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1905
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parte sono opera loro. Moltissimi erano i magistrati della classe inferiore, i quali non ricevevano il loro capitolare da Venezia, bensì dai reggimenti di Creta e dai consigli del-l’isola erano eletti. Fra i più importanti erano i giudici, divisi in due classi, a seconda che dovessero trattare cause dei Latini oppure degli indigeni : comunque però era applicabile indifferentemente la legge veneta, tranne poche
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316 I MONUMENTI VENETI DELL,’ISOLA DI CRETA riproduca i suoi concetti in proposito, nonché dalla nota del provveditor Vittori, di cui tosto diremo, e dalla preziosa relazione di Gian Gerolamo Sammicheli, che vedremo mandato a Candia un decennio pih tardi. Gli anteriori progetti — in parte già attuati prima della venuta del Sam-micheli — stabilivano la difesa del lato orientale della città
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1932
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124 I MONUMENTI VENETI DELL’lSOLA DI CRETA Certo che, devastato nel secolo seguente da un incendio, l’arsenale aveva bisogno di essere ricostruito: onde il Senato provvedeva all’uopo ordinando il 6 marzo 1443 speciali economie sulle truppe stipendiate di Creta, nell’intento di devolvere quei risparmi alla rifabbrica dei volti (1). F. nel 1463 l’ingegnere Leone da Corone, nel recarsi a Venezia
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1906
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444 x MONUMENTI VENETI DELL’ISOLA DI CRETA che così, venendo il nimico dentro, si trovarà offeso dalle dette ale et dalle arcohugierie che saranno in quel relassetto fatto nella fronte del cavaliere „(I). I bei progetti lasciavano, al solito, il tempo che trovavano ; ed i magistrati si attenevano più volentieri al programma minimo, meglio rispondente alle strettezze dei mezzi
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578 I MONUMENTI VENETI DELL’ISOLA DI CRETA Ma per allora all’ inconveniente non venne data troppa importanza. E con grande solennità, “ dopo le debite ordinane beneditioni „, il 15 giugno 1579 il provveditore Michiel pose la prima pietra, “ segnata del millesimo et principato della Serenità Vostra collocandola, a quanto pare, in quel baluardo verso la bocca stretta del porto che fu intitolato
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1932
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112 I MONUMENTI VENETI DELl/lSOLA DI CRETA Mormori tornava a proporre il nuovo porto, capace di 30 galere, ad occidente della città (1). Importanti lavori effettivi tentò più tardi al molo il rettore Pietro Foscarini p); e perchè parve che il successo coronasse la sua iniziativa (3), Venezia fu larga di raccomandazioni ed anche di aiuti ai successori(4). Talché il rettore Aurelio Bon continuò
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1905
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PREFAZIONE xv all’isola di Creta(,); non trascurando di consultare quelle opere ove fosse contenuta qualche descrizione dell’ isola di Candía e dei suoi monumenti, scritta sia dai Cretesi stessi, sia dai magistrati colà temporaneamente residenti, sia in fine dai vari viaggiatori del Levante che fossero approdati a quei lidi™. Ben più arduo era il compito mio di fronte ai documenti storici
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1932
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562 I MONUMENTI VENETI DELL’lSOLA DI CRETA 53. Bòbia: Chiesa dei SS. Cosma e Damiano. All’interno del sacello, sopra alla porta, lastra di pietra di cm. 34x40, circondata da ornato. Lettere di cm. 2, dipinte in nero, e salvatesi così in parte dalla corrosione che consumò il fondo della lapide. C.KOMHCACNtòf NE ÌUONToI AÓ^N AnlSEMÌAN lì 1 N AY0I2FÀO rtCKéSBEui 'Jtj SÌOYCPAMM^ ■■■ ÌÀWOYAffOY
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come, già nel documento del settembre 1211, si ingiunga ai coloni veneti trasmigrati a Creta di far cantare le laudi in onore del doge, quattro volte l’anno“ in archiepiscopatu et episcopatibus('\ Poco dopo, nel 1212, si nomina già un vescovo di Milopotamo(3) ; nel 1219 si ricorda quello di S. Mi-rone (incorporato tosto con Candia) <4), ed un canonico di Gerapetra<5); nel 1224 si menzionano il vescovo
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1908
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174 I MONUMENTI VENETI DELL’ISOLA DI CRETA appena ad undici(1). — Ma sparsi per il territorio del contado si enumeravano nel 1632 ben 376 conventi di monaci greci, appartenenti all'ordine basiliano(2) ; mentre le chiese e le cappelle rurali dovevano essere si ingombrantemente numerose ad ogni piè sospinto, che oggidì, calcolando tutte le chiese dell’ isola che ancora si conservano intere
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1908
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LA ricerca e lo studio dei monumenti ecclesiastici di Creta, presupporrebbe di -< necessità una accurata indagine ed una chiara esposizione delle vicende religiose dell’isola attraverso tutta l’epoca veneta, sia per quanto si riferisce alle reciproche relazioni degli abitanti seguaci del rito cattolico come dello scismatico; sia per quanto concerne i rapporti dello Stato colla curia romana
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1905
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guisa alcuna nel compito di quella Missione, proponevasi di limitare l’opera sua alla ricerca ed illustrazione delle memorie del periodo dal 1201 al 1669 nel quale l’isola famosa appartenne alla Repubblica di Venezia, che vi lasciò impronte e tradizioni da non doversi abbandonare all’oblio. Ed invero se l’isola di Greta, anticamente famosa pei miti religiosi e per la civiltà preellenica, presenta
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1908
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54 I MONUMENTI VENETI DELL’ISOLA DI CRETA HIG. 21 — FRAMMENTO TROVATO NELLA CHIESA A * KALÌVES PRESSO *PISKOPIANÒ. sono frammenti di colonne e di marmi, taluno con qualche rozzo ornato. Vennero pure scavate quivi delle tombe e trovate delle monete, fra cui un soldo d’oro di Eraclio ed Eraclio Costantino (613-641). Dall’ una o dall’ altra delle due chiese è probabile provenga l’iscrizione
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572 I MONUMENTI VENETI DELL’ISOLA DI CRETA +AK9K<4IMTIKitlwq° F10 Tp^'Ì’V CT1 • 0 n N A 0'iO'ToyTb‘Ji 4 C Ml^v Xo ^secrìim.mt® n etòKdMirìi’madeKi ac/A/iroFmj^iK°n6 K4tc O^óno/ior XCJ PjpTÓ£0 PcKVÓ erj 5r co k © _ ^u, _ MIHIOTI eixp^txg hm epaM CÌ£'''TONÒPcH | clQ cMiPOH \ è detto che quelle lettere KH così spostate si riferiscano proprio al giorno del mese
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564 I MONUMENTI VENETI DELL.’ ISOLA DI CRETA Gli spezzamonti dcWAkrotiri inoltravano intanto domanda di poter tagliare per loro conto la punta del Calogero, pur di essere esonerati dal servizio delle galee. Ma il provveditore Marcantonio Venier mise sull’avviso la Dominante della fallacia di simile offerta (1). E tanto lui, quanto i successori Gerolamo Trevisan e Francesco Molin, continuarono
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1906
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438 I MONUMENTI VENETI DELL’ISOLA DI CRETA Impetuose burrasche danneggiavano terrapieni, spalti e cavalieri della fortezza : del cavalierotto di S. Dimitri cadeva una parte, insieme colla scala ; e la nuova facciata del Michiel rovinava pressoché interamente (l). Rifatto il cavalierotto, rialzato il cavaliere Lando con terreno levato dalla fossa di ponente, ed aumentati i due cavalierotti
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1917
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100 I MONUMENTI VENETI DELL*ISOLA DI CRETA terreno, lunghi 30 passi, del costo complessivo di 520 zecchini (senza calcolare i legnami e le ferramenta)(1). Che se i lavori furono attuati ben tosto(2), sembra che il progetto venisse invece radicalmente mutato. “ Dalle littere nostre dì 27 aprii passato „(x> scrivevano il 26 settembre 1577 il duca Marco Cicogna ed il capitano Paolo Contarini
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1906
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518 I MONUMENTI VENETI DELL’ISOLA DI CRETA Il Senato, avendo già saputo come i lavori alla Suda eransi iniziati secondo le istruzioni del Pallavicini fino dall’agosto precedente, avea dato ordine il 19 ottobre 1571 di “ non cominciar forti su li scogli, se non vederete di poterli ridur a compita et sicura difesa inanzi che potesse sopragionger l’armata inimica Ma ora invece si occupava
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1932
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320 I MONUMENTI VENETI DELL ISOLA DI CRETA 54. Mura nuove: cortina fra il Betlemme e la porta di Panigrà. Lapide incorniciata, mancante di qualche parte alla destra (1): NIC OlAV S. DEP©”El£)I. G/ .DV X.VENETI A R NÌCOLAVS.SALAM IOANES.MOCENiC ETC©SÌLÌARÌÌCRE. Nìcolaus de Ponte Dei _g(ratia) dux Venetiarn(m), Nicolaus Salam(pn duca), Joanes Mocenic(o praefectus) et consiliarii Cretae. Se Nicolò
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