremi sotto il comando di Mega duca (2). Questi seppe fare in modo che il Sanudo si allontanasse
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1925
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860 La seguente commissione ai consiglieri di Creta’ del 1350 (1) ci porge un’idea della cura che il governo metteva alla tutela dei sudditi e specialmente all’ amministrazione della giustizia. I due consiglieri posti a fianco del duca restavano in carica due anni ; fra un mese dal loro ritorno aveano obbligo di presentare una relazione sulla condizione dell’ isola e del Levante ; non poteano
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1932
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D. Molini. A Creta — come del resto in tanti e tanti altri paesi — si usarono due sorta di molini, quelli a vento e quelli ad acqua, gli àvefió/uvioi e gli Igdópvkot. Ma, data la penuria delle acque correnti, i molini ad acqua sono tanto rari nell’isola da costituire una vera eccezione. I più famosi sono quelli dell’Armirò di Candia, menzionati a proposito della battaglia del 1364
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1859
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5o8 massime ne’ tempi più a noi vicini, vollero che i fasti cospicui della repubblica, col mezzo di lapidi e di memorie fossero alla posterità raccomandati. Venezia essere ricchissima di sepolcrali monumenti, e con essa l’isole circostanti, dopoché fu permessa la tumulazione de’cadavei i, oltreché ne’cimiteri, prima ne’ portici o sottoportici, e poi nelle chiese. Inoltre Venezia di siffatti
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1905
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XVI PREFAZIONE me potuti trovare che riguardassero direttamente progetti, fabbriche, restauri, modificazioni o demolizioni di qualche monumento in Creta. Per i successivi invece dovetti limitarmi a semplici estratti, pur ricopiando testualmente i passi principali o anche qualche atto intero più importante. Tale materiale, che nella pubblicazione pur non figurerà riprodotto che in minima
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1905
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il loro nome nella storia del Corner: e ben a ragione, dacché i documenti ci attestano che essi furono costruiti invece dai Veneziani. — Finalmente poi, se i diplomi stessi del 1211 con cui erano da Venezia spediti in Creta i primi coloni ad occupare l’isola, appena allora strappata ai pirati genovesi, se quei diplomi, dico, ricordano già esplicitamente, oltre ai castelli di Bonifacio, di Mirabello e di Castelnuovo
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1883
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22 COMMEMORIALI, LIBRO VII. 103. — 1363, Novembre 9. — c. 28 (24) t.° — Il doge e il consiglio degli anziani di Genova, ad istanza della veneta Signoria, vietano a tutti i genovesi e a quelli che sono considerati come tali, ogni commercio cogli abitanti dell’ isola di Candia ribelli a Venezia, sotto pena di perdita della metà delle cose portate in quell' isola. Si eccettuano coloro
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1932
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CAPITOLO III. Sforzi di Clemente IX per la pace tra Francia e Spagna e per la difesa dai Turchi. - La perdita di Candia. - La morte del papa. La guerra di esito mutevole cominciata nel 1645 per il possesso dell’isola di Candia (Creta), ultimo baluardo dei Veneziani nel Mediterraneo orientale, al tempo dell’elevazione di Clemente IX era entrata in uno stadio decisivo. A poco a poco i Turchi
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1915
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LA PROVINCIA DI TRIESTE sarebbe esagerazione voler considerare oggi veramente italiano, Zara è un’ isola d’italianità pura, totale. La Dalmazia ha forma, storia, anima singolare che debbono essere giudicate a parte. Specchio della penisola appenninica, le immagini che ne riflette possono anche trarre in inganno. Ma Zara sta a sè. Nei suoi monumenti Zara è veneziana, e non soltanto veneziana
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