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1917
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220 1 MONUMENTI VENETI DELL,’ ISOLA DI CRETA F1G. 125 — CANEA — PORTALE DEL PALAZZO ZANGAROL N. 25. (270). si addimostravano “ non differenti nell’architettura delle facciate a Venetia „(I), sarebbe vano tuttavia il ricercare oggigiorno tutti quanti quegli edifici, che in buona parte hanno ceduto all’azione del tempo e sono scomparsi. L’opera nostra si limita a registrare le case superstiti
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1906
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318 I monumenti veneti dell’isola di creta Dalla nota che egli acclude - e che noi pubblichiamo in append.ce per 1> importanza sua, trattandosi di lavori eseguiti in gran parte sotto a fretta sorveglianza del Sammicheli -, apparisce chiaro che dal 13 gmgno . m,»mo 1541 eransi spesi 7670 ducati nei lavori a, due baluard. e dì S. Spirito, nonché in altre riparazioni al molo
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1906
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400 I MONUMENTI VENETI DELL’ ISOLA DI CRETA FIO. 228, — CANDIA : LE MURA A MARE DA S. ANDREA VERSO DERMATÀ. (29). dal livello della strada sporge solo il parapetto a merloni in muro, di 90 cm., che ò probabilmente opera o rifacimento turco. La strada però si mantiene più elevata del piano della città, sull’alto del terrapieno di rivestimento della muia, teiiupieno che anche nel suo lato verso
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1917
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dell’isola e che anche negli ultimi tempi mantenne eminentissima la propria carica nel Regrio, dovette sorgere pur esso —■ o essere riattato da un anteriore edilìzio bizantino — ai primi giorni di stanziamento del veneto dominio a Creta(1) e servire al tempo stesso di sede principale per il governo dell’isola e per l’amministrazione della giustizia, e di abitazione del duca medesimo. Ma soltanto
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1905
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E generalmente noto come fin dalle età più remote, l’isola di Creta fosse in tutto il mondo civile celebrata per la fama delle mitiche sue cento città che, cantate già da Omero, meritarono all’ isola quel tradizionale appellativo, onde tanto comunemente essa fu contraddistinta. Nè del tutto a torto invero. Chè asserzioni di antichi scrittori e notizie tramandateci nei monumenti — le epigrafi
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1905
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100 I MONUMENTI VENETI DELL’lSOLA DI CRETA S. Francesco, per raggiungere di bel nuovo — interrotte da una torre soltanto — la riva del mare. Quivi è un’altra torre d’angolo, e poscia una seconda là dove le mura si attaccano al molo minore. Finalmente nel tratto interno del porto, fra i due moli, stanno un’altra torre, e tre aperture, le quali ultime, più forse che come porte, devono interpretarsi
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1932
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330 I MONUMENTI VENETI DELL’iSOLA DI CRETA 78. Iscrizione scolpita sopra uno dei cippi che accompagnano il monumento ad Alvise Mocenigo nella chiesa di S. Lazzaro dei Mendicanti a Venezia, scolpito da Giuseppe Sardi, con pezzi portati da Creta. Se pure non è l’originale, riporta l’epigrafe che era stata incisa a Candia nella munizione del baluardo del Gesù (e mvnitione iesv) e che ci è tramandata
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1932
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128 I MONUMENTI VENETI DELL’ISOLA DI CRETA La questione fu esaminata attentamente dal provveditore Alvise Grimani in persona. E fu verificato che il progetto Mocenigo, che pur aveva incontrato tanto favore, presentava invece dei gravi inconvenienti: non solo infatti sarebbe stato necessario demolire una chiesa latina (S. Giorgio Venetico), una chiesa greca (S. Nicolò del Molo
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1908
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30b I MONUMENTI VENETI DELL’lSOLA DI CRETA inquadrature entro cui sono contenuti) vengono rilevate a stucco, ed impresse a stampo di piccoli ornati. Abbiamo esempi di pitture lasciate incompiute o appena sbozzate. Nè mancano, accanto alle maggiori concezioni ed alle figure di grandezza naturale, delle minutissime scene dipinte in qualche riparto speciale delle chiese (1). Della tecnica pittorica
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1906
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. In mezzo a queste discordie le cose dei coloni andavano a precipizio. I ribelli, e specialmente i proscritti, pella fama della prossima guerra coi veneti e pelle agitazioni dei greci, tolta la speranza di dominar l’isola, deliberarono sottoporre Creta ad una esterna dominazione, e scelsero la genovese, la più infesta ai veneti, per le antiche discordie e convocarono dieci savi perchè esprimessero
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1906
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130 Marco Sanudo, del quale invéro, per le prove date in passato, poco era da fidarsi. Il Sanudo, venuto a Creta, fondava una città al porto della Suda. Ciò non impedì che il Vatazio spedite trenta galere sotto il comando di Megaduca, non corrompesse con l’oro il Sanudo stesso, il quale ritiravasi dall’ isola. Le cose volgevano alla peggio pei veneziani e Marco Querini cedeva Retimo, Margarito
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1906
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126 sapientemente i veneti deliberarono di spedire una colonia nell’ isola che fu la prima, composta di cavalieri dell’ ordine patrizio, e di pedoni dell’ ordine popolare. Dei componenti di tale prima colonia i cronisti ci conservano i nomi ; e altre colonie furono spedite nel secolo decimoterzo e nel seguente ; ma di tali colonie ci riserbiamo parlare in appresso. Hen presto maturassi una nuova
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1905
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A. Le Fortificazioni di antico sistema. i. LE FORTIFICAZIONI BIZANTINE. Nel trattare brevemente dei luoghi fortificati in Creta durante il periodo bizantino, non devo tacere che a ciò mi induce non tanto il desiderio di premettere, a mo’ di prefazione, quelle notizie che meglio valgano a lumeggiare il successivo sviluppo dell’arte militare applicata alle fortezze durante il dominio veneto
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1932
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120 I MONUMENTI VENETI DELL’lSOLA DI CRETA ed altri più tardi replicava progetti(1) o per lo meno insisteva nella opportunità di quel porto (2) e del nuovo restauro (3). Finché ogni cosa cadde in tacere. Suda. — Entro alla baia della Suda, poco al di là dell’isolotto fortificato e lungo la costa meridionale della penisola di Akrotiri, esisteva un piccolo lago, detto di S. Giorgio o di S. Antonio
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1906
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486 I MONUMENTI VENETI DELL* ISOLA Di CRETA Ben altrimenti andarono le cose dopo l'incendio ed il saccheggio sofferto dalla città per opera dei corsari di Ulazzalì. Ridotta la città ad un mucchio di rovine, e dimostrata così palesemente l’insufficenza delle misere fortificazioni sino allora costruite, l’idea fu ripresa non solo, ma anzi modificata nel senso di costrurre sul colle una vasta
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1908
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98 I MONUMENTI VENETI DELL’lSOLA DI CRETA non rappresentavano allora nessun reale vantaggio : chè le maggiori città erano prive di pastore ; e l’isola, suddivisa in tanti episcopati assolutamente superflui di fronte all’ esiguo contingente latino, mal riusciva ad assicurare alle varie diocesi il decoro e l’agiatezza di cui avrebbero avuto bisogno. Onde i vescovi tutti preferivano vivere lontani
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1908
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224 I MONUMENTI VENETI DELL’iSOLA DI CRETA Fl i. 221 — * LIGHÒRTIITO (BONIFACIO) — LATO SETTENTRIONALE ESTERNO DELLA CHIESA. tanto di proporzioni, da avvicinarsi a quel tipo in cui esse sono ridotte a delle semplici nicchie incavate nello spessore del muro, o ad arcate cieche(l): finché (') A S. Salvatore di Temènja (Seiino) (fig. 261) ed a S. Maria di Kàlo Arkhànes (Temerle) (fig. 265
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1905
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270 I MONUMENTI VENETI DELL* ISOLA DI CRETA FIG. 160 — BONRIPARO (RETIMO): INTERNO DELLA TORRE C, DA OVEST. (558). perano il livello interno del suolo. Dovea trattarsi di due torri — massiccie esse pure — che fiancheggiavano la porta d’ ingresso al castello. L’ultimo tratto di muro di cinta, lungo 35 e più metri, non prosegue nella direzione accerchiante delle altre cortine, bensì si spinge
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Page 288
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1908
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I MONUMENTI VENETI DELL’lSOLA DI CRETA FIG. 355 --CAND1A — CAPITELLO DI IGNOTA PROVENIENZA. (164). monogramma, le quali vengono distribuite in varie parti all’esterno della chiesa(1); nonché una strana decorazione consistente in una specie di popone in pietra, del quale , ignoriamo affatto lo scopo ed ¡1 significato». FIG. 354 — * VÒILA (sitìa) — MENSOLINA DELLA CHIESA DI S. PANTALEONE. (992
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Page 86
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1908
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82 X MONUMENTI VENETI DELL’lSOLA DI CRETA cupoline degli angoli sorgono direttamente dai quattro archi, senza tamburo : le quattro cupole minori anzi non appariscono all’esterno. Attualmente però non resta in piedi che la sola parte di nord-est del tempio. Nel lato meridionale del vano di libeccio trovavasi un’ apertura ad arco, in mattoni, forse una porta : ma fu ostruita con un muro accostato
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