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della Penisola Calcidica e di tutte le isole dello stesso mare. Merita fra le altre terre una speciale menzione l’isola di Creta o Candia. Questa, prettamente greca di popolazione sebbene in buona parte convertita all’islamismo, aveva visto incessantemente correre rivi di sangue sul suo suolo; più volte le potenze europee avevan dovuto intervenire alle grida di dolore provocate dalle feroci repressioni turche
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DAL 1878 AL 1503 I moti del 1890, cui corrispose un sollevamento di tutta la Grecia, indussero le Potenze europee ad un intervento per ottenere dal sultano riforme in prò’ dei cristiani di Creta. Furono naturalmente fatte le solite promesse, le solite finte e le solite vendette. Sei anni dopo, massacri di armeni e stragi di cristiani ovunque, consigliavano nuovamente alle Potenze di intervenire
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B. Le iscrizioni greche (in collaborazione con Stefano A. Xanthudidis) La raccolta sistematica delle iscrizioni cretesi in lingua greca fu da me iniziata, insieme con quelle latine, fin dal principio della esplorazione di Creta, e condotta poi, senza interruzione, alla fine (I): i fac-simili — ad eccezione di pochissimi casi — sono tutti di mia mano o furono disegnati poi sulle fotografie
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., non che l’altro di Pietro Coppo Istriano stampato in Venezia nel 1528. Ma il fin qui detto sembra bastare intanto a .darci, sebben di volo, le più evidenti sicure tracce, sì del progresso della rediviva Geografia, che dello studio de’Veneti singolarmente in coltivarla, come meglio rileveremo. Niuno s'avvisi però, che nel proporre i patpi monumenti di Mappe e Portolani, s’intenda derogare al pregio dell’ estere
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, quelle costumanze istesse dominarono assolute anche nell’ isola di Creta : dove il contatto coll’elemento italico non aveva saputo suscitare una scintilla di ribellione, nè uno slancio di indipendenza e di originalità. Vista una chiesa, si può dire di averle vedute tutte. Eguale dovunque l’or- Vfl, Roma, 1901). —- '0 Ka5ri]p.spivós [M. Xax£Ó7rouXo7] : 0£oroxóirouXo7 (llivamiJÓxii: 1936, n. 69). — Great
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delle in addietro accademie economiche agrarie degli stati Veneti, dell’Accademia delle Scienze e B. L. di Mantova di Firenze , di Genova , ec. Venezia. Santini 1807. 8. colla figura del globo. (042) Queste notizie relative alla storia dui Porto Franco stabilito in quest’ isola mi vennero somministrate principalmente dalla cortesia del sig. Camerata 1. li. Consigliere del Magistrato Camerale amantissimo
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240 I MONUMENTI VENETI DEEL’lSOLA DI CRETA l’atrio costituito da un nucleo più complesso, assumente a sua volta le forme di una vera chiesuola (l). Difficilmente invece il nartece(2) è collocato di fianco alla chiesache se per simmetria viene aggiunto un altro locale consimile al lato opposto141, la chiesa può anche figurare come costituita di una navata longitudinale e di un atrio traversale
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di Lesbo -, e tre ore dopo mezzodì, eravamo a vista del capo Baba , antico promontorio di Lecturn. Scorgemmo l’isola di Lenno ed il monte Atbos, che domina a grande distanza sul mare e sulle rive di Tracia. Al cadere del giorno contemplammo gli imperfetti monumenti d’Alessandria-Troa, che sorgono di mezzo ai boschi ; e
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C. Ponti. Sulla viabilità di Creta all’epoca veneziana pochissime notizie ci restano. Delle strade delle città cretesi si è toccato discorrendo dei palazzi e delle case che su esse sorgevano. Poche altre testimonianze ci parlano delle iniziative del governo veneto a vantaggio di qualche strada di carattere militare, come ad esempio quella della riattazione della strada di Grabusa
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1 127 Libro terzo. Monumenti di S. Cassiamo. CAPO I. Della noftra Contrada di S. Cassiano . i ) Fino ad ora abbiamo parlato di Antichità Venete, che possono riguardar egualmente tuttala Città e tutte le Chiese i ora convien parlare di quelle le quali in particolare riguardano la Contrada e la Chiesa nostra di S. Cassiano * sebbene in queste Memorie altresì converrà dar notizia
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qui si sia sviluppato il più grosso centro dell’isola. Esso per quanto riguarda la sua forma, conserva proprio il tipo della città veneta, oltreché per i molti monumenti e ricordi che essa ancora mostra del lungo e benefico dominio di Venezia, anche per la sua struttura topografica, tutta a « calli » e « androne » che si intersecano in varie direzioni per sboccare poi alla riva attraverso la bella Torre dell’Orologio
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Preistoria dell’ Istria 57 entro alla costa, di fronte al litorale giapidico. » Quei tempi lasciarono a Veglia (Currivtct) urne cinerarie, vasi di vetro, ornamenti di bronzo e verghe d’avorio. Dei castellieri, »sette se n’ ha sull’isola di Veglia e otto su quella di Cherso ( Crexa). La vetusta città internazionale d’Ossero (Apsoi'oo>) fu già menzionata, perciò ci si permetta di ricordare
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190 ! MONUMENTI VENETI DELL’iSOLA DI CRETA varia da m. 1 '/ a -■ 1° qualche punto la costruzione è qui pure a sacco, cioè’abbiamo due muri stretti ravvicinati, e l’intercapedine riempita, in modo che tutto l’insieme costituisce un’unica spessa muraglia. Per altro le torri triangolari a nord presentano, nelle infime file, dei macigni così grandi, che danno proprio l’aspetto di una costruzione
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164 | MONUMENTI VENETI DELL’lSOLA DI CRETA terreno della torre medesima. —- La porta misura m. 4,15 di larghezza. La sua galleria, lunga complessivamente m. 6,50, è costituita da tre volte, l’una in fila all’altra, di altezza e dimensioni divèrse, una delle quali si apre nel lato più interno della torre — cioè nel muro di cinta —, l’altra in quello più esterno, mentre la terza ha lo scopo
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si educavano a pubbliche spese in buon numero veneti gentiluomini. Si vedevano pure due nobilissimi palazzi e altri buoni edilìzi, ma divenuti quasi tutti in cattivo stalo, essendo decaduta la floridezza di quest’isola; la quale conserva però bei giardini eoi taglie fertilissime a comodo e delizia degli abitanti di Venezia, particolarmente nella stagione estiva. Fu quivi da diversi anni eretta una casa
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1970
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'i&rcAia, Sorta) (Creta), 14. Skiro (Schyros), isola dell’Arcipelago, 345. Slesia, provincia della Germania, 57, 664. Sloseyano, v. Zlosela. Sminovo (Dalmazia), 401. Smirne (Asia minore), 261. Sofia (Sopht'a) (Bulgaria), 265, 266, 311. Sogar (Umbria), 299. Soisson (Francia), 674. Solidoro, v. Solothurn. Solina, v. Salona. Solothurn o Soletta [Solidoro, Salidoro), città e cantone della Svizzera
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nell'anno MDLXX1. ee. raccolto da Luigi Groto Cieco d’Adria. Venezia appresso Sigismondo Bordogna e Francesco Palrianì. 8. ss Che il Galladei poi fosse Veneziano lo si ha dai Zibaldoni Morelliaui scrivente : Ex Tabulario Episcopatus Pala-vini ... 1544 doct. in jure C.° Mapliaei Gal-ladaei civis veneti f. Gregorii Promot. M. Manlua. Di GIULIA COSTANTINI nulla. Un Giulio Costantini proposto di Recanati
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di suo padre, ridusse ad obbedienza gli abitatori dell’isola di Cato e Psiuriti che si erano ribellati, siccome apparisce dal documento riferito dal Cornare a p. 267 e segg. del Tomo lì. Creta Sacra, in data 1234 del mese di otr tohre, nel quale si obbligano, frallé altre cose, quelli di Isola di consegnare nelle mani del doge di Venezia o vivi o morti i capi della ribellione Manuele Drantodopulo
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1834
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. iVNii- MTìCxm. Cosi corretta ci dà dal marmo questa inscrizione il Cornaro ( Creta Sacra p. i56) mentre tanto il Tommasini (Inscnz. i649- P- quanto il Salomonio ( Urbis lnsc. 1701. p. S7. ) avevano letto dionisio in cambio di dominico. Il Bollani è annoverato fra gli scrittori Veneti, e con assai giustizia. Egli riformò, regolò, corredandola di illustrazioni, V interessante Opera de’ ConcHii. E quantunque
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1830
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LA CELESTIA Convenne pertanto a’ Ve- spezialmente andava alla Giudecca per suo per difesa dell’ Isola neti apparecchiare una flotta considerabile e procurar d’ottenere colla forza ciò che colle buone maniere non avevan potuto. Capitano dell’armata di mare fu Domenico Michiel da Santa Fosca, e di quella di terra Luchino dal Verme Veronese . Partite di quale genti nostre nel io aprile 1364
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