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, sarebbe stata certo da considerarsi fra i più cospicui monumenti dell’archeologia cristiana in Creta. Kydonia. — Nè dissimile constatazione devesi fare per l’antica Kydonia, la quale, come più volte già abbiamo dovuto ricordare, sorgeva nel luogo stesso ove poi fu fondata Canea (2). Kisamos. — Anche 1’ ubicazione dell’ antica Kisamos nel luogo stesso ove sorse poi il Castel Chissamo è ormai sufficentemente provata. Ma di bel
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, dei veneti, e l’accennato storico Andrea Corner, scriveva nel secolo XVI che Candia era pervenuta nel felicissimo e santissimo Stato dei Signori veneziani, sotto l’ombra delle cui ale l’isola godeva la pristina libertà. 8 Giugno 1902.
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della casa al nume- Bembi Senatoria Veneti ; e che le quattro sigle ro 5829 situata nel campo di santa Maria Nova puntate indicavano i nomi : Paulus Iovius, òe-vedesi scolpita una elegante nicchia di pietra, bastianus Munsterus. Prosiegue poi il Dome-entro alla quale sta in piedi un vecchio peloso nichi a spiegare tutta l’Impresa paratamente, tulto e con barba lunga, raffigurato (forse) per indagando
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• Corfii, Zante e Cefalonia. All’usciredel mare Adriatico dirigendosi a Levante a-'eano i veneziani come posto avanzato contro i turchi l’isola di Candia o Creta. Più tolte ribelle al governo veneto, frenala finalmente con trasportarvi parecchie colonie veneziane, la schiavitù alla glel>a durava ancora ne’così delti Parici, " I l'ene il governo veneto ne favorisse la manumissione
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di questi monumenti nella Corno-vaglia ed in altre parti dell’ Inghilterra, che possiamo considerare le isole britanniche come la regione d’Europa dove ebbero maggior sviluppo le costruzioni dolmetiche. Tale fatto prova le relazioni intense che la Cornovaglia, per cagione dello stagno, ebbe coi paesi meridionali nelle prime epoche del bronzo. I dolmens segnano le vie preistoriche come raggi che si volgono verso
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nei monumenti delle prime dinastie nell’Egitto. A Creta, entrando nelle case dei contadini, mi meravigliai di trovare le stesse lampade che adoperavansi nell’età minoica; nella cucina stavano intorno i grandi orci di terra cotta identici a quelli degli scavi premicenei. III. La pettinatura. Come succede ora nelle tribù selvaggie, che si dà una grande importanza alla pettinatura, le donne primitive passavano
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58 QUANTO SIA ANTICA LA POPOLAZIONE NEOLITICA 1)1 CRETA III. Cronologia dell’epoca neolitica in Creta. Veniamo ora al grave problema dell’età che possiamo attribuire ai depositi neolitici di Creta. Nel primo pozzo A erano più di tre metri di terreno neolitico; nell’altro pozzo B trovammo circa cinque metri del medesimo terreno prima di giungere sulla terra vergine. A Cnossos l’Evans
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da due parti. Sotto vi sono altri pezzi CD trovati nei palazzi minoici di questa pietra che non esiste in Creta ed era portata da Lipari. Sappiamo che la religione minoica aveva carattere marino0), e che davanti agli altari mettevansi conchiglie di varie specie, colorandole con linee rosse, gialle, verdi e nere, che seguivano ij Mariani, Monumenti antichi, VI, 1895, fig. 12. 2) Bosanqcet, Palaikastro, A. B. S. Vili, p. 296
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III. LE CHIESE. I PALAZZI. I MONUMENTI. VISITATORI ILLUSTRI AL REDENTORE.
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110 X MONUMENTI VENETI DELL’iSOLA DI CRETA 1583 lo tornò a riempire di sassi e di arena (1>. E mentre, per tentar di sorprendere le cause del disastro — più che mai incerte — il provveditore Alvise Grimani pensava di ostruire lo sboratore vecchio, allo scopo di meglio studiare i vantaggi o i danni di quello del Polani ®, una nuova procella del novembre « in spatio di dieci bore di tempo
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la prova che l’Asia Minore non fu il luogo di partenza per una emigrazione verso Creta. L’Asia Minore è un paese di brachicefali con indice cefalico che varia da 85 a 82. Da questo paese non può essere giunta nell’isola di Greto un’invasione, perchè abbiamo veduto che i crani cretesi nell’età del rame e nelle prime epoche del bronzo sono dolicocefali3). Forse l’enigma sarà sciolto quando si troverà
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LE CATTEDRALI VESCOVILI 109 spanniate le noie ed i pericoli di lunghi viaggi fuori dell’isola per ottenere la consacrazione sacerdotale, e che in essi riconosceva non soltanto i capi della propria religione, ma altresì gli antesignani dell’ellenismo, in opposizione all’o-diata inframmettenza cattolica ed alla mal tollerata dominazione straniera, li circondava di speciale favore e di affettuosa
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sono rimarchevoli, anzitutto quella di San Donato, visitata e studiata dagli archeologi più festeggiati de’ nostri tempi. Ebbi il vantaggio di visitarla a due riprese: una volta coll’egregio prof. Smirich, conservatore dei monumenti veneti in essa raccolti ; la seconda volta coll’intelligentissimo archeologo Glavinic, indagatore e conservatore dei monumenti romani, pure raccolti in quella chiesa. Ma la chiesa
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raffrontando la forma originale della falce italiana in confronto con quella dei paesi orientali nell’età del rame e del bronzo '). Ricordo, ad esempio, quanto esposi in questo volume nel capitolo XIX. L’accetta italiana è un tipo profondamente diverso dalla bipenne cretese, e la mancanza di questo strumento coi bordi rialzati, nell’isola di Creta e negli altri paesi dell’Oriente, dimostra lo sviluppo
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, e poco dopo levato. Arcadia fu tolta nel 1604, ed unita a Miopotamo (8>; e Milopotamo a sua volta venne soppresso nel 1641, ed immedesimato con Retimo (9). Così all’invasione turca nell’ isola, il regno di Creta non possedeva più che 1618, il provveditore generale scriveva a Venezia, periodo bizantino, è possibile che l'annessione della insistendo perchè il vescovado fosse soppresso, e ve- diocesi
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INTRODUZIONE. 1. Vicende storiche di Creta —• 2. Suo governo sotto il Dominio Veneto —3. Le varie popolazioni ED I LORO RECIPROCI RAPPORTI - 4. CONDIZIONI ECONOMICHE DELL' ISOLA — 5. Lo SVILUPPO ARTISTICO. 1. Estesa per una superfice di ben 7800 chilometri quadrati, nel bel mezzo dei mari, di fra le classiche terre dell’ Eliade, dell’Asia Minore e dell’ Egitto, l’isola di Creta
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112 I MONUMENTI VENETI DELL’lSOLA DI CRETA Più di due secoli più tardi, Bonetto Longo, rettore della città, consigliò invece l’erezione di un apposito magazzino “ per far governar Vartellarie, remi et armizi pertinenti alti arsili „ : ed il Senato gli venne in aiuto di denaro il 25 luglio 1569(1). Pietro Calbo, altro rettore di Canea, pose mano alla fabbrica di un magazzino per granaglie
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108 I MONUMENTI VENETI DELL’lSOLA DI CRETA desolante risultato che, dopo tanto discutere, il porto restò pressoché identico e le sue condizioni enormemente peggiorate. La proposta dell’Andreasi consisteva nella sistemazione di un gorgo o sboratore tagliato nel sasso, il cui cavamento avrebbe dovuto forse coinvolgere la demolizione dell’arsenale: chè se anche ciò non fosse bastato, egli proponeva
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Le bipenni 241 III. Le accette piatte. Negli scavi di Troja non si trovarono scuri, nè Iancie col cartoccio, eccettuata la sesta città che corrisponde alla Troja della leggenda cantata dai poeti omerici. Siccome dobbiamo ammettere che la seconda città di Troja esistesse già nella prima epoca minoica, è utile in questo studio delle armi di fare dei raffronti con l’isola di Creta, e notare
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con sufficiente approssimazione la data; e in Abydos si trovarono dal Petrie, anche i pugnali corti simili a quelli di Creta. VII. L’origine del bronzo. Nel tempio di Abydos Petrie trovò due figure di rame puro, che egli disse di tipo certo non egiziano rassomiglianti alle figure della grotta Dictea di Creta 2). La scoperta gettò un po’ di confusione fra i documenti raccolti per dare agli Egiziani il primato
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