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1905
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286 I MONUMENTI VENETI DELL’lSOLA DI CRETA Sappiamo del resto, che fu danneggiato dal terremoto del 1303 (1’; celie, sebbene nel secolo XIV fosse retto da un castellano (2), poco alla volta venne decadendo a tal segno che nella sua relazione del 1579 il Foscarini diceva, che “ vi si vedono vestigie anzi muraglie, merli et altro di una antica fortezza, al presente del tutto rovinata
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1905
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290 I MONUMENTI VENETI DELL’lSOLA DI CRETA chiama Kàstelos, ma non presenta tracce di fabbricato ; quella più alta invece prende nome dalla diruta chiesuola di S. Giorgio. Erroneamente fu dallo Spratt ritenuta sede della Cydonia dei tempi omerici(1) ; laddove altri la identificherebbe con Pergamon. La vetta di S. Giorgio è a due ripiani. L’ inferiore è difeso da muraglia solo verso occidente
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1905
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. — L. Tiibnon: de Créte. (Revue archéologique : nouv. sèrie, XVIII, Fragments cit., XVI, pag. 410. pag. 294). Fu a Creta nel 1857. (7) T. A. B. Spratt : Travels cit., voi. I, pag. 296. (3) L. Mariani : Antichità cretesi. (Monumenti an- (®) The Academy, 18 luglio 1896. tichi dell’Accademia dei Lincei, voi. VI. Milano, (”) Già nel XV secolo cosi si chiamava. (C. Bon- 1896, pag. 212). Viaggiò nell’isola nel 1893
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1906
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. Un gran leone coll’anno 1568 è murato nella fronte occidentale del nuovo baluardo Martinengo, quale risultò dalla riforma del piecedente torrione rotondo. E infine lo stemma del doge Pietro Lorcdan adorna la monumentale porta di Panigrà (3). Da Venezia intanto era rimandato in Creta come governatore generale quel Gerolamo Martinengo che era già stato nell isola qualche lustio prima . a lui si affidarono 15
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1908
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38 I MONUMENTI VENETI DELL’lSOLA DI CRETA chio. Sono formate da un monolito rettangolare di tufo. La meglio conservata delle due, misura m. 2.20 di lunghezza, 0.80 di larghezza e 0.65 di altezza: il cadavere in essa collocato aveva la testa adagiata ad occidente. Altra grande tomba in marmo (lunga m. 2.18 — 2.22; larga m. 0.80 — 0.88; alta m. 0.68), venne scoperta verso 1’ abside opposta
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1906
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628 I MONUMENTI VENETI DELL’ISOLA DI CRETA piazza inferiore della fortezza, le superiori invece si potevano considerare non ancora cominciate(1). Ma la buona intenzione non dovette aver seguito, perche nell’agosto del 1589 il generale Del Monte scriveva: “ Crederei bene che sopra ì a piazza fatta dalla parte del Mare si facessero altre due piazze o gladi pei godere tutto il beneficio del sito
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1908
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338 I MONUMENTI VENETI DELL’iSOLA DI CRETA gurati in un giardino, e porgono insieme la chiesa, sopra la quale sta aperto un libro, mentre di sotto è spiegato un cartello recante una preghiera alla Vergine. La donna veste semplicemente di nero, con fazzoletto grigio in capo. Giorgio Varuca indossa suntuosi abiti sacerdotali : la sua testa è trattata con cura e perizia speciale ; ottimo
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1906
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474 I MONUMENTI VENETI DELL’ISOLA DI CRETA obblighi verso le fabbriche della città di Candia —, a patto però che il ricavato di tale imposta dovesse devolversi a sgravio per metà dei cittadini e per metà dello stato(1) 2. Solo dopo ciò potevasi ufficialmente dar principio alla nuova fortificazione. E nell’aprile del 1540, “ adì 8, a liore 2 del zorno, col nome del Nostro Signor Jesìi Christo
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Page 78
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1935
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I MONACI BASILIANI D’ITALIA IN ALBANIA Secoli XVI-XVIII (Continuaz. e fine; ved. Voi. Il, 1932, e Voi. III-IV, 1933-34). Capitolo V. ANDREA ARCADIO STANILA (1636-1697) § I. Dall’isola di Creta a Roma. Giovanni Andrea Stanila nacque nell’isola di Creta da Giovanni e da Anna Andronico nel 1636; non si sa bene quando con la famiglia sia venuto in Italia, probabilmente prima della capitolazione
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1912
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che produsse la perfezione meravigliosa cui sono arrivati i Cretesi nelle arti. Per mostrare a quale eccellenza sia giunta l’arte del gettare il bronzo nell’ isola di Creta presento una bipenne di Phaestos (fig. 1(51) trovata dalla Missione italiana, che certo è un capolavoro il quale supera nell’arte di fondere il bronzo, quanto conoscevasi fino ad oggi. Fu probabilmente un’arma di parata
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1905
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LE FORTIFICAZIONI DI CANDIA 107 Creta per il restauro dei danni dal terremoto apportati(1), e particolarmente, come ci insegna un posteriore documento, “ pro aptandis muris et turibus circa portum, que propter terremotimi ceciderant ,,(3). A ben 30 mila ducati d’oro ascese la somma dalla República spesa in tale occasione (3). Una sessantina d’anni più tardi scoppiava la famosa ribellione
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1917
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114 I MONUMENTI VENETI DELL* ISOLA DI CRETA FIG. 47 — PIANTA DI UN EDIFICIO DELLA FORTEZZA DI RET1MO. plicati sotterranei, che servivano forse per depositi di oli e di vini ed erano in comunicazione colla pusterla settentrionale della fortezza. Ma destinato a magazzino era fors’anche l’edificio situato nella parte orientale della fortezza : due locali a volta, comunicanti fra loro per mezzo
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Page 163
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1892
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l’avrebbero denominata Corcyra Melaena e i romani Corcyra Nigra. E decantata da scrittori antichi. Delle foreste rimangono oggidì scarsi avanzi, che dapprima i liburni e i romani, indi i narentani, i genovesi e i veneti ne fecero sciupìo, per le esigenze delle loro costruzioni navali. Però l’isola conserva rinomanza per i suoi cantieri navali, per quanto la decadenza della marina mercantile a vela abbia paralizzato
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1933
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, con le pareti istoriate dalle firme di centinaia di visitatori veneziani. Talune esistono ancora, ma la maggior parte fu trasformata in moschee in seguito alla conquista dell’isola da parte dei musulmani. La serie di avvenimenti, che condusse Venezia a perdere nell’anno 1669 il suo antico possesso pieno di monumenti e di ricordi di storia e di vita veneziana, è nota appunto come * la guerra di Candia
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1908
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126 I MONUMENTI VENETI DELL’iSOLA DI CRETA S. Francesco e con S. Salvatore, fra le più importanti chiese della città, sebbene più rimarchevole forse per le vaste sue proporzioni che non per gli altri pregi. Come le rimanenti fu danneggiata dal terremoto del 1508 (1). Il tempio oggigiorno in parte è distrutto e sotterrato, in parte rimaneggiato ed adattato a moschea detta Sultan Ibrahim (Vedasi
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1905
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192 I MONUMENTI VENETI DELL’lSOLA DI CRETA mari(1). Uno di questi, denominato Kàsteìos, situato poco sopra del paesello di Kalòghjero, cala a picco verso sud e verso est, mentre il lato settentrionale, assai più facile a salirsi, è in parte percorso da una muraglia di difesa che, badando alla struttura, si dimostra chiaramente per medioevale(2). Il muro, dipartendosi dalla vetta all’estremità
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1906
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41 f) I MONUMENTI VENETI DELU’lSOEA DI CRETA Clic tale fortificazione si spingesse fino al torrione del porto altra volta ci è parso doverlo escludere <l> ; e, ad onta di qualche ragione in contrario(2), insistiamo nella nostra opinione. Verso levante poi, ossia verso la Sabbionara, ci consta clic dal recinto murato restavano escluse le chiese di S. Dimitri e della Thalassoma-chissa
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Page 28
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1932
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24 i monumenti veneti dell’isola di creta quest’ultimo è di bei nuovo contrassegnato da un leone in gazzetta; tutti due portano o portavano delle iscrizioni, anche bilingui (l). Nel tratto però fra questi due ultimi ponti si unisce ora all’acquedotto un nuovo contingente di acqua, dovuto certo ad opera turca, sebbene la località di origine si denomini venezianamente Fundana
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Page 274
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1912
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228 MINIERE PREISTORICHE DI RAME DEL MONTE '8INAI E DI CRETA nerale ricco di rame, e venne chiesta l’autorizzazione al governo di Creta per mettere in esercizio tale miniera. Quando furono esauriti i depositi di Chrysocamino, forse venivano a prendere in quest’isola il materiale ramifero. Il prof. Spezia, direttore del Museo mineralogico della Università di Torino, al quale presentai
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Page 59
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1905
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INTRODUZIONE troppo dal mio argomento. Aggiungerò invece due sole parole sullo sviluppo artistico dell’isola Sventuratamente quanti e quali sono ridotti ai giorni nostri, dopo le rovine del tempo e le fatali vicende del dominio ottomano, i monumenti cretesi non si impongono ormai più per l’assoluta importanza delle estetiche loro forme, che altra volta deve pure aver costituito
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