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1906
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476 I MONUMENTI VENETI DELL*ISOLA DI CRETA il Senato avesse ordinato che lungo tutto il tratto meridionale non venisse intercalato nessun bastione(1), dovette tuttavia venir compiuto almeno in terreno« il baluardo centrale di S. Veneranda non solo, ma aggiunto anche altro piccolo bastione poco prima di quello all’angolo sud-ovest, poiché entrambi figurano m posteriori piante della città
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1906
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450 I MONUMENTI VENETI DELL’iSOEA DI CRETA La muraglia che difende il porto lungo la linguetta settentrionale del molo, scende verso l’esterno a scarpa sugli scogli, mentre verso l’interno è a basso una banchina di transito, ed in alto un marciapiede con parapetto di muro. L’unica opera di difesa lungo tutto questo tratto è costituita dal piccolo revellino o maschietto di S. Nicolò. — Una rampa
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1906
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536 I MONUMENTI VENETI DELL’ISOLA DI CRETA e quanto profonde e spaventose fossero diventate le grotte sotto al Martinengo, sotto la piazza Tiepola e sotto la batteria Benzona(u. In tali condizioni fu giustamente considerata eroica la resistenza della fortezza, che solo nel novembre del 1715, ultima nel regno, si arrese alla prepotente forza nemica. * * * Solo una parte dell’antica fortezza
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1906
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322 I MONUMENTI VENETI DELl’iSOEA DI CRETA in terreno rivestito di pietra - a metà delle cortine, terminando pure quello presso la casamatta, e distruggendo invece quanto crasi cominciato al baluardo del Gesù. Ai fossati erano da cavarsi ancora 67811 passi cubi onde ridurli alle di-mcnsioni convenienti : col quale lavoro avrebbe dovuto correre parallelo quello della formazione delle controscarpe
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1906
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600 j MONUMENTI VENETI DELL’ISOLA DI CRETA largo m. 1,50, che gira al di sopra delle sette cannoniere aperte nello spessore della muraglia : tre di esse sono ora murate. Nel parapetto sopra al marciapiede sono praticati dei vani per fuciliere. E-sternamente, presso il cordone, è la ricordata epigrafe in onore di Luca Michiel. Il muro che segue(l), al posto dell’antico ponte di legno, si presenta
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1906
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374 I MONUMENTI VENETI DELL* ISOEA DI CRETA di varie epoche vi sono più che mai evidenti nella muratura esterna. Ad un certo punto sono infissi i cinque stemmi dei magistrati del 1567( Si apiono nella cortina da prima una pusterla, larga m. 0,65, segnata anche in qualche pianta antica; poi un foro rotondo (nè questo nè quella si vede ora ove riescano); e finalmente il portello della Sabbionara
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1906
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3b8 I MONUMENTI VENETI DELL’ISOLA DI CRETA * * * Dopo quanto abbiamo detto non ci resta ormai più che a descrivere le fortificazioni di Candia(1), quali ancora si conservano al giorno d’oggi. La vasta zona di territorio ove sorge la città, è costituita — lo ripetiamo — da una estesa di campagna che leggermente sale dal mare verso l’interno. Il suolo è formato per lo più di terreno cretaceo
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1906
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528 I MONUMENTI VENETI DELL’ISOLA DI CRETA nengo, “ all’angolo del quale è stato levato quasi tutto il fondamento dalla forza del mare, et resta si può dire in aria ,,(1); mentre pur notava la convenienza di eguagliare la piazza dell’Orsini, di murare la cortina fra il Michiel e l’Orsini, di terrapienare quella fra il Martinengo ed il Michiel, e di munire di parapetto con cannoniere le traverse
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1905
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I MONUMENTI VENETI DELL ISOLA DI CRETA vergine loro regione, lo battezzarono invece col nome di Frangollàstelo, che tuttora esso serba, e che nulFaltro significa se non “ castello dei Franchi „ ossia dei u Veneziani „. E la greca denominazione fu poscia dai Veneti stessi abbracciata ; onde la rocca si appellò Castelfranco con vocabolo eguale di forma, ma ben diverso di significato
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1905
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>56 r monumenti veneti dell’isola di creta importanza, c gli ingegneri nel delinearlo altro scopo non avevano, che quello di convenzionalmente indicare in forma schematica ed approssimativa l’antico colle fortificato. Da una parte abbiamo i disegni dell’ Oddi(l), del Monanni e del Basilicata, ove il recinto di forma tondeggiante è intercalato a regolare distanza da simmetriche torri varie
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1932
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90 I MONUMENTI VENETI DELL’lSOLA DI CRETA la trascuranza negli ordinari lavori di cavazione non avesse avuto a frustare gli ottenuti successi (1). Assai più tardi, nel 1500, si provvide anche a fortificare « el spiron del molo », ed a riparare il molo minore, quello cioè di oriente (2); nel 1502 si chiesero legnami per cavare il porto (3); nel 1505 si implorarono aiuti
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1906
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350 I MONUMENTI VENETI DELUISOLA DI CRETA Il conte Onorio Scotti, che già altra volta era stato in Creta, e veniva adesso destinato suo successore, non era guari favorevolmente predisposto riguardo alla fortezza. Gli sembrava infatti che nei baluardi fosse troppo lunga la distanza dalla punta ai fianchi ; trovava giustamente che le fronti dei baluai di della Sabbionara e dello Spirito Santo
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1906
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' 334 I MONUMENTI VENETI DELL’ISOLA DI CRETA meno lontani dei territori di Retimo e di Sitìa dovessero accorrere angarici a lavorare nella capitale (1). Con che si ottenne che ben 2 mila contadini e 300 galeotti al giorno poterono essere occupati intorno a quelle mura (2). Tuttavia la mancanza di denari non tardò di bel nuovo a farsi sentii e ; mentre il Senato, pentito della generosità
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1906
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496 I MONUMENTI VENETI DELL’ISOLA DI CRETA nicolo cavato nel sasso (1), di 140 passi di circuito, alto 5 piedi e largo altrettanto <2). Per nulla atterrito dai costosi preventivi, il rettore Angelo Barozzi avea ripreso intanto i lavori ai terrapieni ; e nello stesso anno 1584 era riuscito a compiere quelli delle cortine di mezzogiorno, quelli del tratto fra il baluardo di S. Luca
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1917
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42 I MONUMENTI VENETI DELL’ ISOLA DI CRETA disegni che di lui sono rimasti (1), non potrà in alcun modo lasciarsi andare a credere che egli fosse da tanto da ideare un edificio corretto come la loggia. Nè troppo migliore di lui, a giudicare di bel nuovo dai numerosi schizzi e disegni (2), ci apparisce quell’ingegnere Raffaele Monanni, che di quel tempo si occupò di tutti i fortilizi dell’isola
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, le difficoltà incontrate e gli ajuti trovati sul luogo e nei pubblici Archivi e Biblioteche; e nella Introduzione accenna sommariamente alle vicende dell’isola durante la dominazione veneziana, alle sue condizioni politiche ed economiche, alle sue divisioni amministrative, alle magistrature, alla distinzione delle varie classi dei suoi abitatori, e infine allo svolgimento dell’arte in Creta sotto l’influenza
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1905
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298 I MONUMENTI VENETI DELL* ISOLA DI CRETA documenti dell’epoca memoria di castelli e fortificazioni, che non sappiamo con sicurezza identificare, non essendoci forniti sufficienti dati per determinarne la posizione. Di un castello di S. Giorgio è parola in un documento dei primi anni del dugentodi un altro della famiglia Fradello si fa menzione nel 1269 (2); ed altri due dei Giustinian
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1905
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di Creta ; troppo spesso si ode far carico alla popolazione latina di crudeltà contro quella greca dell’ isola. I fatti sono fatti e non si cancellano. Che — nei primi tempi specialmente — i nobili veneti trovassero modo di eludere le leggi, vessando e tiranneggiando gli indigeni, è indiscutibile ; come è certo che i magistrati minori sparsi per 1’ i-sola e sopra tutto i castellani, favoreggiavano
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1906
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338 I MONUMENTI VENETI DEUL’iSOLA DI CRETA e poi provveditore generale, Luca Michiel, Venier dal duca Daniele V enier, e Orsini dal governatore medesimo. Il numero degli operai fu quindi diminuito, e diminuite pure le spese : quantunque l’Orsini prevedesse già che, essendo il forte in semplice teri apieno, esso non avrebbe saputo resistere alle intemperie senza venir rivestito di muio
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1906
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424 I MONUMENTI VENETI DELL’ISOLA DI CRETA tempo di mezzo et che per questo si ritardi il lavoriero, viste le depositioni del predetto signor Hieronimo et altri che laudano che si continui il modo principiato, vi commettemo col Senato che, non ostante le sopradette lettere, così debbiate continuar con quella diligentia che da la molta virtù vostra ne pro-mettemo ,fi\ Risolto il piccolo incidente
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