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1932
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270 I MONUMENTI VENETI DELL’lSOLA DI CRETA NUMERO 415. CASTELLANIA DI BONIFACIO. 414. - S. Barbara. — Chiesa di S. Giovanni: tomba. Stemma scomparso, entro ghirlanda. 415. - Axèndi. — Chiesa di S. Spirito : campanile. Fra cartocci, stemma Venier, colle iniziali R. V. e la data 1568. Cornice ornata rettangolare. 416. - Varani. ■— Chiesa, convertita poi in moschea: porta. Stemma cinquecentesco
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1917
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% I MONUMENTI VENETI DELL’ ISOLA DI CRETA loggiamenti di Spinalonga. Anche qui, malgrado le nuove fabbriche(l1, i quartieri erano sempre insufficenti (2‘ ; anche qui le muraglie edificate economicamente con calcina frammista a terra rossa ed i tetti costruiti in piano a semplice terrazza, crollavano alla più bellaanche qui i ripari, eseguiti alla giornata, con mezzi limitati e cogli identici
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1908
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12 I MONUMENTI VENETI DELL’lSOLA DI CRETA E, ben riconoscendo come l’odio e l’avversione dell’ elemento indigeno contro la religione cattolica si concentrasse specialmente nella negazione della pretesa supremazia universale del pontefice, ebbe sempre sollecita e prudente cura di vincere una tale ripugnanza, col mantenere — almeno apparentemente — occultata l’influenza di Roma di fronte
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Page 243
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1832
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E FASTI DELLA STORIA GRECA FASTI DELLA STORIA GRECA Vincitore: Dione, di Ciparissa. Morte di Nicomede re di Bitinia, che lascia i suoi stati ai Romani. L’isola di Creta e la Cilicia soggiogate e ridotte in province romane. Vincitore: Eccito nino, di Mileto. La guerra degli Schiavi termina colla morte di Spar¬ taco , loro capo. Morte di Sinatrokes re de’Parti. Vincitore: Diocle} d’Ipepenc
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1908
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DI S. CROCE. La difficoltà stessa del trasporto, la poca importanza delle campane presso la chiesa greca, e la sostituzione ad esse di quell’antico ordigno detto ariiiOTTiqpil4), costituito da un semplicissimo ferro arcuato, quale tuttora si trova appeso ai (1) V. B. M.: Iial. VII, 304. b. (2) Gli ultimi cannoni veneti rimasti a Creta, furono tolti di là dai comandanti delle truppe internazionali ai tempi
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Page 153
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1906
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143 mente narrate dagli storici e specialmente dal de Monacis nel libro decimo del suo Chronicon. Per le spese delle guerre che devevano i veneziani sostenere, e per la sistemazione e costruzione del molo del porto di Candia veniva dal Senato veneto imposta una tassa agli abitanti dell’isola. Per questi fatti gli isolani sobillati da un Giovanni Calergi, e i coloni veneti, volendo andarne esenti
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1908
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94 I MONUMENTI VENETI DELL’lSOLA DI CRETA altre due contenenti due epitaffi del 1636 e del 1640 (1\ 1’ ultima colla data del 16 febbraio; e finalmente uno stemma del vescovo Nicolò Bertoldi (dal 1564); altro stemma del vescovo Viviani ; ed un frammento di un terzo (3). Il che dimostra che, anche dopo la aggregazione del vescovado Gerapetrense a Sitìa, i vescovi Sitiensi, sebbene risiedenti
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Page 353
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1906
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646 I MONUMENTI VENETI DELL’ISOLA DI CRETA tezza s’atrovi un piede di scarpa et che alla sua cima mantenghi mezzo passo di grossezza „. Una traversa di semplice muro, alta 6 piedi, avrebbe segregato il fortino dalla piazza di ricorso. Tutt’intorno avrebbe girato un fosso, largo 30 piedi e profondo 10. “ Si intrerà in questa recinta „ , seguitava il Van Wert, “ per una strada cavata nel fondo
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Page 222
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1917
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218 t MONUMENTI VÈNETI DEL ELISOLA DI CRETA gotiche di sostegno degli architravi, portali ricchi di svariata decorazione o fiancheggiati dal peculiare doppio ordine di colonne, finestre e balconi a stipiti fiorati, poggioli sostenuti da lunghe file di mensole e di modioncini, cantonate scolpite ad emblemi e monogrammi, e sopra tutto cornici e trabeazioni raccordanti in un unico complesso porte
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Page 206
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1917
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202 I MONUMENTI VENETI DELL* ISOLA DI CRETA dì Candia, imprimendo alla città un aspetto alquanto strano per i viaggiatori settentrionali, è uno dei motivi che ritorna di frequente nelle vecchie descrizioni di viaggio riguardanti Creta. Vi insiste già, come abbiamo veduto, Dietrico di Schrachten(1) ; e lo ripete tra gli altri anche Dionisi Possot nel 1532: " Les maisons sont faictes de pierre
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1908
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86 I MONUMENTI VENETI DELL’ISOLA DI CRETA Khersonesos - Chirone. — Ad Episkopì di Pediada 1’ originaria chiesa della Madonna di Betlemme (1) cedette il luogo a quella moderna, dedicata a S. Menas ed alla Vergine. Di quella antica rimane soltanto un pezzo di marmo, recante scolpita una croce ; ed una colonna, situata nel cortile, ove è del pari rappresentata una croce e sono incise le sigle
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1905
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54 I MONUMENTI VENETI DELL’ISOLA DI CRETA a. (176) Pian de la Canèe. In matita. — b. (177) Velie de la Canèe prise de la coste, dii costé de l'est. In matita. — c. (179) Pian de la forteresse de la Sude. In matita. — — d. (180) Velie de la forteresse de la Sude prise dii mouillage à l'entrée du port. A penna ed acquarello. — e. (181) Velie de la forteresse de la Sude prise de terre dii
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Page 53
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1905
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INTRODUZIONE XLIX quarta spedizione di 42 nobili e 6 popolani venne effettuata nel 1252. Altri coloni arrivarono certo alla spicciolata nei tempi posteriori e si sostituirono ai precedenti signori, oppure spartirono con questi i loro beni. Da ricordarsi e un’ultima colonia ufficialmente mandata dal 1367 al 1371, dopo la celebre ribellione dei Veneti nell’isola: 18 nobili e 10 popolani
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1908
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dell’isola di Creta, grado il suo nome si trovi enumerato fra i pre- (*) Voi. I, pag. 7. lati cretesi cui fu mandata la bolla di quell’anno. (*) Non dissimilmente si è veduto che il nome di Fra tali vescovi è tralasciato invece colui che vera- Khersonesos fu mutato in quello di Chirone.
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1917
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H Edifici vari. Episcopi. — Di nessun altro forse tra i monumenti veneti di Creta siamo cosi malamente informati, quanto delle residenze dei vescovi e delle rispettive curie vescovili. Nei riguardi di Candia, appena appena è lecito dubitare che al palazzo arcivescovile (1) possa aver appartenuto il bel portale gotico, troncato nella sua parte superiore, che adorna la fronte di una casa
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1908
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186 I MONUMENTI VENETI DELL’lSOLA DI CRETA parete ove si apre la porta, regge sopra quattro pennacchi un tamburo cilindrico a cupola ; sopra gli altri due vani si stende una volta a botte, perpendicolare a quelle delle navate. La parte inferiore dell’architrave della porta è costituita da un antico marmo lavorato(1). Frammenti di altri marmi bizantini trovatisi in varie parti della chiesa
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Page 164
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1906
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nè del duca del Mare Egeo, nè di Rodi, uè di Turchia. Si statuiva che venissero applicati al fisco i beni dei condannati e dei banditi. Si comandava ai provveditori di spedire, legati a Venezia, Paladino Premarino, Marco de la Torre, Marco Rugato Marangone, Cavalcante orefice, e Nicolò Rizzo originarii veneti, e infine furono banditi dall’isola tutti coloro che aveauo
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1905
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50 x jvf ONUMENTI VENETI DELL’iSOLA DI CRETA ottomane l’anno 1648 e 1649. Pianta delle mura e veduta di qualche edifizio, a penna ed in minio. — 1. (103) Pianta della citta di Candia. 1660. Copia di Giorgio Calergi nel 1677. Piccola pianta a colori delle mura, ma assai accurata. m. (106) Pianta in prospettiva di Cattdia. A colori. Rappresenta le sole mura e 1 accampamento veneto fortificato
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Page 108
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1905
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48 I MONUMENTI VENETI DELL’lSOLA DI CRETA 1625. — a. (9) Scoglio e fortezza delle Grabuse. Veduta. — b. (8) Fortezza di S. To-doro. Veduta. — c. (4) Città della Canea. Veduta prospettica delle mura, delle chiese e degli edifizi principali ; il resto è in pianta : sono indicate parecchie strade, o almeno i loro attacchi. — d. (7) Fortezza della Suda. Veduta. — e. (3) Città di Retimo. Veduta
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Page 24
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1932
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20 I MONUMENTI VENETI DELL’ISOLA DI CRETA L’opera gigantesca in soli 14 mesi era compiuta! La distanza diretta dalle fonti arrivava a 6 miglia; ma in realtà l’acquedotto ne misurava quasi 9 (1). E la spesa era stata di 13 mila reali, 7 mila dei quali eransi raccolti per contribuzioni (2). Con un gettito che si calcolava di mille botti al giorno, ben poteva provvedersi così non solo alla nuova
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