(6,701 - 6,720 of 24,545)
Pages
-
-
Title
-
Page 289
-
Date
-
1786
-
Text
-
2 79 Coftituto, oltre le folite particolarità, in quanti Alberi fia-no mattati li refpettivi Battimenti, e qual ila la loro Portata ; e ciò per norma del Diritto da pagarli in ragguaglio agli Alberi fletti. 3 Li Battimenti Veneti pertanto mattati in quattro Alberi faranno tenuti a pagare Due. 8. Effettivi , quelli in tre Due. 6., e quelli in due Due. 4., cioè tutti indiftintamen-te due Ducati
-
-
Title
-
Page 218
-
Date
-
1786
-
Text
-
corrifpofla, da quei Reiidenti, o Confoli, oVice Confoli, o Agenti o Deputati Veneti , nei Dipartimenti dei quali foffe feguito il Naufragio , e che perciò ile-
-
-
Title
-
Page 292
-
Date
-
1786
-
Text
-
, che li Fondi di una tal gelofa iituazione reftino fgombri da tutto ciò , che apportar potefle detrimento s danno , e pericolo alle Gomene nelle frequenti neceffità di dar fondo in effe iituazioni ; e facendolo , incorreranno in quelle pene afflittive , che dal Magiftrato dell’ Acque foflero credute adattate alla qualità della colpa ; ed i Capitanj, e Patroni Veneti faranno in oltre privati della Regia
-
-
Title
-
Page 44
-
Date
-
1786
-
Text
-
3* putati Veneti in Eftero Dominio, altrimenti incorreranno nella Pubblica indignazione, 48 Arrivati dunque ne’Porti, dove rivedono le fopraddette Pubbliche Figure, dovranno tofto prefentarii alle medeiime con le rifpettive Patenti, Roli , e Polizze di Carico, rendendo loro conto di quanto gli foiTe accaduto nel corfo della Navigazione , che meritaiTe Pubblica conofcenza. Avranno debito
-
-
Title
-
Page 40
-
Date
-
1786
-
Text
-
Articoli ip, 20, 30, 40, 5°, e 6.°, ed efeguifca tutti i doveri nel prefente Titolo contenuti. 39 Li Capitanj, e Patroni Veneti, quando fiano interettati ne’ Battimenti della Nazione, godranno il privilegio, che nella convocazione dei Parcenevoli . abbiano 1’ ingreffo almeno due di eifi, da eifer fcielti, e deftinati dal Magittra-to de’ Cinque Savj1’ uno ittrutto, ed efercitato nella Na- yiga- 1 *
-
-
Title
-
Page 82
-
Date
-
1786
-
Text
-
, « con continua non interrotta abitazione d’ anni 15. nello Stato , o impiegate nella Veneta Navigazione , faranno anch’ eife ( previe però le altre condizioni preferitte nell* Articolo antecedente ) abilitate a fervire in qualità di Scrivani iòpra Veneti Legni Patentati; ma fe dopo d’eifere ammefli intcrrompc.ifcro in alcun tempo il fervizio per pattar a navigare con Bandiera Eftera, non potranno mai più eifer
-
-
Title
-
Page 106
-
Date
-
1850
-
Text
-
veneti Bandiera-Moro. I. Codesta legione, più che gli altri corpi di quell’arma, rappresenta più propriamente Venezia, ove si ponga mente al suo statuto, allo scopo suo più speciale, più determinato che altri non l’avevano. Io ne parlerò colla più possibile brevità. Altri ne sta ragionando più diffusamente. Dal finir dell’aprile al principiar del maggio dell’anno passato (1848) una mano di giovani
-
-
Title
-
Page 352
-
Date
-
1718
-
Text
-
zSz IN LIBRUM OCTAYUM C. AIJGUSTINI CURIONIS Epitome. VEnetorum poft cladem confitta & fucceffus Brixiani Je regi dedunt . Veneti Apuli a oppi da Ferdinando regi offerunt . Julio Pontifici itidern Flamini ce oppi da tradunt, & Cacari qua ad T^omanum imperium fpeclant . Georgiani facerdotes Venetiis Ferrariam je conferunt. Julii Pontifi-cis, (¿f Alfonfi Ateftini perfidia . Multa civitates
-
-
Title
-
Page 143
-
Date
-
1718
-
Text
-
quæ ab ilio parabantur oftendebant, tum fua fponte, quod nihil omnino tuti ir-ritandis legatis in tam nova fufpedaque dominatione fe habiturum videbat, ab eo per fe coníilio deílitit. lis confettis rebus, milites obfefìì oppido Novaria emittuntur : oppidum Ludovico reflituitur . Legati Veneti poft hæc omni cum exercitu Cremam cum veniffent, militefque, quos oportuit, dato íHpendio miífos feciflent
-
-
Title
-
Page 386
-
Date
-
1718
-
Text
-
316 IN LIBRUM NONUM C. AUGUST INI CURIONIS Epitome. Aximilianus Tridentum redit. Multa oppida a Vmetis recipiuntur . Vene-torum ad Patavii propugnationem , (¿f hoftium ad oppugnationem apparatus . Franc if cus Mantuanorum dux a v enetis capitur. S enatus in fuos p/etas <¿f liberalitas . P at avium a Maximiliano oppugnatur . Hieronymi J"aorniani res pro república geftce . Maximiliani a Patavii oppugnatione difcef-Jus . Ut omnia circa Patavium exjcinderentur lege c on flit u-turn . T^es in Liburnis , lllyrico , Ifiris , Carnis , & Fo-rojulienfibus gefta . Vicetia a Venetis capitur . Be Hum a J"enatu in Alfonfum Atefiinum decernitur geritur . T^ei-publica exercitus Veronam fruftra mittitur . Multa oppida a Venetis recipiuntur . Clafjis in Alfonfum mi\fce progref-fus. ClaJJis Veneta ab Alfonfo fracia . De párente filia pro concubina utente fupplicium J'umitur . Julii placandi ratio a Senatu inventa . P E-
-
-
Title
-
Page 352
-
Date
-
1913
-
Text
-
delPHume. (300) Priskofio — prac-siluit. Accorse d’ un salto, sopraggiunse. Da sbafiti, come auxilium da salio. (301) Dall’Erzegovina, nemica al Montenero. (307) Ka, per kao o kako, al modo che corri* per come i Toscani, e i Veneti co\
-
-
Title
-
Page 228
-
Date
-
1913
-
Text
-
della giovine schiava Come di stizzita vipera sotto un sasso. (110) La riconosce. (115) Pare ni dinaro. L’uno nome turco; l’altro italiano. I Veneti: nè bezzo nè bagattin. (116) Za podusce. Pro bono animae. (119) Suze oborila: Cacciò. (120) Oko vrata. Come Vob dice intorno. Onde occhio, orbe, e simili denotanti forme circolari.
-
-
Title
-
Page 77
-
Date
-
1806
-
Text
-
)( 75 )( REGNO D’ ITALIA. IL MINISTRO DELLA GUERRA,- Generale di Divisione, Aiutante di Campo di S. M, V Imperatore e Me, Grand1 Ufficiale e Gran Cordone della Legione d’ Onore » ' Ai Militari VcirEziAiri, "VUole il Governo che i Paesi ex-Veneti, riuniti al Regno d’Italia, partecipino alla mirabile e preziosa istituzione della Gendarmeria. > Assicurare l’azione degli atti pubblici ; tenere in riverenza la Prigione dello Stato; vegliare alla sicurezza delle persone, e delle proprietà, prevenire il delitto, cogliere il delinquente; scoprire gli inganni tesi ai regolamenti suHJ annona ; attendere insomma a tutto ciò chè si riferisce all’ordine pubblico, ed al ben essere privato, tali sono gli attributi della Gendarmeria. Ciascun Gendarme è un Magistrato arma» to ; di sì forte carattere il decora la legge istituisce del i ventoso anno g ( 20 Febbra-
-
-
Title
-
Page 14
-
Date
-
1806
-
Text
-
II Segretario degli Ordine S. Mejan. Venezia li 28. Aprile \$o6. Per Commissione del Consigliere di Stato, Amministratore Generale delle Finanze, e del Demanio degli Stati Veneti, Comandante della JL-egion d’ onore. Men gotti Segrr Genera
-
-
Title
-
Page 87
-
Date
-
1940
-
Text
-
furono salvi per ora e per sempre. Il loro destino fu definitivamente segnato con il trapasso non solo degli uomini, ma anche degli organi, che questi reggevano, nei domicili ricostruiti dai romani della terraferma. Nel trapasso i Veneti erano diventati Venetici. 6 (1) Cessi, La crisi, p. 832.
-
-
Title
-
Page 11
-
Date
-
1940
-
Text
-
Le origini di Venezia (*). La storia di Venezia, di quella Venezia, che è giunta a noi con i segni della sua umile origine e gli splendori della conquistata grandezza, comincia quando le fortune di Roma antica erano tramontate. Venezia non fu colonia romana, nè municipio romano, nè eretta da municipi romani. Neppur la leggenda accordò ospitalità a concezioni di tal genere, se non quando alla sana e spontanea espressione della fantasia indigena subentrò lâodio, la gelosia e il malanimo di interessati antagonismi contro la potente dominatrice delle lagune, del mare e della terraferma. Testimonianze, apparentemente affascinanti e clamorose, perdono valore ed efficacia per la tarda grossolanità di composizione e per il manifesto spirito partigiano, che ha suggerito racconti poco scrupolosi e punto veridici. Essi sono smentiti dal silenzio delle fonti più antiche e più sobrie e dall'eloquente linguaggio dei rapporti tra gli abitanti delle isole della laguna media e settentrionale e la prossima terraferma. Gli imprescritti e imprescrittibili secolari diritti dâ uso, di pascolo, di far legna ecc., costantemente riconosciuti ai Venetici da Malamocco a Grado, invano si ricercherebbero sopra il territorio padovano, dal quale, secondo la tarda leggenda, sarebbero parliti con tanta solennità i fondatori della nuova Venezia, nella fatidica giornata del 421. Essi erano mantenuti in territorio trevigiano, (*) Rapporto letto nella XXVI riunione (Venezia, 1938 XVI) della Società Italiana per il Progresso delle Scienze.
-
-
Title
-
Page 106
-
Date
-
1932
-
Text
-
Fig. 75 Attacco d'una galeazza veneta !ra le scultu,re decorative della {acciata di S. Maria del Giglio a Venezia. da destra a sinistra o viceversa, quando, bordeggiando, occorre m~tar rotta, o quando cambia il vento; senza però calar l'antenna stessa, ma rizzandola; per modo che in un momento, rischioso assai con vento fresco, la vela del tutto perpendicolare sbatte come un' immensa bandiera. Ed ein questo momento che estata colta in quello degli schizzi ralfaelleschi, ora privo della parte superiore, (6gura 43) che rivela la singolare precisio~e di uno che il motivo dovette comprendere in modo spiccato. Basterebbe notare come, sia pure in un disegno sommario, non sono dimenticati certi particolari caratteristici; come, quasi alla cima dell' albero, quella corona di grosse pallottole di legno, che i marinai efficacemente dicono paternostri; le ,quali formano la 'trozza, che equel collare ingegnosamente snodato che tiene ben aderente l'antenna all'albero, lasciando però ad essa iiberi i movimenti. Così, per non indugiare in queste che sembrano minuzie, meglio non poteva essere caratterizzata la forma dello snello naviglio in ogni parte: nel rostro, nella disposizione del breve tendale di poppa, nell'apposticcio sporgente dal
-
-
Title
-
Page 303
-
Date
-
1932
-
Text
-
stato altrimenti: però chi cerca altro che quel solo che è, cerca il falso e l'impossibile)). GALILEO GALILEI, VII. 700. Dal palazzo dioclezianeo di Salona nacque Spalato, sul mare. Da Roma, sul mare, nacque la sua divina figlia, Venezia. I Dogi mossero sulle vie degli Imperatori. Il romano destino dell' Adriatico si riconsacrava e si perpetuava per l'eternità. Non l'onta di Campoformio, non l'usurpazione austriaca, non la secolare violenza dei CrOati, hanno potuto cancellare queato Destino ch'oggi si leva a gridare il suo diritto, a imporre la sua volontà contro ogni folle prete!'la di genti nuove ed antiche. 11. Per l'Adriatico l'Italia combatte la sua guerra: per l'Adriatico la vince. Nessuna sottile arte, nessuna aperta violenza, nessuna losca insidia sa:pranno arrestare il romano passo della nostra rivendicazione. Perchè l'Adriatico è necessario alla nostra sicurezza ed alla nostra potenza nel mondo. Era dal Golfo di Venezia che salpavano le navi verso l'Oriente. 12. Oggi è Roma che ritorna sulle sue strade. L'anello delle fatalità si chiude. Rispettate la volontà della Grande Madre o genti latine!
-
-
Title
-
Page 296
-
Date
-
1932
-
Text
-
tori Veneti, in un tempo che vedeva la Repubblica circondata d'immenso splendore. Dimentichiamo i tristi anni, in questi giorni pUl1Purei. Nuove glorie saliranno per l'ampie scale ad abitare le sale affrescate ove il ricordo dei Dogi non è morto ancora. È prossimo il giorno che vedrà sventolare suna torre quadrata che sovrasta i merlati fastigi la vermiglia bandiera recante il Leone
-
-
Title
-
Page 176
-
Date
-
1718
-
Text
-
9^ IN LIBRUM QJJINTUM Epitoma, fy Ilvn Principis duBu Veneti a TSLormanis non prò' cui Dyrachio ingenti prcelio viHi funt : Henricus A jO Imperator Venetias venit : Divi Marci corpus qmtm aliquandiu latuijfet , miraculo fe fuis rivi-bus prodidit : Quce cauj'a Chriftianum nomen in Turcos Sarracenos armaverit : Urbanus Vontifex in Claromon-tenfi conventu Chriftianos Principe s ad arma prò
Pages