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1906
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522 I MONUMENTI VENETI DELL’ISOLA DI CRETA Seguiva — in forbice col precedente — il baluardo (o mezzobaluardo o revellino) della porta, denominato pure Vcnier in memoria del provveditor generale Daniele Vcnier a): il suo fronte occidentale era lungo 31 passi ed alto 4; quello meridionale misurava 21 passi di lunghezza ed era alto due soli passi di muraglia, mentre altri 7 erano costituiti
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1906
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596 I MONUMENTI VENETI DELL’ISOLA DI CRETA fabbriche furono fatte dal provveditore Giacomo Riva (l). Ed il capitano Pietro Loredan (2) e l’inquisitore Pietro Correr parlarono ancora una volta l’uno di un maschio per impedire al nemico 1' ingresso al porto di Colochita, l’altro di un forte in cima al monte della penisoletta(3). — Per modo che, a voler ascoltare i consigli
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1906
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6 u I MONUMENTI VENETI DELL’ISOLA DI CRETA Ne parla già nella sua relazione Jacopo F oscarini ^ ; e piu tardi torna sull’argomento il capitano Giovanni Mocenigo, ricordando come i Corner, padroni del luogo, si fossero mostrati non alieni dal costruirvi un “ reparo „H Sulla opportunità di quella fabbrica insistono ancora il sindaco Giulio Garzoni1 , il capitano Pietro Zane
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1906
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360 I MONUMENTI VENETI DELL’ISOLA DI CRETA alla vedova, e da essa al capitano Alessandro Riva, secondo marito di lei, che era poi stato catturato dai Turchi. Ebbe però abbastanza buon senso per capire che bisognava allargare in più luoghi la fossa, finire la strada coperta, ed abbassare il colle di S. Dimitri, usufruendo il terreno per la costruzione di quel cavaliere alla Sabbionara
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1906
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328 I MONUMENTI VENETI DELL’ISOLA UI CRETA lavori(l), mentre si continuavano a sprecare denari negli stipendi degli ingegneri, dei proti e degli scrivani(2). * * * Per fortuna però lo scoraggiamento dei magistrati c degli ingegneri non fu condiviso dalla popolazione <3), la quale, allarmata dei pericoli che si potevano correre prolungando ancora quello stato di cose c mantenendo sospesi
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1906
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58b 1 MONUMENTI VENETI DELL ISOLA DI CRETA tratta l’opera del Bressani. Notava che il Dona c il Tiepolo erano due baluardi fortissimi, essendo essi tagliati in gran parte nel sasso, muniti di buona spalla ed assicurati in virtù della stessa loro bassezza dalle alture esterne ; faceva osservare l’efficacia della mezzaluna Moceniga come controbatteria ; ricordava clic agli inconvenienti
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1917
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118 I MONUMENTI VENETI DELL’ ISOLA DI CRETA apprestamenti di artiglierie al n. 28 (davanti alla batteria Moceniga), e le botteghe ai n. 29 e 30 (nel corpo stesso di fabbrica). Fra mezzo ai ruderi d’ogni sorta che ingombrano attualmente l’interno della fortezza, resta in piedi, alla sinistra della piazza d'armi, una lunga fila di avvolti: il primo misura m. 7.50 X 3.35
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1917
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120 I MONUMENTI VENETI DELL’ ISOLA DI CRETA 66 piedi e largo 38), i cui muri erano rimasti a poco più di due piedi di altezza____ Ma proprio in quell’anno stesso Antonio Grimani confessava che i magazzini per le biade erano bisognosi ormai di restauro0’; mentre lo scoppio della polveriera, avvenuto nel dicembre del medesimo anno, aumentava quei danni('). Solo il magazzino grande per frumenti
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1905
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240 I MONUMENTI VENETI DELL’ISOLA DI CRETA Gerolamo Trevisan(1) — il provveditor Morosini si prese la faccenda a cuore (2), e tentò non solo di restaurare la rocca già cadente, ma di rimodernarla addirittura, convertendo in baluardi anche le altre torricelle d’angolo, e decapitando al tempo stesso la troppo alta e già minacciante torre presso la porta, per valersi del materiale nella costruzione
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1906
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432 I MONUMENTI VENETI DELL’ISOLA DI CRETA servir per cavalierò „. Più importante ancora di tali innovazioni era la proposta sua di ridurre il Michiel a nuova forma, non solo coll’aggiungervi l’orecchione, ma anche coll’ “ unir la tenaglia del baluardo insieme, et de dui angoli che fa, farne uno, reducendola in un balluardo solo „(1). I progetti erano belli e buoni, ma i denari e la mano d’opera
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1906
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624 1 MONUMENTI VENETI DELL/ ISOLA DI CRETA FIO. 365 — PIANTA DELLA PORTA DELLA FORTEZZA DI GRABUSA. posava forse il parapetto del quale parlano i documenti e che vedemmo già rovinato nell’epoca veneta. Davanti alla porta d’ingresso sono rinnovate in epoca recente le traverse che ne difendono l’accesso. Sulla facciata esterna era un gran leone in marmo, reggente lo stemma del doge Da Ponte
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1938
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della nobiltà residente nell’isola i cui componenti avevano origine e posizione giuridica differente (2). I nobili veneti appartenevano al Gran Consiglio a vita; tra essi veniva scelto il Consiglio dei Rogadi o Pregadi, i quali trattavano gli affari con la Signoria di Venezia. Il Consiglio dei feudati era assai numeroso ed aveva il diritto di votare o meno le leggi proposte dalla Signoria (3). Il Duca
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1905
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MI INTRODUZIONE Date le condizioni dei due popoli, non si avrebbe proprio potuto ottenere di più : parve anzi che si fosse ottenuto fin troppo. Oltre agli Italiani del resto ed oltre ai Greci, l’isola di Creta — ed in modo particolare la capitale — dava ricetto ad una popolazione varia, formata dalle razze più dissimili e dalle più disparate nazionalità, non diversamente da quanto avveniva
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1905
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LE FORTIFICAZIONI GENOVESI. Che Enrico Pescatore, tanto facilmente insignoritosi nel 1206 dell’isola di Creta, pensasse tosto all'urgente bisogno di munirla di fortificazioni, ò cosa di per sè stessa probabile, solo che si pensi che, senza l’appoggio di esse, ncppur egli a sua volta sarebbe certo riuscito a contrastare, per ben quasi un lustro, il possesso dell’ isola alle armi venete
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1906
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326 I MONUMENTI VENETI DELL’ISOLA DI CRETA Nel marzo del seguente 1553, malgrado la piti volte lamentata mancanza di fondi, cransi ripresi intanto i lavori alla Sabbionara. E, ristudiato di bel nuovo quell’importantissimo punto della fortificazione, s’era concluso che, invece di innalzare il baluardo a 56 piedi di altezza, lo si sarebbe potuto limitare a 38, “ tanto basso quanto basti
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1917
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104 X MONUMENTI VENETI DELL’ ISOLA DI CRETA conservar esse arme... Et con tutto ciò per la strettezza et incommodita del luoco le arme o dalla polvere o dal ruggine si dissipavano et non stavano acconcie ne preparate di quel modo che ricerca il publico servitio. Al che giudicai in quanto si estendevano le forze mie di provedere, come scrissi a Vostra Serenità con mie lettere di 5 luglio J578
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1908
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80 I MONUMENTI VENETI DELL’iSOLA DI CRETA zodì, nonché forse le due colonne che costituiscono la bifora dell’ abside maggiore. Anche la parte inferiore dell’ abside stessa, i due archi del muro meridionale ed altre parti forse risalgono al tempio più antico. Ad ogni modo però la chiesa della seconda epoca si presenta come un complesso unico ed omogeneo. Del pari che la cattedrale di Chissamo
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1932
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60 / j MONUMENTI VENETI DELl/lSOLA DI CRETA la quale vien per condotto fuori della città miglia tre dalla parte di S. Veneranda » (1). Di quell’acquedotto si è già tenuta parola. La fontana nella pianta di Canea di Giorgio Corner (2) figura come collocata all’angolo sud-ovest della piazza, all’imbocco della via di S. Francesco. FIG. 33 b — CANDIA — POZZALE. E’ probabile che ad essa appartenesse
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1932
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266 I MONUMENTI VENETI DELL ISOLA DI CRETA Lapide sepolcrale con stemma Calergi (?), fra cartocci, entro disco: secolo XVI. Avanzo di e-pigrafe greca (,). 397. - Khumerjakos. — Chiesa di S. Maria :' tomba terragna. Entro ghirlanda di foglie, uno stemma non più rilevabile. CASTELLANIA DI PRIOTISSA. 398. - Falandra. — Chiesa di S. Giorgio : tomba esterna. Sulla fronte è scolpito, entro
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Page 386
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1932
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382 I MONUMENTI VENETI DELL’lSOLA DI CRETA CASTELLANIA DI CASTELNUOVO 1. Odhighjitrja. Convento (1). Pietra segnata con due croci, colle iniziali e data. M s 15 64 <2> 2. Alithìnì. Chiesa della Madonna. Sulla base del campanile diruto data del 1625. C I 3 . I D C XXV 3. Zavoljanà presso Vasilikjì. Lapide fra le rovine del paesello: cm. 50 X 130. Spessore cm. 20; lettere di cm. 9. Si ricordi
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