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I MONUMENTI VENETI DELL’iSOLA DI CRETA fig. 284 PIANTA DELLA CHIESA DI S. MICHELE A * PKBTÒRJA (BONIFACIO). FIO. 285 - PIANTA DELLA CHIESA DI S. MARIA AD * ANÒPOLIS (PEDIADA). vari scomparti, per lo più in armonia ed in rispondenza alla chiesa medesima(1); l1) A S. Maria di AnòpoHs (Pediada) (fig. 285) l'a- delle corrispondenti della chiesa, ma nella stessa loro t io consta di tre navate
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LEGGENDA E PREISTORIA 41 tico: che esse cioè appartengano ad un’unica stirpe, da altri appellata mediterranea e da me frigio-greco-italica; ed io opino che esse sieno etnicamente le stesse che da Creta, dalle coste dell’Asia Minore e dalle rive dell’Ellade diffusero per il Mediterraneo orientale una delle più antiche civiltà. Il propagarsi per le terre d’Ausonia delle leggende, delle tradizioni
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1912
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fatte in steatite sono abbastanza frequenti a Creta, ma non è mio proposito di raccogliere la descrizione del materiale prezioso che trovasi per questo riguardo nel Museo di Candia. Notiamo intanto una differenza tra la forma della bipenne c di Haghia Triada (fìg. 61D) e la seconda (fig. B) di Psychro: la penna si è allargata in quest’ultima ed appare un tipo diverso dalle altre scuri a doppio taglio
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per la de corazione loro a quelli che ho trovato nella stazione neolitica del Pulo, che credo utile riferire alcuni frammenti di questi ultimi (fig. 6), onde persuadere il lettore che nell’età neolitica vi è stata una grande uniformità, cosi che troviamo la decorazione identica in Italia, a Creta, in Egitto e in tutto il bacino del Mediterraneo. 1) Pinza, Monumenti primitivi della Sardegna, tav. I, fig. 7, tav
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è senza dubbio il Reale Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti, troppo nòto perchè occorra ricordarne le benemerenze in prò’ della scienza con la pubblicazione degli Atti e delle Memorie, con le fondazioni destinate a importanti concorsi, con sapienti iniziative delle quali sono già magnifico esempio le più recenti : la missione del dott. Gerola per lo studio dei monumenti veneziani in Creta e le ricerche
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. Alla testa del governo di Oandia ora un duca, generalo comandante di tutte le truppe, ed eletto dal maggior Consiglio di Venezia ; avea al fianco due consiglieri : le cose di rilevanza si portavano al Consiglio maggiore composto di tutt’ i nobili veneti che nell’isola dimoravano e di nobili cretesi. Le altre magistrature altresì erano ad imitazione di Venezia (2) ; per la parte militare venivano spediti
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con trasporto le corde del-l’arpe, e l'isola di Cipro dall’ alto de’ suoi scoscesi lidi , e Creta , coronata di e-terna verzura , rimandavano sull’ onde i profetici canti del menestrello. » Non porrò fine a questa breve notizia de’ lirici inglesi senza far menzione di un autore originale ed ardito , più conosciuto come romanziero ebe come poeta , cioè dell’ autore di Roderick Ran-don , il dottor Tobia
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1913
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. A che ha giovato la gendarmeria nell’isola di Creta e in Macedonia? L’Italia, che è legata a noi da interessi, avrebbe sola potuto darci la mano e
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l’architettura, e la scultura 287 Le nuove forme del rinascimento italiano penetrano in Creta con quel ritardo che è uno dei fenomeni che più naturalmente si spiegano nella vita delle colonie in genere : e non vi incontrano tuttavia quel favore che era pur sempre goduto dallo stile gotico tuttora imperante. Gli stipiti lavorati a candelabre od a riquadrature, limitate alle estremità FIG. 356
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1906
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sugli affari dello Stato. I cittadini poi, dal seno loro ed ogni anno, sceglievano, i magistrati, i generali, e gli altri funzionarti, mentre il solo Areopago era a vita. A Sparta invece i senatori venivano eletti a vita dal popolo, non però prima dell’ età di sessanta anni ; ma gli Efori, autorità inquisitoria e popolare, erano dal popolo eletti ogni anno, come annualmente erano nominati i Cosmi, nell’isola
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1938
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’ e il 40 21’ di longitudine (Greenwich); la longitudine è misurata dall’isola di Samo, punto estremo orientale, alle isole di Otoni e Corfu (nel mare Jonio), punto estremo occidentale. La superficie complessiva è di km.2 130.199, dei quali 22.321 rappresentati dalle isole (Cicladi, Jonie, dell’Égeo e Creta). Fra il punto estremo nord e il punto estremo sud la lunghezza è di km. 883,5; fra i Punt
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1859
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4 vere, se non se una tribù avventurata di quelle prime genti, la quale partita dal luogo natio, usurpò l’impero de’naziona-li. Può la loro affinità cogli altri italici principalmente sostenersi per la somiglianza della lingua, la quale, come mostrano i monumenti ritrovati nel territorio Euganeo e Veneto, fu solamente un dialetto dell’ italico antico. Le naturali convenienze di vicinanza
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1905
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ancora il parapetto probabilmente già merlato —, dello spessore di in. 0,50 ; ed un altro pezzo più avanti, cui é crollato il parapetto, ci permette di misurare il complessivo spessore del (>) L. Savignoni e G. de Sanctis: Esplorazione physique de l'ite de Créte. Bordeaux, 1869, voi. I, archeologica delle provincie occidentali di Creta. (Mo- pag. HO. (L’autore fu in Creta nel 1845). — L. Sa- numenti antichi
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1912
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avevano il manico corto, come fu rappresentato nella figura di una donna che ne tiene una per mano in atto di adorazione*). In Creta appare in tempi più remoti la doppia bipenne, e la vediamo dipinta sui vasi primitivi del tipo di Camares; dopo, trovandola diffusa in Grecia ai tempi micenei, ciò prova che tale culto venne importato nel continente dall’isola. La parentela della civiltà micenea con quella ellenica
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1912
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insuperabili, perchè non si trova nella Russia meridionale un paese, nè un popolo, donde potesse diffondersi una civiltà ed una lingua tanto evoluta quanto quella del popolo ario. L’albero genealogico degli Indo-germani è pei naturalisti e gli archeologi una finzione cui manca il terreno storico e la radice nei fatti. La continuità quale appare nell’isola di Creta dall’età neolitica a quella del rame
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1892
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in Oceano dall’opera di Alfredo il Grande. Le castella arabe del Frassinetto e del Garigliano furono gli avamposti dei principati, o meglio emirati arabi del Me-diterraneo. Durante il costoro periodo ascendente Creta conquistata cambiò il suo nome in quello di Candia (824), la mezzaluna sbarcò a Marsala (828), Siracusa fu distrutta (881), definitivamente domata la Sicilia e posta a ruba la Sardegna
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1906
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, VIII, T34 (Bonifacio di Monferrato ebbe, ma solo di nome, il dominio di Creta, nel 1103, e poi, 1204, lo vendette ai Veneziani. Ma Enrico Pescatore, corsaro genovese, occupò l’isola, sicché solo dopo vari anni Creta passò nell’ effettivo dominio dei Veneziani). — A. Ferretto, Relazioni tra Genova e Novara nel sec. XIII, in Numero unico dedicato a mons. E. Pulciano, Gen., tip. arcivesc. — C. Manfroni
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1933
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pompeiano 455: Magaldi; 456: De Giafferri. Costume (rinascimento) ' 513. Costume romano 442; 456: De Giafferri; 1021: Pinelli. Costume teatrale (sec. XVIII) 876: Monumenta. Costume veneziano (sec. XVIII) 876: Mo-razzoni. Creazione artistica 8: Luzzatto. Credi pi. 705. Cremona 151. Cremona pi. 948. Crespi Daniele pi. 804. Crespi Giov. Batt. pi. 802. Crespi Gius. Maria pi. 852. Creta (monumenti veneti
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1937
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e le genti del Conte di Savoia e che il Vizzamano aveva dato ordini di consegnare l’isola al Capitano. Accintosi però ad obbedire, gli «stipendiari» ed i balestrieri che erano creditori di 9780 ducati d’oro si rifiutarono di uscire dal Castello se non fossero prima stati pagati. Convocati allora i cittadini veneti e gli isolani, che formavano il complesso di 4000 persone, tutti si erano rassegnati
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1718
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cum Ferdinando rege colloquium in Italiam reditu s * Milites ex agris a Venetis injhtuti . Maximiliano petenti itineris cum exercitu factdtas denegata . Rei public# ad bel-lum apparatus. Germanorum in Rhetos Carnos irruptio. Eorum-dem ad Cadoras clades. Terge He cum inultis aliis oppidis a Venetis expugnatur . Venetorum cum Maximiliano induci# - Terr#motus in Creta ingens. Contarenus Camalis naufragio
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